Prezzi e follie della moda outdoor e caccia

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  • truzzeddu
    Moderatore recensioni e suggerimenti
    • Apr 2009
    • 1600
    • siniscola (nu)
    • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

    #1

    Prezzi e follie della moda outdoor e caccia

    Pubblico questo video per condividere con voi una riflessione.
    Oggi l'Outdoor, il Bushcraft e in modo minore la Caccia, sono attività che hanno un certo seguito, e riuniscono gruppi di appassionati nei vari canali e social, dove spesso, si pubblicizzano attrezzature di ogni genere.
    Per carità, nulla di sbagliato.
    Ma, c'è una cosa che io non condivido, anzi che reputo piuttosto scorretta a livello informativo.
    Niente contro chi decide di spendere 400/500 euro per un coltello o una giacca...
    Ma un conto è acquistare perché mi piace quella cosa, un conto è diffondere l'idea che per fare quell'attività sia necessario investire in attrezzi e abbigliamento che probabilmente sono esageratamente tecnici.
    La moda spinge com'è normale e giusto che sia, ma altrettanto credo spetti a noi, essere più obbiettivi e onesti.
    ​​​​​
    ​​
  • Max54
    ⭐⭐⭐
    • Oct 2020
    • 1682
    • sora
    • Spinone Italiano

    #2
    Discorso un po' semplicistico , la verita' è che se hai appena preso la patente è inutile che ti compri una ferrari , non ne sfrutti tutte le possibilita' , e magari ti fai pure male.

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    • truzzeddu
      truzzeddu commenta
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      Ma il discorso alla base è, ti serve davvero la Ferrari?
      Perché alla fine il punto è che forse ti andrebbe bene e forse meglio un'altra auto molto più economica.
      Tornando al nostro ambiente, non si può negare che il marketing si sia spinto davvero tanto in la, e soprattutto chi comincia e ha poca esperienza pratica e tanta teoria e passione, si lascia trascinare.
      Sono d'accordo con te, alla fine chi sa sparare, spara bene, con il mollone del nonno così come con l'ultimo modello, idem chi sa usare il coltello e sa preparare la spoglia di un animale tra un coltello da 400 euro e uno da 30 spesso le differenze sono veramente minime all' atto pratico.
      E ti faccio un esempio.
      Quando vado a cinghiale io porto sempre un coltello Bowie che ha un utilizzo specifico, finire il cinghiale sotto i cani se la situazione lo richiede. Poi certo lo uso anche per altro, ma principalmente è per quello. Un coltello che sta quasi sempre nel fodero attaccato alla mia cintura, quindi usato poco.
      Un mio ex compagno di caccia per la stessa ragione e per lo stesso utilizzo, si era deciso ad acquistare il Dobermann, coltello tattico, effettivamente bello, per carità, ma dal costo di 400 euro contro i 30 del mio.
      Alla fine della stagione di caccia ha cambiato idea, semplicemente perché ha visto che era una spesa fuori luogo, e che si potevano fare le stesse cose, spendendo molto meno.

    • Max54
      Max54 commenta
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      Attenzione il dobermann dell'extrema ratio è stato progettato e fatto per fini ed usi che molti non possono nemmeno immaginare , non è assolutamente il caso di fare paragoni con un coltello da 30 euro ,in questa sede poi.Ritorniamo al discorso di prima ,la patente da sola non basta .

    • truzzeddu
      truzzeddu commenta
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      Max son molto bene cosa è il Dobermann, così come lo sa il ragazzo che menzionavo prima, in quanto membro delle forze armate.
      Il problema è che spesso si cerca l'eccesso.
      Il video chiarisce molto bene. Certo parla dell' outdoor ma nella caccia il problema è molto simile
  • Livia1968
    Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
    • Apr 2019
    • 6128
    • Guidonia Montecelio (Roma)
    • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

    #3
    Certamente si può fare quasi tutto con mezzi, strumenti e attrezzature di 30 anni fa.

    Ci sono persone che hanno il telefono solo per telefonare , senza connessione dati , modelli che risalgono a 15 anni fa.

    Si può andare a caccia anche con un cane non di razza che dimostri di avere delle specifiche qualità venatorie e fare ottimi carnieri, con un fucile tenuto assieme con lo spago senza che ne risenta ne la passione ne la capacità di incarnierare.

    Si può vivere anche senza opere d'arte , la musica, senza cultura, senza il bello . Si campa lo stesso e sicuramente si spende poco.

    Ma la domanda è perché?

    Siamo sicuri che il bello sia solo manifestazione e sinonimo di capriccio?

    Siamo sicuri che tutto ciò che costi tanto sia solo manifestazione di inutilità?

    Il lusso, il made in Italy , la qualità allora sono solo effimeri alimenti dell'ego?

    Anche l' uomo delle caverne amava dipingere scene di caccia adornando la sua dimora.....

    Dietro l'impugnatura ergonomica di un coltello o di un calcio ci sono studi scientifici su materiali e geometrie che sono stati possibili ed affinati grazie non solo alla bellezza ( perché un oggetto ben studiato risulta armonico e quindi bello) ma anche e soprattutto alla sua comprovata efficienza ed efficacia rispetto agli oggetti del passato.

    Così come i dipinti per l'uomo primitivo non svolgevano solo una funzione di decorazione ma anche e soprattutto quella di tramandare il sapere .

    Senza la ricerca non c'è evoluzione. E molte volte, ma non sempre, la ricerca passa, molto nascosta, attraverso il bello.

    E tutto questo costa.

    Senza aggiungere poi che il bello , unito all'utile non è solo un bel traguardo per la scienza, ma anche alimento per l'anima. Quella unica cosa cioè che ci distingue dalle bestie.

    Tornando in tema acquisto capi di qualità molto costosi quando so che quel capo mi può
    risolvere nel tempo specifiche necessità.
    Scarponi, gilet, ghette, stivali, pantaloni, fucili, maglie termiche ( molto più belle, utili, leggere e costose della maglia della nonna).

    Camice , magliette, cappelli giacche e calzini, vado da decathlon
    "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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    • Shelby
      ⭐⭐
      • Apr 2025
      • 251
      • Chiavari

      #4
      Forse c'è una via di mezzo.
      Ci sono cose di qualità che costano perché ci sono lavoro e materiali e ci sono cose che costano perché c'è il desiderio.

      Nel secondo caso, se non ci fosse il desiderio, non sarebbe possibile vendere una sneaker a 250 euro quando il costo di produzione è di circa 20.

      Il primo caso si rivolge a un cliente diciamo esperto.


      A volte i due mondi si incontrano, ci sono persone che vorrebbero essere qualcosa e pensano che l'oggetto famoso, anche meritatamente, sia tutto quello di cui ha bisogno. Aumenta la domanda anche perché spesso questo tipo di compratore non bada a spese, che se lo possa permettere o meno. Chi frequenta i poligoni, non ne ha mai incontrati?

      C'è un esempio che secondo me è molto indicativo.
      Prendiamo una bicicletta della Specialized , un modello da 15000 euro senza alzare un sopracciglio, poi prendiamo un altro mezzo a due ruote tipo una Honda CBR 900 RR, 9000 euro.

      Detta così sembra banale perché bisogna considerare le capacità industriali, finanziarie e le economia di scala in base ai volumi di vendita, la Honda non fa solo il CBR. il punto è un altro.

      Se decido di mettere una bicicletta sul mercato, che è comunque bassa tecnologia, a 15000 euro è perché ritengo che qualcuno ci smenerá il grano in quanto la desidererà più di ogni altra cosa senza farsi domande. Lui ha letto che é la bicicletta più veloce del mondo. Sia chiaro non intendo dire che sia un pacco. Qui si dovrebbe aprire una noiosissima discussione sul marketing.



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      • Livia1968
        Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
        • Apr 2019
        • 6128
        • Guidonia Montecelio (Roma)
        • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

        #5
        Beh.... la Specialized, la Cannondale , la Scott , Cube e Giant etc etc, hanno dietro uno studio e ricerche su assetti, materiali e anche se la tecnologia che muove la bicicletta è elementare, muoverla in maniera che calzi come un guanto all'atleta, che sappia sfruttare leve ed appoggi in condizioni di terreno limite , che sia leggera ma non troppo, veloce quando serve , resistente al fango e asperità del terreno.....non direi che sia marketing....

        Prova a fare un un percorso cross-country o una all-mountain con una bici da 100 euro cercando di arrivare prima che chiamino i soccorsi.......


        Se 15.000 euro sembrano tanti, allora perchè se ne pagano 20.000 per macchine che a tutti gli effetti sono lavatrici con le ruote e 2 sedili?

        Sicuramente se mi compro un astronave in carbonio, biammortizzata per fare una passeggiata sui marciapiedi sono vittima del marketing, ma se, (sempre se posso permettermelo) , mi compro una entry level ( il cui costo è di un decimo , ma comunque alto) che mi garantisca di poter affrontare anche da principiante uno sport che non è certo una passeggiata a livello fisico e mentale, , permettendomi di avere le migliori prestazioni possibili e migliorare nel tempo le mie capacità , allora significa che il mio acquisto è lungimirante e mosso da serie motivazioni e soprattutto ci sono minori possibilità di farsi male sul serio e non perchè si casca. Il ciclismo consuma tendini , ginocchia , cartilagini e schiena......
        "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

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        • danguerriero
          ⭐⭐⭐
          • Feb 2010
          • 5311
          • ai confini dell'Impero
          • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

          #6
          C'è del vero in ciascuna delle posizioni espresse.

          La ricerca industriale, il design, la cura estetica hanno un loro costo.

          E senza questi sforzi, non si avrebbero novità e mezzi migliori (più comodi, più leggeri, più funzionali, etc...)

          Dall'altro lato, il prezzo non è necessariamente una funzione diretta del costo di produzione.

          Anzi: spesso si cerca di vendere a un prezzo che traduce il valore percepito dall'acquirente.





          ...Im heil'gen Land Tirol...

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          • truzzeddu
            Moderatore recensioni e suggerimenti
            • Apr 2009
            • 1600
            • siniscola (nu)
            • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

            #7
            Io credo che il post non sia stato compreso a fondo.
            Non è certo una critica, ne verso le aziende che spendono migliaia di euro in ricerca e miglioramento né è una critica verso chi sceglie di acquistare prodotti tecnici e di gran marca.
            Questo post mette in luce, una deriva che da qualche anno si sta' vedendo.
            Ossia quella degli influencer, più o meno liberi e più o meno al soldo di aziende di produzione ma anche e soprattutto di distribuzione.
            Il marketing va bene, la ricerca è ottima, ma come diceva Shelby e danguerriero c'è una via di mezzo che spesso viene ignorata.
            Mi ricordo un articolo su Diana di diversi anni fa, dove ad esempio, veniva suggerito all' aspirante novello beccacciaio abbigliamento, scarponi ecc ecc, che superavano abbondantemente i 1500 euro...
            Ora, non che i suggerimenti fossero sbagliati. Ma credo che non tutti i beccacciai vadano nei boschi della Crimea, o in ambienti così duri, difficili e specifici da richiedere un certo outfit.
            Ripeto, un conto è fare un discorso che suggerisce certe attrezzature e certi accorgimenti che sicuramente sono più comodi e performanti, un conto è dire e affermare che per fare quel tipo di caccia è necessario, punto, quel tipo di attrezzatura.
            Questo è falso, ed è un modo errato e disonesto di fare leva sulla fragilità soprattutto dei neofiti, che non conoscono a pieno le metodiche e situazioni di caccia.
            Poi il piacere dello shopping, ci coinvolge tutti e.tutti credo siamo affascinati da attrezzature nuove e performanti, fa parte del piacere della caccia.
            Ma come si diceva prima ci vuole equilibrio.
            E spesso questo viene travolto in modo non proprio corretto a mio avviso, in favore del commercio.

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            • cioni iliano
              cioni iliano commenta
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              È la vita, Truzzi.l' approfittarsi dei più ingenui e conseguentemente deboli, ai fini del guadagno. Poi la virtù sta nel mezzo. Prima di ogni acquisto dovremmo osservare chi è più esperto, gli equipaggiamenti sul campo che vengono usati e perché.
          • Strider21
            • May 2024
            • 67
            • alto novarese

            #8
            Vedrò il video con calma ma, in relazione alle considerazioni sul corretto rapporto qualità/prezzo, io negli anni ho maturato alcune idee che trovo applicabili bene o male a tutte le categorie di prodotti.

            Una è che la differenza qualitativa che passa tra un articolo entry level e uno medio gamma è tangibile e apprezzabile dai più, normalmente conferisce benefici effettivi e consente di sfruttare al meglio sia l'oggetto che la situazione di impiego per cui è stato progettato.
            Poi c'è la differenza che passa tra un medio gamma e un top di gamma la quale, invece, spesso non è apprezzabile nè sfruttabile dalla media degli utenti nelle stragrande maggioranza delle situazioni di utilizzo.
            Nel primo caso i vantaggi riguardano aspetti tecnico-pratici (materiali ed assemblaggi, architettura del prodotto, ergonomia ecc ecc), nel secondo caso si tratta di upgrade più estetici o commerciali che altro.

            Un'altra considerazione importante riguarda le reali necessità dell'utente medio: molto spesso si perde di vista la risposta alla domanda principale che uno dovrebbe porsi ovvero "di cosa ho realmente bisogno?".
            Spesso in un attimo ci si trova abbindolati da pubblicità, recensioni, passaparola, guru e santoni vari ecc ecc e si perde di vista la reale necessità dell'utente in funzione della situazione di utilizzo.
            Un animale lo processi sia con un coltello da 20 euro che con uno da 500. Nel primo caso dovrai riaffilare spesso e ci metterai più tempo, nel secondo caso sarai molto più facilitato e farai un lavoro di cui sarai sicuramente più soddisfatto ma.... Quanto più soddisfatto che con un buon coltello da 70/80€, il famoso "giusto compromesso"? Non credo molto, personalmente.

            "In medio stat virtus" dicevano gli antichi
            Con le armi poi se ne vedono proprio di tutti i colori: conosco cacciatori che da anni si affidano a schioppi a cui sarebbe difficile anche per i più ottimisti dare fiducia, con risultati invidiabili, e gente che prende la Blaser per tirare a 2 caprioli all'anno in riserva.....
            L'unica discriminante in questi casi disperati è la "Passione" che uno ha per quell'oggetto, ma personalmente mooolto spesso la trovo difficile da definire, da comprendere e, ancora di più, da giustificare.
            Ultima modifica Strider21; 26-05-25, 08:45.

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            • Shelby
              ⭐⭐
              • Apr 2025
              • 251
              • Chiavari

              #9
              Cerco si piegare meglio il concetto che volevo trasmettere.
              Ci sono oggetti che si comprano per un puro appagamento, magari di contorno per investimento ma tralsciamo questo aspetto. Per esempio un quadro, un tappeto etc. Pura estetica.
              Poi ci sono oggetti con una funzione e la scelta andrebbe valutata in base al tipo di uso , caratteristice tecniche e la quantità di utilizzo, affidabilità e durabilità. Uno che per mestiere fa il falegname cercherà di comprare una circolare della Metabo, uno che, se va bene, una volta all'anno si monta una mensola, si terrà in casa un trapano della Bosch fatto in Cina.

              Quando entriamo nel mondo in cui funzione e appagamento si incontrano, si apre la possibilità per chi produce di avere margini che, se valutati da un punto di vista strettamente economico, in parte non sarebbero giustificati.

              Torniamo all'esempio della bicicletta. Mi viene l'idea di mettere su un'azienda per produrle. Da una prima analisi mi rendo conto che la competizione è enorme. Scelgo di fare biciclette di alta gamma scegliendo una quota di mercato molto più ristretta. Progetto una bicicletta con il top dell'ergonomia e dei materiali, ipotizzo un volume di vendita per rientrare dell'investimento e coprire i costi di gestione annuali e mi viene fuori un prezzo fotonico. Mi viene in mente che in garage ho una moto che costa quasi la metà, la quale incorpora ingegneria meccanica, elettronica , idraulica, materiali che subiscono stress infinitamente superiori a una bicicletta, studio sui pesi e sui bilanciamenti molto più complessi, sistema frenante che deve sopportare 190 chili a 200 all'ora, rete di assistenza etc etc.
              Devo aver sbagliato qualche cosa.....poi però scopro che ci sono altri che vendono biciclette a quel prezzo perché fino a quel momento non avevo considerato il desiderio ossia la parte irrazionale dell'acquisto. Per irrazionale non intendo insensata, intendo che c'è una quota di appagamento non strettamente legata all'utilizzo e che a volte condiziona le scelte. Una parte della soddisfazione, assolutamente legittima, deriva proprio dal prezzo. E' l'effetto diamante; sono tutto meno che rari ma se costassero poce centinaia di euro sarebbero molto meno desiderati. Un ultimo esempio poi mi taccio.
              In un mio precedente lavoro ho scoperto questo fatto. La grande distribuzione ha sempre inseguito il minor prezzo per certi prodotti, tipo il caffé. A un certo punto si sono resi conto che le qualità con il prezzo più basso vendevano poco. Quelli che facevano i numeri più alti erano quelli della fascia subito sopra. Dagli studi fatti hanno capito che il consumatore viveva come una sorta di umiliazione il prezzo più basso, al netto di una differenza minima nella qualità del prodotto. Si soddisfaceva pagando qualcosa di più.


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              • Simona Ferrari
                Ho rotto il silenzio
                • May 2025
                • 13
                • Modena
                • Kurzhaar Drahthaar

                #10
                Voglio dare anche io il mio piccolo contributo, più sul concetto in generale che sulla caccia, dove ho ancora troppa poca esperienza!
                Penso che sia difficile fare un discorso generico, poichè vi sono ambiti in cui la differenza dei materiali è enorme! Anche dei coltelli, come per esempio durante la macellazione. Ho macellato la mia prima mezzena con coltellacci da macello comprati su Amazon a basso prezzo. Non solo ci ho messo una vita, ma ho anche richiesto più volte di tagliarmi e di rovinare i pezzi, poichè perdevano il filo in brevissimo tempo. Prima di macellare la seconda mezzena ho comprato coltelli da macellaio di media qualità e devo dire che è stata un'altra vita!!!
                Sull'abbigliamento, invece ritengo che rimanere su marche di grande qualità spesso ripaga! Io vengo comunque da sport all'aperto e ho applicato lo stesso concetto alla caccia per quel che riguarda l'abbigliamento e devo dire che mi ha abbondantemente ripagato, sia in quanto a confort che vestibilità. Io sono molto freddolosa, ma avendo preso abbigliamento molto tecnico, con strati molto minori, quindi con minor ingombro e maggior libertà di movimento, ottengo lo stesso comfort termico. Per non parlare dell'antistrappo e dell'impermeabilità.
                Se poi si va su armi e ottiche, io ho investito non molto sulla carabina, ma moltissimo sull'ottica, prendendone una molto luminosa che mi permette di vedere chiaramente anche al crepuscolo avanzato e devo dire che senza forse non avrei fatto nessuno degli animali.

                Quindi in generale, penso che sia difficile generalizzare, il rapporto qualità prezzo dipende anche dai singoli oggetti e dalle singole funzioni.

                Del video condivido poco quando dice: "magari lo usi una volta sola", ma un coltello o qualunque altro attrezzo che ti toglie dagli impicci, anche se lo usi una sola volta, magari ti salva la vita o riduce il danno a te o il cane. Per esempio se il cane rimane impigliato in rete o filo, se lo liberi velocemente il danno sarà probabilmente minore, se impieghi molto tempo e lui si agita, il danno sarà molto più grave.
                Quindi sebbene in generale condivido il punto di vista che spesso, soprattutto noi neofiti, ci facciamo influenzare è anche vero che generalizzare può essere pericoloso.

                Affrontando il tema del bello oltre che dell'utile: è verissimo che anche il bello vuole la sua parte, con la carabina da cinghiale mi sono fatta il regalo: una bellissima carabina intarsiata ... peccato che poi mi pianga il cuore ad usarla, perchè ho paura di graffiarla 🤣🤣 Infatti è risaputo che le poste del cinghiale sono comode all'auto e non devi infrascarti per raggiungerle 🤣🤣🤣🤣

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                • danguerriero
                  ⭐⭐⭐
                  • Feb 2010
                  • 5311
                  • ai confini dell'Impero
                  • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

                  #11
                  Originariamente inviato da Shelby
                  In un mio precedente lavoro ho scoperto questo fatto. La grande distribuzione ha sempre inseguito il minor prezzo per certi prodotti, tipo il caffé. A un certo punto si sono resi conto che le qualità con il prezzo più basso vendevano poco. Quelli che facevano i numeri più alti erano quelli della fascia subito sopra. Dagli studi fatti hanno capito che il consumatore viveva come una sorta di umiliazione il prezzo più basso, al netto di una differenza minima nella qualità del prodotto. Si soddisfaceva pagando qualcosa di più.
                  Esattamente.

                  Ci sono meccanismi psicologici che supportano proprio questi comportamenti.

                  Se pago "poco", penso di non avere un buon prodotto

                  Oltre a questo c'è il "sogno". Poniamo un ciclista amatoriale, con una vita e un lavoro normali. Quando la domenica sale su una bici da 10k, indossa la sua "maglia rosa" e sogna.
                  Questo non ha prezzo.
                  ...Im heil'gen Land Tirol...

                  Commenta


                  • Livia1968
                    Livia1968 commenta
                    Modifica di un commento
                    Praticamente hai descritto un deficiente.......che sogna , ma pur sempre un deficiente.

                    Spendere 10k e metterti la maglia rosa non è esattamente quello che succede nella realtà, sognare di arrivare a fare ottimi tempi, in percorsi sempre più difficili, quello si è un sogno ......

                    Ma cmq , contenti voi se volete dipingere questa realtà , un mondo di deficienti che ha il portafoglio pieno e si fa fregare dalle mode.
                    D'altra parte ognuno si gratifica come vuole, chi con le mode chi pensando di essere superiore ......

                  • danguerriero
                    danguerriero commenta
                    Modifica di un commento
                    Un sognatore (e tutti lo siamo) non è un deficiente.
                    E' una persona che ha una passione.

                    Con attrezzatura di qualità tutti sogniamo di essere campioni.

                    E' umano.
                • tommaso87
                  ⭐⭐
                  • Mar 2008
                  • 942
                  • Grosseto, Toscana.

                  #12
                  Io per il vestiario compro quasi solo al Decatlhon , i prezzi sono un po aumentati però in campagna i vestiti si strappano tutti
                  viva la caccia e chi la fa, TOMMASO

                  Commenta

                  • bagareo
                    ⭐⭐
                    • Dec 2017
                    • 687
                    • Padova
                    • Epagneul breton

                    #13
                    Originariamente inviato da Livia1968
                    Beh.... la Specialized, la Cannondale , la Scott , Cube e Giant etc etc, hanno dietro uno studio e ricerche su assetti, materiali e anche se la tecnologia che muove la bicicletta è elementare, muoverla in maniera che calzi come un guanto all'atleta, che sappia sfruttare leve ed appoggi in condizioni di terreno limite , che sia leggera ma non troppo, veloce quando serve , resistente al fango e asperità del terreno.....non direi che sia marketing....

                    Prova a fare un un percorso cross-country o una all-mountain con una bici da 100 euro cercando di arrivare prima che chiamino i soccorsi.......


                    Se 15.000 euro sembrano tanti, allora perchè se ne pagano 20.000 per macchine che a tutti gli effetti sono lavatrici con le ruote e 2 sedili?

                    Sicuramente se mi compro un astronave in carbonio, biammortizzata per fare una passeggiata sui marciapiedi sono vittima del marketing, ma se, (sempre se posso permettermelo) , mi compro una entry level ( il cui costo è di un decimo , ma comunque alto) che mi garantisca di poter affrontare anche da principiante uno sport che non è certo una passeggiata a livello fisico e mentale, , permettendomi di avere le migliori prestazioni possibili e migliorare nel tempo le mie capacità , allora significa che il mio acquisto è lungimirante e mosso da serie motivazioni e soprattutto ci sono minori possibilità di farsi male sul serio e non perchè si casca. Il ciclismo consuma tendini , ginocchia , cartilagini e schiena......
                    Livia, posso capire quello che dici, fino ad una decina d'anni fa facevo enduro in bici e venivo dall'enduro in moto. Che non si possano fare certe cose con una bici da 100 euro non ci piove, ma i prezzi di oggi non hanno nessun senso. Per fare un esempio è vero che con le ruote da 29" si scende più veloce che con quelle da 26", ma non si va il doppio. Le bici ormai costano il doppio a parità di gamma.
                    Chiudo OT

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                    • Livia1968
                      Livia1968 commenta
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                      Il doppio? direi 10 volte tanto.....se guardi da decathlon i prezzi delle bici "normali" anche entry level si capisce in che direzione è andato il mercato.
                      Quello che voglio dire io è che un atleta ( perchè dopo un certo livello di questo si tratta) oggi ha a disposizione strumenti che ti invogliano a voler progredire , a cimentarti in specialità che prima erano di nicchia, cosa che fino a qualche tempo fa solo pochi , inarrivabili costruttori proponevano.
                      Ed in questo io non ci vedo il male, anzi .
                      Mettici anche la concorrenza, il mercato dell'usato molto vivace , la molteplicità delle discipline che impongono una tipologia di bici specifica , la possibilità di scelta , il fatto che essendo scresciuto il numero degli appassionati è cresciuta anche la visibilità mediatica, ecco che un mercato che prima era appannaggio e conosciuto solo da pochi, ora è cresciuto enormemente e con lui i prezzi , spinti anche dall'aumento dei particolari materiali utilizzati.

                    • bagareo
                      bagareo commenta
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                      Il numero dei praticanti è esploso principalmente per l'ingresso sul mercato delle bici elettriche. L'esplosione dei prezzi per una bolla speculativa post COVID. In Italia alimentata dalla mega str...zata dei 5 stelle del bonus bici
                  • truzzeddu
                    Moderatore recensioni e suggerimenti
                    • Apr 2009
                    • 1600
                    • siniscola (nu)
                    • Anglo Tedesco Bracco Pointer Breton Jack Bass Antico Cane Sardo Dogo Sardo

                    #14
                    Io credo che, se si guarda io video che è stato pubblicato all'inizio del post, ciò che dice l'autore del video chiarirà ogni dubbio.
                    Non si parla di super atleti, di competizioni, di squadre speciali o di agonismo.
                    Nello specifico si parla di persone normali.ali che vanno in luoghi normali a fare una giornata di outdoor.
                    Io ho ampliato la cosa, mettendoci in mezzo anche la caccia, che, a mio parere, vive le stesse problematiche.
                    E anche qui una considerazione.
                    È chiaro che chi va in ambienti particolari con situazioni particolari, deve per forza di cose affrontare in modo serio e ponderato il discorso attrezzature, uno scarpone, in determinate condizioni, deve essere buono e con certe caratteristiche, altrimenti stai male e rischi di farti male.
                    ​​​​​Cosi come nulla contro a chi ama il bello e buono e decide di investire il suo denaro in attrezzature e vestiario che gli piacciono.
                    Nel video si invita semplicemente a un onestà mentale, dove ci sia una chiarezza verso quello che effettivamente mi serve ed è utile e quello che mi piace ed è uno sfizio.
                    Lecito, certo, ma che non si può e non si deve assolutamente confondere con l'altro.
                    Lo compro perché mi piace non perché è necessario veramente, non perché è insostituibile nel suo ruolo e utilizzo
                    ​​​​non perché la differenza nell'uso e nel risultato è così diversa dall' altro utensile più o meno costoso.
                    Forse più nel mondo dell'outdoor che della caccia, ma questo video è un richiamo a non farsi fregare e a non cadere nelle trappole del marketing



                    ​​​​​

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                    • bagareo
                      ⭐⭐
                      • Dec 2017
                      • 687
                      • Padova
                      • Epagneul breton

                      #15
                      Purtroppo ci sono due problematiche da tenere da conto. Quando si fa un qualsiasi tipo di attività gioco forza bisogna farsi l'esperienza e questo, a meno di non essere guidati da qualcuno di fidatissimo, comporta errori e spese. Col tempo si capisce dove veramente investire e dove si può andare più leggeri. Secondo problema, secondo me più riconducibile ai tempi moderni: non sempre prezzo alto = alta qualità. anche questo però lo si impara dagli errori propri ed altrui

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                      • Strider21
                        Strider21 commenta
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