Creare l'habitat giusto per le anatre

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  • costa
    ⭐⭐
    • Feb 2009
    • 883
    • Viterbo/San Nicandro G./Monticelli d'Ongina/Crotta d'Adda

    #1

    Creare l'habitat giusto per le anatre

    [VIDEO]https://www.youtube.com/watch?v=i0FZ_Dg1lqg[/VIDEO]

    [VIDEO]https://www.youtube.com/watch?v=t--iv8WpQac[/VIDEO]

    [VIDEO]https://www.youtube.com/watch?v=L9_bM0G7I_Q[/VIDEO]

    [VIDEO]https://www.youtube.com/watch?v=ik9t5AyuyLY[/VIDEO]

    [VIDEO]https://www.youtube.com/watch?v=7RkIo2zx-sw[/VIDEO]

    Buona visione
  • Marsemau
    ⭐⭐
    • Feb 2020
    • 285
    • Vignate (MI)
    • bracco dei Pirenei

    #2
    Bel lavoro, dubito che in terreno pubblico, da noi resisterebbe a lungo, come minimo andrebbe concordato con l'agricoltore perchè quando passano con le bruni sderenano tutto per un malinteso concetto di pulizia che anima molti di loro.
    La mia firma...https://www.ilbraccoitaliano.net/forum/showthread.php?t=42313

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    • costa
      ⭐⭐
      • Feb 2009
      • 883
      • Viterbo/San Nicandro G./Monticelli d'Ongina/Crotta d'Adda

      #3
      Questo è un terreno acquistato direttamente dalla BASC British Association for Shooting and Conservation, un'associazione venatoria inglese, da loro gestito. Notare già il nome, associano caccia e conservazione. Miraggio per noi italiani.

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      • Prince
        ⭐⭐⭐
        • Jan 2010
        • 2481
        • Velletri(RM)
        • spinone e breton

        #4
        Che spettacolo! Ma cosa mettono sotto per impermeabilizzare il terreno!?
        Damiano B.

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        • luchetto16
          ⭐⭐
          • Jan 2011
          • 366
          • Roma

          #5
          Bellissimo progetto.

          comunque è ovvio che la cultura nella gestione ambientale che hanno lì è avanti anni luce; forse in questo, ipotizzo, aiutati dal fatto che la selvaggina è di proprietà del proprietario del fondo su cui si trova ( non so se vale anche per la migratoria). esistono in Italia fondazioni che abbiano le stesse finalità?


          non dimentichiamo poi la differenza nella cultura urbanistica che differenzia noi dagli altri stati. In Italia è praticamente impossibile salvaguardare habitat e ambienti agricoli di pregio da costruzioni private (le concessioni edilizie lasciate alla competenza dei comuni sono a mio avviso una follia), centri commerciali e infrastrutture pubbliche, di frequente superflue. Abbiamo centinaia, probabilmente migliaia, di capannoni immensi abbandonati (tra poco aumenteranno fortemente) ma se ne costruiscono di nuovi senza obbligare al riutilizzo dell'esistente.


          Credo il primo nostro grande problema sia l'erosione degli habitat, per le varie specie di "pregio" (non mi piace questa definizione) e non, a cui quasi nessuno sta tentadno di porre freno.

          Forse solo alcune associazioni "ambientaliste" che però non hanno alcun seguito. E' possibile una convergenza su questi temi?



          La mia paura è che nei prossimi 20 anni di campagne con la C maiuscola, dove sciogliere i cani, ne rimarranno ben poche (se non in alto e sempre che il bosco non occupi prima tuttto). Ancor piu perchè dopo la crisi attuale si allargheranno le maglie per favorire l'edilizia, famoso volano per l'economia ma considerata tale, sempre e, solo quella che occupa nuovo territorio e mai anche quella che recupera l'esistente (e si che di edifici da recuperare, in città e non, ce ne sarebbero a bizzeffe, solo che non consente di creare profitti con moltiplicatori altissimi).
          Mancando l'hbitat e l'ambiente sarà impossibile, in futuro, anche solo immaginare di creare i progetti come quello in video (stesso vale ad esempio per la starna o altri, se manca l'ambiente non ci so' caxxi).

          Detto ciò, dai video si vide che amano cò che hanno creato, lo fanno con passione e sono probabilmente piu uniti nel farlo rispetto all'Italia, dove molti hanno passione ma non hanno mezzi né riescono a consorziarsi (tranne poche eccezioni su piccola scala).


          Luca

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          • costa
            ⭐⭐
            • Feb 2009
            • 883
            • Viterbo/San Nicandro G./Monticelli d'Ongina/Crotta d'Adda

            #6
            Originariamente inviato da Prince
            Che spettacolo! Ma cosa mettono sotto per impermeabilizzare il terreno!?
            Nulla, terra, se si abbassa ogni tanto riempi.

            Luchetto, è proprio questo il problema, trovare dei filantropi appassionati di questo. Qualcosa è stato fatto nelle valli venete, per il resto il nulla.

            La mia passione, oltre a cani e caccia, è la gestione sostenibile del territorio. Ovviamente che sia produttivo e sostenibile sul lungo periodo anche economicamente!
            Queste idee sono belle per fare pubblicità alla nostra categoria, per mostrare che più natura uguale più caccia, si, ma la natura se la gode chiunque.
            Allo stesso tempo 600 Mila cacciatori, anche se destinassero mezzo euro al giorno a tali progetti, non possono cambiare la situazione. Bisogna convincere il consumatore a comprare prodotti "ecologici", derivanti da agricoltura sostenibile che destini il 10% del terreno all'ambiente. Poi aziende alimentari e agricoltori si adattano.
            Ecco, con 10€ a cacciatore all'anno si potrebbe creare un'azienda agricola modello, che trasformi direttamente i suoi prodotti. Sarebbe da esempio ad aziende alimentari e agricole. Al momento domanda e offerta non riescono ad incontrarsi: la prima non si fida, la seconda è troppo frammentata e non fa rete, non riesce ad arrivare al consumatore.

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