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  • Tom Sierra
    Appena iscritto
    • Dec 2019
    • 2686
    • Toscana
    • Springer Spaniel e Setter

    #436
    Usi il buonsenso..... rarissimo al giorno d'oggi! In tutti gli ambiti.... compreso anche questo.
    Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore

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    • Luca1990
      ⭐⭐⭐
      • Mar 2020
      • 1911
      • Provincia di Venezia
      • Mambo - vizsla

      #437
      Se non sono indiscreto.. quanti animali tirate all’anno?

      Perché effettivamente se si caccia con una certa intensità e si tirano qualche decina di animali all’anno capisco i problemi di cui parlate

      Se invece si tirano 2/3 animali all’anno il discorso cambia

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      • trikuspide
        ⭐⭐⭐
        • Jan 2019
        • 5795
        • Sicilia

        #438
        Ti assicuro che il problema di cui parlano sussiste anche se si tira un solo animale l'anno e quello malauguratamente fa i metri giusti per andarsi ad imbucare...

        So di gente che spara più decine di animali l'anno e rarissimamente( se non mai) si trova ad affrontare tale problema.
        Quanti animali in genere?

        Ci sono anni che siamo strapieni di suidi e di conseguenza abbiamo moltissime occasioni di tirare, soprattutto nei periodi di minore disturbo.

        Personalmente rispetto a qualche tempo fa sono diventato molto selettivo riguardo ai capi a cui scelgo di tirare e ne sparo un minimo di cinque o sei
        ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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        • Tom Sierra
          Appena iscritto
          • Dec 2019
          • 2686
          • Toscana
          • Springer Spaniel e Setter

          #439
          Originariamente inviato da Luca1990
          Se non sono indiscreto.. quanti animali tirate all’anno?

          Perché effettivamente se si caccia con una certa intensità e si tirano qualche decina di animali all’anno capisco i problemi di cui parlate

          Se invece si tirano 2/3 animali all’anno il discorso cambia
          Ti rispondo ora con aggiornamento Live.

          Avendo 2 distretti di cui 1 con zona a 10min da casa e l'altro a Volterra con 25 min da casa.

          Nella sessione invernale si arriva a 3/4 capi per distretto all'anno .. nella estiva di 1/2 maschi l'anno.

          Il limite che mi pongo sul capriolo è di non sparare alle femmine dopo il 15 febbraio.... infatti anche stasera ho tirato a un piccolo femmina.... casualmente alla solita distanza di quello di ieri mattina anche se in un distretto diverso.

          Preso dietro spalla.... ho una zona piu aperta e meno difficoltosa, ed ho provato questo tiro che l'animale al colpo ha fatto un salto per aria per poi crollare dopo una corsetta di 15mt.




          ---------- Messaggio inserito alle 08:19 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 08:11 PM ----------

          Ultima modifica Tom Sierra; 09-03-23, 20:19.
          Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore

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          • darkmax
            ⭐⭐⭐
            • Aug 2013
            • 1679
            • Profondo Nord
            • setter inglese

            #440
            Originariamente inviato da Capriolo Astuto
            Livia.... dal punto di vista Gestionale se il capo lo consumi a tavola o lo lasci in pasto alle volpi non cambia niente.

            A caccia oggi non si va di certo perchè dobbiamo mangiare cio' che cacciamo.[COLOR="Silver"]
            Dal punto di vista gestionale sicuramente si mentre dal punto di vista "umano/cacciatore" è una delle cose più tristi che abbia letto su questo forum

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            • SPRINGER TOSCANO
              ⭐⭐⭐
              • Sep 2013
              • 5682
              • VOLTERRA
              • Breton

              #441
              Originariamente inviato da darkmax
              Dal punto di vista gestionale sicuramente si mentre dal punto di vista "umano/cacciatore" è una delle cose più tristi che abbia letto su questo forum
              È vero che lasciare un animale nel bosco è una cosa triste, irrispettosa e che, a chi ha un minimo di coscienza, fa passare la voglia di andare a caccia. Nessuno qua penso che prende a cuor leggero un ferimento.

              Detto questo....per essere cacciatori e gestori non è necessario mangiare tutto quello che si preleva!

              Come più volte detto io molto raramente mangio capriolo (non lo amo particolarmente) mentre di cinghiale ne tengo uno non grande all anno.
              Il resto lo porto al centro sosta selvaggina dell ATC.

              Mi impegno molto nella gestione sia per la piccola selvaggina (ho l azienda in una zrc) che per gli ungulati (sono responsabile del distretto di caccia di selezione al capriolo).

              Quindi anche se non so trattare la spoglia come si deve (ma non va certo sprecata) credo proprio di fare la mia parte.

              Un amico che non c e più era solito dire che lo spessore di un cacciatore si misura non in quanti animali prende ma in quanti ne "produce"!!
              Si riferiva alle opere di volontariato che ognuno di noi dovrebbe fare.

              Vi assicuro poi che nella gestione della zrc (ma anche per il distretto) non mancano certo i professori, tecnici ed esperti vari.....ma mancano le braccia per fare nella pratica le opere necessarie!!

              Ho divagato....scusate
              The Rebel![;)]

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              • Luca1990
                ⭐⭐⭐
                • Mar 2020
                • 1911
                • Provincia di Venezia
                • Mambo - vizsla

                #442
                In un sistema di gestione virtuoso tolti 2/3 capi pro capite per uso alimentare, il resto dovrebbe entrare in filiera.

                Non ci vedrei niente di male se un cacciatore abbattesse anche 30 capi all’anno e questi venissero venduti per finalità gestionali.
                Con gli introiti (piccoli o grandi che siano) si potrebbero fare molte cose. Banalmente anche solo creare un centro di sosta.

                Così come spero si arrivi a vendere una quota di capi in esubero a cacciatori foranei che sono disposti a sborsare qualche soldo per fare un abbattimento. Magari facendosi accompagnare dai cacciatori locali, che per l’accompagnamento potrebbero guadagnare qualcosa.

                Scusate l’OT

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                • Tom Sierra
                  Appena iscritto
                  • Dec 2019
                  • 2686
                  • Toscana
                  • Springer Spaniel e Setter

                  #443
                  Con tutti gli animali che c'è da abbattere se li mangiassi tutti mi verrebbe la gotta!
                  Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore

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                  • trikuspide
                    ⭐⭐⭐
                    • Jan 2019
                    • 5795
                    • Sicilia

                    #444
                    Bho?
                    Probabilmente la mia perplessità deriva principalmente dal mio contesto differente dal tuo.

                    Ed è sull'aspetto "pagamento".
                    Sarà che qui il contenimento ( ai soli suidi) è diventato necessità solo da quando agli ingenti danni all'agricoltura si è aggiunto il potenziale, e reale, rischio di p.s.a.
                    Fatto sta che i cacciatori formati a metterlo in atto lo faranno a loro spese e responsabilità.
                    Quindi se già stanno rendendo un grosso servizio alla comunità, almeno non pretendiamo pagamenti da questi.
                    Può star bene invece quanto dici sull'inserimento dei capi prelevati nella filiera alimentare anche se io lo vedrei bene in una utopistica filiera sottoforma di dono ai bisognosi.

                    Per i capi abbattuti, noi qui abbiamo diverse opzioni, i miei in piccolissima parte andranno al consumo personale s.l. e tutti gli altri al carnaio, almeno che non mi mettano a disposizione dei centri di raccolta e deposito che mi diano una soluzione più comoda e meno dispendiosa.

                    ---------- Messaggio inserito alle 08:18 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 07:58 AM ----------

                    Rispondevo a Luca.
                    ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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                    • Tom Sierra
                      Appena iscritto
                      • Dec 2019
                      • 2686
                      • Toscana
                      • Springer Spaniel e Setter

                      #445
                      Faccio un esempio calzante e veritiero:

                      Qua in Toscana ( anche in altre regioni) vengono svolti attività di controllo, ovvero abbattimenti su diverse specie di animali per contenere danni alle coltivazioni, protezione della selvaggina stanziale e salvaguardia dell'ecosistema.

                      Gli interventi vengono svolti su diverse specie come: Cinghiale, volpe, piccione, storno, minilepre, tortora dal collare, nutria e corvidi.

                      Vengono svolti in 4 diverse modalità ognuna in base al tipo di animale: girata con 2 cani limieri, braccata, aspetto e cattura mediante gabbie Larsen.

                      La scorsa Estate mi è capitato di partecipare a qualche intervento all'aspetto al cinghiale e volpe ( gli interventi di contenimento per la legge non sono considerati caccia)

                      I capi abbattuti DEVONO ESSERE devoluti sia ai proprietari terrieri che all'ATC tramite il centro di sosta..... al "cacciatore/abbattitore" in questi casi non viene riconosciuto nulla.

                      Nella caccia di selezione dove la GESTIONE è basilare per l'alto numero di ungulati presenti, è previsto che il cacciatore su sua libera decisione puo devolvere tramite piccolo compenso il capi che abbatte al centro di sosta che è lo stesso dove vengono devoluti i capi di contenimento.

                      Ora affermare che dobbiamo andare a caccia perchè dobbiamo mangiare ciò che cacciamo è sia anacronistico che molto ma molto ipocrita.

                      1/2 capi li tengo per me molto volentieri..... ma il resto se viene devoluto ai centri di sosta che valorizzano la carne e la introducono sul mercato alimentare è solo un bene.

                      E il cacciatore ci fa anche un gran figura verso la comunità.


                      La Toscana che tanti "criticano" per i suoi abitanti un po zuzzerelloni.... volente o nolente è la regione piu avanti e proiettata verso un futuro che sa di presente.

                      Pero' come piace a molti montanari ( detto in senso amichevole) venir giu a sparare a Cervi, caprioli e cinghiali.....
                      Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore

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                      • waxe
                        Ho rotto il silenzio
                        • Nov 2017
                        • 28
                        • Firenze
                        • English cocker spaniel

                        #446
                        Originariamente inviato da Capriolo Astuto
                        Faccio un esempio calzante e veritiero:

                        Qua in Toscana ( anche in altre regioni) vengono svolti attività di controllo, ovvero abbattimenti su diverse specie di animali per contenere danni alle coltivazioni, protezione della selvaggina stanziale e salvaguardia dell'ecosistema.

                        Gli interventi vengono svolti su diverse specie come: Cinghiale, volpe, piccione, storno, minilepre, tortora dal collare, nutria e corvidi.

                        Vengono svolti in 4 diverse modalità ognuna in base al tipo di animale: girata con 2 cani limieri, braccata, aspetto e cattura mediante gabbie Larsen.

                        La scorsa Estate mi è capitato di partecipare a qualche intervento all'aspetto al cinghiale e volpe ( gli interventi di contenimento per la legge non sono considerati caccia)

                        I capi abbattuti DEVONO ESSERE devoluti sia ai proprietari terrieri che all'ATC tramite il centro di sosta..... al "cacciatore/abbattitore" in questi casi non viene riconosciuto nulla.

                        Nella caccia di selezione dove la GESTIONE è basilare per l'alto numero di ungulati presenti, è previsto che il cacciatore su sua libera decisione puo devolvere tramite piccolo compenso il capi che abbatte al centro di sosta che è lo stesso dove vengono devoluti i capi di contenimento.

                        Ora affermare che dobbiamo andare a caccia perchè dobbiamo mangiare ciò che cacciamo è sia anacronistico che molto ma molto ipocrita.

                        1/2 capi li tengo per me molto volentieri..... ma il resto se viene devoluto ai centri di sosta che valorizzano la carne e la introducono sul mercato alimentare è solo un bene.

                        E il cacciatore ci fa anche un gran figura verso la comunità.


                        La Toscana che tanti "criticano" per i suoi abitanti un po zuzzerelloni.... volente o nolente è la regione piu avanti e proiettata verso un futuro che sa di presente.

                        Pero' come piace a molti montanari ( detto in senso amichevole) venir giu a sparare a Cervi, caprioli e cinghiali.....
                        Ritengo il tuo pensiero assolutamente condivisibile. Un conto è abbattere un animale e lasciarlo in pasto alle volpi o ai lupi, un altro è regalare o cedere anche dietro compenso la selvaggina abbattuta. Mi chiedo dove sia il problema.
                        P.S.:
                        "piccolo compenso", cioè a dire?

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                        • trikuspide
                          ⭐⭐⭐
                          • Jan 2019
                          • 5795
                          • Sicilia

                          #447
                          Tommaso, noi qui siamo un secolo indietro...lo avrai capito , sarà il caldo, ma per prendere una decisione e fare una cosa a volte passano decenni.
                          Sta volta , a quanto pare ( l'inciso è quantomeno doveroso) ci siamo.
                          Il controllo che dovrebbe essere messo in atto ha qualche aspetto identico al vostro, ma in altri punti si discosta soprattutto in quelle regole che da voi vanno a vantaggio degli abbattitori.
                          Tutta la trafila del che fare della spoglia è demandata a loro carico e spese al selecontrollore ( ed in più rispetto ad un abbattimento effettuato in vesti di semplici cacciatori nella stagione venatoria) c'è il doveroso aspetto sanitario da rispettare.
                          Ti faccio un esempio: abbatto in animale che non destino all'autoconsumo s.l., a questo punto ho altre opzioni, la "meno onerosa" per me è quella di portare la spoglia presso un carnaio e, per come è conformata la provincia di Palermo e per il numero di carnai presenti in essa, a me ben che vada "costerà" , un'ora di macchina e 100 km tra andata e ritorno . Ripeto tutti a carico mio. Senza nessun rimborso spese.

                          Pensiero personale e quindi criticabilissimo, a mio parere a questo personale formato dovrebbero abbonare i soldi per le varie concessioni per la licenza di porto fucile.
                          Ma così non è.
                          Fine ot .
                          Ultima modifica trikuspide; 10-03-23, 10:08. Motivo: Correzione errori di digitazione
                          ".. appostati per tempo e aspetta immobile. La preda scruterá a lungo l'ambiente circostante , se nel mentre ti sarai mosso per quella sera non vedrai nulla!"

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                          • SPRINGER TOSCANO
                            ⭐⭐⭐
                            • Sep 2013
                            • 5682
                            • VOLTERRA
                            • Breton

                            #448
                            Originariamente inviato da Luca1990
                            In un sistema di gestione virtuoso tolti 2/3 capi pro capite per uso alimentare, il resto dovrebbe entrare in filiera.

                            Non ci vedrei niente di male se un cacciatore abbattesse anche 30 capi all’anno e questi venissero venduti per finalità gestionali.
                            Con gli introiti (piccoli o grandi che siano) si potrebbero fare molte cose. Banalmente anche solo creare un centro di sosta.

                            Così come spero si arrivi a vendere una quota di capi in esubero a cacciatori foranei che sono disposti a sborsare qualche soldo per fare un abbattimento. Magari facendosi accompagnare dai cacciatori locali, che per l’accompagnamento potrebbero guadagnare qualcosa.

                            Scusate l’OT
                            Io sono d'accordo.

                            Il problema principale è la gestione di un simile sistema.

                            Sarebbe molto molto bello se, IN MANIERA TRASPARENTE, gli introiti da vendita di carne ungulati venissero per intero (o quasi) dirottati su miglioramenti e gestione del territorio dove sono stati prelevati gli ungulati.

                            Per esempio.....Zrc che, per contenimento danni abbatte tot cinghiali, sarebbe veramente giusto e incentivante se dopo potesse vedere in maniera trasparente un investimento di miglioramento (culture a perdere, realizzazione o rimessa in funzione di un invaso ecc ecc) fatto con il ricavato della vendita di tale carne....

                            Inoltre si potrebbe (prima veniva fatto) mettere la regola che chi vuol partecipare agli interventi di contenimento deve aver fatto un tot di ore come prestazione d' opera.....

                            DUE PICCIONI CON UNA FAVA.

                            Ma come sempre tra il dire e il fare.....Drool]Drool]

                            ---------- Messaggio inserito alle 10:07 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:04 AM ----------

                            Originariamente inviato da trikuspide
                            Tommaso, noi qui siamo un secolo indietro...lo avrai capito , sarà il caldo, ma per prendere una decisione e fare una cosa a volte passano decenni.
                            Sta volta , a quanto pare ( l'inciso è quantomeno doveroso) ci siamo.
                            Il controllo che dovrebbe essere messo in atto ha qualche aspetto identico al vostro, ma in altri punti si discosta soprattutto in quelle regole che da voi vanno a vantaggio degli abbattitori.
                            Tutta la trafila del che fare della spoglia è demandata a loro carico e spese al selecontrollore ( ed in più rispetto ad un abbattimrnto effettuato in vesti di semplici cacciatori nella stagione venatoria) c'è il doveroso aspetto sanitario da rispettare.
                            Ti faccio un esempio: abbatto in animale che non destino all'autoconsumo s.l., a questo punto ho altre opzioni, la "meno onerosa" per me è quella di portare la spoglia presso un carnaio e, per come è conformata la provincia di Palermo e per il numero di carnai presenti in essa, a me ben che vada "costerà" , un'ora di macchina e 100 km tra andata e ritorno . Ripeto tutti a carico mio. Senza nessun rimborso spese.

                            Pensiero personale e quindi criticabilissimo, a mio parere a questo personale formato dovrebbero abbonare i soldi per le varie concessioni per la licenza di porto fucile.
                            Ma così non è.
                            Fine ot .
                            Come funziona il "carnaio"?

                            Però che brutto nome.....
                            The Rebel![;)]

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                            • sly8489
                              ⭐⭐⭐⭐
                              • Mar 2009
                              • 11964
                              • Trieste
                              • spring spaniel

                              #449
                              Originariamente inviato da waxe
                              Ritengo il tuo pensiero assolutamente condivisibile. Un conto è abbattere un animale e lasciarlo in pasto alle volpi o ai lupi, un altro è regalare o cedere anche dietro compenso la selvaggina abbattuta. Mi chiedo dove sia il problema.
                              P.S.:
                              "piccolo compenso", cioè a dire?
                              Con l'esperienza fatta col 223 non centra niente. Il problema è che è stato travisato quello che è idealmente il significato della caccia. La caccia è sostentamento, non va sprecata. Tutto quello che si caccia dovrebbe essere mangiato, indifferentemente da chi mangia. Sciupare la carne con tiri maldestri è sprecare carne buona.

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                              • Tom Sierra
                                Appena iscritto
                                • Dec 2019
                                • 2686
                                • Toscana
                                • Springer Spaniel e Setter

                                #450
                                Originariamente inviato da waxe
                                Ritengo il tuo pensiero assolutamente condivisibile. Un conto è abbattere un animale e lasciarlo in pasto alle volpi o ai lupi, un altro è regalare o cedere anche dietro compenso la selvaggina abbattuta. Mi chiedo dove sia il problema.
                                P.S.:
                                "piccolo compenso", cioè a dire?
                                Chi è che abbatte un animale per lasciarlo alle volpi? credo nessuno.... ma da un punto di vista Gestionale e pratico al 1000% non cambia niente.

                                Il piccolo compenso è di 2,5€ al kg di carne ad animale spellato, eviscerato senza testa.

                                Su un capriolo non si arriva alle 30€.

                                Nel parco di San rossore da poche settimane hanno istituito un centro dove gli animali abbattuti nel parco vengono devoluti dopo la lavorazione ai più bisognosi.

                                Un grande passo avanti..... che però pecca nel fatto che chi abbatte l'animale deve processarlo lui.

                                Sarebbe stato giusto lasciar l'animale al centro e poi fatto lavorare da personale addetto e stipendiato dalla regione o dall'ente parco.

                                ecco a voi la notizia:

                                https://www.parcosanrossore.org/carn...%20del%20Parco.
                                Dove mangia la fucilata mangia il cacciatore

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