SALADINI PILASTRI 2006

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forcello
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  • forcello

    #1

    SALADINI PILASTRI 2006

    Oggi si è corsa sui rilievi del Monte Grappa, sul confine tra le provincie di Treviso e Vicenza, nei comuni di Padernoe Crespano del grappa, la penultima prova del Saladini Pilastri 2006, domani ci sarà l'ultima prova che si correrà tra le provincie di Treviso e Belluno sul Col Visentin. Dopo aver visto questa ultima prova nel 2005 ho voluto testare il Grappa,blocco granitico che svetta fino a quasi i 1800 metri, terreni aperti inframezzati da boschi di Pini e faggio, con radure di rododendro e pino mugo, presenti Forcelli e coturnici alpine. 2 batterie solo di inglesi, in quella che ho visto io,giudicata da BORTOT e PRIMON, 9 coppie di SETTER INGLESI, nemmeno l'ombra di POINTER, probabilmente anche l'altra con la stessa composizione razziale, oramai sono parecchi anni che le prove di montagna, in cui ci metto anche quelle a beccacce, sono un monologo quasi assoluto del cane a pelo lungo. Da quello che si legge nelle varie riviste venatorie sembra che i pointeristi non si sono ancora accorti di questa debacle, oramai si consolono solo con le prove a grande cerca e le classiche, contenti loro. Buon n° di incontro, almeno 3 nidiate di forcello, composte mediamente da 4-5 giovani,che dimostra una buona annata riproduttiva, erano presenti anche delle covate di cotorni ma non si sono riusciti a interecettare, un vero peccato perchè era l'unica occasione per vedere un cane in ferma. Cani e proprietari di esperienza, anche perchè alla fine del ciclo rimangono i cani protagonisti, sicuramente cacciatori tenaci, affrontare il groviglio dei rododendri non è facile anche perchè fatto su terreni scoscesi, alcuni di ottima iniziativa, perlustrazione attenta e continua, belle iniziative, altri invece con minor fondo e intraprendenza, qualcuno invece un pò scollegato, con dei fuorimano e relativa eliminazione. Come detto alcune ferme su giovani galli, che sicuramente non sono il test più difficile nelle cacce alpine, ma d'altronde bisogna prendere quello che c'è. Ho fatto delle foto limitandole all'ambiente del Grappa,dato che la fotocamera è di scarsa qualità le foto sono quelle che sono. Spero che questo racconto possa dare il là a una nuova discussione sulla caccia alpina. Ho un pà di difficoltà o meglio non arrivo ad llegare le foto, spero che qualcuno mi dica come farlo, grazie.
  • forcello

    #2
    Per conoscere meglio e completaamente la propria razza bisogna avere dei termini di paragone, chiudersi nel proprio mondo alla fine sia controproducente. Io ho scelto di vedere cosa fanno le altre razze nelle cacce che faccio ed ho intenzione di fare, per cui quando ho la possibilità faccio l'osservatore critico delle prove degli inglesi, una prova su beccacce che si corre in marzo a OSOPPO, sul greto del tagliaamento, e una prova del Saladini che si corrono ai PRIMI di SETTEMBRE di ogni anno nel vicino Veneto. Devo dire che sono momenti di cinofilia che mi arrichiscono, in quanto la discussione è fatta con persone che intendono la caccia e la selezione del cane come la intendo io, ciò prescindendo dalla razza utilizzata. Devo onestamente dire che mi trovo a più agio con questi cinofili bordline rispetto a certi braccofili troppo innamorati della razza, poco propensi a averne una visione realistica. Le prove del Saladini sono quelle che più avvicinano la caccia alle prove, in quanto è rimasto ancora un mondo non invaso dal professionismo cinofilo, corrono cani cacciatori condotti dai loro proprietari cacciatori, non esiste nessun settore della cinofilia-venatoria che mantiene queste caratteristiche, solo per il suo stupendo palcoscenico dovrebbe essere più seguita, mentre in realtà alla prova c'erano solo una decina di persone che seguivano senza i cani, quando le garette della domenica al quagliodromno vedono la presenza di centinaia di persone, che disquisiscono dei vari cani come se affrontassero la cosa più difficile del mondo, un vero peccato che chi crede veramente nella caccia e nella cinofilia si perda questi momenti che uniscono ad un ambiente di elevata bellezza e difficoltà ,dei selvatici ancora tali e selezionati dalla natura.[ciao]

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    • MarcoF
      ⭐⭐
      • Aug 2005
      • 562
      • Mercatale V.no, Arezzo, Toscana.

      #3
      Forcello condivdo pienamente TUTTO quelo che hai detto!!![clap][clap]
      MarcoFratini

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      • gino romano

        #4
        Anche io mi trovo d'accordo con forcello.
        Anche nelle prove a beccacce i cani sono pochi e per la maggior parte in mano a cacciatori anche se il vero business è ormai quello.
        Pensi che un cane abituato a far il suo turno si possa cimentare in una gara che richiede attributi e cervello non comuni??
        Ti sei inoltre chiesto in quanti ormai praticano la caccia di montagna che richiede sacrifici costanti e poche gioie ????
        Di certo ci sarà chi la pensa in modo diverso ma credo che, in fondo, la realtà sia proprio questa.

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        • VanVonVac
          ⭐⭐⭐
          • Mar 2005
          • 6162
          • Reggio Emilia, Emilia Romagna.
          • Bracco italiano Rosco di Montericco Ulisse di Casamassima

          #5
          effettivamente lo faccio pure io,bisogna stacare dalla propria razza per poter giudicare pienamente gli ausiliari.devono essere gare molto belle

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          • Lucio Marzano
            Lo zio
            • Mar 2005
            • 30090
            • chiasso svizzera
            • bracco italiano

            #6
            sono daccordo che la Saladini in pratica si corre su gallotti e femmine
            che non sono il test più probante, ma andando in "comitiva" in montagna i vecchi si defilano e le cotorne non si trovano mai, o raramente.
            resta comunque una prova seria.
            I setter sono numericamente la razza più numerosa ed anche quella più adatta alla caccia in montagna, ma attenti ci sono pointer di grande levatura ASSOLUTA che potranno cometere alla pari con i migliori setter.
            Forcello bada che fra la saladini Pilastri e "garette a quaglie" co sono ancora decina di manifestazioni SERIE e PROBANTI,non sparare giudizi facili senza fare confronti diretti e senza conoscere le altre prove. Le prove in polonia a starne sono forse costte di poco conto ??? non credo, e poi giudicate i cani per quello che fanno, non i conduttori, se un cane fa bene che dietro ci sia un cacciatore o un professionista che differenza fa ??????

            lucio

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            • gino romano

              #7
              Nessuna, ma credo che i cacciatori vedendo un collega che faccia bene prendano più coraggio nell'affrontare le prove.
              Per le prove a quelle in polonia preferirei si organizzassero in ITALIA su selvaggina naturale ma capisco che sia un sogno irrealizzabile.

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              • gbmax

                #8
                Se parliamo di grande cerca i terreni in Italia su cui correre sono pochi, ma con qualche ricerca si potrebbero pure trovare, per le prove su selvaggina naturale vedi cotorni, qui in Sicilia ci sono posti che non hanno niente da invidiare ad Polonia e company.

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                • Valerio
                  ⭐⭐⭐
                  • Apr 2005
                  • 4181
                  • Torre del Lago Puccini, Toscana
                  • Bracco Italiano

                  #9
                  se parliamo di prove vicinissime alla caccia credo sia d'obbligo considerare quelle a beccaccini, e credo ci sia davvero poco da dire sugli ambienti, sul selvatico, sui cani e sui conduttori!
                  Valerio

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                  • Lucio Marzano
                    Lo zio
                    • Mar 2005
                    • 30090
                    • chiasso svizzera
                    • bracco italiano

                    #10
                    le prove a beccaccini sono validissime ma di assoluta specializzazione, in polonia ci si va perché ci sono ancora le starne vere che sono da sempre la selvaggina principale per valorizzare il cane da ferma.
                    Se ci fossero alternative SERIE in Italia, le utilizzeremmo e come !
                    ma purtroppo sapete qual'é la situazione starne.
                    In Sicilia qualche prova a cotorni è stata fatta, il mio Robur si prese anche un CACIT, ma sembra che siano di difficile rganizzazione a causa del fatto che i parchi non sono utilizzabili e purtroppo qualche prova è stata corsa su chukar messe, che non è il massimo. Ma anche qui se ci fossero prove SERIE, non mancherebbero i cani come non mancano in Sardegna alla settimana sarda ed a quella a beccaccini di Oristano.
                    Ma non ci sono solo queste prove, si corrono molte manifestazioni su fagiani selvatici, che sono validissima selvaggina. Le prove a beccacce nel nord sono aleatorie perché spessissimo vengono annullate per mancanza di materia prima e nel sud se ne fanno poche.
                    lucio

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                    • Mario Di Pinto

                      #11
                      Credo che tutte le prove su selvaggina veramente selvatica siano dei test validi sopratutto se giudicate con vera attinenza alla caccia,e sono convinto che per attirare i cacciatori specialmente nelle prove a beccacce bisognerebbe essere molto tolleranti con la correttezza al frullo che zootecnicamente significa ben poco,qualcuno potra' obbiettare che fa parte dell'addestrabilita' del soggetto,ma riuscire a controllare una buona parte di soggetti di tutte le razze in mano agli utilizzatori penso sia molto piu'importante.

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                      • gino romano

                        #12
                        Va bene il discorso dello zio ma credo bisogni battersi maggiormente per effettuare prove su selvaggina vera su suolo italico.
                        Per quelle a coturnici ti garantisco che la materia prima nei parchi abbonda e si potrebbe cercare in tal modo di censire le brigate esistenti. Ma come ben sappiamo i parchi servono solamente ad "imbalsamare" determinate zone.
                        Concordo pienamente con mario per quanto riguarda il fermo al frullo a beccacce anzi penso proprio che sia una emerita str...!!!

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                        • Lucio Marzano
                          Lo zio
                          • Mar 2005
                          • 30090
                          • chiasso svizzera
                          • bracco italiano

                          #13
                          fintanto che i parchi saranno gestiti da personaggi visceralmente "anticaccia" come vuoi che possiamo ottenere il permesso di andare a fare le prove nei parchi ?? per questi personaggi, che con l'anticaccia ci mangiano anche, fare un "dispetto" ai cacciatori è
                          un piacere ed un modo per far piacere a chi li ha messi in quel posto.
                          Tutto quello che in qualunque modo ha un'attinenza con la caccia va proibito tassativamente, i cacciatori continuano ad essere gli assassini dei "bambi".
                          lucio

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                          • Massimo
                            ⭐⭐⭐
                            • Jul 2006
                            • 2628
                            • Roma, Roma, Lazio.
                            • Pointer/Mora/Gina

                            #14
                            Salve a tutti sono tornato lunedì dalle ferie ed ho notato con piacere che il forum è sempre vivo e stimolante,a proposito di questo post io non conosco le prove di montagna(Saladini)se non per averne letto sulla Gazzetta Cinofila ma ho visto per due anni le prove a beccaccini ad Oristano e debbo dire che oltre alla spettacolarità dell'ambiente e dei cani specialisti il metro di giudizio adottato è stato quello della caccia cacciata e del resto i giudici erano e sono beccaccinisti,del resto le risaie colme d'acqua male si abbinano ad una cerca geometrica ed incrociata e pretenderlo sarebbe da sciocchi.
                            Due parole sulle prove a beccacce,mi chiedo ma quanti onestamente di noi hanno dei cani da presentare a questo tipo di prove??? Non credo ci sia questa massa di beccacciari o supposti tali che non partecipano perchè c'è questo limite del fermo al frullo!!Diciamo che a parole abbiamo tutti cani fenomeni poi ai fatti la storia è ben altra ho sbaglio???
                            Vi faccio il mio esempio,il mio cane attuale che conosce discretamente i beccaccini non potrei mai presentarlo( e di fatto ad Oristano non l'ho presentato)a tali prove per il semplice motivo che lui i beccaccini è abituato a cercarli e trovarli in luoghi che non sono risaie e cioè piccole paludi,prati allagati,fossetti ecc.,per cui presentarlo senza la dovuta preparazione in quell'ambiente ostico che è la risaia equivarrebbe a farsi mettere fuori entro un minuto.
                            Chi lo trova il tempo per preparare il cane?? E se poi fallisce?? Ecc.ecc.
                            Massimo C.

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                            • gino romano

                              #15
                              Se ritieni che abbia buone doti perchè non presentarlo, potresti avere un parere da persone esperte del campo.
                              Per le beccacce ti posso dire che il fermo al frullo è un grande ostacolo alla partecipazione di molti cacciatori a queste prove.
                              Chiedi agli amici che hai chi di loro, che andando a caccia, ha il proprio ausiliario corretto al frullo!!!!
                              la mancanza di tale requisito ti ricordo che causa l'eliminazione del cane dalla prova.

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