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  • furietto
    ha risposto
    Non mi mettete nei conti, io invece ho semplicemente affermato che per vantare tutte queste certezze bisogna essere una quaglia.. Io tutte queste ricerche non le ho ancora fatte e me ne guardo bene, si sta andando 'oltre' secondo me.. Io conosco quattro posti, vado sparo due quaglie, me le gusto con chi in famiglia fa onore alla selvaggina, e finita la storia.. I Setter che abbiamo in Calabria le lavorano discretamente e punto!!
    Sempre con simpatia e amicizia [:-golf]
    Ultima modifica furietto; 07-07-14, 21:11.

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  • ginger
    ha risposto
    alle quaglie,non serve studiar de geometra per stabilire cosa è il fieno taglato o il fineo che ricresce,e da 0 a 10 cm per un animaletto,esiste un oceano di differenza,studi a parte

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  • Lucio Marzano
    ha risposto
    ci sono le quaglie "geometre" che vanno in giro col metro e misurano l'erba , a due cm di differenza.....disdicono le prenotazioni e se ne vanno.....................

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  • ginger
    ha risposto
    Originariamente inviato da fabryboc
    Io onestamente, se intervallati da mais e soia e qualche gerbido, ce le trovo eccome....tanto che anni fa alle prime ferme, quando ero inesperto, non credevo neanche....mi ricordo ancora un mio amico a gridarmi del deficiente e io che non servivo il cane convinto fosse lui il fesso....[:D][:D]
    amico mio ora che almeno io e te abbiamo chiarito che il fieno era alto almeno 10cm e non tagliato,credici sempre perchè anche da noi le queglie stanno in erbe alte almeno 10 cm[brindisi]

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  • Lucio Marzano
    ha risposto
    Originariamente inviato da sly8489
    Nei campi di fieno qualche quaglia si trova, ma in quelli appena tagliati non mantengono neanche le quaglie di voliera.
    questa é la tua opininoe , siamo in quattro in questa discussione ad affermare il contrario, io le trovo piu' nei campi tagliati che in quelli a fieno alto, evidentemente io vado su marte non sulla terra.

    Se devo scegliere un cane per fargli svolgere un determinato lavoro mi regolo sulle attitudini della razza. Logicamente all'interno di questa devo essere fortunato a trovare il soggetto giusto.
    trovare il soggetto giusto é la norma per tutti i cani, tutte le cacce , tutte le attività

    Un cane di qualsiasi razza che si rifiuta di cacciare in inverno con la pioggia è' perché non ha grinta non è perché ha freddo.
    mi pare di aver detto to la stessa cosa, ci sono cani poco attrezzati che con la TEMPRA superano le condizioni negative ma se fa freddo il freddo lo sentono, se ci sono le spine si pungono ma quelli attrezzati da madre natura sentiranno meno il freddo e le punture delle spine

    Se dovesse servirmi un cane per il recupero di anatre non sceglierei il bracco tedesco o il bracco italiano.
    né l'uno né l'altro sono in linea di principio adatti attrezzati per il lavoro in acqua , specie in inverno , anche se ce ne sono molti che lo fanno benissimo. I piu' adatti in linea teorica mi sembrano : Drahthaar, spinoni, korthals e gordon


    I soggetti non adatti per attitudine che pur non soffrendo il freddo sono morti ce ne sono, due anni fa a un mio amico gli è morto un cane per ipotermia, non soffriva il freddo. Ad ammazzarlo è stata la sua grande passione per la caccia, non voglio aggiungere altro per non far polemica
    allora secondo te é inutile avere il pelo lung0o o duro, é inutile una certa taglia per essere piu' efficaci nel nuoto ed é inutile essere agili per andare in montagna. un cane é morto di freddo, molti sono morti di caldo , e allora cosa vuol dire ? ce ne sono anche morti sotto le automobili o perché precipitati da un dirupo.

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  • sly8489
    ha risposto
    Originariamente inviato da bosco64
    Io credo che il patire il freddo come soffrire il caldo sia più una questione di soggetto singolo e non di razza.Ho visto dei setter patire tremendamente la pioggia battente e lo stesso drahthaar che avevo io, che era un mostro in acqua, la pioggia la pativa molto più della bracca che ho adesso.Al contrario la bracca non dovrebbe soffrire il caldo invece lo patisce eccome, e molto più dei setter del mio socio. Ci sono dei kurzhaar che hanno il pelo grasso e dell'acqua dovrebbero infischiarsene, ma magari poi patiscono il freddo. Sul pelo interdigitale invece niente da dire, li non c'è da discutere.
    Se devo scegliere un cane per fargli svolgere un determinato lavoro mi regolo sulle attitudini della razza. Logicamente all'interno di questa devo essere fortunato a trovare il soggetto giusto. Un cane di qualsiasi razza che si rifiuta di cacciare in inverno con la pioggia è' perché non ha grinta non è perché ha freddo. Se dovesse servirmi un cane per il recupero di anatre non sceglierei il bracco tedesco o il bracco italiano. I soggetti non adatti per attitudine che pur non soffrendo il freddo sono morti ce ne sono, due anni fa a un mio amico gli è morto un cane per ipotermia, non soffriva il freddo. Ad ammazzarlo è stata la sua grande passione per la caccia, non voglio aggiungere altro per non far polemica.

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  • fabryboc
    ha risposto
    Originariamente inviato da sly8489
    Nei campi di fieno qualche quaglia si trova, ma in quelli appena tagliati non mantengono neanche le quaglie di voliera.
    Io onestamente, se intervallati da mais e soia e qualche gerbido, ce le trovo eccome....tanto che anni fa alle prime ferme, quando ero inesperto, non credevo neanche....mi ricordo ancora un mio amico a gridarmi del deficiente e io che non servivo il cane convinto fosse lui il fesso....[:D][:D]
    Ultima modifica fabryboc; 07-07-14, 17:37.

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  • sly8489
    ha risposto
    Nei campi di fieno qualche quaglia si trova, ma in quelli appena tagliati non mantengono neanche le quaglie di voliera.

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  • Lucio Marzano
    ha risposto
    Originariamente inviato da bosco64
    Io credo che il patire il freddo come soffrire il caldo sia più una questione di soggetto singolo e non di razza.Ho visto dei setter patire tremendamente la pioggia battente e lo stesso drahthaar che avevo io, che era un mostro in acqua, la pioggia la pativa molto più della bracca che ho adesso.Al contrario la bracca non dovrebbe soffrire il caldo invece lo patisce eccome, e molto più dei setter del mio socio. Ci sono dei kurzhaar che hanno il pelo grasso e dell'acqua dovrebbero infischiarsene, ma magari poi patiscono il freddo. Sul pelo interdigitale invece niente da dire, li non c'è da discutere.
    io credo che siano casi particolari, in generale un appotto protegge dal freddo ma c'é chi non lo utilizza ed apparentemente non ne risente, ma non affermerei che il cappotto non serva a proteggere dal freddo perché ne ho visto qualcuno che anche in inverno non lo utilizza. Ogni cosa ha una spiegazione : i griffoni tedeschi e francesi hanno il sottopelo, che protegge dal freddo, lo spinone non l'ha perché é razza creata in un paese a clima meno rigido
    Riguardo al caldo tutti i cani lo soffrono (quale piu' quale meno) perché fiiologicamente il cane ha un impianto di riscaldamento eccezionale ed un pessimo impianto di raffreddamento sudando solo dalla bocca, certo un cane nero, non lo utilizzerei in Sicilia ma in Scozia (dove il setter é il gordon) anche io quando avevo i setter avevo una setterina che dormiva sopra una vecchia cuccia all'esterno anche quando nevicava , pur avendo a disposizione una bella cuccia al coperto, ma mentre ho visto solo un cane preso da un attacco di freddo (eravamo a meno 20) e batteva i denti in modo rumoroso, ne ho visti parecchi con i cosiddetti colpi di caldo, in genere sotto la pioggia i cani rendono di piu' (fisicamente non olfattivamente) quamdo fa caldo e il sole scotta invece , se non trovano acqua , resistono relativamente poco.

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  • fabryboc
    ha risposto
    Originariamente inviato da Lucio Marzano
    Riguardo alle aperture di inglesi, spesso a caccia mi trovo ad incontrare i cani di amici che battono l'altra parte della vallata, se non avessere il beeper, il bubbolo o il campanello o non lo sentirebbero o farebbero molta fatica a reperire il cane in ferma (ammesso che lo reperiscano) ecco perché il saggio Fabrizio dice che finché lo potrà fare continuerà ad utilizzare questo cacofonico attrezzo (e credo che sia in numerosissima compagnia)
    Siamo oltre Zio.....adesso mi vibra il telecomando[:D][:D]....faccio fare UN bip al collare e poi mi cerco il cane, che la trovo la cosa più divertente (e onestamente redditizia) di tutta l'azione....sono perfettamente audio-compatibile.....

    Ma....non so cosa mi stia succedendo....comicio come dicevo all'amico Marsemau, ad aver voglia di vedermi il cane anche durante tutto il resto dell'azione....sarà grave ????

    [:-golf]

    ---------- Messaggio inserito alle 04:58 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 04:54 PM ----------

    Originariamente inviato da bosco64
    Io credo che il patire il freddo come soffrire il caldo sia più una questione di soggetto singolo e non di razza.Ho visto dei setter patire tremendamente la pioggia battente e lo stesso drahthaar che avevo io, che era un mostro in acqua, la pioggia la pativa molto più della bracca che ho adesso.Al contrario la bracca non dovrebbe soffrire il caldo invece lo patisce eccome, e molto più dei setter del mio socio. Ci sono dei kurzhaar che hanno il pelo grasso e dell'acqua dovrebbero infischiarsene, ma magari poi patiscono il freddo. Sul pelo interdigitale invece niente da dire, li non c'è da discutere.
    Tutti i setter che ho avuto, a parte uno quasi tutto nero che patisce moltissimo il caldo.....sono sempre stati completamente indifferenti a qualsiasi altra condizione, e di pioggia ne prendo tanta, ma tanta, ma tanta...ma i giorni sono pochi e non esiste stare a casa....spesso d'inverno dormono fuori dalle cucce super-coibentate....
    Ultima modifica fabryboc; 07-07-14, 16:06.

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  • bosco64
    ha risposto
    Originariamente inviato da Lucio Marzano
    Certo il pelo lungo é una protezione sia ontro il freddo che contro le spine ed il pelo interdigitale protegge da spiedamenti specie in alta montagna dove ci si trova a cacciare su terreni in parte innevati e ghiacciati.
    Io credo che il patire il freddo come soffrire il caldo sia più una questione di soggetto singolo e non di razza.Ho visto dei setter patire tremendamente la pioggia battente e lo stesso drahthaar che avevo io, che era un mostro in acqua, la pioggia la pativa molto più della bracca che ho adesso.Al contrario la bracca non dovrebbe soffrire il caldo invece lo patisce eccome, e molto più dei setter del mio socio. Ci sono dei kurzhaar che hanno il pelo grasso e dell'acqua dovrebbero infischiarsene, ma magari poi patiscono il freddo. Sul pelo interdigitale invece niente da dire, li non c'è da discutere.

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  • Lucio Marzano
    ha risposto
    fortunatamente non capita spesso di cacciare nella neve farinosa, mentre le "fappole" sono abastanza frequenti in territori di pianura e collina. Il pelo raso ha vantaggi e svantaggi, ho tribolato molto con gli spinoni e con i settter molto meno con questi ultimi) a rimuovere erbacce varie e spesso anche per non fare troppo male al cane , tagliavo pelo ed erbacce con le forbici. Certo il pelo lungo é una protezione sia ontro il freddo che contro le spine ed il pelo interdigitale protegge da spiedamenti specie in alta montagna dove ci si trova a cacciare su terreni in parte innevati e ghiacciati. So bene che qualcuno verrà a dirmi che pointer e bracchi entrano ugualente nelle spine e non hanno problemi di freddo, io rispondo con una storiella : se messner ed ioandassimo in montagna, lui senza particolare attrezzatura ed io perfettamenete equipaggiato, Mesner sarebbe comunque piu' efficace di me, ma questo non deve portare alla pericolosa conclusine che l'attrezzatura non serve, cani di grande passione e tempra superano il dolore e cacciano lo stesso, ma le spine ed il freddo lo sentono certamente piu' di cani a pelo raso. Ho cacciato spesso con bracchi e spinoni contemporaneamente, per esempio Eolo e zira (quest'ultima figlia di Minosse) entrambi entravano ugualmente nei rovi, ma lo spinone ne usciva indenne mentre il bracco era spesso sanguinante anche se non demordeva.
    Convengo con fabrizio che la scelta della razza dovrebbe essere funzionale all'ambiente ed alla selvaggina prevalentemente cacciata.

    Riguardo alle aperture di inglesi, spesso a caccia mi trovo ad incontrare i cani di amici che battono l'altra parte della vallata, se non avessere il beeper, il bubbolo o il campanello o non lo sentirebbero o farebbero molta fatica a reperire il cane in ferma (ammesso che lo reperiscano) ecco perché il saggio Fabrizio dice che finché lo potrà fare continuerà ad utilizzare questo cacofonico attrezzo (e credo che sia in numerosissima compagnia)

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  • fabryboc
    ha risposto
    Originariamente inviato da bosco64
    State facendo tutti solamente un discorso di cerca e stile, ma molte volte è proprio la vegetazione presente a far propendere una razza per un'altra. Provate ad andare in certi posti dove c'è quell'erba che si attacca al pelo. Dopo mezz'ora i vari setter, breton e Gk li potete portare dal parrucchiere a tosare se volete continuare ad usarli.
    Un mio amico anni fa è andato in Romania e al suo arrivo, i locali gli hanno detto che il suo cane non era buono. Lui si è anche incazzato perche nessuno aveva visto il suo setter a caccia. Il mattino dopo nel breve tempo di un'ora ha capito perchè lo avevano deriso. Non è più stato in grado di usare il suo cane per tutta la durata della vacanza.
    Stesso discorso se siete in montagna è c'è neve farinosa. In quel caso il setter è il più penaizzato di tutti. La scelta non è solo tra inglesi e continentali ma anche tra pelo lungo e pelo corto, per ovvi motivi.
    Infatti ci sono posti che coi frangiati io evito come la peste...all'apertura fino a quando quelle pappole fottute non sono cadute, vado a caccia con le forbici tonde in tasca...l'altr'anno in 10 minuti un mio setter si è praticamente abraso i testicoli scorticandoseli (non vi dico curarlo) solo per aver attraversato un mais dove evidentemente non avevano usato la solita tonnellata di erbicida....

    Anche questi limiti "fisici" incidono...io da qualche anno, dò una bella scorciata alle frange (specialmente interno coscia e ascelle), a inizio stagione, così a novembre il pelo è già ricresciuto...

    Resto dell'idea che la vera discriminante nella scelta di una razza debba però essere lo stile di cerca rapportato agli ambienti ed ai selvatici frequentati....

    ---------- Messaggio inserito alle 03:35 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:10 PM ----------

    Originariamente inviato da Lucio Marzano
    quello che se la cavicchia, non puo' essere un vero inglese é un cane adattato
    In realtà avrei voluto dire "se la cava egregiamente"....ma non volevo sembrare supponente...[:D][:D]



    Per il resto se volessimo costruire un cane da beccacce, colore a parte, ne verrebbe fuori un korthals
    Mi sa che sono arrivato anch'io alla stessa conclusione....


    era ed é artificioso ma necessario per avere i risultati in prova, perché i giudici mai darebbero un cartellino ad un bracco che galoppasse per tutto il turno, comunque per la caccia non serve proprio a nulla, per le prove era (e purtroppo lo é ancora) indispensabile
    Certe mentalità, rispecchiano secondo me l'estremizzazzione della cinofilia fine a se stessa che VUOLE fare a meno della caccia (sanno già che finirà e vogliono che il baraccone invece continui?)....vogliamo gli inglesi e alcuni continentali velocissimi con aperture ampissime....gli italiani ipertipici e trottatori ad ogni costo......quelli medi fanno schifo e non meritano di vincere (vedi GK e DD)....

    e per assurdo, la cosa a mio avviso, penalizza addirittura più i continentali che gli inglesi.


    ma il campano o il bubbolo, non lo senti a mezzo chilometro e quando il cane é in ferma non suona piu', c'é una bella differenza.
    Mezzo chilometro posso capirlo all'aperto...nel bosco è imperdonabile...e non me la menassero col trialer...un cane che nel bosco va abitualmente a mezzo chilometro magari precedendoti....e non viene sistematicamente servito a meno che il padrone sia Superman, per me è un coglionazzo.

    Nell'arco dei 100-300 metri (che nel bosco sono un'enormità) il bubbolo si può utilizzare...ma finchè potrò usare il beeper (sempre e solo in mod. ferma), lo farò volentieri....[;)]

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  • Lucio Marzano
    ha risposto
    Originariamente inviata da ginger;1043987.
    anzi quanto da te troverai le quaglie nel fieno tagliato,fai un fischio che arrivo a godermi lo spettacolo


    Cuba 7197 io ce le ho appena trovate...
    e cuba é il terzo che qui dentro scrive che le quaglie vanno (eccome ci vanno ) nei campi di fieno appena segati, ma c'é qualcuno che ne sa (come si dice da noi) una pagina piu' del libro e dopo essere stato smentito per tre volte fa ancora dell'ironia invece di ammettere che ci sono realtà che lui semplicemente non conosce. ma ci sono persone che credono che il mondo finisca al cancello di casa loro.

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  • cuba7179
    ha risposto
    Originariamente inviato da ginger
    e lo hai fatto molto tardi,pensavo molto più presto!!ma meglio tardi che mai!!
    Non l' ho capita....sarà l'età

    Inviato dal mio HUAWEI U8950N-1 utilizzando Tapatalk
    Ultima modifica cuba7179; 07-07-14, 11:30.

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