Sondaggio tra braccofili

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  • silvio roncallo
    ⭐⭐⭐
    • Dec 2006
    • 5650
    • genova, Genova, Liguria.
    • spinone

    #211
    Originariamente inviato da Lucio Marzano
    ... il mio pensiero è che dovremmo cacciare di piu', incontrare di piu' e prelevare di meno...
    è la parafrasi del motto dei beccacciai francesi ...
    silvio

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    • fagio
      ⭐⭐⭐
      • Jun 2006
      • 2025
      • portogruaro, Venezia, Veneto.
      • Bracco Italiano: BOREA, RAYA, BRANDO, GIARA, PAPUA, QUERCIA, CARACA, TALIA, DIEGO, CHANGO, CAIRO,

      #212
      Io la mia bracca ce la riporto in agosto in Croazia.
      L'hanno scorso si è guadagnata i complimenti da parte di tutta la compagnia.
      Gli unici appunti che le sono stati fatti erano: cerca un po' troppo ampia e non sempre attenta alla chiamata.

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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #213
        è la parafrasi del motto dei beccacciai francesi ...
        infatti a loro mi sono ispirato allargando pero' il concetto a tutta la
        caccia perché la cosa se è valida per le beccacce lo è ancora di piu' per la stanziale.
        E questi sono i concetti che , forse salveranno la caccia, ma non quelli di coloro che valutano
        l'attività venatoria solo in funzione degli abbattimenti.
        Quello che questi "signori" sono riusciti a fare lo abbiamo sotto gli occhi, non solo il deserto faunistico ma soprattutto il discredito della figura del cacciatore e lo hanno fatto in Italia ed anche all'estero dove vanno a sfogare le loro paturnie di repressi che riescono a realizzarsi solo tramite le stragi.
        Per fortuna il mondo venatorio sta pian piano prendendo coscenza dell'etica della caccia e sta mettendo a punto strategie comportamentali che hanno dato cospicui frutti, per esempio nel settore ungulati e in zone come l'Emilia dove gli stessi cacciatori si autodisciplinano.
        Ora si chiamano i cacciatori a risolvere congiuntamente il problema degli ungulati e spero che in avvenire la nostra figura sia associata a quella di amanti della natura non a protagonisti di bassa macelleria.
        lucio

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        • sly8489
          ⭐⭐⭐⭐
          • Mar 2009
          • 11963
          • Trieste
          • spring spaniel

          #214
          Sembrerebbe che il nuovo direttivo della F.I.D.C. abbia le idee chiare. Il nuovo presidente Gian Luca Dall'Olio ha parlato in primis di selvaggina idonea per poter fare i nostri cani da caccia e ha detto che la FIDC concentrerà tutte le sue forze perchè questo accada. Dopo si è parlato di cani ed è stato detto che alle gare (e non prove) S. Uberto servono cani da caccia che alla fine dell'azione sappiano concludere. Dopo Ha aggiunto: di cani corretti al frullo e allo sparo che hanno bisogno dell'omino che davanti al suo naso gli pesta l'erba con i piedi per fargli involare il selvatico non sappiamo cosa farcene. Un buon cane da caccia deve saper fermare, guidare e soprattutto riportare. E io aggiungo rivolgendomi ai cacciatori che troppe gare senza abbattimento rovinano i cani da caccia. Molto probabilmente le gare S. Uberto per cani da caccia verranno in un futuro assai prossimo giudicate da giudici ENCI.

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          • Lucio Marzano
            Lo zio
            • Mar 2005
            • 30090
            • chiasso svizzera
            • bracco italiano

            #215
            servono cani che alkla fine dell'azione sappiano concludere..............................E io aggiungo rivolgendomi ai cacciatori che troppe gare senza abbattimento rovinano i cani da caccia.
            riferisciti pero' agli springer con i nostri non è affatto così , i nostri quando fermano hanno concluso
            e facciamo una enorme fatica a tenerli fermi , ma se leggi i regolamenti, vedrai che prevedono che il cane possa essere chiamato a risolvere, si chiama "flush" .
            Fra i cani da ferma e quelli da cerca c'é un abisso, concettuale
            e di modo di cacciare
            lucio

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            • fongaros
              ⭐⭐⭐
              • Oct 2008
              • 6847
              • Verona
              • Setter Inglese Pointer Inglese

              #216
              "Non vedo l'ora di essere il primo a pubblicare -sai che scoop!- una bella cartina di allevamenti di BI specializzati al bosco e alla regina!"
              Bisogna ricordare però ai lettori ed ai futuri allevatori specializzati (oltre che in una razza, anche in un determinato selvatico), che l'affisso "Scolopax" è già impegnato....
              ROTFL

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              • Alboinensis
                Moderatore Continentali Esteri
                • Nov 2008
                • 8422
                • Brescia - Lombardia
                • Cane da ferma tedesco a pelo corto - Kurzhaar

                #217
                =andrea aromatico;255523..................... Ora, estinta com'è la starna e rarefatte come sono tutte le altre pernici... Ridotta al lumicino la campagna a sodo (e dunque le possibilità d'esprimersi in "stile" un po' per tutte le razze -che tali non sono poiché... "todos bastardos"-)... Mi domando, che senso ha mantenere da un lato una cinofilia con pretesa di quarti di nobiltà che guarda solo al passato remoto, quando la caccia d'oggi è un'altra cosa? …………………………………
                E poi, giusto per dire... Io, ora come ora, ho una specie di mostro in canile: si chiama bessy, ed una kurzhaarina bella anzi ché no, di tre anni pieni. A caccia, fa paura, incontrista senza pari, conseso a chilometri, fermatrice da spavento...
                ……………………………………………………. Or bene, vuoi sapere perché, secondo me, un po' in tutte le razze abbiamo un non così elevato livello di customer satisfation? Perché la cinofilia di cosiddetta alta classe, seleziona su parametri ormai inadeguati, velocità e metodiche insensate, anacronistiche e perniciose. A dire, è divenuto un mondo in totale parallasse con quello della caccia cacciata. Nessuno parla di stravolgere morfologie o altro, adeguare tuttavia, quello sì. ……………………………………
                Non avevo ancora letto questo thread e chiedo scusa ai braccofili per questo mio piccolo [ot].
                Andrea leggendoti nelle varie pubblicazioni avevo notato una condivisione di scelte ed un approccio alla caccia abbastanza simile al mio; le stesse problematiche alla schiena, le scelte degli accessori, la razza di cani, le armi, ecc. … ma anche nelle più piccole cose, come la scelta di dotare l’ultralight di strozzatori esterni da 1,5 cm, così antiestetici, ma altrettanto efficaci quando si tratta di fare sul serio… questa però sinceramente non me l’aspettavo!!!
                Ti poni, e ci poni, una serie di domande che di fatto hanno già avuto delle risposte: il tuo “mostro” che a quanto dici a caccia fa paura, incontrista senza pari, conseso a chilometri, fermatrice da spavento… non è per caso il frutto di quella cinofilia nobile che tanto stai criticando?
                La Bessy, ma anche sua madre Regin, sono nate per caso o sono il frutto di un lavoro selettivo portato avanti negli anni? I Montecarelli, i della Sarga , Blu de Rade Savic, Geronimo, Ardruber Irgo, i rientri in linea su Pradellinensis Erik e Reb del Poggetto, tanto stilisti quanto velocisti, figli e nipoti di questa cinofilia di “alta classe” che secondo te “seleziona su parametri ormai inadeguati”... hanno dato i loro frutti... o no?
                Se queste linee di sangue oggi ci danno cani di utilità come la tua Bessy, forse bisognerebbe farsi altre domande… ci dovremmo adeguare a cosa? Al livello di customer satisfation e dovremmo selezionare sulla base del feedback che esse forniscono (sullo scarafone)… se i cani fossero macchine con tanto di bulloni ed aggiustaggi lo capirei, ma nel bene e nel male la selezione zootecnica del cane da caccia ha ancora molti lati oscuri, che non ci permettono di capire a fondo come si basa la trasmissione genetica di certe caratteristiche, dunque sino a quando non avremo la mappatura del genoma canino e la scienza non ci illuminarà… è meglio basarci sull’attuale selezione, che sarà un po’ empirica, ma che comunque ai Cinofili italiani ed ai Cacciatori (C) sta dando molte soddisfazioni… ed un esempio c'è l'hai nel tuo box... come tanti altri ce ne sono in giro per l'Italia.[:D][:-golf]
                Bruno Decca
                "Multi sunt vocati... pàuci vero electi"

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                • Lucio Marzano
                  Lo zio
                  • Mar 2005
                  • 30090
                  • chiasso svizzera
                  • bracco italiano

                  #218
                  io so per certo che la nostra razza (credo si parli ancora di bracco italiano) sia stata salvata dalla triste situazione in cui era precipitata, da una attenta selezione basata sui soggetti che si segnalavano nelle tanto bistrattate prove sul terreno.
                  I Lord, Catina, Umago, Fer, Dover, Birth, Dora, Eolo,Tabar, Titano per citare solo cani deceduti , hanno portato a soggetti, piu' dinamici , piu' sani ed anche venatoriamente piu' validi e la rincorsa continua,
                  non credo che lo scopo sia quello di perseguire il cane "beccacciaro"
                  ma quello di creare dei buoni cani, poi ognuno li specializzera dove e con la selvaggina che vuole o che ha.
                  Io sono convinto che il cane che nasce "beccacciaro" esista solo nella pubblicità strombazzatta su molte riviste a beneficio (si fa per dire) di qualche sempliciotto che ci crede.
                  lucio

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                  • andrea aromatico

                    #219
                    Dove fai Fagio, può darsi che ci becchiamo?
                    Sai com'è, tra "repessi"... Ah ah ah ah ah ah!!!
                    Ma tu che stragi fai?
                    Di un po' , nonostante tu sia un braccofilo, anche a te piace di più quando li ferisci gli animali? Si... dai... E poi li torturi piano piano e li butti nel mucchio e **********, via ad ammazzare ancora come pazzi! Buauuauuauuauuauuauuauuaaaaaaa
                    Usi anche tu le bombe a mano, quando puoi?
                    O magari preferisci un obice da campagna (di quelli dismessi dall'esercito serbo, sai sotto banco si possono trovare)?
                    E la compagnia con cui eri... ma che razza di rattusi sono?!? Di un po', anche loro massacratori folli? Tifosi infessi della macelleria per la macelleria? O semplicemente gentaglia che dopo aver ucciso tutto e di più a casa loro, come matti, col sangue alla bocca, ha dichiarato guerra a tutte le specie viventi da qui alla Siberia (e poi tocca all'Africa, *****! Parola d'ordine: uccisione totaaaaaleeeee!)???
                    ...Come come come?
                    Dici che, no...!!! Ma di cosa parli, Andrea? Ti a forse dato di volta il cervello? Sei rincretinito? T'è preso un attacco d'idiozia totale? Abbisogni forse di ricovero coatto?
                    ...Trattasi solo di gente che ha voglia di vedere lavorare bene i propri cani su selvaggina naturale, tutto qua.
                    Gente che si automodera da sempre nei carnieri... Cinofili cinofili... Che pur da noi, che diamine, se è di cacciatori che stiam parlando, rispetta la legge al 110/100! Come sempre, come tutti, come deve...
                    Gli altri... Gli altri sono delinquenti... Ma che senso ha parlarne, scusa? Non ci pensano già i talebani ambientalisti ad equipararci sempre a quelli facendo d'ogni erba un fascio, solo per tirar ***** verso tutta la categoria?!?
                    No... Noi, vedi Andrea, siamo gente innamorata della caccia e della libertà, che non s'accontenta di cazzate ma che, potendolo, ama sciogliere ogni tanto dove non sono sol cemeti e asfalti e miasmi -quelli che han' distrutto, loro sì, gli spazi di vita per la selvaggina del cane da ferma, assieme alla pessima politica- ma un ambiente e dei selvatici che danno ancora un senso alla parola caccia!
                    Ambienti e spazi ed animali poi, in numero così vario ed importante da permettere di farlo e valutarlo per davvero un cane... Consentendo a lui e a noi di godere appieno della sua formazione.
                    ...Poi sai, se vai a quaglie come sia alle 9, 9 e mezza tocca smettere per forza, e il numero e il limite dei capi lo si fa in maniera fisiologica, tra buchi di passo, limitazioni intrinseche per legge, e codice di autoregolamentazione che è giusto darsi (ricordo da un tuo pezzo su Diana, che tu, in ogni caso, Andrea, porti solo cani giovani da fare e ai quali mai, mai fai abboccare più di 5 quaglie a testa al giorno, e a giorni alterni, perché se uno è di caccia l'altro è di dressaggio puro su strane, non è vero?).
                    ...Quanto alle beccacce, si sa, un giorno ci sono, l'altro no, e sono sempre più difficili. Chi, chi stando alle regole -e noi, cinofili come siamo, io ed i miei amici, io e tutti quelli che vedo là a caccia, ci stiam sempre- potrebbe, anche volendolo, superare le quote assegnate d'abbattimento per legge?
                    Via, non scherziamo Andrea, che se provi solo a sostenere queste cose, ti sputtani a livello cosmico facendo la figura dello sprovveduto e del deficiente totale!
                    Lo sai, devi saperlo che nelle scorribande beccacciaie oltreforntiera, ci si va soprattutto per consentire, per le medesime ragioni di cui sopra, un approccio più plausibile ai nostri cani, vorrei dire una forgiatura, sulle nostre amatisisme regine con possibilità più ampie di quelle reperibili sul suolo patrio.
                    Dove ahimé, anche solo se provi a uscire a marzo per il ripasso, ti fanno la multa!
                    Ecco, appunto!
                    (Chiedo scusa a Fagio per il divertissement letterario del dialogo immaginario...)

                    Per Alboinensis...
                    ...Sono sostanzialmente daccordo con te!
                    Quella di cuoi parlo io infatti, non è una rivluzione copernica, ma un piccolo moto in avanti di tipo evoluzionistico della nostra cinofilia agonistica, riportandola più vicino alla caccia e viceversa. Se mi sono espresso male, chiedo scusa.

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                    • giuseppe75
                      ⭐⭐⭐
                      • Jun 2009
                      • 7253
                      • cagliari
                      • pointer setter bassotto breton beagle

                      #220
                      signori miei buongiorno...
                      vorrei cominciare un avventura di caccia con un bracco italiano.. che mi dite? sono sempre andato con setter e pointer.... grazie giuseppe...
                      ciao ....
                      giuseppe...[vinci][vinci]

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                      • enrico
                        ⭐⭐⭐
                        • Apr 2006
                        • 7098
                        • Casarza Ligure, Genova, Liguria.
                        • bracco italiano

                        #221
                        Andrea ,abbi pazienza , ma non ho capito correggimi se sbaglio.
                        Tu nei tuoi viaggi hai detto che vedi furgonate di setter, ma quelle furgonate sono di dresseurs che vanno ad allenare i cani con sparo o sono dei cacciatori?
                        Se tu seguissi, ammesso e concesso che ce ne sia,dresseurs o cacciatori che portano i bracchi ad allenare o caccia ecco che vedresti i bracchi.( ho detto ammesso e concesso perchè andare all'estero costa parecchio)
                        Nella tua descrizione hai detto che l'unico bracco che vedi è quello di tuo fratello, e allora vedi che ho ragione ? non puoi basarti solo su quello.
                        Io non so come sono i terreni all'estero ma dalle poche foto che ho visto sono colline tipo il piemonte e piccoli boschetti.
                        Secondo me dovresti girare un po più il territorio Italiano, sopratutto la Liguria da est a ovest e vedere dove si tenta di insidiare la regina o regioni dove il terreno è simili a questo e andare a cacciare con dei bracchi di cacciatori in quelle zone.
                        Allora secondo me puoi dare un giudizio sul bracco.
                        Quello che vedi all'estero, dove la selvaggina non manca ( anche le beccacce) è come andare a caccia in riserva, secondo me devi valutare un bracco dove si guadagna la regina o a volte proprio se la inventa.
                        Parlo per esperienza diretta,nei boschi che frequento io, spesso vedo i setter( perchè quasi tutti i cacciatori hanno quel tipo di cane) essere cento metri avanti al conduttore tanto è vero che hanno i beeper e nel bosco sembra di essere dietro un autocarro che fa manovra dove ogni qualvolta si ferma il cane per sentire dove è il proprio conduttore si sente un piiiiii piiiiii piiiiiiii.
                        Sentendo il fischi del conduttore e calcolando la distanza, non so se riuscirebbe ad arrivare a servire il cane, in questo modo, se il cane fosse fermo, scompiglia anche gli altri cacciatori perche se la becca non regge cambia posto e senza vederla deve ricercarla e cominciare tutto da capo.
                        Sono sempre più convinto che nelle mie zone se il setter non è abituato a lavorare corto ,serve a poco.
                        enrico

                        le opinioni personali sono come le palle.... ognuno ha le sue

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                        • andrea aromatico

                          #222
                          1) Dresseurs e cacciatori, Enrico, e non solo di setter!
                          2) NO, non hai ragione su questo, perché come ti ho detto di BI ne vedo pure altri... Ma appunto, è qui il problema, debbo andarci apposta (porca, paletta!).
                          3) Io non sto dando nessun giudizio sul bracco, valutavo una situazione, peché mi metti in bocca parole non mie? Idee che non penso? Frasi mai dette?
                          4) Leggi bene, non solo quel che vuoi leggere: tutti poi, finita la prentesi estera per farlo e meglio indirizzarlo un cane (posto poi che le beccacce son stronze là quanto qua), vanno a caccia, io per primo, molto anche da noi.
                          5) Se dove cacci tu, succedono di quelle cose, cosa hai da rammaricarti, ci sarà più roba per te, no?
                          6) ...Ma cosa avete tutti, un complesso nei confronti del setter? 'Sta crociata anti inglese, io davvero non la capisco. Sul serio.

                          Commenta

                          • Lucio Marzano
                            Lo zio
                            • Mar 2005
                            • 30090
                            • chiasso svizzera
                            • bracco italiano

                            #223
                            mi sembra che la crociata sia stata fatta, ma contro i bracchi italiani
                            lucio

                            Commenta

                            • andrea aromatico

                              #224
                              E invece ti sbagli. Ma alla grande. Se ho usato un'espressione infelice, altrove, me ne rammarico io per primo. Tant'è che mi sono subito offerto di poter fare tutto quello che è nel mio infimo potere per rimediare.
                              Il resto, è puro gusto di polemica.
                              Mentre a me, piacerebbe solo parlare un po' di cani e caccia, in equilibrio e armonia, con tutti gli amici che ho trovato qui...

                              Commenta

                              • fongaros
                                ⭐⭐⭐
                                • Oct 2008
                                • 6847
                                • Verona
                                • Setter Inglese Pointer Inglese

                                #225
                                Originariamente inviato da alboinensis
                                omissis...
                                "dunque sino a quando non avremo la mappatura del genoma canino e la scienza non ci illuminarà… è meglio basarci sull’attuale selezione, che sarà un po’ empirica, ma che comunque ai Cinofili italiani ed ai Cacciatori (C) sta dando molte soddisfazioni…"
                                ...omissis

                                Bruno, il codice genetico del cane è stato decifrato nel 2005 da un team della Mit/Harvard, fornendo ai genetisti le coordinate fisiche di ogni gene nel genoma canino. Non ti preoccupare che qualche allevatore italiano di cani da ferma ci sta già lavorando con indirizzi di selezione.

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