i soci SABI, dove sono ?
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Io non conosco le esperienze di Ebau, ma non ho motivo di dubitare di quanto dice e se è così la cosa è triste e non è colpa della SABI
se convocati non vengono, d'altra parte le speciali fatte in passato
quando l'ENCI assetgna va di diritto una speciale a Sardegna ed una alla Sicilia, non brillavano per numero di partecipanti.
se le prove non nteressano, le esposizioni non interessano vorrei capire che cosa interessa
lucioCommenta
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Lucio hai perfettamente ragione.
Ebau è un ragazzo giovane che è partito con molto entusiasmo, ma non sarà mica che lo abbiamo lasciato un pò solo ? dici Abbiamo, come SABI ??
Io pensavo, all' organizzare prove non valide al campionato, a cui far partecipare tutti i vari cacciatori possessori di Bracchiu Italiani, tipo quelle che oranizzano a Reggio Emilia !!Commenta
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Paolo
noi in sardegna siamo andati per anni a fare quelle bellissime prove
a "barbare" e spero di andarci anche quest'anno, e non mi ricordo
di aver visto braccofili alle prove, c'era Sebastiano con lo spinone, lo stesso Maron che abitava li dove c'era il ritrovo ad Ala Birdi alle prove non ci veniva. Certo con quei terreni e quella selvaggina c'è da sbavare. Alle expo, con speciale di razza, si arrivava con fatica a dieci cani. Forse a loro interessa la caccia, e li capisco benissimo, ma noi che cosa possiamo fare, non possiamo nemmeno andarci a caccia nè a provare i cani. Mi ricordo che andai a Olbia ad aspettare Isabella all'aeroporto ed al guinzaglio avevo Aiace quello spinone mezzo boulet, cattivo più della padrona, si sono avvicinati in diversi a chiedere nostizie del cane pensando che fosse da caccia grossa visto l'aspetto burbero ed il carattere litigioso, saputo che era da ferma si allontanavano delusi. C'è Belloi a Nuoro che mi sembra molto appassionato e Casu che a caccia ci va eccome, ma alla fine è proprio un circolo ristretto, peccato perchè il bracco italiano ha tutte le caratteristiche per far bene sui tereni sardi.lucioCommenta
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è la pura e sacrosanta verità, quella che dici,ma i terrenoi e le Pernici di Gonoscodina e Monastir .........
però, si potrebbe vedere di dare una mano ai ragazzi, non so ancora come, ma ci stò pensando, e tu che sei un VULCANO di ideee, pensa un qualcxhe cosa, da proporre in S.A.B.I.Commenta
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Piano d'attacco bocciato.
Passare al piano B.
A parte gli scherzi pensavo fosse una buona idea; se non c'è prima un buon numero di bracchi, sarà sempre difficile fare raduni in buon numero, anche per quanto riguarda la nostra auto gestita, prima dovrei formare un piccolo gruppo che spinga per organizzare certi incontri.
Naturalmente questi incontri dovrebbero essere organizzati non in periodo di caccia, altrimenti qui non viene nessuno; conosco persone che non sono andate al matrimonio della sorella perché era una domenica di caccia.
:D:D:D:DCommenta
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Caro ROBERTO,
non è che il tuo piano 1 sia bocciato :=)) ma non mi sembra giusto, farsi un Clan in famiglia :=))
Mentre è giusto, fare una cucciolata e cercare di piazzare tutti i cuccioli( cercando prima eventuali compratori ),regalando pure la tessera S.A.B.I. compresa nel prezzo di vendita del cucciolo!!
Dopo tenere i contatti con i proprietari dei cuccioli, dando loro consigli e dritte, su come si alleva il cucciolo, come si dressa, ecc ecc
Così, potrai avere sempre sott' occhio i tuoi cuccioli e i proprietari !!
io ho contatti, quasi giornalieri con tutti i possessori dei miei cuccioli, in America, in Olanda, in Finladie e in ItaliaCommenta
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Certo la cosa essenziale è la "materia prima" i bracchi e diffondere
il bracco è lo scopo primario della SABI, ma il problema è "come"
La razza soffre di preconcetti (oggi tali una volta giustificati)
non ci sono allevatori, ma quando Casu fece la cucciolata di Laerte
non riuscì a vendere più di tre cani tanto che alla fine mi mandò l'ultima femmina perchè la dessi a qualcuno a titolo grazioso.
E' un problema di difficile soluzione, ammesso che ve ne sia unalucioCommenta
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Caro Gianpaolo secondo me la tua politica è completamente sbagliata!
[V][:0]Ma che discorso è " compri due e paghi uno"...si da il cucciolo compresa la tessera della SABI, ma che siamo al mercato!!! Secondo me così facendo viene pure squalificata l'immagine della società, e poi, che importanza vuoi che diano quelle persone che si ritrovano una tessera in mano che non sanno nemmeno a cosa serve ed il perchè esiste!!??? E' logico ed inevitabile che l'anno dopo vadino in....tasca al rinnovo, quindi a che scopo diffondere un'immagine del genere della nostra società.........[V]:(
Mentre per quanto riguarda il resto, cioè cercare di seguire gli acquirenti dei cuccioli post-cessione, questa la ritengo un'iniziativa giusta e proficua, che peraltro, mi sembra il minimo che un neofita si possa aspettare da un allevatore serio!!!Commenta
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io parlavo chiaramente della Sardegna.
L'offrire la tessera della SABI agli acquirenti dei cuccioli
può essere un modo per renderli partecipi della vita della società.
Certo che in moltissimi casi questi vanno ad aumentare il numero dei soci che non rinnovano dopo il primo anno.
Io ho notato che, contrariamente al passato, c'é gente che va a caccia
per portarci il cane, esattamente il contrario di quello che abbiamo fatto noi (parlo di noi vecchi..)e questi , ovviamente sono perlomeno cinofili, cacciatori magari lo diventeranno.
Piccoletto tutte le iniziative sono lodevoli, purtroppo poi dipende
dalle persone, molti vogliono UN cane da caccia e se è bracco o breton
non gliene importa un fico, basta che vada a caccia , il nostro è un cane da amatore, quindi più difficile da "piazzare" la ns speranza è che avuto un bracco poi ne vogliano un altro e quando succede ne siamo orgogliosilucioCommenta
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si ho capito Lucio, e non c'è dubbio che ogni iniziativa è lodevole, ma stiamo attenti che la propaganda fatta ad ogni costo e senza delle basi, fatta solo per il gusto di farla, non diventi deleteria e controproducente, tanto più che, come hai già detto tu in precedenza, partiamo svantaggiati da stupidi preconcetti.Citazione:Messaggio inserito da Lucio Marzano
io parlavo chiaramente della Sardegna.
L'offrire la tessera della SABI agli acquirenti dei cuccioli
può essere un modo per renderli partecipi della vita della società.
Certo che in moltissimi casi questi vanno ad aumentare il numero dei soci che non rinnovano dopo il primo anno.
Io ho notato che, contrariamente al passato, c'é gente che va a caccia
per portarci il cane, esattamente il contrario di quello che abbiamo fatto noi (parlo di noi vecchi..)e questi , ovviamente sono perlomeno cinofili, cacciatori magari lo diventeranno.
Piccoletto tutte le iniziative sono lodevoli, purtroppo poi dipende
dalle persone, molti vogliono UN cane da caccia e se è bracco o breton
non gliene importa un fico, basta che vada a caccia , il nostro è un cane da amatore, quindi più difficile da "piazzare" la ns speranza è che avuto un bracco poi ne vogliano un altro e quando succede ne siamo orgogliosi
Secondo me invece, trovo molto assennato spostare le attenzioni propagandistiche della società verso la qualità e la migliore cura dei nuovi e più che altro neo-braccofili, i quali, se ben seguiti e consigliati, saranno soddisfatti, prima dei loro nuovi cani, poi della società che tutela la razza dei loro compagni a quattro zampe, e quindi potranno fare sicuramente una più proficua ed intelligente puubblicità alla razza ed alla SABI. Personalmente, ritengo che non ci sia cosa migliore di un "cliente" soddisfatto per pubblicizzare il proprio "prodotto", però forse mi sbaglio.Commenta
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certo hai tutte le ragioni,in passato , bisognerà anche dirlo, hanno vnduto dei bracchi
che invece di fare pubblicità alla razza, sono serviti a confermare i preguidizi.
Un cane che va bene a caccia, anche se stilisticamente non al meglio, sarà sempre considerato un buon cane, lo stlista ignavo farà solo danni, parlo del mondo veatorio.
La SABI DEVE tenere conto sia dei cani da lavoro che....degli altri, e di quest'ultimi se ne incontrano ancora in Italia, ma molti di più all'estero dove a caccia molto spesso non ci pensano neanche a portarli. Se la SABI dovesse dire che il tale allevamento produce più cani da ring che da lavoro, verrebbe fuori un pandemonio, quindi anche se quasi tutti lo sanno quali sono da caccia e quali no, bisogna sussurrarlo ma non si può dirlo apertamente, perché l'allevatore, naturalmente dichiara agli acquirenti che sono da caccia, perchè portati nel praticello hanno fermato la quaglietta !
Che fare ? se non potete visionare i genitori e constatarne le qualità venatorie, l'unico ausilio vi viene dalle qualifiche dei progenitori e dai loro libretti di lavoro, che, con tutte le critiche fattibili ai cani da gare, rimane la più oggettiva e qualificata prova delle qualità venatorie dei cani. E gira e rigira siamo arrivati alle prove.....lucioCommenta
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Citazione:Messaggio inserito da piccoletto
Caro Gianpaolo secondo me la tua politica è completamente sbagliata!
[V][:0]Ma che discorso è " compri due e paghi uno"...si da il cucciolo compresa la tessera della SABI, ma che siamo al mercato!!! Secondo me così facendo viene pure squalificata l'immagine della società, e poi, che importanza vuoi che diano quelle persone che si ritrovano una tessera in mano che non sanno nemmeno a cosa serve ed il perchè esiste!!??? E' logico ed inevitabile che l'anno dopo vadino in....tasca al rinnovo, quindi a che scopo diffondere un'immagine del genere della nostra società.........[V]:(
Mentre per quanto riguarda il resto, cioè cercare di seguire gli acquirenti dei cuccioli post-cessione, questa la ritengo un'iniziativa giusta e proficua, che peraltro, mi sembra il minimo che un neofita si possa aspettare da un allevatore serio!!!Commenta
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Forse non mi hai capito PICCOLETTO,
se tu regali la tessera al nuovo proprietario e poi lo segui passo passo, non fa bisogno che l' anno seguente tu gli chieda il rinnovo, lui lo farà da solo, perchè si sentiraà un SABISTA a tutti gli efetti !!
Logico che se gli regali la tessera e poi lo lasci al suo destino, allora sì'che all' atto del rinnovo, questi, prende il vaglia elo cestina !!Commenta
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Punti a sfavore del Bracco:
-Difficile vendere i bracchi, con tutti i loro preconcetti; altre razze godono di maggiore favore ed hanno qualche vantaggio in più, penso ad esempio alle dimensioni del breton. (se ha avuto difficoltà Casu, figuriamoci io)
-Altre razze sono più facili da reperire, se compri un giornale di annunci gratuiti ne trovi quante ne vuoi ed a prezzi da realizzo, in considerazione del fatto che la caccia è in continua regressione.
-Molto facile trovare un amico che ti regali un setter, un pointer, un kurzhaar od un breton, per non parlare del drathaar che qui è molto apprezzato da quelli che dicono di andare a beccacce ed invece vanno per sparare il cinghiale con il cane in ferma.
-Poca visibilità a caccia, io ho 42 anni e prima del mio non ne avevo mai visto uno.
E da quest'ultimo punto io partirei, visto che dopo aver conosciuto Asia, vedendola a caccia, molti mi chiedevano un cucciolo.
Qualcuno pur piacendole restava intimorito dalle dimensioni.
Resto convinto che la miglior pubblicità il Bracco se la fa da solo, ma c'è bisogno che ve ne siano in giro per le campagne e che siano visibili a caccia.
Quello che dice Giampaolo sul dare la tessera non lo trovo così squalificante per l'immagine della SABI, in pratica si tratta solo di far sapere a chi non conosceva nemmeno il bracco che esiste una società che lo tutela e che potrebbe essere anche nel suo interesse stare a contatto con chi dei bracchi conosce ogni segreto.Commenta
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