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DERBY 2016, finalmente dei galoppi
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Io credo che chi ami questa razza non si fermi al fatto che sia "solo" bravo, ma sia un bravo bracco e cercherà dì esaltarne tutte le caratteristiche e virtù che solo questa razza ha. Chi sceglie una razza e se innamora lo fa per il suo stile e perché sa regalare emozioni diverse dalle altre razze. Quindi non basta che sia bravo ma deve essere BRACCO e deve cacciare come un bracco. Puntare ad una selezione che lo renda cacciatore affidabile ,veloce e resistente ma sempre bracco.
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In generale puoi avere ragione. Ma qualsiasi cacciatore degno del nome in un cane dovrebbe cercare: 1. Passione 2. Resistenza 3. ferma solida 4. Riporto e dopo queste 4 caratteristiche direi 5. Stile di razza e per ultimo 6. Bellezza conforme allo standard. Se troviamo le 4 prime caratteristiche in un bracco italiano, benissimo e credo che si possano trovare in alcuni essemplari. È ovvio che sono un apassionato braccofilo, cmq devo ammetere che preferisco avere a casa un metticcio con le 4 prime caratteristiche che il piu' bel bracco scarso di queste 4 caratteristiche, purtroppo (per me) i braccofili con bracchi di divano non sanno nemmeno di cosa parlo.Commenta
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Ma infatti dovevo fare una premessa che spero non sia fraintesa. Io sono letteralmente alle prime armi sia come cacciatrice che come braccofila. E mi sono avvicinata alla caccia impegnandomi e conseguendo la licenza solo adesso e specialmente dopo aver visto la mia bracca "posseduta" (passatemi il termine) dalla febbre venatoria. Mi sono permessa di intervenire dal basso della mia assoluta incompetenza solo per condividere la mia esperienza. Si parla giustamente di far crescere i numeri e nel mio caso la fiducia nella razza si rafforza ogni volta che riesco ad intravedere lo stile. Ma questo vale solo per me che sono inesperta. Riesco però ad essere concorde con chi si batte per evitare non solo che la selezione vada nella direzione del bracco funzionale al divano ma anche con chi mantenga quelle caratteristiche peculiari che possano far appassionare chi ,cercando un cane da caccia veda un bracco da caccia. È fuori discussione che debba saper cacciare, ma è anche indispensabile che un punto di partenza ci deve essere e bisogna saperlo vedere. Per far appassionare un neofita secondo me il Derby in discussione è un punto di partenza.
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In generale puoi avere ragione. Ma qualsiasi cacciatore degno del nome in un cane dovrebbe cercare: 1. Passione 2. Resistenza 3. ferma solida 4. Riporto e dopo queste 4 caratteristiche direi 5. Stile di razza e per ultimo 6. Bellezza conforme allo standard. Se troviamo le 4 prime caratteristiche in un bracco italiano, benissimo e credo che si possano trovare in alcuni essemplari. È ovvio che sono un apassionato braccofilo, cmq devo ammetere che preferisco avere a casa un metticcio con le 4 prime caratteristiche che il piu' bel bracco scarso di queste 4 caratteristiche, purtroppo (per me) i braccofili con bracchi di divano non sanno nemmeno di cosa parlo.
Il Bracco Italiano é un cane che purtroppo piace specie peril suo carattere e cosi' viene sempre piu' apprezzato da persone che non hanno alcun interesse per la caccia, cosa che oggettivamente non succede (o molto raramente) per kurzhaar e bretons.
Sono d'accordo con Carlos riguardo alle caratteristiche da richiedere : al primo posto io metto la ferma che deve essere solida e sicura (non mi piacciono i cani che fermano in qualche modo, poi si muovono e vanno ad alzare la selvaggina prima che il cacciatore possa arrivare e nemmeno mi piacciono quelli che fermano senza avere la selvaggina davanti o rimangono immobili mentre la selvaggina se ne va di pedina) poi la passione che vale anche per fisicità e quindi per la resistenza, il riporto cui aggiungo il recupero dei feriti, da ultimi lo stile di razza e la morfologia, che io intendo debba essere FUNZIONALE , cioé favorire l'attività venatoria e NON penalizzarla.lucioCommenta
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Sono Eugenio.
Una volta andavo a caccia in montagna con bracco italiano grande trottatore con eleganza.
Dopo 5 anni della sua morte mi sono sentito dire che quando vedevano il mio bracco italiano si sedevano per guardare come divorava i pascoli montani con il suo trotto tipico del bracco con testa al vento, in questo filmato ho visto dei cani senza cervello e poco trotto, code rigide che un bracco non deve avere, code ardite da bracco tedesco e non da bracco italianoCommenta
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Intanto anche il bracco tedesco non dovrebbe avere la coda "ardita" , si legga lo standard di razza, ma loro, i kurzharisti, pensano piu' alle doti venatorie che a quelle estetiche e la loro razza iscrive migliaia di doggetti, noi braccofili siamo ancora qui a disquisire sui particolari morfologici e su presente tradizioni e a parte poche centinaia di appassionati, vediamo i bracchi sempre piu' sui divani e sempre meno sul terreno.
Un bracco che "divori" i prati di trotto vuol dire che ha molta passione e fisicità e allora non mi si venga a raccontare che a due anni (l'età dei cani del derby) appena sciolto , se sano e pieno di passione ,si mette ad andatura di trotto perché o NON E' VERO oppure il trotto é moscio, perché come ripetuto alla noio un bracco giovane , pieno di passione e senza difetti fisici, appena messo sul terreno sfoga la sua esuberanza con un prolungato galoppone, se invece si mette al trotto veloce sempre appena sciolto, vuol dire che é stato coercito con la braga ad assumere questa andatura (lo stesso vale per lo spinone)
Cani senza cervello perché non incontravano ? ma quanti fra tutti i continentali al derby erano senza cervello ? forse é meglio pensare che la selvaggian era molto scarsa. In quanto alla montagna (ho cacciato in zona alpi per trent'anni e come il 99 per cento dei cacciatori utilizzavo inglesi (setter) perché di bracchi che "divoravano" il terreno in montagna in grado di reggere il confronto con setter e pointer non ne ho mai visti. Ora da piu' di venti anni caccio e ho fatto prove con i bracchi italiani ed ho vinto qualcosina come la coppa italia continentali a singolo, ho ottenuto dei cacit su coturnici, starne, beccacce, pernici sarde, quindi credo di aver posseduto ed ancora di possedere Bracchi nella alta media qualitativa, ma in alta montagna a cotorne o bianche , confrontare un bracco italiano con un setter o un pointer per l'andatura rimane pura presunzione e il concetto del "divorare" rimane relativo senza confronto diretto.lucioCommenta
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Lucio tralasciando che i cani da caccia sono belli e possono piacere a chiunque e di conseguenza tralasciamo il fatto che tra questi il bracco italiano per fisicità ed espressione piace ancora di più ricordando qualche simpatico cartone animato, penso sia normale che l'ignoranza ormai diffusa nella società spinga chiunque ad acquistare un cane senza pensare minimamente alle sue esigenze e alla sua storia.
Ma questo male penso sia molto poco curabile, anzi impossibili oggi a meno che non si faccia un patentino anche per esser padroni di un quadrupede, come stavo discutendo qualche giorno fa all'enci.
Ma allora se andassimo alla base del bracco, ovvero coloro che lo "vendono" e magari ancora prima alla SABI, perché invece che lamentarsi che ci sono sempre più bracchi da divano, chi li vende non si preoccupa di chi sia il suo cliente.
Lei è cacciatore? Si'! benissimo il bracco è suo.
Lei non è cacciatore ma abita in campagna e può portare il suo cane a sfogare la sua passione, bene ma si metta in coda dietro ai cacciatori.
Lei vuole un cane da compagnia da portare al parco? Vada al canile o si sfogli un libro sui cani dato che ci sono ormai 400 razze riconosciute dalla FCI e si scelga un cane che non abbia una cultura venatoria...Commenta
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Sul fatto di rendere obbligatorio un esame attitudinale alla gestione di una particolare razza di cane da parte dell'aspirante proprietario sono assolutamente in accordo con te. Ciò implicherebbe anche da parte di un proprietario la presa di coscienza di cosa si sta per affrontare, di quale lavoro richiederebbe quella particolare razza compresa quella da caccia. Quanti cani da caccia con ancora un anelito venatorio vedete nelle mani di padroni inconsapevoli che cercano di reprimere o peggio punire atteggiamenti assolutamente tipici e naturali del cane in loro possesso? Vedi i beagles. Sono segugi ma siccome inseguono una pista sono i cani più tenuti al guinzaglio e repressi trasformati in salsicce. Per non parlare dei Labrador sovralimentati e tenuti al calduccio vicino al termosifone perché poverini la notte fuori fa freddo.
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Garda a me va bene tutto, possono utilizzare qualunque cane per qualunque attività, i labrador che cacciano, per esempio, sono percentualmente pochissimi, fanno dalla guida dei ciechi, al cane da valanghe , al salvataggio e chi piu' ne ha piu' ne metta , cosi' i pastori tedeschi e tante altre razze. Chiaramente se non si seleziona in funzione di qualche cosa , certe prerogative non verificate vanno scemando fino a scomparire, cosi' sta accadendo per il bracco, sempre piu' si enfatizzano particolari morfologici che sono utili solo nelle expo ed altri, che fanno tenerezza tipo lo sguardo, le pieghe ecc. ma non si seleziona in funzione venatoria, la conseguenza é che ad utilizzare il bracco a caccia siamo rimasti in pochi , a me piace il bracco e vorrei vederlo sempre piu' efficace venatoriamente e per fare questo bisognerebbe selezionarlo in modo funzionale sia morfologicamente che venatoriamente, cosa che non succede, anzi abbiamo selezionato al contrario di quanto hanno fatto le altre razze di successo. So benissimo che predico nel deserto, ma almeno ci provo perché l'alternativa é la fine del bracco italiano come cane da caccia seria !Lucio tralasciando che i cani da caccia sono belli e possono piacere a chiunque e di conseguenza tralasciamo il fatto che tra questi il bracco italiano per fisicità ed espressione piace ancora di più ricordando qualche simpatico cartone animato, penso sia normale che l'ignoranza ormai diffusa nella società spinga chiunque ad acquistare un cane senza pensare minimamente alle sue esigenze e alla sua storia.
Ma questo male penso sia molto poco curabile, anzi impossibili oggi a meno che non si faccia un patentino anche per esser padroni di un quadrupede, come stavo discutendo qualche giorno fa all'enci.
Ma allora se andassimo alla base del bracco, ovvero coloro che lo "vendono" e magari ancora prima alla SABI, perché invece che lamentarsi che ci sono sempre più bracchi da divano, chi li vende non si preoccupa di chi sia il suo cliente.
Lei è cacciatore? Si'! benissimo il bracco è suo.
Lei non è cacciatore ma abita in campagna e può portare il suo cane a sfogare la sua passione, bene ma si metta in coda dietro ai cacciatori.
Lei vuole un cane da compagnia da portare al parco? Vada al canile o si sfogli un libro sui cani dato che ci sono ormai 400 razze riconosciute dalla FCI e si scelga un cane che non abbia una cultura venatoria...
---------- Messaggio inserito alle 02:15 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:06 PM ----------
mi scusi ma sulla sua ultima dichiarazione , sono trasalito : compresa la caccia ? ma la caccia è l'attività per la quale é stata selezionata la razza del bracco italiano, non é un'attività complementare o accessoriaSul fatto di rendere obbligatorio un esame attitudinale alla gestione di una particolare razza di cane da parte dell'aspirante proprietario sono assolutamente in accordo con te. Ciò implicherebbe anche da parte di un proprietario la presa di coscienza di cosa si sta per affrontare, di quale lavoro richiederebbe quella particolare razza compresa quella da caccia.
ne vediamo tanti e sempre di piu' , ma delle altre razze mi importa poco, penso al Bracco Italiano, sempre piu' allevato fuori d'Italia e sempre meno in funzione venatoria anche in Italia. Io sono contrario alle burocrazie, che poi come sappiamo creano solo difficoltà e problemi perché gestite in modo.....penoso, come per esempio il MB necessario per andare al campionato. Le burocrazie le vorrei per la salute dei cani (controllo displasie e malattie ereditarie, che devono essere certifcate da medici)ma mi aspetto che la SS prenda finalmente delle decisioni sulla via della funzionalità , redigendo uno standard che tenga conto delle esigenze di un cane da caccia e non accontenti coloro che enfatizzano i particolari morfologici andando spesso in ipertipo e che renda le prove per certificare l'attitudine venatoria del bracco delle certificazioni SERIE, non delle prese per il sedere per chi alleva e seleziona per avere un bracco da caccia competitivo.Quanti cani da caccia con ancora un anelito venatorio vedete nelle mani di padroni inconsapevoli che cercano di reprimere o peggio punire atteggiamenti assolutamente tipici e naturali del cane in loro possesso? Vedi i beagles. Sono segugi ma siccome inseguono una pista sono i cani più tenuti al guinzaglio e repressi trasformati in salsicce. Per non parlare dei Labrador sovralimentati e tenuti al calduccio vicino al termosifone perché poverini la notte fuori fa freddo.
Inviato dal mio iPad utilizzando TapatalklucioCommenta
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Ma su questo Lucio sono d'accordo con te, la selezione è il primo passo e va fatta in funzione all'utilità del cane.
Ma il concetto è un altro.
Se io dovessi selezionare cani da caccia, vorrei che questi finiscano in mano a cacciatori in primis e a gente con il cervello poi.
Questo vuol dire che se dovesse arrivarmi la famigliola moderna che vuole il cane per compagnia, gli spiegherei con passione che non dovrebbero rivolgersi a me.
Eppure vedo sui social che tanta gente ha dei gran cani da caccia sul divano o sotto il tavolino del locale nel quale fanno l'aperitivo e poi scopri che quei cani li hanno presi da tizio e caio, nomi noti nel panorama braccofilo ...
Ora di chi è l'orrore, visto che oggi si può tutto quindi anche prendere un animale inconsapevoli delle sue esigenze, di chi lo prende o di chi glielo vende?Commenta
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Signor Lucio , non trasalisca, probabilmente non mi sono spiegata bene ! Il patentino o comunque un qualsiasi strumento in grado di dare informazioni o che costringesse a prendere consapevolezza delle necessità del cane sarebbe per il pretendente proprietario che si volesse orientare verso un cane da caccia ma che non abbia nessuna intenzione di portarlo a caccia forse utile sia per il cane che per il padrone. Proprio perché non tutti si rendono conto che seppur docili essi hanno bisogno dell'attività per cui sono stati selezionati. E non se ne rendono conto perché nessuno glielo spiega. E siccome il bracco italiano ultimamente sembra andare di moda andrebbe spiegato che oltre alle orecchie ed agli occhi dolci c'è un cacciatore che per essere completo ha bisogno di fare un determinato tipo di vita che probabilmente pochi sono disposti a fare. Questo è quello che volevo dire. Se voglio un cane da caccia solo perché è bello vorrei che qualcuno mi spiegasse che non portarlo a caccia significherebbe in qualche modo non renderlo felice. Allora forse desisterei e questo su larga scala potrebbe portare chi alleva a concentrarsi di più sulle sue attitudini venatorie e non ad accontentare chi segue la moda. È solo un idea utopica.
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Mi spiace per lei Lucio, Ma io ho avuto due bracchi italiani che mi hanno molto divertito.
Uno era Pastis del Boscaccio, con grande cervello e un'andatura tipica da grande trottatore
( piccolo cavallo in miniatura kg 35) questo è stato il cane che mi ha portato a una grande passione per i bracchi italiani, non certo quelli di oggi. Per me è stata una grande soddisfazione con un pizzico di tristezza sentirmi dire dopo 5 anni dalla sua morte che quando vedevano quel cane a caccia si sedevano per guardare la sua andatura molto elegante con testa al vento cosa che in questo derdy ho visto solo due cani comportarsi da bracco italiano. Quando è deceduto per malattia il mio Pastis aveva solo 6 anni.Commenta
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Guardi nion si dispiaccia, io ho avuto molti bracchi, con loro ho ottenuto CACIT a coturnici, beccacce, starne e selvaggina varia, ho vinto la coppa Italia continentali a singolo (unico nella storia della razza) ho avuto per due volte il vincitore della settimana sarda continentali (compresi gli esteri) ho avuto grandi trottatori e galoppatori messi al trotto per ottenere i cartellini e ci ho cacciato da 25 anni ed ancora ci caccio.Mi spiace per lei Lucio, Ma io ho avuto due bracchi italiani che mi hanno molto divertito.
Uno era Pastis del Boscaccio, con grande cervello e un'andatura tipica da grande trottatore
( piccolo cavallo in miniatura kg 35) questo è stato il cane che mi ha portato a una grande passione per i bracchi italiani, non certo quelli di oggi. Per me è stata una grande soddisfazione con un pizzico di tristezza sentirmi dire dopo 5 anni dalla sua morte che quando vedevano quel cane a caccia si sedevano per guardare la sua andatura molto elegante con testa al vento cosa che in questo derdy ho visto solo due cani comportarsi da bracco italiano. Quando è deceduto per malattia il mio Pastis aveva solo 6 anni.
Invece comprendo che lei di bracchi non ha molta esperienza se afferma che solo due dei cani visti al derby sono andati da bracchi, perché proprio questi due sono quelli EVIDENTEMENTE coerciti al trotto a mezzo della braga, perché un Bracco Italiano giovane, sano, atletico e pieno di passione, appena sciolto NON trotta ma galoppa e se trotta o é scarso per fisicità e passione o é stato obbligato con la braga a trottare e io non posso accettare che l'andatura tipica di razza si debba ottenere con attrezzi coercitivi.lucioCommenta
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