Come riconoscere un buon allevatore?
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Io i miei cani quando sono anziani naturalmente li tengo con me e gli faccio passare una vecchiaia il più decente possibile, ora ad esempio ne ho uno che porto ogni tanto a sgambare o anche a caccia, naturalmente senza esagerare e sforzarlo, però mi fanno una certa tenerezza e mai sarei in grado di sbarazzarmene, soprattutto per il legame che s'è creato negli anni e anche per le soddisfazioni e le belle giornate passate assieme.
Contrariamente per un cane giovane, se non ha le caratteristiche che mi soddisfano, lo cedo o magari lo regalo anche a chi potrà assicurargli una vita dignitosa. Purtroppo oltre ad un certo numero di cani limitato non posso andare e quindi...Commenta
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I miei cani mi hanno dato soddisfazioni enormi, anche a importante livello agonistico.
Poi commisi un errore: portare il più bel cucciolo a casa.
Intelligenti come erano, entrarono presto in casa.
Non furono più amici, non furono più cani.
Divennero familiari.
Ho cambiato caccia per non avere più cani.
Io credo che un buon allevatore deve essere come un buon medico: non può e non deve essere pietoso.
Credo sappiate tutti cosa voglio dire.
Un allevatore, però, è una cosa diversa dal "padrone di una cane".
Questo può permettersi parecchio sentimento di più, con l'unico limite al proprio affetto di non far riprodurre soggetti che hanno problemi congeniti.
Un cane che viene salvato chirurgicamente da cucciolo\ne dalla gastroenterite, non dovrebbe (ad esempio) diventare un riproduttore, secondo me.
Rispondo al quesito iniziale del tipo di allevamenti.
Io credo che chi alleva cani destinati ai cacciatori sa che non li vende a degli imbecilli.
Chi ama la caccia ed acquista un cane in genere sa: se non sa si fa consigliare; in ogni caso il cacciatore che deve acquistare un cucciolo sa da dove arrivano i cani buoni e ci si reca.
Gli allevatori intensivi, non selettivi o i delinquenti che fanno determinate tratte dall'est sono molto rari tra chi si occupa di razze da caccia (escluse mode passeggere di qualche razza).
Insomma, il cattivo allevatore lo fa il cattivo proprietario.
La colpa, ancora una volta, ricade su animalisti e Brambillidi di varia etnia.
Da gente che non capisce nulla di animali, non possono arrivare per gli animali che disgrazie e malattie.
Peggio delle piaghe d'Egitto.
---------- Messaggio inserito alle 02:35 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:30 AM ----------
Sono d'accordo.
Aggiungerei che andrebbe sanato prima di essere regalato.Ultima modifica selecon; 11-01-18, 02:33.A volte l'inutile si traveste da impossibile.Commenta
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In merito al gran parlare (spesso a sproposito) che si fa della displasia la verifica che i genitori non abbiano la displasia non è garanzia che i figli ne siano esenti.
In pratica la verifica vale per il cane per il quale si fa, non per i discendenti.
Poiché la verifica definitiva è quella dopo i 12 mesi d'età, va da se che a quel punto il cane com'è te lo tieni oppure, se lo consideri un attrezzo e non sei un sentimentale, te ne liberi.Commenta
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concordo che il fatto che i genitori siano esenti da displasia non garantisca che invece lo siano i figli (e viceversa naturalmente) , constatato che spesso invece i figli di cani displasici lo sono anche loro , evitare di acquistare figli di soggetti displasici aumenta (e di molto) le possibilità di avere un soggetto sano , quindi é una precauzione fortemente consigliabile.In merito al gran parlare (spesso a sproposito) che si fa della displasia la verifica che i genitori non abbiano la displasia non è garanzia che i figli ne siano esenti.
In pratica la verifica vale per il cane per il quale si fa, non per i discendenti.
Poiché la verifica definitiva è quella dopo i 12 mesi d'età, va da se che a quel punto il cane com'è te lo tieni oppure, se lo consideri un attrezzo e non sei un sentimentale, te ne liberi.lucioCommenta
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vuol dire che é stata inviata all'ENCI la documentazione necessaria alla proclamazione del campione e si attende la conferma ufficiale !lucioCommenta
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Si parla sempre di figli e genitori. Ma sui pedigree ci sono nonni e bisnonni che se fossero lastrati riducetebbero al minimo le possibilità.
Per rispondere a Sami sul perché ne anci ne sabi sono aggiornate?
Ti chiamo così faccio prima a dirtelo.Non provo rabbia, nemmeno delusione, ho solo quel senso di schifo e disprezzo per aver dato importanza a gente inutile.Commenta
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Parole sante...è piuttosto improbabile che un cucciolo dopo tot generazioni di ascendenti SANI, venga fuori displasico...a questo servirebbero le verifiche obbligatorie.Mala tempora curruntCommenta
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Mi permetta di dissentire; la verifica ufficiale si può fare a un anno e un giorno di vita. Prima, da 5-6 mesi in poi, si possono fare delle lastre definite "preventive". Lo scopo è individuare eventuali displasie in età che possono essere interamente o parzialmente recuperate. Chiaramente il soggetto sarà "portatore di displasia" (mi permetta il termine), ma almeno non rischia di diventare un soggetto inutile per l'attività venatoria.Giorgio ZironCommenta
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C'è da chiedersi come mai cani dispasici e restituiti non siamo nei canili di chi alleva con piccolissime eccezioni, e dove finiscono. Ma il mondo dei passaggi di proprietà enci..è un capitolo...che se viene aperto c'è da ridere...
Non sono obbligatori...perché verrebbero fuori le magagne...poi come farebbero a vendere cani.
Ho sentito un allevatore dire che si deve fare qualcosa per ridurre il numero dei cani in mano ai non cacciatori era pure incazzato... quando sforna cuccioli come l'ikea sforna mobili e li da a tutti.Non provo rabbia, nemmeno delusione, ho solo quel senso di schifo e disprezzo per aver dato importanza a gente inutile.Commenta
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come già detto io ho posseduto una cagna, spinona , che a un anno di età é stata dichiarata affetta da displasia GRAVE con suggerimento di eliminarla. Questa cagna ha cacciato fino a 12 anni senza accusare i sintomi della diplasia. Ho chiesto al veterinario (non a quello che aveva eseguito il primo esame ) se fosse stato un errore diagnostico, mi ha risposto, dopo esame , che la cagna aveva una struttura muscolare molto sviluppata che le ha permesso di superare l'handicap. Quindi non tutti i displasici sono inadatti alla caccia , ci sono molti soggetti senza displasia che non vanno, non fermano, hanno malattie della pelle, problemi ai piedi e allora se sono esenti vanno bene ? possono essere messi in razza ?Mi permetta di dissentire; la verifica ufficiale si può fare a un anno e un giorno di vita. Prima, da 5-6 mesi in poi, si possono fare delle lastre definite "preventive". Lo scopo è individuare eventuali displasie in età che possono essere interamente o parzialmente recuperate. Chiaramente il soggetto sarà "portatore di displasia" (mi permetta il termine), ma almeno non rischia di diventare un soggetto inutile per l'attività venatoria.
lucioCommenta
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