Come riconoscere un buon allevatore?

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  • Ospite

    #76
    Originariamente inviato da duedentoni
    Evidentemente sono stati messi in razza se oggi ci sono molti soggetti come affermi che presentano questi problemi. DELLA DISPLASIA ci sono vari livelli qualcuno caccia comunque altri no.
    Sicuramente!
    Ma la colpa di ciò non è solo da attribuire agli allevatori dozzinali che producono in stile Ikea, ma anche a certi "appassionati" che si credono allevatori quando invece farebbero meglio a fare dell'altro onde evitare di buttare in giro spazzatura.
    Allevare è un "mestiere" serio, bisogna avere certe conoscenze e anche certe doti, non basta avere due cani di sesso opposto e improvvisare...
    Ultima modifica Ospite; 27-01-18, 11:21.

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    • dobro
      ⭐⭐
      • May 2009
      • 969
      • provincia cremona
      • setter inglesi

      #77
      Originariamente inviato da maxmurelli
      Sicuramente!
      Ma la colpa di ciò non è solo da attribuire agli allevatori dozzinali che producono in stile Ikea, ma anche a certi "appassionati" che si credono allevatori quando invece farebbero meglio a fare dell'altro onde evitare di buttare in giro spazzatura.
      Allevare è un "mestiere" serio, bisogna avere certe conoscenze e anche certe doti, non basta avere due cani di sesso opposto e improvvisare...
      esattamente quello che penso io

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      • selecon
        ⭐⭐⭐
        • Dec 2012
        • 1538
        • lombardia

        #78
        Vorrei scendere con voi più in profondità.
        A quali soggetti blocchiamo la riproduzione?

        La selezione attraverso la riproduzione di soli soggetti di eccellenza ha valore?
        A pensarci bene, apparentemente, la risposta è facile.

        Poi però pensi ad una donna incinta malata di sifilide, con già 8 figli, di cui tre sordi, due ciechi, uno ritardato mentale.
        Viene spontaneo consigliarle di abortire.

        Solo che se poi la signora ascolta il consiglio, vi siete giocati Ludwig van Beethoven.
        Ultima modifica selecon; 27-01-18, 23:44. Motivo: rielaborazione testo
        A volte l'inutile si traveste da impossibile.

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        • Ospite

          #79
          Originariamente inviato da selecon
          Vorrei scendere con voi più in profondità.
          A quali soggetti blocchiamo la riproduzione?

          La selezione attraverso la riproduzione di soli soggetti di eccellenza ha valore?
          A pensarci bene, apparentemente, la risposta è facile.

          Poi però pensi ad una donna incinta malata di sifilide, con già 8 figli, di cui tre sordi, due ciechi, uno ritardato mentale.
          Viene spontaneo consigliarle di abortire.

          Solo che se poi la signora ascolta il consiglio, vi siete giocati Ludwig van Beethoven.
          Il titolo del post è "come riconoscere un buon allevatore".
          Bene, partendo da ciò, io resto fermamente convinto che l'Allevatore che può essere definito tale è quello che produce pochi scarti con una media di riuscita alta, tra i quali qualche soggetto davvero sopra le righe.
          Contrariamente quello che nella sua vita -probabilmente un po' per caso fortuito- riesce a mettere al mondo il "Beethoven" della situazione ma dopo aver allevato anni cani scadenti dal punto di vista venatorio, morfologico ed anche sanitario... beh per me quello se cambiava mestiere dall'inizio faceva solo bene!
          Però purtroppo come è già uscito in qualche altro intervento, c'è sempre chi aspira al soggetto fenomenale non badando a quello che è il livello medio e soprattutto il quantitativo di scarto. Non considerando soprattutto che il fenomeno capitato per caso, non è assolutamente detto che in riproduzione possa trasmettere le sue doti.

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          • selecon
            ⭐⭐⭐
            • Dec 2012
            • 1538
            • lombardia

            #80
            Originariamente inviato da maxmurelli
            Il titolo del post è "come riconoscere un buon allevatore".
            Bene, partendo da ciò, io resto fermamente convinto che l'Allevatore che può essere definito tale è quello che produce pochi scarti con una media di riuscita alta, tra i quali qualche soggetto davvero sopra le righe.
            Contrariamente quello che nella sua vita -probabilmente un po' per caso fortuito- riesce a mettere al mondo il "Beethoven" della situazione ma dopo aver allevato anni cani scadenti dal punto di vista venatorio, morfologico ed anche sanitario... beh per me quello se cambiava mestiere dall'inizio faceva solo bene!
            Però purtroppo come è già uscito in qualche altro intervento, c'è sempre chi aspira al soggetto fenomenale non badando a quello che è il livello medio e soprattutto il quantitativo di scarto. Non considerando soprattutto che il fenomeno capitato per caso, non è assolutamente detto che in riproduzione possa trasmettere le sue doti.
            Concordo in tutto. Beetohven, se deve uscire esce sia da campioni che da sfigati.
            Non possiamo creare i campioni, ma possiamo fermare gli sfigati.
            Ci vuol metodo e i soggetti con difetti non devono riprodursi.
            A volte l'inutile si traveste da impossibile.

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            • jon62
              ⭐⭐
              • Jun 2012
              • 593
              • appennino ligure
              • setter inglese

              #81
              Beethoven poì non mi sembra un esempio tanto felice. Se leggiamo bene la sua biografia sappiamo che già all‘età di 30 anni soffriva di gravissimi problemi di salute, tranne la perditá del udito fino alla sordità. Sue sofferenze sia di salute che anche familiari c‘hanno reso la vita un inferno e più di una volta ha pensato a farla finita, è morto anche relativamente giovane.

              Sto pensando anche alla piccola setterina displastica che correva nonostante suo handicap e che era tanto brava a vincere una gara nonostante le ossa dell‘anca fuori posto. La notte dopo mentre proprietario e dresseur festeggiavano la vittoria è morta. Cosa ha passato in questa notte da sola nella cuccia lo sapeva solo lei.

              Per me un buon allevatore è quello che ha il corraggio di escludere cani con gravi problemi di salute dalla reproduzione perchè per me semplicemente vuol dire proteggere le generazione futuri da sofferenze inutili.

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              • giorgio ziron
                ⭐⭐⭐
                • Aug 2006
                • 1738
                • monselice, Padova, Veneto.
                • Bracco italiano Pilone dei sanchi (detto Moro) CH it di belezza Tex dei Sanchi CH it e int di bell

                #82
                Originariamente inviato da Lucio Marzano
                come già detto io ho posseduto una cagna, spinona , che a un anno di età é stata dichiarata affetta da displasia GRAVE con suggerimento di eliminarla. Questa cagna ha cacciato fino a 12 anni senza accusare i sintomi della diplasia. Ho chiesto al veterinario (non a quello che aveva eseguito il primo esame ) se fosse stato un errore diagnostico, mi ha risposto, dopo esame , che la cagna aveva una struttura muscolare molto sviluppata che le ha permesso di superare l'handicap. Quindi non tutti i displasici sono inadatti alla caccia , ci sono molti soggetti senza displasia che non vanno, non fermano, hanno malattie della pelle, problemi ai piedi e allora se sono esenti vanno bene ? possono essere messi in razza ?


                Infatti io ho detto "rischia". La stessa tua esperienza l'ho vissuta pure io.

                ---------- Messaggio inserito alle 01:52 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:45 PM ----------

                Per quanto riguarda la displasia, da quello che ho capito, esistono due "scuole di pensiero": quella che si rifà a rigorosi controlli scientifici, quella che afferma che la selezione la fa il terreno. Per quello che può valere, io ritengo che in "medio stat virtus" nel senso che entrambi gli approcci hanno pro e contro. (per esempio la SABI ritiene il riproduttore "selezionato" con il grado b di displasia alle anche, se non erro...) poi, su questo si può discutere all'infinito. quello che secondo me è deleterio, è la messa in riproduzione di soggetti non testati sul terreno (o almeno testati sufficientemente) e senza lastre; in questo caso entrambe le scuole di pensiero rischiano di rimanere disattese.
                Giorgio Ziron

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                • Donato Scalfari
                  ⭐⭐⭐
                  • Jul 2007
                  • 6091
                  • Morlupo, Roma, Lazio.
                  • epagneul breton, bracco italiano

                  #83
                  Concordo con Giorgio, anche se, in genere, tendo ad effettuare la lettura ai cani che voglio usare in riproduzione.

                  Approfitto per anticipare i "curiosi". Ho fatto accoppiare una mia fattrice di sei anni, non lastrata, ma utilizzata a caccia fino cinque/sei ore senza mai calare d'impegno, con un maschio, anch'esso non lastrato e, anch'esso, utilizzato a caccia per parecchie ore consecutive.
                  Per fare risparmiare tempo a detti "curiosi", i due si chiamano Polcevera's Sibilla e Tenero Camillo dei Sanchi.
                  Un'altra cosa, così mi metto in regola: devo regolarizzare il passaggio all'ENCI, quindi non mi troverete come il proprietario di Sibilla. Però state tranquilli che lo farò a tempo debito! [:D]
                  Donato Scalfari
                  sigpic

                  "Sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù" Pier Paolo Pasolini


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                  • duedentoni
                    ⭐⭐⭐
                    • Aug 2013
                    • 1058
                    • Firenze/Sciacca
                    • Bracco Italiano Darma Heinaaron Torta al Cioccolato campione di bellezza Breton Kira - Ayla- Lol

                    #84
                    Originariamente inviato da maxmurelli
                    Sicuramente!
                    Ma la colpa di ciò non è solo da attribuire agli allevatori dozzinali che producono in stile Ikea, ma anche a certi "appassionati" che si credono allevatori quando invece farebbero meglio a fare dell'altro onde evitare di buttare in giro spazzatura.
                    Allevare è un "mestiere" serio, bisogna avere certe conoscenze e anche certe doti, non basta avere due cani di sesso opposto e improvvisare...
                    Daccordo, considera che l'aver venduto cani , a tutti , casalinghe incluse , ha allargato in modo considerevole tutte queste problematiche. Su gruppi fb di bracchi italiani ogni giorno ci sono nuove cucciolate, di chi il bracco lo ha per compagnia. Accoppiando come dici tu soggetti di sesso opposto. Qualcuna... lo cerca da caccia, ma non praticandola mi chiedo come si possa giudicare un cane venatoriamente? Io rimango dell'idea che la SABI dovrebbere mettere dei paletti, delle regole , per evidenziare un prodotto qualitativamente migliore rispetto alla massa. Come ha detto Sami...se si aprono i moduli delle cucciolate... non ci sono compilati nemmeno i pochi campi che vengono chiesti.
                    Ma a chi importa?
                    Non provo rabbia, nemmeno delusione, ho solo quel senso di schifo e disprezzo per aver dato importanza a gente inutile.

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                    • Lucio Marzano
                      Lo zio
                      • Mar 2005
                      • 30090
                      • chiasso svizzera
                      • bracco italiano

                      #85
                      Vedo che si danno tutte le colpe e le responsabilità agli allevatori e nessuna a chi acquista. Come si fa ad avere cani di probabili (la assoluta sicurezza non esiste) qualità venatiche innate ? SI VANNO A VEDERE SUL TERRENO I GENITORI e si prenota il cucciolo e se si hanno dubbi si verifica il DNA (pagando i test). Non vedo altre strade. Tutti i test di altro tipo servono solo ad evitare patologie genetiche, ma non basta la buona salute per avere un buon cane da caccia , la venaticità é quasi sempre frutto di selezione MIRATA lunga e severa. La ferma e la passione devono essere insiti nel cane e si ottengono con costante selezione e verifica , non ci si puo' basare sulle affermazioni dell'allevatore sarebbe come chiedere al macellaio se la sua carne é buona. Quindi oltre alla serietà dell'allevatore occorre , ed a maggio titolo , l'attenzione del compratore e quando i prezzi sono troppo bassi quasi sempre c'é qualcosa che manca . Chi ha cani buoni non ha problemi a mostrarli, anzi ne é orgoglioso, ma i cani buoni sono figli di soggetti validi e vanno anche "fatti" ( altrimenti manca la verifica) , cio' che richiede tempo e fatica.
                      lucio

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                      • Leonardo
                        ⭐⭐⭐
                        • Mar 2008
                        • 2134
                        • Siena, Toscana.
                        • Bracco Italiano Giotto

                        #86
                        Grande Lucio.
                        Leonardo cinofilo cacciatore

                        Commenta

                        • Lucio Marzano
                          Lo zio
                          • Mar 2005
                          • 30090
                          • chiasso svizzera
                          • bracco italiano

                          #87
                          Bisogna poi ancora considerare che oltre alle indispensabili doti naturali, il cane deve essere fatto, perché, ripetendomi alla noia, anche leonardo Da Vinci sarebbe rimasto analfabeta se non fosse andato a scuola, cosi' la SS e l'ENCI potranno mettere tutti i paletti che volete, questi riguarderanno la salute e l' igiene dei cani, ma la venaticità dipenderà dalla selezione ed infine anche da come avrete preparato il cane. I miracoli si fanno , e pochi, a Fatima ed a Lourdes, per il resto il cane deve fare molti incontri, deve essere condotto con mano adeguata al suo carattere, non basta che sia figlio di grandi cani, se lo é certamente é molto meglio, ma non dovete pensare che messo sul terreno si metta a cacciare come il padre e la madre. Ho visto molte volte fratelli o sorelle di cani che ho tenuto io, che ad un anno di età erano , riaspetto ai miei, indietro e di molto , solo perché erano usciti pochissimo. Ma la colpa é sempre degli altri, mai un minimo di autocritica , i cani non sono automobili, che sono costruite in serie con le stesse performances , i cani crescono e sviluppano le loro doti CON l'ESERCIZIO e spesso , mal gestiti , prendono difetti anche gravi. La colpa di cattiva riuscita (parlo in senso venatico) spesso e dell'imperizia dei conduttori , ma é piu' facile dare le colpe agli allevatori o alla SABi .
                          lucio

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                          • jon62
                            ⭐⭐
                            • Jun 2012
                            • 593
                            • appennino ligure
                            • setter inglese

                            #88
                            Hai ragione Lucio, ma parliamo di due cose diverse. Se io ho un cane promettente e lo tengo sul divano e lo riempo di cioccolatini e non ci faccio vedere la selvaggina non mi devo lamentare con nessuno. Se il cane è come è devo cercare le colpe solo da me. Mi posso solo vantare di aver rovinato un cane meraviglioso per mio egoismo e la mia ottusità.
                            Se invece ho un cane con tanto talento e voglia di cacciare e con un buon naso, ci insegno tutto che posso, lo porto in posti buoni per incontrare la selvaggina, sto attento all‘alimentazione, a suo benessere - poì a caccia ci cedono le zampe o la spalla (credimi, non è un bel spettacolo) o non vede o sente bene o ci viene un attacco epilettico o si porta dietro altre acciacchi croniche o mentali, allora mi devo fare certe domande e li dovrò fare anche a suo allevatore.

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                            • Lucio Marzano
                              Lo zio
                              • Mar 2005
                              • 30090
                              • chiasso svizzera
                              • bracco italiano

                              #89
                              Originariamente inviato da jon62
                              Hai ragione Lucio, ma parliamo di due cose diverse. Se io ho un cane promettente e lo tengo sul divano e lo riempo di cioccolatini e non ci faccio vedere la selvaggina non mi devo lamentare con nessuno. Se il cane è come è devo cercare le colpe solo da me. Mi posso solo vantare di aver rovinato un cane meraviglioso per mio egoismo e la mia ottusità.
                              Se invece ho un cane con tanto talento e voglia di cacciare e con un buon naso, ci insegno tutto che posso, lo porto in posti buoni per incontrare la selvaggina, sto attento all‘alimentazione, a suo benessere - poì a caccia ci cedono le zampe o la spalla (credimi, non è un bel spettacolo) o non vede o sente bene o ci viene un attacco epilettico o si porta dietro altre acciacchi croniche o mentali, allora mi devo fare certe domande e li dovrò fare anche a suo allevatore.
                              Io le domande, anzi le verifiche consiglio di farle PRIMA non dopo esservi accorti che il cane ha delle tare , naturalmente puo' capitare anche al figlio di cani un perfetta salute di avere patologie, ma sarà piu' difficile se i genitori sono stati debitamente testati e questo vale sia per la salute che per le prerogative venatorie.
                              lucio

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                              • Ospite

                                #90
                                Scusate la domanda forse stupida ma che a sto punto sorge spontanea: ma davvero voi vedete in giro così tanti cani fenomenali che però soffrono di tutti questi malanni?
                                Non dico che non esistano casi e anzi...credo sia una questione seria da risolvere, ma io sinceramente più che questi vedo in giro tanti cani fisicamente a posto ma di livello molto mediocre (per essere ancora buoni).

                                N.B.: onde essere frainteso tengo a sottolineare che il mio discorso è generalistico e riferito a tutte le razze da ferma.

                                Questo per dire che l'aspetto sanitario ha sicuramente una grande importanza ma non è affatto l'unica che indica la validità di un allevamento.
                                Ci sono molti aspetti che dovrebbero essere BASILARI e BEN MARCATI in qualsiasi cane da caccia, per poter essere definito tale, che forse si danno per scontati ma che in realtà non lo sono.

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