"Padronanza del cane" : chimera o opportunità?

Comprimi

Riguardo all'autore

Comprimi

Livia1968 Scopri di più su Livia1968
X
 
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi
  • Er Mericano
    ⭐⭐⭐
    • Feb 2022
    • 2024
    • Alabama
    • Labrador

    #31
    Originariamente inviato da sly8489
    Er Mericano, i tuoi esempi non hanno senso logico, con i tuoi esempi asserisci che un cane da caccia come potrebbe essere un cane da tana non deve entrare in tana perchè la volta prima è uscito insanguinato? Il cane da ferma è stato selezionato per fermare la selvaggina e non per rincorrerla. Il predatore allo stato selvatico sa quando conviene rincorrere e quando deve fermarsi. Hai mai visto una volpe cacciare i fagiani o altra selvaggina? Quando il fagiano si sottrae con il volo all'agguato della volpe, la volpe non lo rincorre, sei stato tu a insegnarli ad essere saggia al frullo?

    Il cane non è come il gatto, ma potrebbe avvicinarsi molto, per farlo ha bisogno di pensare, come potrebbe pensare se lo bombardiamo di ordini? ogni volta che apriamo la bocca il cane smette di pensare, se smette di pensare diventa dipendente del padrone, ecco spiegato perchè l'addestramento, anche il più gentile, ha un suo grado di inibizione, più si esagera più si inibisce, alla fine avremo un povero cane che ha bisogno di essere spiegato, più o meno come il setter del filmato.
    Be', almeno io qualche esempio, logico o illogico, cerco di presentarlo. Tu invece continui a scodellare vaghe teorie e generalizzazioni nebulose, e tonnellate di parole...
    Sai che ti dico? Visto che vuoi avere sempre ragione tu, te la concedo a piene mani, dichiaro qui pubblicamente di non sapere nulla di cani e del loro addestramento, ed io, avendo scelto di viver come bruto e di imporre la mia volonta' sadica al povero cane, che ne uscira' di certo menomato psichicamente e del tutto inutile alla caccia, mi inchino davanti alla tua virtute e canoscenza. Ti saluto, e ti lascio continuare a dirci come si fa e come non si fa. Vuol dire che, anche se non ti rispondero', continuero' a leggerti per imparare da te tutto quello che io non so e che tu invece sai a perfezione.
    Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

    Commenta

    • Livia1968
      Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
      • Apr 2019
      • 6209
      • Guidonia Montecelio (Roma)
      • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

      #32
      Per favore l' argomento anche se ad alcuni può non piacere o non interessare , merita di essere sviluppato, in quanto è di interesse comune perchè riguarda NON solo l'attività venatoria , ma anzi è il presupposto per poterla svolgere sicuri di aver fatto il meglio per il proprio compagno sia nella vita di relazioni sociali che esulano dalla caccia, che per instaurare un corretto rapporto col proprio compagno.

      Di certo, socializzare, educare, addestrare sono attività che richiedono molto impegno in termini di tempo ma soprattutto di costanza e coerenza. E' un lavoro faticoso proprio perchè richiede , prima di tutto a noi stessi, di capire in che modo sia più giusto , relazionarci con il cane.

      Ci vuole forza di volontà per non cedere a comportamenti che apparentemente possono sembrare innocui , e il più delle volte non fanno altro che confondere perchè noi stessi non siamo in grado di essere coerenti.

      Il fatto di addestrare , educa il cane , ma prima di tutto educa noi.
      Il successo di un addestramento dipende tutto da come noi ci poniamo nel farlo.

      Sono pochissime le persone che ritengono questo sia un concetto lungimirante .
      Insegnano il minimo necessario e finisce lì.
      E' qui che avviene la vera imposizione , poichè quelle 4 cose insegnate sono poi pretese in un contesto in un cui il cane e il suo conduttore non hanno un rapporto coerente in cui il cane riconosce nel conduttore il suo punto di riferimento.

      Per fare un esempio: perchè un bambino dovrebbe ubbidire , quando necessita, ad un genitore che gli ha insegnato le regole di educazione, ma che si pone come un amico? Certo al bambino si hanno più mezzi per fargli capire, ma indubbiamente , questo approccio potrebbe confonderlo.

      Pensate se lo applicate ad un cane.

      ​​​​​​
      "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

      Commenta


      • sly8489
        sly8489 commenta
        Modifica di un commento
        Bene ho capito che sai e vuoi che ti sia detto quello che sai.
    • Er Mericano
      ⭐⭐⭐
      • Feb 2022
      • 2024
      • Alabama
      • Labrador

      #33
      Originariamente inviato da Livia1968
      Per favore l' argomento anche se ad alcuni può non piacere o non interessare , merita di essere sviluppato, in quanto è di interesse comune perchè riguarda NON solo l'attività venatoria , ma anzi è il presupposto per poterla svolgere sicuri di aver fatto il meglio per il proprio compagno sia nella vita di relazioni sociali che esulano dalla caccia, che per instaurare un corretto rapporto col proprio compagno.

      Di certo, socializzare, educare, addestrare sono attività che richiedono molto impegno in termini di tempo ma soprattutto di costanza e coerenza. E' un lavoro faticoso proprio perchè richiede , prima di tutto a noi stessi, di capire in che modo sia più giusto , relazionarci con il cane.

      Ci vuole forza di volontà per non cedere a comportamenti che apparentemente possono sembrare innocui , e il più delle volte non fanno altro che confondere perchè noi stessi non siamo in grado di essere coerenti.

      Il fatto di addestrare , educa il cane , ma prima di tutto educa noi.
      Il successo di un addestramento dipende tutto da come noi ci poniamo nel farlo.

      Sono pochissime le persone che ritengono questo sia un concetto lungimirante .
      Insegnano il minimo necessario e finisce lì.
      E' qui che avviene la vera imposizione , poichè quelle 4 cose insegnate sono poi pretese in un contesto in un cui il cane e il suo conduttore non hanno un rapporto coerente in cui il cane riconosce nel conduttore il suo punto di riferimento.

      Per fare un esempio: perchè un bambino dovrebbe ubbidire , quando necessita, ad un genitore che gli ha insegnato le regole di educazione, ma che si pone come un amico? Certo al bambino si hanno più mezzi per fargli capire, ma indubbiamente , questo approccio potrebbe confonderlo.

      Pensate se lo applicate ad un cane.

      ​​​​​
      <<Per fare un esempio: perchè un bambino dovrebbe ubbidire , quando necessita, ad un genitore che gli ha insegnato le regole di educazione, ma che si pone come un amico? Certo al bambino si hanno più mezzi per fargli capire, ma indubbiamente , questo approccio potrebbe confonderlo.>>

      Verissimo. I miei migliori insegnanti non erano quelli che si ponevano come amici, ma come... insegnanti. E ho sempre cercato nella mia professione di fare come loro. A proposito di coerenza, bisogna anche tener conto che nella famiglia ci sono diverse persone, e guai se non tutti i membri della famiglia hanno lo stesso comportamento col cane. Lo vedi non solo con i cani e padroni, ma anche con genitori e bambini.Con un bambino che fa una marachella, guai a fare "good cop e bad cop." Sia nell'elogio che nella punizione padre e madre devono comportarsi ugualmente verso il bambino. Altrimenti, appunto, si confondera'. Meno male che mia moglie, insegnante pure lei, presto' molta attenzione ad essee coerente sia nell'educazione di nostra figlia, che nel trattamento della nostra cagnolona. E mi aiuto' anche nell'addestramento.

      Un mio amico di Kodiak, eccellente addestratore di cani da polizia (Malinois) e da "search and rescue," una volta, parlando del suo vicino, il mio direttore scolastico, che aveva due Weimaraners che lui lasciava liberi di scorrazzare, di urinare sui vasi dei vicini, di sparpagliare immondizie, mi chiese,"Ma come fa ad essere un educatore se non sa neanche educare due cani?" Ed infatti come educatore non valeva un fico secco. Prima che diventasse direttore le sue classi erano un bailamme cosi' rumoroso da infastidire gli altri insegnanti. Arrivo' al punto, da direttore, di modificare i voti di studenti che stavano per essere bocciati in certe classi perche' non le dovessero ripetere l'anno seguente. Che cosa impararono da questo trattamento quegli alunni? Che non devi lavorare e studiare per essere promosso. Una volta, siccome pensava che io fossi troppo severo, mi addito' un altro insegnante, molto giovane, che durante l'ora del pranzo, seduto nel foyer insieme ad alcuni studenti rideva e scherzava con loro come un adolescente loro compagno di scuola. "Perche' non cerchi di essere come lui nei tuoi rapporti con glli studenti?" mi chiese. Qualche mese dopo uno studente ando' a trovarlo a casa e lo trovo' in uno stato di stupore, con droga e relativi accoutrements ("bong," ecc.). Lo studente lo racconto' in giro, la polizia indago',e colui che doveva diventare il mio role model fu licenziato, Qualche mese dopo fu arrestato e processato per aver fatto sesso con la babysitter quattordicenne. Siccome io sono un po' velenoso, non potei fare a meno di chiedere al direttore, "Hey, Larry, vorresti davvero che io sia come lui con i miei studenti?" (Ero di ruolo da tanti anni, altrimenti mi sarei stato zitto...)

      Devo dire che tutti gli studi di psicologia del fanciullo che ho dovuto fare all'universita' per ottenere l'abilitazione all'insegnamento dopo aver conseguito la laurea mi aiutarono molto nella socializzazione e nell'addestramento del cane. Mi resi conto che le pecche e le cattive abitudini dei cani che avevo posseduto prima erano dovute soprattutto a me. Pero' poi sono stato fortunato anche perche' come insegnante avevo tre mesi di vacanza all'anno, un ottimo periodo di tempo per addestrare un cane.

      Ma come ho imparato ad insegnare da lunghi studi di tecnica e psicologia dell'insegnamento, anche nell'addestramento dei cani si dovrebbe studiare e studiare bene cio' che addestratori noti e riusciti nella loro professione hanno pubblicato nei loro libri. E cio' che mi piace di tali libri e' che i consigli che ti danno sono consigli pratici. Ti insegnano metodi, "trucchi del mestiere," ti danno esempi concreti, non filosofie--giuste o sballate che siano--non luoghi comuni ma esempi di che cosa si deve fare per ottenere un certo risultato, non teorie nebulose e generalizzazioni senza prove concrete. Percio' invito tutti quelli che vogliono avere un cane (non solo da caccia) che prima di tutto si comporti bene a casa e con gli estranei, e poi che non sia una fonte di continue frustrazioni a caccia e di comportamenti che gli possono far rischiare la loro vita, a comprare alcuni libri che trattano dell'addestramento di certe razze per certe attivita'.

      Una cosa che in tutti questi testi e' ripetuta e' che uno dei risultati del buon addestramento e' che sempre, ovunque e soprattutto, il cane deve essere sotto il controllo assoluto del padrone. Da principio un certo livello di coercizione, ma applicata giustamente, correttamente e coerentemente, e' necessario. Ma poi il cane imparera' il comportamento giusto e la coercizione diminuira'. Farsi beffe del tale del filmato perche' sembra esigere troppo nell'insegnamento del fermo a frullo e sparo di un cucciolone, per me e' segno di saper poco della psicologia canina. Gli antenati del cane insegnano ai cuccioli a ringhi e morsi. Ed i cuccioli imparano. Il cane selvatico o quello domestico non impara da solo. Neanche il bambino impara da solo, e spesso se lo fa "impara sbagliato."

      Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

      Commenta


      • sly8489
        sly8489 commenta
        Modifica di un commento
        Ecco spiegato il perchè ti serve il collare per addestrare il cane. Chi cerca di spiegare al cane quello che il cane non potrà mai capire, del cane non sa niente. Da quello che ho letto, nessuno si e preso beffa ne del cane ne del padrone. Io non ho applaudito, perchè ho capito che non possiamo insegnare al predatore a predare. Lo possiamo obbligare a fare qualcosa che va contro il suo istinto. Il signore del filmato non ha dato al cane la possibilità di pensare e decidere, il cane di quel tipo di addestramento non ha capito niente, esegue per non essere punito.
    • sly8489
      ⭐⭐⭐⭐
      • Mar 2009
      • 11962
      • Trieste
      • spring spaniel

      #34
      Originariamente inviato da Er Mericano
      per me e' segno di saper poco della psicologia canina
      Prima di parlare di psicologia canina guarda l'espressione del cane dopo il fermo al frullo.

      Commenta

      • Livia1968
        Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
        • Apr 2019
        • 6209
        • Guidonia Montecelio (Roma)
        • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

        #35
        Pregherei di cercare di evitare polemiche su:
        * presunte reazioni emotive di cani
        * presunte capacità di addestramento di altri utenti
        In genere di evitare di polemizzare su ipotesi.

        Vorrei cercare di rimanere in topic con interventi inerenti al tema che si basino su esperienze reali .

        Grazie a tutti
        "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

        Commenta


        • sly8489
          sly8489 commenta
          Modifica di un commento
          E' stato inserito nella discussione un filmato, dopo vengono espressi giudizio su persone che hanno dato delle opinioni legittime su quello che hanno visto, giuste o sbagliate che siano. "Non è tutto oro quello che luccica" Comunque lasciami dare l'ultima opinione. Il cane del filmato non è scontato che a caccia frutta meglio (a pari di doti geneticamente trasmesse) di un cane addestrato nell'essenziale. Come ho sempre detto, un cane addestrato nella sostanza, a un cane come quello del filmato, gli fa il sederino come un secchio, non certamente per colpa del cane che ha legato l'asino dove ha voluto il padrone.

        • Livia1968
          Livia1968 commenta
          Modifica di un commento
          Il filmato è stato inserito in risposta e per dimostrare che anche ad un setter è possibile insegnare il fermo al frullo . Non ci sono razze più addestrabili di altre. Ci sono esigenze e metodi che variano da individuo ad individuo e metodi che variano a seconda del grado ti tempra e temperamento che genericamente è diverso in ogni razza.

          Quello che poi farà e se quel cane diventerà o no un fenomeno, 1 non è dato di saperlo o presumerlo dal filmato, 2 non ci interessa.
      • danguerriero
        ⭐⭐⭐
        • Feb 2010
        • 5339
        • ai confini dell'Impero
        • Elsa Donderius: Deutsch Kurzhaar

        #36
        sly8489

        Il cane è diventato "domestico" a fianco dell'uomo.

        La collaborazione è riuscita proprio grazie a questo processo

        Sicuramente qualche istinto si è modificato in questo percorso.

        Puoi commentare questi fatti?
        ...Im heil'gen Land Tirol...

        Commenta


        • sly8489
          sly8489 commenta
          Modifica di un commento
          Dan ne abbiamo già parlato, la collaborazione del cane la ottieni mettendoti allo stesso livello del cane, non la si ottiene con l'addestramento, con l'addestramento ottieni l'ubbidienza, ma la collaborazione è diversa. Forse i fatti li ho commentati prima che leggessi quello che hai scritto.
      • sly8489
        ⭐⭐⭐⭐
        • Mar 2009
        • 11962
        • Trieste
        • spring spaniel

        #37
        Non è assolutamente una chimera, ottenere la leadership o la padronanza dal cane, questo lo si può ottenere con pochissimo addestramento. Basterebbe trattare il cane da cane, fino a una sessantina di anni fa i padroni dei cani socializzava senza saperlo. Il rapporto fra cane e padrone si crea socializzando, se c'è socializzazione c'è anche interazione fra cane e padrone. L'interazione bisogna iniziarla il prima possibile. Con il cucciolo, cucciolone e cane, bisogna interagire sempre, anche quando mettiamo il collare ci vuole interazione fra cane e padrone. Quando il cane vuole uscire deve collaborare a farsi mettere il collare, fermo restando che il cane collabora per convenienza, capire la convenienza del cane e utilizzarla come rinforzo positivo.

        Quindi la socializzazione è la base del collegamento fra cane e padrone, un cane che fin da cucciolo è stato abituato a fare tutto insieme al padrone lo farà sempre. L'interazione è indispensabile prima di portare il cucciolone sul terreno di caccia, e soprattutto dopo. Con la socializzazione abbiamo creato il filo che ci collega al cane, questo fuori dall'ambiente venatorio, quando portiamo il cucciolone sul terreno di caccia bisogna continuare ad interagire con il cane, altrimenti quel filo invisibile che ci collegava al cane si potrebbe spezzare, pertanto per incatenarlo bisogna continuare, e non lasciare che il cane interagisca con l'ambiente, l'attenzione del cane deve essere rivolta al padrone. Prima di tutto viene il padrone, dopo l'ambiente e per ultimo la selvaggina. Per un cane da caccia, per come noi intendiamo la caccia, l'addestramento deve essere quello necessario, quello più essenziale. Tanta socializzazione e poco addestramento sono due cose che danno poca inibizione, il cane poco inibito pensa molto meglio.

        Non mi sto inventando niente, lo sanno pure le pietre che il cane sotto stretto addestramento non rende come dovrebbe.
        Basterebbe insegnare al cane a presentarsi alla chiamata senza tentennamenti e senza indugio. Basta questo per portare il cane a caccia dappertutto, senza paura di fare brutte figure. In addestramento è meglio evitare le punizioni, il cane non sbaglia per farci dispetto, per correggere il cane ci vogliono ripetizioni e premi. Quando il cane interagisce bene anche sul terreno di caccia, diventa più facile insegnare il riporto anche sul terreno di caccia. Punire il cane è ammettere la propria sconfitta, è come una dichiarazione di resa, si perde il rispetto del cane.
        E' più facile a fare che a dire. Per avere dal cane "stima e considerazione" bisogna lottare con il cane e vincere. Ho utilizzato due termini umani, che il cane non capisce, capisce chi è il più forte, capisce chi risulta vincitore vincitore, si sottomette perchè ci ritiene migliore di lui.

        Commenta

        • Massimiliano
          Amministratore - Fondatore
          • Mar 2005
          • 13350
          • Lugano
          • Luminensis Pointer Fuoco (b/a) Loco (b/n)

          #38
          Ok. Credo che sly abbia spiegato i suoi punti di vista sulll'argomento. Adesso chiedo di mollare un po la presa salvo monopolizzare la discussione che di fatto rende impossibile anche la partecipazione di altri oltre che particolarmente pesante seguirla.

          grazie!!
          Ultima modifica Massimiliano; 03-06-24, 13:29.
          Massimiliano

          Commenta

          • sly8489
            ⭐⭐⭐⭐
            • Mar 2009
            • 11962
            • Trieste
            • spring spaniel

            #39
            Livia, proprio per dare spazio ad altri utenti non rispondo al tuo ultimo commento, altrimenti veramente diventa un dibattito per pochi intimi, però spero tanto che qualcuno lo faccia. Una domanda: la correttezza al frullo da chi è stata inventata?

            Commenta

            • Er Mericano
              ⭐⭐⭐
              • Feb 2022
              • 2024
              • Alabama
              • Labrador

              #40
              Tornando al tema (il controllo del cane), e rifuggendo dalle generalizzazioni, comincerei da un punto essenziale per guadagnare e conservare il controllo del cane, pur sottolineando che conservarlo e' un lavoro continuo, non una cosa che si fa da principio e poi non ce ne dobbiamo piu' preoccupare.

              Questo punto essenziale e' la calma. Mi rivolgo soprattutto alle persone "fumine." Io sono fumino (chissa' se ve ne siete accorti?) e ho dovto davvero concentrarmi sul modificare il mio comportamento sia nel "bonding," il legarmi con l'ausiliare in tutte le maniere possibili, assolutamente necessario da principio con un cucciolo o cucciolone--quello che e' anche chiamato "socializzazione," parola che a me non piace troppo, perche' (mi sembra, a torto o a ragione) implichi lo sviluppo di un legame piu' vasto con piu' di una persona della famiglia. Il bonding piu' assoluto deve essere quello con il padrone/cacciatore/addestratore, alpha male o female). Dall'esempio di come questi tratta con la famiglia e con estranei, il cane imparera' a fare lo stesso anche lui, con le possibili necessarie correzioni di comportamenti errati.

              Come si forma questo bonding con il giovane cane? Tutto cio' che e' gradito al cane deve provenire soltanto dal suo padrone, almeno da principio. Lui deve essere quello che gli da' da mangiare, che lo porta fuori a fare i bisogni, che lo fa giocare, che lo coccola, che lo spazzola, che lo porta in macchina e al guinzaglio, e che gli insegna le cose fondamentali: seduto, fermo, vieni,ecc. con calma. Sempre con calma, anche quando sbaglia e quando ne corregge gli sbagli. La sua calma mantiene la calma del cane. Se non e' calmo il cane non e' calmo e si confonde. E quando si confonde impara comportamenti sbagliati. E con calma, sempre con calma, si introduce progressivamente, senza sforzarlo, un cane a situazioni insolite che potrebbero innervosirlo e condizionarlo negativamente a rifuggere da quelle situazioni. Se il padrone mantiene la calma, anche il cane "bonded" col padrone rimarra' calmo. Il bonding non e' a senso unico, cioe' non tocca solo al cane di legarsi al padrone. Durante questo processo il padrone imparera' a "leggere" il cane, a tradurre uno sguardo, un movimento della testa, delle orecchie, della coda, e tutto il resto del "body language." Cio' dira' al padrone quando la situazione comincia ad essere stressante per il cane ed e' meglio fermarsi prima che il cane stesso rifiuti di proseguire. Il rifiuto da parte del cane di fare o non fare qualcosa e' segno inconfondibile che abbiamo proceduto troppo velocemente in qualsiasi cosa che stavamo cercando di insegnargli. Non perdiamo la calma e rimandiamo a domani. A questo punto forzarlo e' inutile e dannoso.

              Quando il bonding fra cane e padrone e' inconfondibilmente solido, il cane cerchera' di soddisfare il padrone. Ma il cane e' cane. Ha un'intelligenza limitatissima. Qui bisogna essere chiarissimi in cio' che ci aspettiamo che faccia e in cio' che accade quando non lo fa. Non si puo' pretendere che il cane "impari" da se' cio' che vogliamo da lui. Gia' deve aver appreso i comandi basilari di cui sopra, e con questi repetita juvant (come diceva Nerone a Messalina dopo la "prima." Ma per un cane da caccia c'e' tanto da imparare. Tantissimo. E se non glielo insegni con tanta pazienza (e calma) poi avrai un cane arruffone che ti fara' perdere tante occasioni a caccia.

              Va bene che da voi il collare elettrico e' proibito e percio' non ne discutero' l'uso pratico. Ma voglio dissipare la nozione spesso tirata fuori a sproposito da certi che non ne hanno mai visto uno che il collare sia una scorciatoia per addestrare il cane. Niente di piu' falso. Il collare elettrico non insegna nulla. Il padrone insegna, e quando il cane ha imparato bene che cosa deve fare e commette uno sbaglio o una disobbedienza il collare elettrico e' nient'altro che una corda lunghissima, anche di un miglio, con la quale si puo' fermare un cane, o attrarne l'attenzione, o bloccarne un comportamento errato, o prevenire un pericolo, come l'attraversamento di una strada statale piena di auto in cerca di un selvatico che si e' involato, ecc. Basta ed avanza sull'e-collar, ma aggiungo una sola cosa. Se uno perde la calma, se uno usa il collare elettrico in maniera sbagliata ed eccessiva, se uno non lo sa usare propriamente, allora si che si puo' rovinare un cane. Ma un cane si puo' rovinare in tanti altri modi. a giudicare da cio' che vedo e che leggo, anche senza metodi coercitivi. Ed essere troppo indulgente lo rovina lo stesso, e il controllo non esistera' affatto.

              A proposito di metodi coercitivi che secondo alcuni limitano l'intelligenza del cane e la sua capacita' di apprendere, trasformandolo in un essere neurotico e tremebondo, e facendo un quantum leap da cane ad umano, come mai, allora, che i giovinetti dei secoli scorsi, ai cui deretani ed alle cui mani insegnanti laici e suore applicavano verghe e rami di salici, che a casa non avevano il permesso di aprire la bocca se non interpellati, che dovevano dare del "lei" o del "voi" a tutti gli adulti, genitori inclusi, hanno donato all'umanita' invenzioni meravigliose, capolavori artistici e tomi filosofici Come mai cosi' tanti di loro son diventati grandi politici, guerrieri, cardinali, eroi, santi, e navigatori? Invece guarda i giovani di oggi, tirati su a coccole, vestiti di moda, Smartphones, motorini--e mai una sculacciata o uno scappellotto, mai neanche il sequestro del cellulare, perche' "sono cose da Neanderthals, le punizioni fisiche!" E come si comportano questi giovani? Baby gangs, stupri, droghe, taccheggiamento, percosse agli insegnanti, ecc. Eppure gli esseri umani sono molto piu' intelligenti di un cane e se tanto mi da' tanto, dovrebbero essere capaci di capire che le conseguenze di sbagli e disobbedienza a genitori e leggi sono la causa di guai seri. Allora, come si fa a controllare un cane, mentalmente come un bambino di due anni che ci sono conseguenze agli sbagli e/o alla disobbedienza?

              Il controllo di un cane si ottiene con i due metodi piu' antichi: il bastone e la carota. Il "bastone" non e'necessariamente una vera bastonata. Anche qui, nel punire un cane, bisogna conservare la calma. E c'e' una grande distinzione fra diversi livelli e tipi di punizione. Ho gia' parlato nel passato di punizione negativa e punizione positiva, e o non mi ero spiegato bene o un mio interlocutore e' partito in quarta (la calma, la calma!) senza sapere di che cosa io stessi parlando. La punizione negativa e' il negare al cane una cosa che ama. La punizione positiva e' usare il metaforico "bastone." Gli antenati del cane, non avendo mani per impugnare un bastone, usavano ringhi e morsi per punire la disobbedienza e gli sbagli dei cuccioli. Noi non ringhiamo o mordiamo (si spera, anche se La Pasionaria, la guerrigliera spagnola comunista durante la Guerra Civile, sgozzava preti e monache a morsi), e quando c'e' il bonding fra cane e padrone che condiziona il cane a voler accontentare il padrone, basta spesso un secco NO! per esercitare controllo sul cane. Ma a meno che non cacciate con un cane pavido ed obeso che vi cammina sui piedi o dietro, a caccia il cane puo' lavorare lontano dal padrone, e se c'e' vento non puo' sentirlo. Escludendo l'e-collar, fuorilegge da voi, che non da' soltanto scosse, ma si puo' usare anche per mandare segnali puramente acustici, si deve insegnare a controllare il cane col fischietto. Questo lo si fa meglio in un prato, o cortile, o campo di pallone--non a caccia, e dove non ci sono altri cani, uccelli, gatti o distrazioni varie. Ci vuole pazienza, guinzaglio e corda lunga per insegnare al cane a fermarsi al lungo fischio, a venire con tre fischi corti, o a girarsi e guardarvi con un breve trillo. In addestramento col fischietto, la punizione "positiva" (lo strattone) da usare SOLTANTO quando il cane ha ben capito cio' che deve fare e non lo fa per distrazione o testardaggine si tranferira' in seguito all'obbedienza al fischietto anche a distanza e senza corda. E' condizionamento--sinonimo di addestramento. Funziona bene per soldati umani, dovrebbe funzionare anche per animali dall'intelligenza limitatissima.

              Una nota: l'addestramento del cane deve essere sempre uno svago per il cane, una cosa che ama. Se un giorno, per qualsiasi ragione, il cane tende a disobbedire cio' che sa gia' che dovrebbe fare, o ad essere distratto, o annoiato dalla routine, ecco la punizione negativa: lo si fa smettere e lo si rimette in auto e lo si porta a causa, dove DEVE rimanere sul suo materassino. Questo, a proposito, e' un'altra forma di controllo. A casa il cane deve rimanere sulla sua coperta o materassino e non deve muoversi a meno che il padrone non lo chiami a se'.

              Per quanto riguarda la "carota," come con le punizioni negative e positive non si deve esagerare, ma somministrarla parcamente. Le coccole invece si possono usare di piu', perche' rafforzano il bonding. Del resto esperimenti psicologici hanno dimostrato che il "premio" dato saltuariamente e non troppo frequentemente e' piu' efficace nel condizionamento di quello dato ogni volta che l'animale fa una cosa giusta. I topi (o ratti, non ricordo) che in gabbia imparavano ad azionare una leva che faceva cadere un bocconcino nella gabbia, la azionavano molto di piu' se il bocconcino non cadeva ogni volta che lo facevano. In fondo, se non facessimo ogni tanto una padella (magari solo "ogni tanto" per quanto riguarda me), che gusto ci sarebbe ad andare a caccia, o a tirare al piattello? Pero', se non cogliessimo mai il bersaglio, noi dopo un po' venderemmo lo schioppo, come i sorci, se il bocconcino non cadesse mai, forse alla fine smetterebbero di azionare la leva...

              Un'altra cosa che voglio aggiungere e' che il controllo e l'addestramento alla caccia sono come costruire una casa. Si comincia dalle fondamenta, e si aggiungono mattoni a quelli sottostanti che sono stati ben fermati con il calcestruzzo. Qui e' dove l'esperienza degli addestratori affermati condensata nei loro scritti e' una fonte indispensabile da consultare, per evitare di cercare di costruire il tetto prima dei muri o di tralasciare un muro maestro. Il controllo e' il muro maestro. Un cane incontrollato o incontrollabile che fa di testa sua e' un cane inutile e pericoloso a se' stesso e ad altri.

              Io non sono un addestratore professionista e ho avuto un'esperienza molto limitata. Ma i metodi di controllo ed addestramento degli adolescenti sono molto simili a quelli da usare con i cani (senza tacciare gli adolescenti di atteggiamenti bestiali, intendiamoci!), e li' di esperienza ne ho avuta anche troppa! Ma gli elementi essenziali sono calma, pazienza, e consistenza, accompagnati dall'aver appreso le tecniche ed i trucchi del mestiere da coloro che non solo sanno insegnare ai ragazzi, ma sanno insegnare ache agli insegnanti. Ci sono dozzine di ottimi libri sui cani e su come farli diventare validi parte della famiglia ed ausiliari venatori. Tendo a non prestare troppa attenzione a cio' che i cani da gara venatoria devono fare, anche se in genere i loro "doveri" coincidono con quelli del cane da caccia e non da gara, ma certe cose che i giudici pretendono, come che il cane da riporto salti nel fiume da vicino al padrone e nuoti fino a raggiungere l'anatra che va giu' con la corrente. OK per una gara, dove il cane lavora al massimo una quindicina di minuti alla volta, ma un cane da caccia che corre sulla sponda fino ad essere all'altezza dell'anatra e solo allora si tuffa e poi torna con l'anatra in bocca sempre correndo sulla sponda, ti dura un'intera giornata di caccia. Il cane da gara non durerebbe due ore (se pure tanto) se dovesse fare una dozzina di riporti "da gara" in quelle due ore.

              Sull'immobilita' al frullo e allo sparo pero' non transigo. Ho gia' scritto il perche', e non mi va di ripetermi. Posso aggiungere soltanto che il cane che parte a frullo e sparo e' un cane che non e' controllato, e che se non e' controllato per una cosa non e' controllato per tutto il resto. Chi lo vede come un pregio o si sbaglia di grosso o mostra la sindrome della volpe e l'uva: non c'e' riuscito a insegnarlo al cane, e percio' no ne vale la pena di farlo... E mi fermo qui.
              Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

              Commenta

              • Alessandro il cacciatore
                🥇🥇
                • Feb 2009
                • 20199
                • al centro della Toscana
                • Deutsch Kurzhaar

                #41
                Questo è un piccolo risultato di un lungo percorso di addestramento che ha come obiettivo la VGP :
                (prego l'assistente alla neotecnologia di sospendere momentaneamente l'occupazione in cucina -come è giusto e d'uso antichissimo- e di provvedere al caricamento del video, grazie!).



                https://youtube.com/shorts/gcGWjeUJL...c9Kw8qWJrXsIMc
                Ultima modifica Livia1968; 03-06-24, 18:27.
                Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

                Commenta


                • Livia1968
                  Livia1968 commenta
                  Modifica di un commento
                  Video caricato come da richiesta.
                  Ps . Le melanzane ringraziano......🤬🤬🤬

                • Grouse
                  Grouse commenta
                  Modifica di un commento
                  notevole! La marcia di sottofondo è la Panzerlied?

                • Alessandro il cacciatore
                  Alessandro il cacciatore commenta
                  Modifica di un commento
                  Sì, è la Panzerlied, eseguita dalla Tokyo Philharmonic Orchestra.
                  Ultima modifica Alessandro il cacciatore; 04-06-24, 08:03.
              • Er Mericano
                ⭐⭐⭐
                • Feb 2022
                • 2024
                • Alabama
                • Labrador

                #42
                Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
                Questo è un piccolo risultato di un lungo percorso di addestramento che ha come obiettivo la VGP :
                (prego l'assistente alla neotecnologia di sospendere momentaneamente l'occupazione in cucina -come è giusto e d'uso antichissimo- e di provvedere al caricamento del video, grazie!).



                https://youtube.com/shorts/gcGWjeUJL...c9Kw8qWJrXsIMc
                Come l'hai cucinato il volpacchiotto?

                P.S. Che cos'e' la VGP?
                Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

                Commenta

                • Alessandro il cacciatore
                  🥇🥇
                  • Feb 2009
                  • 20199
                  • al centro della Toscana
                  • Deutsch Kurzhaar

                  #43
                  Originariamente inviato da Er Mericano

                  Come l'hai cucinato il volpacchiotto?

                  P.S. Che cos'e' la VGP?
                  Te lo dico se mi metti 7 mi piace
                  Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)

                  Commenta

                  • Livia1968
                    Moderatore Domande sul sito - Chiacchierando - aka Motore di ricerca
                    • Apr 2019
                    • 6209
                    • Guidonia Montecelio (Roma)
                    • Rocca e Brio del Buonvento -Bracco Italiano Davidensi's Tabacco-Spinone Italiano, Bia-Kurzhaar

                    #44
                    Dalla nostra piccola biblioteca.
                    Nel post evidenziato ( cornice arancione) c'è una sezione dedicata alla cinofilia e trovi un documemto che spiega in cosa consiste la VGP.


                    salve. credo che sarebbe interessante una raccolta di articoli e testi gratuiti da indicizzare e fissare in sezione, per cultura personale. Purtroppo ho l'handicap di non conoscere il tedesco che pare abbia il primato come letteratura di ungulati. inizio con qualche link: https://www.regione.toscana.it/-/caccia-selezione
                    "Ululò a lungo, ma poi mi fu addosso come un uragano, e io mi trovai, per così dire, avvolto in un turbine di furiosa gioia canina.” Konrad Lorenz

                    Commenta

                    • Er Mericano
                      ⭐⭐⭐
                      • Feb 2022
                      • 2024
                      • Alabama
                      • Labrador

                      #45
                      Originariamente inviato da Alessandro il cacciatore
                      Te lo dico se mi metti 7 mi piace
                      Ricattatore!
                      Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

                      Commenta

                      Argomenti correlati

                      Comprimi

                      Attendere..