lo stato delle cose
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Giusto!
Dimentico sempre che , quello che l'Italia produce di buono , va sempre all'estero...[:142][:142]Commenta
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ci sono troppi campioni in generale.
La razza sforna mediamente 500 cuccioli iscritti all'anno.
In 5 anni sono 2500
Facciamo che 1/3 vanno ai campionati (di lavoro o bellezza non importa) e sono già tanti perchè quasi certo che solo il 10% partecipa al campionato lavoro... i nomi son sempre gli stessi....
Significa che in 5 anni hai avuto ben 85 campioni su circa 850 iscritti
Cioè quasi il 10%.
cioè quasi uno Spinone su 10 è un campione.
Bè, mica male come situazione.... di che ci lamentiamo???



---------- Messaggio inserito alle 01:25 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:24 PM ----------
non vorrei deluderti, ma in questo caso non sempre è così....

silvioCommenta
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Direi che ci sia da un bel po' di tempo, troppo, un eccesso di campioni in generale, sia negli spinoni che nei bracchi italiani.ci sono troppi campioni in generale.
La razza sforna mediamente 500 cuccioli iscritti all'anno.
In 5 anni sono 2500
Facciamo che 1/3 vanno ai campionati (di lavoro o bellezza non importa) e sono già tanti perchè quasi certo che solo il 10% partecipa al campionato lavoro... i nomi son sempre gli stessi....
Significa che in 5 anni hai avuto ben 85 campioni su circa 850 iscritti
Cioè quasi il 10%.
cioè quasi uno Spinone su 10 è un campione.
Bè, mica male come situazione.... di che ci lamentiamo???



---------- Messaggio inserito alle 01:25 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:24 PM ----------
non vorrei deluderti, ma in questo caso non sempre è così....


Ho seguito assiduamente la cinofilia braccofila per diversi anni, nel recente passato. Ebbene, dietro la retorica un po' pomposa e autoreferenziale (purtroppo) del "bello e bravo", o "bravo e bello", ho sempre avuto la netta sensazione che un signor bracco ch lavoro dovesse in qualche modo essere campione assoluto e viceversa, seppur con netta prevalenza dei primi rispetto ai secondi.
Come se un valido, titolato soggetto sul terreno fosse uno sfigato senza il campionato assoluto.
Fate una ricerca sul sito ENCI, diciamo dal 2000, e confrontate i numeri, parlano da soli.
Non so se questa tendenza sia, o sia stata, presente anche negli spinoni; oggettivamente non aiuta, troppa poca severità nei giudizi e media complessiva troppo alta. Non è realistico né possibile, altrimenti se davvero la realtà fosse questa solo pochi bastian contrari, o inguaribili pessimisti, oserebbero lamentarsi e interrogarsi sulle cause e gli effetti di certe problematiche.ValerioCommenta
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La mia Teti è stata proclamata ch lavoro e per ottenere il titolo è necessario un risultato anche nella prova di bellezza ottenuto abbastanza facilmente in raduno. Nell anno successivo, durante la stagione estiva, con il cane a riposo, ho partecipato anche alle prove di bellezza dove il cane ha ottenuto anche il ch di bellezza. Precedentemente, durante la stagione di caccia, il cane non era a detta dei giudici, bello, perché troppo longilineo..... Datevi le risposte da soli.
Inviato dal mio HMA-L29 utilizzando Tapatalk
---------- Messaggio inserito alle 02:12 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:07 PM ----------
Però almeno sono belli? O sono come quei bracchi italiani tricolore esportati con tanto di coda?ci sono troppi campioni in generale.
La razza sforna mediamente 500 cuccioli iscritti all'anno.
In 5 anni sono 2500
Facciamo che 1/3 vanno ai campionati (di lavoro o bellezza non importa) e sono già tanti perchè quasi certo che solo il 10% partecipa al campionato lavoro... i nomi son sempre gli stessi....
Significa che in 5 anni hai avuto ben 85 campioni su circa 850 iscritti
Cioè quasi il 10%.
cioè quasi uno Spinone su 10 è un campione.
Bè, mica male come situazione.... di che ci lamentiamo???



---------- Messaggio inserito alle 01:25 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:24 PM ----------
non vorrei deluderti, ma in questo caso non sempre è così....


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[vinci] forse bisognerebbe chiedersi quanti giudici campioni ci sono.......
(non di bellezza......)
saluti.Commenta
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Passata la festa, gabbato lo santo, come si suol dire. Fino a 2 mesi fa si facevano cupe riflessioni sui problemi di una razza che soprattutto è disomogenea; oggi è bastato che 4 cani fermassero qualche selvatico e ne riportassero (male) qualche altro, si vince la famosa Coppa Italia per continentali e tutti i problemi sono scomparsi in un attimo, il Club funziona che è una meraviglia e tutto va bene, madama la marchesa. Qui forse sta il nodo su cui riflettere: per vincere competizioni inutili (dal punto di vista zootecnico) come questa, gli allevatori hanno buttato alle ortiche anni e anni di selezione. Si lavora per produrre cani adatti più alla nota delle prove che allo standard. Anzi se mai è esistito nero su bianco uno standard dello spinone e delle altre razze, ora non esiste più. L'unico standard di lavoro accettato è la nota delle prove, e allora si tende a produrre cani di razze diverse che però devono lavorare in prova allo stesso modo. Non stupisce se poi tali cani sono sempre meno tipici, e se il cane tipico produce nella stessa cucciolata soggetti a pelo raso con due baffetti e altri soggetti con pelo abbondante, ossature leggere e altre pesanti, toraci cerchiati e altri carenati etc. L'ibridazione dello spinone è in parte sconosciuta, ma in altri casi testimoniata da chi l'ha compiuta, per ottenere un nuovo tipo di spinone più adatto alle prove su starna, nei quali potesse esibire il trotto allungato a testa alta tipico di un'altra razza. Tutto questo nel silenzio del Club e ancora oggi, quando si tocca questo tasto, con le reazioni rabbiose dei proprietari e/o degli allevatori che usano consapevolmente dei soggetti allevati in stretta consanguineità tra ibridi. L'impiego venatorio ne ha almeno tratto qualche beneficio? difficile dirlo ma è lecito almeno dubitarne quando scopri che la maggior parte dei fautori di questo spinone 2.0 sono convinti di mettere alla prova il cane quando lo portano su starne ormai inette alla sopravvivenza in natura, o la massimo in qualche luogo esotico su selvatici che il cane troverebbe anche sbattendoci sopra mentre vaga senza meta. Credo purtroppo che il problema non abbia soluzioni: lo spinone non è un cane da prova, come è intesa e regolamentata nelle varie note, ma da caccia. E ormai l'impiego dei cani da ferma si orienta soprattutto alle prove, così come l'allevamento.Commenta
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Pao62, alla tua analisi (che condivido pienamente) aggiungerei i danni incalcolabili arrecati alla Nostra dalla casta dei giudici, molti dei quali, mi chiedo, se siano incompetenti (anche di ritorno), in malafede o prezzolati. Non ultimi metterei i tanti utilizzatori che vogliono il figlio di quel tal campione che riempie le pagine delle riviste specializzate, certi che il cucciolo che si portano a casa farà faville (illusi). Se si informassero meglio sulla riuscita dei soggetti delle numerose cucciolate sfornate dai loro accoppiamenti forse, sottolineo forse, ci penserebbero su prima di buttare al vento migliaia di euri.Commenta
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Passata la festa, gabbato lo santo, come si suol dire. Fino a 2 mesi fa si facevano cupe riflessioni sui problemi di una razza che soprattutto è disomogenea; oggi è bastato che 4 cani fermassero qualche selvatico e ne riportassero (male) qualche altro, si vince la famosa Coppa Italia per continentali e tutti i problemi sono scomparsi in un attimo, il Club funziona che è una meraviglia e tutto va bene, madama la marchesa. Qui forse sta il nodo su cui riflettere: per vincere competizioni inutili (dal punto di vista zootecnico) come questa, gli allevatori hanno buttato alle ortiche anni e anni di selezione. Si lavora per produrre cani adatti più alla nota delle prove che allo standard. Anzi se mai è esistito nero su bianco uno standard dello spinone e delle altre razze, ora non esiste più. L'unico standard di lavoro accettato è la nota delle prove, e allora si tende a produrre cani di razze diverse che però devono lavorare in prova allo stesso modo. Non stupisce se poi tali cani sono sempre meno tipici, e se il cane tipico produce nella stessa cucciolata soggetti a pelo raso con due baffetti e altri soggetti con pelo abbondante, ossature leggere e altre pesanti, toraci cerchiati e altri carenati etc. L'ibridazione dello spinone è in parte sconosciuta, ma in altri casi testimoniata da chi l'ha compiuta, per ottenere un nuovo tipo di spinone più adatto alle prove su starna, nei quali potesse esibire il trotto allungato a testa alta tipico di un'altra razza. Tutto questo nel silenzio del Club e ancora oggi, quando si tocca questo tasto, con le reazioni rabbiose dei proprietari e/o degli allevatori che usano consapevolmente dei soggetti allevati in stretta consanguineità tra ibridi. L'impiego venatorio ne ha almeno tratto qualche beneficio? difficile dirlo ma è lecito almeno dubitarne quando scopri che la maggior parte dei fautori di questo spinone 2.0 sono convinti di mettere alla prova il cane quando lo portano su starne ormai inette alla sopravvivenza in natura, o la massimo in qualche luogo esotico su selvatici che il cane troverebbe anche sbattendoci sopra mentre vaga senza meta. Credo purtroppo che il problema non abbia soluzioni: lo spinone non è un cane da prova, come è intesa e regolamentata nelle varie note, ma da caccia. E ormai l'impiego dei cani da ferma si orienta soprattutto alle prove, così come l'allevamento.
Condivido totalmente il tuo intervento, ecco la risposta a chi si chiede come mai il cane del momento non viene utilizzato in razza ....
Un tempo ottime cagne da caccia venivano coperte da forti campioni di lavoro destinati al campionato solo dopo diverse convincenti stagioni di caccia (ora nascono direttamente sui furgoni) e aventi genotipo fissato al pari del fenotipo, quindi cucciolate omogenee, cervelli da spinone e andatura da spinone come ancora uno standard recita...Commenta
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[vinci] se i cacciatori imparassero a comprare i cuccioli da cacciatori o allevatori cacciatori prenderebbero meno sole e piu' cani da caccia......
invece si ha l'abitudine di andare a comprare dalla moda del momento... dal campione del momento.... e poi hai un campione ma sulla carta....
Lo spinone forse non e' cane da prove..... o meglio..... lo spinone e' talmente concreto che poco gli si addice una prova... e questo effettivamente gioca a suo sfavore.... in prova si vede meglio il B.I, tuttavia mi rendo anche conto che uno dei problemi e' anche l'occhio dell'osservatore che lo vede in prova...... sa' costui, rendersi conto se il cane sta' lavorando bene... se in rapporto a dove e come caccia ha la possibilita' di sfruttare tutte le sue doti....??
se facciamo una prova a -10 gradi con gelo e condizioni avverse, selvatici difficili terreno impossibile.... quante razze sono proficue come lo spinone...?
Forse e' anche il mondo delle prove che va' rivisto.... la prova ideale e' la stagione.... stagioni... di caccia, certo vale anche per altri cani .... ed e' cosa piu' ardua da valutare, gli spettatori sono in pochi..!
Non so' se vi ricordate di indice del compianto sardelli.... quanti cuccioli ha avuto sparsi in giro.... c'e stato un momento che aveva il record... c'era solo lui bravo a caccia..??
salutiUltima modifica ALESSANDRO; 05-10-20, 10:35.Commenta
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Purtroppo nelle Prove organizzate dall’ENCI si è andati, via, via, a ricercare soggetti con velocità ed aperture esasperate, diversamente è molto difficile accedere anche alla sola qualifica di Eccellente, per non parlare di CAC o CACIT. Una fase di dettaglio, un accertamento o un rallentamento non permettono quasi mai di superare il Molto Buono. Pertanto molti allevatori si sono adeguati ai giudizi formulati dai giudici, che seguono comunque dei regolamenti. Quelle Prove, che erano nate per evidenziare le doti migliori di un cane da ferma, sono state, per molti versi, stravolte a favore di prestazioni al limite ed anche oltre le reali necessità per un corretto utilizzo venatorio. La scarsa attenzione ai riporti, specialmente a quelli dall’acqua, hanno fatto il resto. In molti lo scarso interesse per il riporto nasconde in realtà la paura, a mio avviso infondata, che un addestramento eccessivo possa rendere il cane meno impetuoso, lo inibisca e possa in qualche modo “tarpargli le ali”.
Siamo in Italia e l’ENCI rappresenta, nel bene e nel male, la Cinofilia italiana, pertanto è impossibile non essere partecipi alle prove da loro indette. Sarebbe necessario approfondire queste problematiche all’interno dell’ENCI stesso, ma non è facile.
Gli stessi allevatori, che hanno ormai improntato la selezione dei loro allevamenti su soggetti con quelle caratteristiche, credo che difficilmente sarebbero intenzionati a ritornare indietro.
Qui vado leggermente fuori tema ma serve a dimostrare che ci possono essere tipi di selezione alternativi.
Il Club che rappresenta la mia razza, il CID, Club Italiano Drahthaar, di cui mi pregio essere consigliere, così come partecipa alle Prove indette dall’ENCI, organizza anche Prove specifiche relative alla polivalenza della razza, come VJP, HZP e VGP, Queste Prove non solo non cercano velocità e aperture esasperate, ma mirano a testare, oltre alla ferma ed alla cerca, quelle doti che un cane da caccia polivalente deve avere: il lavoro sulla lepre, il lavoro in acqua sulle anatre, ogni tipo di recupero e riporto, il collegamento e per arrivare alla VGP anche la traccia di sangue ecc.
Pertanto i Drahthaar hanno la fortuna di poter partecipare anche ad un tipo di selezione diversa da quella che viene fatta nelle Prove indette dall’ENCI e questo credo sia molto utile ed importante per garantire una continuità con quello che era il Drahthaar delle origini, un Cane da Utilità Venatoria Polivalente.
Ciao Enricosigpic..con nelle mani l'odore dei cani, i vestiti a volte un po' logori ma depositari di momenti indimenticabili passati sui monti, nei campi, nelle boscaglie e lungo i fiumi con a fianco i miei Drahthaar...Commenta
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Ho partecipato con il mio cane a svariate prove di lavoro e bellezza. Quelle necessarie per ottenere il Campionato assoluto. Ottenuto quello ho smesso. Il mio cane ha smesso [emoji16] ed è tornata a caccia. Ora caccia e le prove sono un lontano ricordo anche per lei. A qualcosa sono servite. È maturata ed è più collegata. Per il resto quello che le era stato imposto come il fermo al frullo o allo sparo, se lo è dimenticato. Probabilmente, a comando lo rifarebbe , ma a caccia non mi viene proprio in mente di dare un comando del genere.
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[emoji106]Ho partecipato con il mio cane a svariate prove di lavoro e bellezza. Quelle necessarie per ottenere il Campionato assoluto. Ottenuto quello ho smesso. Il mio cane ha smesso [emoji16] ed è tornata a caccia. Ora caccia e le prove sono un lontano ricordo anche per lei. A qualcosa sono servite. È maturata ed è più collegata. Per il resto quello che le era stato imposto come il fermo al frullo o allo sparo, se lo è dimenticato. Probabilmente, a comando lo rifarebbe , ma a caccia non mi viene proprio in mente di dare un comando del genere.
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