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importanza calcio su misura per principiante
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importanza calcio su misura per principiante
Salve, pur essendo principiante delle pedane, specialità percorso di caccia, alcuni esperti tiratori mi hanno suggerito di farmi fare un calcio su misura per migliorare le prestazioni, cosa ne pensate? Non ho ambizioni di gareggiare ma solo di divertirmi però se questo porterebbe ha dei reali miglioramenti investirei i 400 euri preventivati. Premetto che con il calcio di serie non mi trovo male, l' unico problema potrebbe essere la pistola troppo aperta (beretta 686) che mi porta ad imbracciare in modo non sempre identico, poi le altre misure possono andare.
saluti -
Concordo con il morto, prima spara un bel po' e poi decidi sul da farsi; comunque se non imbracci in modo sempre uguale non credo sia dovuto alla pistola. Prova a spostare il grilletto indietro (se e' regolabile) ed il problema dovrebbe in parte risolversi. Cura bene il discorso piega, che per il percorso e' molto simile a quella da caccia, con fucile poco montante e vedrai che i risultati miglioreranno. CioaoCommenta
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Dunque non è necessario dotarsi di un calcio su misura o non lo è all'inizio? Vedo che tutti o quasi lo hanno fatto.
Il mio 686 non ha il grilletto regolabile e come piega è 55, quindi montante, ma mi ci sono adattato, forse perchè ho il vizio di alzare la testa ogni tanto.
salutiCommenta
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Il calcio su misura e' consigliabile solo se il tiratore ha assunto una buona e definitiva imbracciatura, altrimenti, farlo con anticipo, si correrebbe il rischio di doverlo rivisitare nel tempo , a causa del diverso modo di tirare che si potrebbe verificare, nel corso del periodo di addestramento. Una volta che ti sei "infarinato", il calcio su misura e' obbligatorio, se vorrai raggiungere ottimi livelli. Tieni presente che di calcisti, ce ne sono molti, ma pochi sono quelli altamente competenti, percio' ti consiglio di far attenzione...Un vero calcista, non osservera' solo il puntamento statico del tiratore, ma lo seguira' in pedana, per osservare la fase piu' importante di tutti, quella dinamica. Infatti, le imbracciature davanti al maestro, potrebbero nascondere eventuali difetti che invece si manifestano solo durante l'azione di tiro. Se per esempio sei portato ad alzare la testa, egli non potra' capirlo facilmente, solamente osservandoti, ma dovra' seguirti in pedana. Di solito questo difetto, dipende da un fucile che potrebbe essere sia basso che alto, e che non ti consente di vedere il bersaglio con chiarezza, specialmente dopo il primo colpo. Io personalmente, non me la sento di consigliarti quali siano le pieghe piu' adatte a te in base alle tue misure, poiche' non ripongo piena fiducia in certe tabelle, le quali non tengono conto del modo di tirare di ciascuno di noi. In linea di massima ti posso dire che la tua piega ideale, dovrebbe corrispondere ad una misura che ti consentirebbe di vedere distintmente, solo il tratto terminale della bindella e il mirino, e la lunghezza del calcio dal centro del calciolo, al centro del grilletto, dovrebbe corrispondere alla tua lunghezza del braccio dall'interno del gomito, alla punta del dito indice, meno 2 cm. Lunghezze sbagliate, oltre a compromettere l'imbracciatura, non ti consentirebbero di girarsi agevolmente per seguire il piattello. In quanto alla forma e alla dimensione della pistola, questa pure dovrebbe corrispondere alla grandezza e allo spessore della mano, e dovrebbe consentire agevolmente di tirare il grilletto, senza effettuare strani movimenti con il polso. Una pistola sbagliata, compromette sempre le fucilate, poiche' e' questa che consente di portare correttamente il fucile a spalla.Una pistola piu' chiusa e' consigliabile a coloro che fanno alloggiare il calciolo troppo in basso, mentre una piu' aperta, e magari in accoppiata ad un legno montecarlo, sarebbe l'ideale x quelli che fanno sbordare il calciolo oltre la spalla. Inoltre, c'e' il pitch, che e' in parole povere, si tratta dell'inclinazione del calciolo, questo deve corispondere perfettamente alla zona muscolo scheletrica di appoggio . Misure sbagliate di questa inclinazione, portano le fucilate alte o basse. La misura ideale e' quella cioe' che possa portare a completo contatto con la spalla, tutta la superficie del calciolo. Se duante il rinculo, si avverte dolore in alto o in basso della zona d'appoggio, si puo' star certi che quel pitch e ' sbagliato. Un tiratore robusto con grande pinezza di petto, dovra' sparare con pochissima punta, il contrario per i piu' magri. Infine il vantaggio, questo e' giusto quando l'occhio cade perfettamente al centro della bindella. E' importante tarare il giusto vantaggio,ma prima il tiratore deve imparare a non piegare la testa di fianco, quando siede sul nasello. L'altezza del nasello invece, risulta determinante per portare le scioppettate alte o basse. Piu' e' alto , piu' si sparera' alto, e viceversa. L'insieme di tutte queste misure perfette ,fanno il calcio giusto . Basta una di queste misure che risulti sbagliata, e il calcio non ci aiutera' specialmente quando saremo piu' stanchi....Commenta
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...parlo da principiante,sia ben chiaro...assolutamente principiante...
ma ci fosse una volta che imbraccio il fucile allo stesso modo...
e me ne rendo conto,che quando imbraccio il fucile male sbaglio il piattello,quindi ,credo.è davvero una questione di postura...certo che dopo 10000 cartucce,magari ho capito cosa devo fare...[:D]Commenta
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Il calcio su misura serve proprio per aiutarti ad imbracciare correttamente 25 volte consecutive . Un calcio non adatto, fa sparare da un'atra parte, malgrado ci si accorge di aver traguardato il mirino e anticipato il bersaglio!. Appena ti accorgerai di avere una discreta imbracciatura, fai subito il calcio su misura, onde evitare di portarti appresso errori di impostazione da tempo acquisiti (difficilmente eliminabili se si intervenisse troppo tardi). Ricordati che non dovrai essere tu ad adattarti al fucile, ma lui a te, altrimenti rimarrai sempre mediocre. Purtroppo e' necessario sparare molte cartucce, prima di raggiungere risultati degni di nota, e se vuoi accorciare i tempi, devi fare il legno su misura. Inoltre, non accettare consigli da quelli che fanno 19-20 quando gli va' bene, ma accettali solo da quelli che SEMPRE fanno alti punteggi, utilizzando solo le prime canne con qualche eccezione. Spesso alcuni tiratori, appena fanno un buon punteggio, si sentono subito maestri, e vanno a caccia di principianti per diffondere le loro conoscenze, e quasi empre danno solo cosigli non buoni, che rispecchieno esclusivamente il loro modo di tirare e basta. Bisogna sapere invece che ognuno di noi ha il suo modo di tirare, che rispecchia poi la sua persona. Esistono tiratori rapidi, e riflessivi, e in ognuna di queste categorie , esistono, e sono sempre esistiti campioni, percio' non esiste un metodo di tiro standard a cui bisogna attenercisi a tutti i costi. Io ritengo che indurre il principiante a cambiare i naturali tempi di intervento sui piattelli , sia un grosso errore. L'ultimo consiglio....il piu' grosso sbaglio che commette il neofita in pedana, e' quello di sparare dietro al bersaglio. Questo accade perche' nel momento che si preme il grilletto, si arresta il movimento dell'arma. In questo modo, pur avendo calcolato bene l'anticipo, la botta andra' dietro, E' necessario percio' sparare SEMPRE con le canne in movimento, e questo succedera in automatico quando alle spalle avremo lasciato migliaia e migliaia di cartucce esplose. L'anticipo infatti, non viene mai apprezzato dai piu' navigati, tanto che se gli chiedessi quanto hanno anticipato il piattello, essi ti risponderebbero: "IO gli tiro addosso". La verita' e' che questi danno sempre l'anticipo, ma non se ne accorgono piu'. Nemmeno i migliori manici di cacciatori, otterrebbero ottimi risultati in pedana, qualora ci si avvicinassero. Questo dovrebbe darti coraggio per iniziare.....Quanti cacciatori, che nel tiro a caccia si sentivano insuperabili , ho visto tornare a casa con la coda fra le gambe. Il tiro a volo e' una attivita' tecnica, e solo dopo aver appreso certe conoscenze, possono arrivare i risultati....parlo da principiante,sia ben chiaro...assolutamente principiante...
ma ci fosse una volta che imbraccio il fucile allo stesso modo...
e me ne rendo conto,che quando imbraccio il fucile male sbaglio il piattello,quindi ,credo.è davvero una questione di postura...certo che dopo 10000 cartucce,magari ho capito cosa devo fare...[:D]Commenta
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Sono d'accordo. Una volta capito che tipo di tiratore sei il calcio su misura diventa una necessità assoluta.Il calcio su misura serve proprio per aiutarti ad imbracciare correttamente 25 volte consecutive . Un calcio non adatto, fa sparare da un'atra parte, malgrado ci si accorge di aver traguardato il mirino e anticipato il bersaglio!. Appena ti accorgerai di avere una discreta imbracciatura, fai subito il calcio su misura, onde evitare di portarti appresso errori di impostazione da tempo acquisiti (difficilmente eliminabili se si intervenisse troppo tardi). Ricordati che non dovrai essere tu ad adattarti al fucile, ma lui a te, altrimenti rimarrai sempre mediocre. Purtroppo e' necessario sparare molte cartucce, prima di raggiungere risultati degni di nota, e se vuoi accorciare i tempi, devi fare il legno su misura. Inoltre, non accettare consigli da quelli che fanno 19-20 quando gli va' bene, ma accettali solo da quelli che SEMPRE fanno alti punteggi, utilizzando solo le prime canne con qualche eccezione. Spesso alcuni tiratori, appena fanno un buon punteggio, si sentono subito maestri, e vanno a caccia di principianti per diffondere le loro conoscenze, e quasi empre danno solo cosigli non buoni, che rispecchieno esclusivamente il loro modo di tirare e basta. Bisogna sapere invece che ognuno di noi ha il suo modo di tirare, che rispecchia poi la sua persona. Esistono tiratori rapidi, e riflessivi, e in ognuna di queste categorie , esistono, e sono sempre esistiti campioni, percio' non esiste un metodo di tiro standard a cui bisogna attenercisi a tutti i costi. Io ritengo che indurre il principiante a cambiare i naturali tempi di intervento sui piattelli , sia un grosso errore. L'ultimo consiglio....il piu' grosso sbaglio che commette il neofita in pedana, e' quello di sparare dietro al bersaglio. Questo accade perche' nel momento che si preme il grilletto, si arresta il movimento dell'arma. In questo modo, pur avendo calcolato bene l'anticipo, la botta andra' dietro, E' necessario percio' sparare SEMPRE con le canne in movimento, e questo succedera in automatico quando alle spalle avremo lasciato migliaia e migliaia di cartucce esplose. L'anticipo infatti, non viene mai apprezzato dai piu' navigati, tanto che se gli chiedessi quanto hanno anticipato il piattello, essi ti risponderebbero: "IO gli tiro addosso". La verita' e' che questi danno sempre l'anticipo, ma non se ne accorgono piu'. Nemmeno i migliori manici di cacciatori, otterrebbero ottimi risultati in pedana, qualora ci si avvicinassero. Questo dovrebbe darti coraggio per iniziare.....Quanti cacciatori, che nel tiro a caccia si sentivano insuperabili , ho visto tornare a casa con la coda fra le gambe. Il tiro a volo e' una attivita' tecnica, e solo dopo aver appreso certe conoscenze, possono arrivare i risultati.
Che tipo di tiratore sei un calcista con un po di occhio lo capisce dopo una pedana...e su quelle indicazioni che apprende sa come prepararti il giusto calcio....che non deve essere per forza nuovo...a volta basta piegare, snellire o accorciare-allungare quello che già hai.
Se fai 10.000 cartucce con un calcio non su misura serve relativamente poiche una volta che avrai il tuo nuovo calcio rischieresti di doverti ricostruire totalmente la tua tecnica di tiro.
Io credo quindi che prima vada sistemata l'arma...poi iniziare a sparare.Commenta
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Il fatto e' che quando si inizia a sparare, si imbraccia sempre (senza nessuna eccezione) come un macaco ( lo ero anch'io ovviamente), e percio' tarare un arma quando ancora non si e' pratici dell'ibracciatura, significherebbe posizionare il fucile in una maniera che sistematicamente, necessitera' successivamente di essere cambiata, durante i miglioramenti relativi al periodo di addestramento. Quindi , anche per non portare problemi a scapito della continuita', io ritengo che il periodo di addestramento non necessiterebbe di arma su misura, poiche' non bisogna in nessun modo cerare il risultato. Tutti gli sforzi dovrebbero essere volti almeno inizialmente,per imparare ad imbracciare bene il fucile, assieme ad una corretta posizione in pedana. Appena si saranno memorizzati certi aspetti, allora subito il calcio su misura.....Sono d'accordo. Una volta capito che tipo di tiratore sei il calcio su misura diventa una necessità assoluta.
Che tipo di tiratore sei un calcista con un po di occhio lo capisce dopo una pedana...e su quelle indicazioni che apprende sa come prepararti il giusto calcio....che non deve essere per forza nuovo...a volta basta piegare, snellire o accorciare-allungare quello che già hai.
Se fai 10.000 cartucce con un calcio non su misura serve relativamente poiche una volta che avrai il tuo nuovo calcio rischieresti di doverti ricostruire totalmente la tua tecnica di tiro.
Io credo quindi che prima vada sistemata l'arma...poi iniziare a sparare.
---------- Messaggio inserito alle 12:12 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:04 PM ----------
Inoltre, cambiare in continuazione le misure di un calcio, per adattarlo al tiratore che nel corso del periodo di addestramento modifica, migliorando sempre di piu' la precisa tecnica di imbracciatura , significherebbe rifare calci su calci, con relativi costi di danaro.Commenta
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Il calcio è il mezzo di connessione del corpo (viso/spalla) con l'arma ed ha la funzione precipua di allineare l'occhio che mira e indirizza il colpo, ... col bersaglio.
Un fucile o carabina che disponga di mire metalliche obbligherà la testa ad assumere una precisa posizione, perchè la pupilla possa allinearsi con gli altri due punti fissi sull'arma (tacca e mirino) e col bersaglio, mentre un fucile a canna liscia che dispone solitamente del solo mirino frontale, pur avendo come riferimento ulteriore la culatta dell'arma, lascia maggior tolleranza e libertà al viso per muoversi e disallinearsi.
La riprova di questo è che mentre con una carabina a prescindere dal calcio e dalle sue misure, chiunque, assunta una posizione ferma ed allineata, sarà in grado di fare centro, con il fucile a pallini l'ancoraggio del viso ad un calcio non adatto alla conformazione fisica del tiratore, porterà l'occhio in una posizione errata e non ben allineata (con scarse possibilità per il tiratore di accorgersene subito) ed il tiro fuori centro.
Come non bastasse quanto detto, le inevitabili mutazioni del viso e della spalla nel tempo, intese come dimagrimento o inspessimento, sono anch'esse responsabili di variazioni importanti, anche per chi aveva già un calcio adattato al proprio modo di imbracciare l'arma.
In buona sostanza il calcio deve far sì che imbracciando il fucile, la guancia e la spalla del tiratore trovino una naturale e costante posizione di appoggio e ... che l'occhio in modo naturale si trovi allineato con le mire ed il bersaglio, solo in questo modo ad arma imbracciata la fucilata andrà esattamente dove stiamo guardando e dove vogliamo indirizzarla.
Qual'è allora il modo corretto di agire, come fare nei confronti del calcio, questo basilare sistema di connessione del nostro occhio col bersaglio?
Diciamo subito che NON E' VERO, che il calcio sia poco importante per un principiante e neofita!
Il tiratore, per quanto inesperto NON PUO' essere obbligato ad usare un calcio qualsiasi, magari con misure del tutto incompatibili con la propria conformazione fisica di volto e spalla!
Se così accadesse il primo periodo di apprendistato, sarebbe un calvario di delusioni cocenti che farebbero scemare la voglia e l'entusiasmo di sparare e molto spesso vedendo scarsi risultati l'interessato abbandonerebbe il tiro.
E' VERO, che aggiustare anche solo sufficientemente un calcio su un principiante che magari esegue 10 imbracciature diverse una dall'altra, è un compito ingrato, difficile e di grande pazienza, ... ma è la base più importante per incoraggiarlo fin dall'inizio ad impegnarsi ed a raggiungere rapidamente un buon affiatamento con l'arma.
All'inizio, non dico affatto di far costruire un calcio su misura, ma di adattare al meglio quello di cui si dispone oppure di sostituirlo con uno che abbia una buona rispondenza alla corporatura di chi dovrà sparare.
Passate le 5000/6000 cartucce, visti i risultati che immancabilmente arriveranno, il calcio andrà via via affinato e perfezionato, fino ad arrivare a quello costruito sulla persona, da un calcista degno di tal nome.
Questo è il solo metodo corretto e positivo per affrontare razionalmente l'argomento CALCIO ed ottenere da subito buoni o discreti risultati! [:D][vinci]
Cordialità
G.G.Some people hear their own inner voices with great
clearness and they live by what they hear.
Such people become crazy, or they become legends.
</O:pCommenta
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non immagini nemmeno quanto tu abbia ragione!!!Il calcio su misura serve proprio per aiutarti ad imbracciare correttamente 25 volte consecutive . Un calcio non adatto, fa sparare da un'atra parte, malgrado ci si accorge di aver traguardato il mirino e anticipato il bersaglio!. Appena ti accorgerai di avere una discreta imbracciatura, fai subito il calcio su misura, onde evitare di portarti appresso errori di impostazione da tempo acquisiti (difficilmente eliminabili se si intervenisse troppo tardi). Ricordati che non dovrai essere tu ad adattarti al fucile, ma lui a te, altrimenti rimarrai sempre mediocre. Purtroppo e' necessario sparare molte cartucce, prima di raggiungere risultati degni di nota, e se vuoi accorciare i tempi, devi fare il legno su misura. Inoltre, non accettare consigli da quelli che fanno 19-20 quando gli va' bene, ma accettali solo da quelli che SEMPRE fanno alti punteggi, utilizzando solo le prime canne con qualche eccezione. Spesso alcuni tiratori, appena fanno un buon punteggio, si sentono subito maestri, e vanno a caccia di principianti per diffondere le loro conoscenze, e quasi empre danno solo cosigli non buoni, che rispecchieno esclusivamente il loro modo di tirare e basta. Bisogna sapere invece che ognuno di noi ha il suo modo di tirare, che rispecchia poi la sua persona. Esistono tiratori rapidi, e riflessivi, e in ognuna di queste categorie , esistono, e sono sempre esistiti campioni, percio' non esiste un metodo di tiro standard a cui bisogna attenercisi a tutti i costi. Io ritengo che indurre il principiante a cambiare i naturali tempi di intervento sui piattelli , sia un grosso errore. L'ultimo consiglio....il piu' grosso sbaglio che commette il neofita in pedana, e' quello di sparare dietro al bersaglio. Questo accade perche' nel momento che si preme il grilletto, si arresta il movimento dell'arma. In questo modo, pur avendo calcolato bene l'anticipo, la botta andra' dietro, E' necessario percio' sparare SEMPRE con le canne in movimento, e questo succedera in automatico quando alle spalle avremo lasciato migliaia e migliaia di cartucce esplose. L'anticipo infatti, non viene mai apprezzato dai piu' navigati, tanto che se gli chiedessi quanto hanno anticipato il piattello, essi ti risponderebbero: "IO gli tiro addosso". La verita' e' che questi danno sempre l'anticipo, ma non se ne accorgono piu'. Nemmeno i migliori manici di cacciatori, otterrebbero ottimi risultati in pedana, qualora ci si avvicinassero. Questo dovrebbe darti coraggio per iniziare.....Quanti cacciatori, che nel tiro a caccia si sentivano insuperabili , ho visto tornare a casa con la coda fra le gambe. Il tiro a volo e' una attivita' tecnica, e solo dopo aver appreso certe conoscenze, possono arrivare i risultati.
infatti,dopo l'acquisto di un Beretta 302 sono andato da un noto calcista di Genova e mi ha sistemato il fucile...è da questo momento che ho capito che sbaglio i piattelli,(parlo di percorso di caccia)in primis,quando imbraccio male...poi faccio esattamente tutti gli errori che hai appena descritto,ovvero restare indietro ecc..[:D]
per quanti riguarda i consigli,l'ho adottato come punto fermo in qualunque cosa...li accetto volentieri da tutti,ma ascolto con attenzione quando parlano i veri campioni,in qualunque campo essi lo siano,sia pure coltivare patate!!!bisogna confrontarsi ( ed imparare) con i migliori,e i migliori li vedi subito,sono quelli che sulle pedane non si pavoneggiano...
---------- Messaggio inserito alle 12:46 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:35 PM ----------
un'altra cosa...
mi viene da ridere a dirlo,ma in queste 6/7 volte che sono andato al percorso di caccia,il giorno dopo avevo i trapezi indolenziti[:D][:D]ma indolenziti davvero!!!normalmente faccio 2 serie,quindi non mi sembra nemmeno di compiere uno sforzo muscolare prolungato...
e non sono nemmeno un fuscello,anche come struttura[:D]
dove sbaglio??
potrebbe essere una questione di tensione muscolare dovuta ad una errata impostazione delle braccia??
vabbè che il fucile non è leggerissimo,ma direi che siamo nell'ordine del 3,2 kg,nulla di trascendentale...[:-glass][:-glass]Commenta
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Quando dicevo che se ne potebbe fare a meno di un calcio su misura, appena si va' in pedana, sottointendevo naturalmente che quello provvisorio per iniziare, avesse almeno certe caratteristiche di partenza, sufficientemente compatibili con l'allievo. Certo, mica gli potremmo dare in mano un fucile per neonati, se questo e' alto 2m!!Commenta
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In buona sostanza mi sono mancati i termini tecnici.[;)][vinci]Il calcio è il mezzo di connessione del corpo (viso/spalla) con l'arma ed ha la funzione precipua di allineare l'occhio che mira e indirizza il colpo, ... col bersaglio.
Un fucile o carabina che disponga di mire metalliche obbligherà la testa ad assumere una precisa posizione, perchè la pupilla possa allinearsi con gli altri due punti fissi sull'arma (tacca e mirino) e col bersaglio, mentre un fucile a canna liscia che dispone solitamente del solo mirino frontale, pur avendo come riferimento ulteriore la culatta dell'arma, lascia maggior tolleranza e libertà al viso per muoversi e disallinearsi.
La riprova di questo è che mentre con una carabina a prescindere dal calcio e dalle sue misure, chiunque, assunta una posizione ferma ed allineata, sarà in grado di fare centro, con il fucile a pallini l'ancoraggio del viso ad un calcio non adatto alla conformazione fisica del tiratore, porterà l'occhio in una posizione errata e non ben allineata (con scarse possibilità per il tiratore di accorgersene subito) ed il tiro fuori centro.
Come non bastasse quanto detto, le inevitabili mutazioni del viso e della spalla nel tempo, intese come dimagrimento o inspessimento, sono anch'esse responsabili di variazioni importanti, anche per chi aveva già un calcio adattato al proprio modo di imbracciare l'arma.
In buona sostanza il calcio deve far sì che imbracciando il fucile, la guancia e la spalla del tiratore trovino una naturale e costante posizione di appoggio e ... che l'occhio in modo naturale si trovi allineato con le mire ed il bersaglio, solo in questo modo ad arma imbracciata la fucilata andrà esattamente dove stiamo guardando e dove vogliamo indirizzarla.
Qual'è allora il modo corretto di agire, come fare nei confronti del calcio, questo basilare sistema di connessione del nostro occhio col bersaglio?
Diciamo subito che NON E' VERO, che il calcio sia poco importante per un principiante e neofita!
Il tiratore, per quanto inesperto NON PUO' essere obbligato ad usare un calcio qualsiasi, magari con misure del tutto incompatibili con la propria conformazione fisica di volto e spalla!
Se così accadesse il primo periodo di apprendistato, sarebbe un calvario di delusioni cocenti che farebbero scemare la voglia e l'entusiasmo di sparare e molto spesso vedendo scarsi risultati l'interessato abbandonerebbe il tiro.
E' VERO, che aggiustare anche solo sufficientemente un calcio su un principiante che magari esegue 10 imbracciature diverse una dall'altra, è un compito ingrato, difficile e di grande pazienza, ... ma è la base più importante per incoraggiarlo fin dall'inizio ad impegnarsi ed a raggiungere rapidamente un buon affiatamento con l'arma.
All'inizio, non dico affatto di far costruire un calcio su misura, ma di adattare al meglio quello di cui si dispone oppure di sostituirlo con uno che abbia una buona rispondenza alla corporatura di chi dovrà sparare.
Passate le 5000/6000 cartucce, visti i risultati che immancabilmente arriveranno, il calcio andrà via via affinato e perfezionato, fino ad arrivare a quello costruito sulla persona, da un calcista degno di tal nome.
Questo è il solo metodo corretto e positivo per affrontare razionalmente l'argomento CALCIO ed ottenere da subito buoni o discreti risultati! [:D][vinci]
Cordialità
G.G.
Pienamente d'accordo.Commenta
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Personalmente, ed è per questo che ho chiesto consiglio anche agli amici del forum, ho fatto controllare il mio fucile da un calcista che mi ha fatto solo mettere un calciolo più corto dicendomi che per il resto "poteva" andare, mi ha dato diverse indicazioni su come imbracciare e suggerito di sparare,sparare,sparare....
Però ho imbracciato diversi fucili con il calcio rifatto e soprattutto la conformazione della pistola più chiusa con la bugna che riempie il palmo della mano ti permette di imbracciare senza torsioni del polso e il fucile mi sembra salire sempre nel solito modo e più naturalmente. Questo abbinato al fatto che a volte imbraccio troppo velocemente, quasi con foga ( mi dicono essere lento, spesso spacco di seconda, sulla prima resto dietro ma per fortuna non fermo le canne) e il calcio sale troppo, esce un pò dalla spalla e la fucilata va bassa mi avrebbe convinto a tornare dal calcista e farmi il calcio su misura.
In quanto allo sparare, sparare, sparare....non ci sono problemi, ormai sono molto preso da questo sport ( non avverto ancora l'emozione per l'avvicinarsi della caccia) ma vorrei farlo nel modo più corretto possibile.
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