Ricordi della Breda

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  • MAGNUM71
    Banned
    • Jun 2012
    • 2973
    • Salento
    • Setter e breton

    #16
    Originariamente inviato da G.G.
    ....

    Le canne della Breda, a suo modo di vedere erano ottimi tubi, ma senza l'anima e la poesia che noi, con la nostra passione, vi cerchiamo e troviamo con tanta emozione.

    ...
    G.G.
    Le stesse parole che mi ha sempre ripetuto mio padre, per lui erano/sono solo ottimi tubi e ben rifiniti. Forse dopo ore ed ore di lavoro... inizi pure ad "odiarli"...

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    • franki
      ⭐⭐
      • Nov 2011
      • 696
      • treviso
      • dd

      #17
      E' sempre bello e interessante leggere questi racconti, che logicamente rispecchiano il punto di vista dell'autore, che senza la " poesia" di chi stà all'esterno con l'occhio dell'appassionato, ci apre una visuale sull'interno della Breda di quegli anni. Poi a ognuno le proprie conclusioni. Grazie per averlo postato.

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      • fabryboc
        Moderatore Setter & Pointer
        • Dec 2009
        • 8010
        • piemonte
        • setter inglese e griffone Korthals

        #18
        A me piace sempre e comunque sentire varie "campane", quindi ringrazio l'intervistato e chi ha postato l'intervista....

        Le canne Breda saranno (e sono ! ) eccezionali, tutti noi ci sognano la gigantesca e luccicante martellatrice in azione, come in una poesia di Marinetti, con canne splendenti e perfette che ne vengono "partorite"....spesso però la realtà è molto meno poetica, e vi dirò, trattandosi di azienda statale, è già tanto che si sia raggiunto il grande livello qualitativo che le caratterizza.....

        Comunque tra la versione di chi idealizza e di chi invece ha vissuto una realtà, secondo me bisogna sempre fare una "media", per avvicinarsi alla verità.
        Mala tempora currunt

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        • Aubrey
          ⭐⭐
          • Jan 2011
          • 716
          • Milano

          #19
          Originariamente inviato da oliviero
          se veramente questa ha lavorato in Breda lo ha fatto male e con poca passione....era meglio facesse altro!
          Ma no, probabilmente gli hanno solo negato la buonuscita... [:D]

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          • gaetano2007
            ⭐⭐⭐
            • Jan 2008
            • 1386
            • Catania

            #20
            Originariamente inviato da fabryboc
            A me piace sempre e comunque sentire varie "campane", quindi ringrazio l'intervistato e chi ha postato l'intervista....


            Comunque tra la versione di chi idealizza e di chi invece ha vissuto una realtà, secondo me bisogna sempre fare una "media", per avvicinarsi alla verità.
            Con il passare del tempo è piu facile idealizzare i ricordi facendosi prendere dal fascino del tempo passato ... nella mente rimangono spesso solo il lato bello dei ricordi .... per chi ha vissuto la realtà come l'amico che ha scritto l'apertura di questa discussione credo che sia da prendere con una visione della realtà breda di quei anni vista dall'interno e la piu realistica possibile, la visione dall'interno le realtà della fabbrica tutto cio non ha nulla a che vedere con le nostre fantasie e idealizzazioni sulle canne, gli anni di Gianfilippo sono stati altri anni ....

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            • claudio76
              ⭐⭐⭐
              • Jan 2010
              • 3721
              • Sant'Angelo in Vado

              #21
              [:-bunny]Sinceramente, la lettura di questa discussione mi ha lasciato un bel po' di amaro in bocca. E' vero che per me, come sicuramente per molti altri appassionati, tutto cio che è uscito da Via Lunga (ma anche questo nel racconto è stato messo in discussione) ha qualcosa di unico e di speciale che, nella nostra mente, nel nostro cuore e nelle nostre fantasie, diventa "amore" e "gelosia" per questi oggetti: in una sola parola passione. Permettetemi di dirlo, secondo me molti punti, sicuramente visti da persona appunto non appassionata di quei prodotti, sono stati riportati con sufficienza e pressapochezza. Se è vero che venivano prodotti esternamente, non so chi realizzava i castelli, gli otturatori o i gruppi di scatto dei Lungo Rinculo Breda, ma erano comunque aziende Italiane, i materiali e le lavorazioni il meglio del meglio che c'era in scala industriale all'epoca, e maneggiando e smontando tale fucile non si puo non apprezzerne la semplicità, la funzionalità, la precisione meccanica e la consistenza.
              In merito ai calibro 20 ne ho ben quattro in rastrelliera, uno addirittura è fra i primissimi prodotti, ed anche se per me non ha il fascino del 12 è innegabile che sia un'arma stupenda, un fioretto dalle doti balistiche straordinarie e che a me personalmente solo una volta ha mancato l'espulsione di un bossolo.
              Il Breda Prola non ho mai avuto la fortuna di averlo in mano, non ho idea di quanto sia pesante; sicuramente la sua linea (ma non scordiamoci che è stato realizzato solo in un centianio di esemplari e non è mai uscito dalla fase prototipale) era ancora da sgrezzare un po', ma rispetto al primo prototipo costruito in proprio dall'Ing. Prola era gia stato semplificato, e forse, e dico forse, se la Breda avesse continuato a crederci investendonci ancora per risolvere i problemi di gioventù probabilmente sarebbe diventato un'arma esclusiva ed interessante, piu o meno come il Cosmi. Certamente con i SE e con i MA non si fa la storia, ma i questo fucile rimane comunque un notevole esercizio tecnico.
              Ho avuto invece la fortuna di prendere in mano la Gemini: è vero, è una Holland Holland come tante altre parallele con questo tipo di batterie, ma ripeto, per un appassionato di fucili si puo rimanere indfferenti di fronte ad una Holland Holland di buona fattura che sia una Breda Gemini, un Franchi Imperiale Montecarlo, una Bernardelli H H, una Zoli Vulcano o qualunque altra arma fine di questo genere perodotta? Secondo me no, a qualunque marchio di fabbrica essa appartenga, tanto piu che nel testo oggetto della discussione la Gemini non serebbe stata un prodotto di "appartenenza" Breda. Oggi è vero che identifichiamo questa marca quasi esclusivamente con il semiautomatico che ne ha fatta la storia, ma è anche vero che la Gemini è uscita nel primo dopoguerra, quando ancora l'unico semiautomantico Breda era il 1001 e si stava pensando di industrializzare in larga scala tale prodotto che, a parer mio, all'epoca era lo stato dell'arte del semiautomatico: bellissimo e filante nella linea, piu semplice e moderno rispetto al capostipite Browing, eseguito con lavorazioni e materiali accellenti, in sostanza un prodotto esclusivo, raffinato e lussuoso per l'epoca, ne' piu ne' meno come la contemporanea Gemini; a parer mio, alla Breda va appuntato non di aver fatto all'epoca un prodotto fuori dalla sua nicchia di mercato, ma di non aver proseguito il filone continuando a produrre la Gemini e non migliorando e rendendo piu esclusivo il suo semiautomatico che a detta di tutti gli esperti è un'opera incompiuta.
              Non mi dilungo oltre, e prendete queste mie parole per quello che sono, lo sfogo di un appassionato di questa leggendaria marca che nel momento in cui se la vede, anche se in minima parte, denigrare o trattare con sufficenza si impermalosisce e fa sentire il suo sfogo.
              Comunque una cosa positiva c'è, non vedo l'ora oggi, di tornare a casa dal lavoro, aprire la scatola nero-bianco-arancione del mio Sirio, montarlo, smontarlo, imbracciarlo, pulirlo e coccolarlo un po', e da tempo che non lo faccio, ed anche se da molti, forse troppi, non è considerato altro che una brutta copia, tenerlo in mano e rimiralo mi scalda ancora il cuore.[:D]
              Saluti
              Claudio

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              • ggg
                ⭐⭐
                • Feb 2010
                • 891
                • brescia
                • setter

                #22
                Originariamente inviato da fabryboc
                A me piace sempre e comunque sentire varie "campane", quindi ringrazio l'intervistato e chi ha postato l'intervista....

                Le canne Breda saranno (e sono ! ) eccezionali, tutti noi ci sognano la gigantesca e luccicante martellatrice in azione, come in una poesia di Marinetti, con canne splendenti e perfette che ne vengono "partorite"....spesso però la realtà è molto meno poetica, e vi dirò, trattandosi di azienda statale, è già tanto che si sia raggiunto il grande livello qualitativo che le caratterizza.....

                Comunque tra la versione di chi idealizza e di chi invece ha vissuto una realtà, secondo me bisogna sempre fare una "media", per avvicinarsi alla verità.
                Anche secondo me, sopratutto tenendo conto che non era il loro settore strategico.

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                • G.G.
                  Moderatore Armi e Polveri
                  • Jun 2006
                  • 11225
                  • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
                  • Epagneul Breton

                  #23
                  La reazione di molti appassionati, come ho già detto arriva ben prevedibile e scontata.
                  Al normale appassionato, quello che nella materia da lui adorata ed alla quale ha dedicato tempo e passione pura, ha acquisito preferenze e "amori viscerali", non piace affatto un discorso "nudo e crudo" come quello fatto all'inizio del thread.
                  Non gli piace e anzi vorrebbe cancellarlo, perchè gli infrange senza tatto e pietà la maggior parte dei sogni e della poesia.
                  Egli tuttavia deve essere sereno e coerente, onesto con se stesso e con tutti ed ammettere che proprio perchè così innamorato, con buona pace dei suoi sentimenti, non può essere il suo giudizio sempre attendibile e coerente.
                  Come un innamorato vede meravigliosa, ineguagliabile e senza paragoni la propria donna, amata e venerata oltre quello che è la sua reale bellezza, ugualmente se non di più, un appassionato di armi, arriva a sognare per le proprie armi quella perfezione che in realtà nel 90% dei casi è pura normalità.
                  Abbiamo avuto esempi evidenti di questo fenomeno comune e "umano", basti pensare a chi riteneva le canne St. Etienne infinitamente superiori ed oltre tutti i livelli balistici pensabili, ... non crediate che sia molto diversa la realtà anche per chi ama visceralmente i prodotti di altre marche.
                  C'è una cura risolutiva per questa "patologia", chè è quella di universalizzare la propria passione su più marche per valutare, accettare e capire, che qualche punto di ottima qualità ed eccellenza c'è sempre a casa di tutti.
                  Solo in questo modo la visione diventerà più realistica, e la critica più onesta ed attendibile.
                  Chi ama e predilige una sola marca o due, purtroppo quasi sempre pecca di incoerenza, nonchè di parzialità, ed agli occhi del critico serio e onestamente obbiettivo, questa irrazionale smania di voler vedere a tutti i costi, solo pregi e mai i difetti sulle armi preferite, a lungo andare diventa lei stessa un chiaro difetto.

                  Cordialità
                  G.G.
                  Some people hear their own inner voices with great
                  clearness and they live by what they hear.
                  Such people become crazy, or they become legends.
                  </O:p

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                  • filippo
                    ⭐⭐
                    • Mar 2007
                    • 557
                    • Sicilia.

                    #24
                    La verità è la verità, o ancora meglio la realtà è la realtà, punto e basta.

                    Che queste due basi fondamentali ed indemolibili della vita destino sempre "reazioni allergiche" è altrettanto scontato e quasi naturale, semplicemente perchè la realtà delle cose non coincide (quasi) mai con la nostra autocostruita immaginazione.

                    Questo spaccato di vita "fotografa" la nuda e cruda realtà, direttamente dal di dentro, senza se e senza ma.... è come quando i risultati di un esame medico diano un responso che mai ci saremmo aspettato ed augurato....,non vorremmo ne accettarlo ne crederlo,.. ma è la realtà.

                    Naturalmente è altrettanto vero che tutto questo non va assolutamente a scalfire la bontà e la magnificenza sopratutto delle canne Breda dell'epoca che erano e restano sempre tra le migliori.

                    Semplicemente veniamo a conoscenza dell' "interesse" che l'azienda riservava già allora a questo tipo di produzione, preferendo "appassionarsi" molto di più a sistemi d'arma militari, moltoooo ma moltooooo più remunerativi....,

                    bè su questo direi che ancora oggi l'azienda.... persevera....[:D][fiuu].

                    GIUSEPPE.

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                    • fabryboc
                      Moderatore Setter & Pointer
                      • Dec 2009
                      • 8010
                      • piemonte
                      • setter inglese e griffone Korthals

                      #25
                      Originariamente inviato da G.G.
                      C'è una cura risolutiva per questa "patologia", chè è quella di universalizzare la propria passione su più marche per valutare, accettare e capire, che qualche punto di ottima qualità ed eccellenza c'è sempre a casa di tutti.
                      Solo in questo modo la visione diventerà più realistica, e la critica più onesta ed attendibile.

                      Cordialità
                      G.G.
                      Perfettamente d'accordo, ma sappia, caro GG, che anche Lei ha una bella quota di responsabilità nel mio acquisto compulsivo e contestuale di un 121 e un altair con q.c........[:D]

                      E per questo ringrazierò in eterno Lei ed Oliviero, come pure l'innominabile st etiennista, comunque puro nel suo ardore......
                      Mala tempora currunt

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                      • Repirani
                        ⭐⭐⭐
                        • Jan 2010
                        • 1173
                        • osimo
                        • Epagnuel breton

                        #26
                        Mah, ho letto con la dovuta attenzione, ciò non cambia le mie convinzioni e le mie idee in merito, anzi avendo lavorato in grandi aziende ritengo normali certe valutazioni e dirò di più:
                        se io fossi amante fin dal profondo del cuore per le armi da guerra e non avendo lo stesso interesse per le armi da caccia è del tutto naturale che io percepisca questo settore in maniera non obbiettiva se non addirittura inferiore ed andrò a cercare conforto in quelle persone che la pensano come me, detto in termini semplici è sempre difficile giudicare nel momento in cui il prodotto è entrato in produzione e non ha una storia alle spalle. Poi per carità tutte le attuali considerazioni, spesso fatte con gli occhiali dell'appassionato sono certamente un pò di parte .....
                        Ma godiamoci questo sano campanilismo ora che ci vogliono propinare la solita supposta politica ....................

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                        • franki
                          ⭐⭐
                          • Nov 2011
                          • 696
                          • treviso
                          • dd

                          #27
                          A proposito di Breda, c'e' in vendita su armiusate un Breda lungorinculo col castello crepato, avrà sparato un pò troppo??? Il fatto che viene venduto con prolunga al serbatoio mi fa pensare che fosse utilizzato per tiro dinamico o cose del genere. E' possibile che anche avendo sparato tanto si verifichi una crepa sul castello? O forse e' piu pensabile sia dovuto ad un uso continuativo di cariche ad alte prestazioni?

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                          • SAKO
                            ⭐⭐⭐
                            • Sep 2009
                            • 1123
                            • Reggio Emilia
                            • Setter Inglese

                            #28
                            Sono veramente senza parole per le reazioni di Oliviero, Aubrey ed altri rivolte ad una persona che ha sicuramente contribuito a costruire il mito Breda.
                            Quanto postato da Duca Bianco puó non far tornare i conti di qualche romantico cultore e appassionato sognatore, siccome peró anche io faccio il tecnico e difficilmente mi perdo in romanticismi e leggiadri sogni, riconosco proprio nel sunto postato una mirata ricostruzione storica dell'amata (si, anche da me) Breda.
                            Dura digerire quanto dichiarato sul Prola, sul Sirio, sulla Gemini e la poco romantica storia della martellatrice a caldo ma la veritá Breda é esattamente questa come lo é quella del 40/70 e negarla significa voler cercare di cambiare la storia.
                            Forse poi non vi siete accorti che questo testo é anche un amaro e triste sfogo di una persona che mai avrebbe voluto vedere finire cosí la "sua" amata azienda...
                            "Gli Standschuetzen...... Nell'autunno 1914, arruolati e inviati sul fronte galiziano gli abili, rimasero gli inabili, i ragazzi sotto i 18 anni e gli anziani sopra i 45." [:-clown]

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                            • G.G.
                              Moderatore Armi e Polveri
                              • Jun 2006
                              • 11225
                              • BOLOGNA, Bologna, Emilia Romagna.
                              • Epagneul Breton

                              #29
                              Originariamente inviato da fabryboc
                              Perfettamente d'accordo, ma sappia, caro GG, che anche Lei ha una bella quota di responsabilità nel mio acquisto compulsivo e contestuale di un 121 e un altair con q.c........[:D]

                              E per questo ringrazierò in eterno Lei ed Oliviero, come pure l'innominabile st etiennista, comunque puro nel suo ardore......
                              Non ho difficoltà a sostenere che come tutti ho le mie preferenze e che Benelli 121/123 e le sue canne francesi, sono ad esempio tra i fucili da me più amati ed usati a caccia in assoluto, però la mia personale preferenza non mi impedisce di "vedere" oltre essa, infatti nella mia vita venatoria di ormai 35 anni ho cacciato maggiormente col Breda Altair Special e la mia vecchia canna Beretta SP, abbinamento che balisticamente reputo oggettivamente quasi irraggiungibile, per il comfort dell'arma e la balistica di quella canna.
                              Quante volte ho elencato pregi e difetti, fascino e genialità di diverse armi?
                              Quello che non voglio assolutamente fare è cadere nella trappola dell'orgoglio e caratterialità tipicamente umana, che porta a vedere come superiore, speciale, raro e irraggiungibile ... solo quello che si possiede e che personalmente si stima migliore; questo è in realtà un comportamento che seppure spontaneo e naturale, si rivela anche superficiale e quasi puerile.
                              Mi pare di aver dimostrato più volte di conoscere a fondo e nei particolari moltissime armi, eppure mai direi che una è decisamente e nettamente superiore a tutte le altre, mai, semplicemente perchè non sarebbe vero, nè serio affermarlo.

                              Cordialità
                              G.G.

                              .
                              Some people hear their own inner voices with great
                              clearness and they live by what they hear.
                              Such people become crazy, or they become legends.
                              </O:p

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                              • fabryboc
                                Moderatore Setter & Pointer
                                • Dec 2009
                                • 8010
                                • piemonte
                                • setter inglese e griffone Korthals

                                #30
                                Parole sante ed equilibrate, e solo il dovuto "distacco" o forse "cinismo", ci consentono, se non di dare un giudizio preciso, almeno di farci un'opinione scevra da campanilismi.

                                Quindi io, e credo Lei ne convenga con me, vedo in quanto postato da Duca Bianco, null'altro che una delle tante sfaccettature della realtà di una storica azienda, con le sue grandezze e miserie, come è dato essere a noi umani......
                                Mala tempora currunt

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