A cacia con il tronchino
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[QUOTE=claudio76;1237162]Su questo non ci piove!
Il "carattere" del tiratore è fondamentale.
Conta la calma e la concentrazione.
L'esempio lampante e quello della pedana nella disciplina tiravolistica, è la differenza che c'è fra il buon colpitore ed il tiratore completo.
Il primo ti fa i primi 22/23 piattelli di fila... e ti sbaglia gli ultimi 2 o 3 perche va in ansia da prestazione e si deconcentra; il secondo ti fa 25/25.
Non prendete i numeri in senso assoluto... era solo per fare l'esempio calzante nel contesto della discussione.
Nell'uso di un monocanna a caccia tale temperamento viene esaltato nell'uno o nell'altro senso a seconda del caso.
Il tuo amico è sicuramente un ottimo colpitore, ma i colpi in canna che gli rimangono nel suo semiauto Beretta gli danno quella sicurezza che gli viene a mancare nell'uso del monocanna.
Con questo non diventa di sicuro un tiratore mediocre, ma non spara con la naturalezza con cui è abituato in quanto gli viene a mancare la sicurezza, e la padella è assicurata!
E tutta una questione di testa... naturalmente dando per scontato che i due fucili siano "giusti" come calcio, pieghe ed impostazione per il tiratore.
Sono d' accordo...la dico bella...io limiterei i colpi a due...[occhi][:-golf] non me ne vogliano i semiautomaticisti...
[brindisi]
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I monocanna, come è noto, nascevano per permettere ad un popolo italiano del dopoguerra, con pochi soldi in tasca di poter avere un fucile di marca blasonata, Beretta, ad un prezzo abbordabile.
Ho sentito dire che li potevi ordinare per posta! Ma non ho idea se sia vero o meno.
Ne hanno fatti d'ogni tipo e calibro, sempre parlando dei Beretta, che sono gli unici che conosco direttamente, in varie versioni: con i calci in una brutta materia tipo plastica, con rifiniture eleganti; ne ho visti certi in Argentina curati come un fucile d'alto livello, con il grilletto e certe finiture dorate e un bellissimo legno.
In Italia la versione "lusso " non ho mai avuto il privilegio di incontrarla.
Molte case ci si sono provate, anche alcuni artigiani con acciao Breda, etc.
Ritengo il 412 Beretta, detto tronchino, un ottimo fucile ne ho due un 20 e uno 12 , entrambi canna da 71 una stella.
Il 12 in particolare ha un ottima balistica, come il 20 del resto, li uso spesso quando devo andare in luoghi lontani e avere uno schioppo leggero che si mette nello zaino fa comodo. Non amo vantarmi ma garantisco che se ci si prende la mano è un vero fucile a tutti gli effetti, guardato con scherno da chi lo considera poco più di un giocarello.
Quest'anno con il 12 un vecchio fagiano maschio è caduto stracciato con il 12 e un cartuccia del 7, marca rio da piattello, ad una distanza di tutto rispetto.
Anche qualche piccione non lo ha gradito.
Il guaio che avevo con il 12, era che dava un rinculo troppo marcato e mi stava corto, un buon calciolo Cervellati, ha ammorbidito la "botta" e migliorato di molto la mia posizione.
Il mio compare di caccia ne usa da secoli uno in calibro 20 e gli ho visto fare cose notevoli, il mio amico si è invecchiato e il peso di un normale fucile talvolta lo inibisce e allora piuttosto che rimanere a casa porta il fido "schioppetto", come ama chiamarlo.
I Beretta, torno a ripetere, sono i più eleganti e hanno ottime canne, non so dire nulla sulle altre versioni: investarm, falco, etc.
Come ogni schioppo deve calzare bene e il cacciatore che ci crede fa belle prede.
In tempi non molto recenti era amato da tutta una serie di contadini \ bracconieri che lo tenevano sempre sul trattore o sulla Lambretta,unto e sporco all'inverosimile, nascosto in una "balletta" ossai un sacco prima di iuta poi di fibra sintetica e quando lavoravano il terreno ci bastonavano animali cacciati via non certo in modalità nobile e di ars venatoria.
Però, come più volte si è detto, in un altro momento storico, quello che contava era il portare a casa un po' di ciccia nobile.
Nei vecchi casali spesso lo si vedeva attaccato sul muro polveroso ma sempre pronto all'uso, magari per la volpe, quando chi la uccideva faceva visita ad altri contadini che gli donavano uova o del vino come forma di ringraziamento.
Molti affermano che vanno solo per i tiri a fermo, specie nei vari calibri piccoli magari a capanno; non ho mai sparato con un 28 o un 32, ma il 16, il 20 e 12, ribadisco sono fucili a tutti gli effetti.Ultima modifica beccacciaro; 16-03-17, 14:10.Commenta
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CHI CREDE CHE TUTTO ABBIA UN INIZIO ED UNA FINE.....NON POSSIEDE UN BREDA L.R. MARINO
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Sono d'accordo, sono signori fucili a tutti gli effetti, e non giocattoli! Ai detrattori bisognerebbe dire se ci si vogliono parare davanti!I monocanna, come è noto, nascevano per permettere ad un popolo italiano del dopoguerra, con pochi soldi in tasca di poter avere un fucile di marca blasonata, Beretta, ad un prezzo abbordabile.
Ho sentito dire che li potevi ordinare per posta! Ma non ho idea se sia vero o meno.
Ne hanno fatti d'ogni tipo e calibro, sempre parlando dei Beretta, che sono gli unici che conosco direttamente, in varie versioni: con i calci in una brutta materia tipo plastica, con rifiniture eleganti; ne ho visti certi in Argentina curati come un fucile d'alto livello, con il grilletto e certe finiture dorate e un bellissimo legno.
In Italia la versione "lusso " non ho mai avuto il privilegio di incontrarla.
Molte case ci si sono provate, anche alcuni artigiani con acciao Breda, etc.
Ritengo il 412 Beretta, detto tronchino, un ottimo fucile ne ho due un 20 e uno 12 , entrambi canna da 71 una stella.
Il 12 in particolare ha un ottima balistica, come il 20 del resto, li uso spesso quando devo andare in luoghi lontani e avere uno schioppo leggero che si mette nello zaino fa comodo. Non amo vantarmi ma garantisco che se ci si prende la mano è un vero fucile a tutti gli effetti, guardato con scherno da chi lo considera poco più di un giocarello.
Quest'anno con il 12 un vecchio fagiano maschio è caduto stracciato con il 12 e un cartuccia del 7, marca rio da piattello, ad una distanza di tutto rispetto.
Anche qualche piccione non lo ha gradito.
Il guaio che avevo con il 12, era che dava un rinculo troppo marcato e mi stava corto, un buon calciolo Cervellati, ha ammorbidito la "botta" e migliorato di molto la mia posizione.
Il mio compare di caccia ne usa da secoli uno in calibro 20 e gli ho visto fare cose notevoli, il mio amico si è invecchiato e il peso di un normale fucile talvolta lo inibisce e allora piuttosto che rimanere a casa porta il fido "schioppetto", come ama chiamarlo.
I Beretta, torno a ripetere, sono i più eleganti e hanno ottime canne, non so dire nulla sulle altre versioni: investarm, falco, etc.
Come ogni schioppo deve calzare bene e il cacciatore che ci crede fa belle prede.
In tempi non molto recenti era amato da tutta una serie di contadini \ bracconieri che lo tenevano sempre sul trattore o sulla Lambretta,unto e sporco all'inverosimile, nascosto in una "balletta" ossai un sacco prima di iuta poi di fibra sintetica e quando lavoravano il terreno ci bastonavano animali cacciati via non certo in modalità nobile e di ars venatoria.
Però, come più volte si è detto, in un altro momento storico, quello che contava era il portare a casa un po' di ciccia nobile.
Nei vecchi casali spesso lo si vedeva attaccato sul muro polveroso ma sempre pronto all'uso, magari per la volpe, quando chi la uccideva faceva visita ad altri contadini che gli donavano uova o del vino come forma di ringraziamento.
Molti affermano che vanno solo per i tiri a fermo, specie nei vari calibri piccoli magari a capanno; non ho mai sparato con un 28 o un 32, ma il 16, il 20 e 12, ribadisco sono fucili a tutti gli effetti.
Per quanto riguarda i vecchi tronchini Beretta l'unica accortezza che bisogna avere, (...o che bisognava avere...) è quella di tenerli sempre puliti, altrimenti le canne si camolano irrimediabilmente; in giro se ne trovano in condizioni buone all'esterno, ma pietose all'esterno!
A riconferma che parliamo di veri e propri fucili basta guardare quelli che costruivano in Inghilterra e Belgio, dove non ci si trovava davanti a dei semplici pieghevoli, ma dei veri e propri basculanti con rifiniture di tutto punto!
Proprio con uno di questi io ho iniziato la mia carriera venatoria.
Si tratta di un vecchio monocanna Liegi basculante in Calibro 16, 77cm di canna strozzato * e camerato 65mm, bellissimo, con tanto di estrattore automatico!
Risalente ai primi anni '30 era il fucile di mia Nonna (...avete letto bene,non ho sbagliato!), con cui andava sulle rive del Tevere a gallinelle ed acquatici vari.
Poi è stato il primo fucile di mio padre, che lo ha utilizzato nei primi anni di licenza (...e non) al passo su tordi e colombacci.
Spero che sarà anche il primo fucile di mia figlia, ed è gelosamente custodito nel blindato delle armi piu belle che ho in casa.
Non vi dico dove arriva come resa balistica, è da rimanerci male!
Peccato per lo scatto piuttosto pesante...
Sarebbe interessante aprire una discussione a tema per questi fucili, credo sarebbe molto interessante e molto meno scontata di quello che si puo pensare!
Saluti[:-golf]
ClaudioCommenta
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E chi si accontenta GODEEEE
Lo so che è una favola...[:D]:-pr[brindisi]...ma come ho scritto nel sondaggio, per il tipo di caccia che facciamo e le zone che battiamo non è troppo indicato...[:-cry][vinci]
---------- Messaggio inserito alle 03:41 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 03:39 PM ----------
Di la verità...si vede che hai un ottimo cane...li ha presi tutti lui....[:D][:D]
:-pr
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Sono contento che tu sia daccordo sulla tipologia di questi fucili che come ho detto sono spesso denigrati.Sono d'accordo, sono signori fucili a tutti gli effetti, e non giocattoli! Ai detrattori bisognerebbe dire se ci si vogliono parare davanti!
Per quanto riguarda i vecchi tronchini Beretta l'unica accortezza che bisogna avere, (...o che bisognava avere...) è quella di tenerli sempre puliti, altrimenti le canne si camolano irrimediabilmente; in giro se ne trovano in condizioni buone all'esterno, ma pietose all'esterno!
A riconferma che parliamo di veri e propri fucili basta guardare quelli che costruivano in Inghilterra e Belgio, dove non ci si trovava davanti a dei semplici pieghevoli, ma dei veri e propri basculanti con rifiniture di tutto punto!
Proprio con uno di questi io ho iniziato la mia carriera venatoria.
Si tratta di un vecchio monocanna Liegi basculante in Calibro 16, 77cm di canna strozzato * e camerato 65mm, bellissimo, con tanto di estrattore automatico!
Risalente ai primi anni '30 era il fucile di mia Nonna (...avete letto bene,non ho sbagliato!), con cui andava sulle rive del Tevere a gallinelle ed acquatici vari.
Poi è stato il primo fucile di mio padre, che lo ha utilizzato nei primi anni di licenza (...e non) al passo su tordi e colombacci.
Spero che sarà anche il primo fucile di mia figlia, ed è gelosamente custodito nel blindato delle armi piu belle che ho in casa.
Non vi dico dove arriva come resa balistica, è da rimanerci male!
Peccato per lo scatto piuttosto pesante...
Sarebbe interessante aprire una discussione a tema per questi fucili, credo sarebbe molto interessante e molto meno scontata di quello che si puo pensare!
Saluti[:-golf]
Claudio
Per lo scatto duro del mio 12 ho risolto grazie ad un bravo artigiano armaiolo che ha il benemerito vizio di non gettar via nulla.
In pratica sono andato da lui perchè il 12 in questione è transitato dalle mie mani attraverso una eredità e lamentavo che ogni tanto faceva cilecca.
In un barattolo pieno di oggetti sconosciuti ai comuni mortali, ha trovato un vecchio gruppo di scatto e lo ha sostituito, all'inizio come mi aveva annunciato avrei avuto difficoltà nell'aprire il fucile, dovevo usare, non ridete, i guanti da cantiere, poi dopo poche "botte", una quindicina, si è miracolosamente allentato e ora si apre con facilità per contro anche lo scatto del grilletto è riuscito ad ammorbidirlo.
Inoltre mi diceva il vecchio compagno di caccia di cui parlavo prima, che bisogna fare molta attenzione nel chiuderlo bene onde scongiurare una corretta percussione e molte parolacce per l'odioso clic senza bum.
Mi si perdoni il gergo fumettistico.
Mentre il 20 era nuovo di zecca quando lo comprai, il 12 era del padre di un' amica che non credo lo avesse mai pulito; quando lo presi pensavo fosse inutilizzabile, invece dopo una pulitura non troppo invasiva, sempre dell'armaiolo di cui sopra, ha mostrato solo delle leggere camolature non pericolose,a dire dell'armaiolo del quale mi fido.
Mi ha consigliato di tenerlo mai secco e sempre oliato per evitare che la ruggine o chi per essa avanzi e di pulirlo bene prima di uscire dai residui d'olio e il contrario ad ogni rientro.
Sono contento di non essere il solo a parlare bene di queste armi.[brindisi]Commenta
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per la cilecca,Sono contento che tu sia daccordo sulla tipologia di questi fucili che come ho detto sono spesso denigrati.
Per lo scatto duro del mio 12 ho risolto grazie ad un bravo artigiano armaiolo che ha il benemerito vizio di non gettar via nulla.
In pratica sono andato da lui perchè il 12 in questione è transitato dalle mie mani attraverso una eredità e lamentavo che ogni tanto faceva cilecca.
In un barattolo pieno di oggetti sconosciuti ai comuni mortali, ha trovato un vecchio gruppo di scatto e lo ha sostituito, all'inizio come mi aveva annunciato avrei avuto difficoltà nell'aprire il fucile, dovevo usare, non ridete, i guanti da cantiere, poi dopo poche "botte", una quindicina, si è miracolosamente allentato e ora si apre con facilità per contro anche lo scatto del grilletto è riuscito ad ammorbidirlo.
Inoltre mi diceva il vecchio compagno di caccia di cui parlavo prima, che bisogna fare molta attenzione nel chiuderlo bene onde scongiurare una corretta percussione e molte parolacce per l'odioso clic senza bum.
Mi si perdoni il gergo fumettistico.
Mentre il 20 era nuovo di zecca quando lo comprai, il 12 era del padre di un' amica che non credo lo avesse mai pulito; quando lo presi pensavo fosse inutilizzabile, invece dopo una pulitura non troppo invasiva, sempre dell'armaiolo di cui sopra, ha mostrato solo delle leggere camolature non pericolose,a dire dell'armaiolo del quale mi fido.
Mi ha consigliato di tenerlo mai secco e sempre oliato per evitare che la ruggine o chi per essa avanzi e di pulirlo bene prima di uscire dai residui d'olio e il contrario ad ogni rientro.
Sono contento di non essere il solo a parlare bene di queste armi.[brindisi]
capita spesso nel bosco che un po' di sporco, un pezzetto di foglia uno spino di rovi, resti a contrasto, di solito quando si chiude si sente che lo scatto, il clic di chiusura non e' perfetto, ma puo' succedere di non starci attenti e in quel caso la cilecca e' sicura.
i miei, apparte il 28 acquistato in seguito, erano tutti del nonno e lui ogni volta che rientrava, una passata alla canna e una spruzzata d'olio, i legni del 20 che usava di solito son talmente impregnati d'olio che ancora lo trasudano, di solito questi fucili oltre alle doti, han sempre un gran valore affettivo......Commenta
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Qui in Friuli i semiautomatici sono limitati a due colpi da almeno 35-40'anni. Li usa ugualmente chi fa capanno per tordi o allodole e appostamento in genere, anatre e colombacci soprattutto, perchè rincula meno e spara meglio (in teoria, ma il più delle volte anche in pratica) di un basculante, è più comodo da ricaricare in appostamento e... costa meno, a parità di qualità meccaniche. Secondo voi, se la limitazione a due colpi fosse estesa a tutta l'Italia, il semiautomatico resterebbe ugualmente il preferito e, se sì, in base alle stesse ragioni elencate sopra?Commenta
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Tronchino e valore affettivo costituiscono spesso un binomio inscindibile, anche io i primi tiri li feci con uno di questi fucili e poi se appartenevano al babbo o al nonno anche se rotti e arrugginiti ci faranno sempre compagnia ricordando magari giornate slendide in compagnia di un papà che non c'è più e che ci ha trasmesso l'amore per la caccia.
A questo proposito mio padre che è stato cacciatore per tutta la vita, quando ero bambino mi raccontava le sue cacciate e quando non poteva più venire, con mia grande tenerezza, chiedeva di raccontarmi le mie: voleva sapere cosa avevano fatto i cani,chi aveva padellato,e altro.
E come vorrei averlo ancora accanto.Commenta
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da sly8489Spero che questa è la sezione giusta per rispondere a chi considera e ha opinioni diverse sull'utilizzo del kiplauff a caccia. Partiamo da questa affermazione:...
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da l'ingleseUn tuono , un colpo di fucile mi ricorda che oggi , nella forma ridotta della Preapertura , inizia la nuova Stagione Venatoria !
Quanti anni...-
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da Er MericanoStamattina, guardando fuori dalla porta a vetri nel retro della casa ho visto sul prato del vicino un avvoltoio e un mockingbird (mimo poliglotta) che...
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da rocco71Mi spiego meglio. Ho un B 725 Hunter cal. 12 nuovo. Sono abituato con il benelli che dopo aver sparato basta lasciare pochissimo il grilletto per agganciare...
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da Er MericanoNessuno qui ha una carabina camerata per tale cartuccia e vuole parlare dei suoi pregi e difetti?
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