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#1 |
Gran Guru del forum
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Il 22 novembre del 1963 il Presidente degli Stati Uniti, J.F.Kennedy veniva assassinato a Dallas.
Nelle immediate ore successive veniva arrestato il suo presunto assassino, Lee H.Oswald, il quale, appena 36 ore dopo veniva ucciso a sua volta nei locali della Polizia di Dallas. Da allora, due teorie si contendono la verità sui tragici fatti di quel giorno. Da un lato, la versione ufficiale scaturita dalle indagini e dal rapporto della commissione governativa che indagò (Rapporto Warren), la quale indica nel solo Oswald l'ideatore e attuatore del piano omicida, dall'altro canto i teorici del complotto che asseriscono che quel giorno a sparare furono due o più tiratori. Allego qui l'indirizzo di un sito completamente italiano abbastanza esasustivo sull'argomento, il cui autore propende decisamente per la versione ufficiale, ma essendo ben strutturato può dare un'idea precisa di ciò che avvenne quel giorno a chi non conosca perfettamente tutti gli aspetti della vicenda: http://www.johnkennedy.it/ Qui invece, allego le immagini del filmato amatoriale di Zapruder che riprende l'intera sequenza di morte, nella versione intera e senza filtri, fin quando si vede chiaramente la testa del Presidente esplodere per il colpo fatale. http://www.johnkennedy.it/?p=231 Perchè faccio tutto questo? Perchè le due tesi asseriscono i fatti in modo diametralmente opposto: 1) La versione ufficiale asserisce che il colpo fatale, l'ultimo, proviene dalle spalle del Presidente, in alto, dalla finestra del sesto piano di un deposito di libri e sarebbe il terzo proiettile sparato da Oswald con un moschetto Carcano mod.91 dotato di telescopio a quattro ingrandimenti, arma che lassù fu effettivamente poi ritrovata; 2) I negazionisti contestano ciò, forti delle immagini del filmato di Zapruder dal quale appare plausibile un impatto dal davanti, con la testa del Presidente che al momento di ricevere il proiettile esplode andando violentemente all'indietro. A tutt'oggi, entrambe le teorie hanno i loro pro e i loro contro, e nelle pagine che ho allegato potrete leggerle entrambe e farvi un'idea personale. Interessantissima poi la teoria della pallottola magica, la prima che colpì Kennedy, che, sempre nella versione ufficiale, lo trapassò da parte a parte, facendo poi lo stesso con il governatore Connaly seduto davanti a lui, al quale provocò svariate ferite tra petto, polso e gamba per poi venire trovata praticamente integra sulla sua barella. Ho postato qua questa discussione e non nella sezione chiacchierando perchè mi piacerebbe conoscere il parere dei tanti esperti e dei tanti appassionati del forum su un tema cosi famoso, così controverso, e così apparentemente inestricabile. Grazie a tutti coloro che vorranno dare il loro parere e il loro contributo. ![]()
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Parsifal? So nannte traümend mich einst die Mutter.. Ultima modifica di parsifal69; 19-08-15 a 11:15 PM |
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#2 |
Guru del forum
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Bravo Enzo. Questa è una discussione interessantissima!!
Non riesco a capire come un calibro 6,5x52 carcano, potesse fare tutti quei danni. Ma io non sono esperto di carabine, quindi... Ciao |
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#3 |
Collaboratori
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Temo che questa discussione vada spostata dall'altra parte, magari dopo aver concesso un pò di attenzione degli esperti "rifle man " .
Michele14, non capisci come il Carcano abbia fatto tanti danni... si vede che non hai provato cosa può fare una carabina .22 LR ! E il Carcano, ricordo tanti anni fa, delle prove a cui assistetti, che perforò una piastra d'acciaio spessa una decina di mm, facendo un cratere d'entrata. Per non parlare delle migliaia di poveri diavoli colpiti al fronte delle I Guerra Mondiale! Mica solo gli Austriaci avevano armi letali, sennò avremmo perso... Ultima modifica di edo49; 20-08-15 a 10:53 PM |
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#4 | |
Guru del forum
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Ciao |
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#5 | |
Moderatore caccia selezione
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Se fossi stato il killer (chiunque e dovunque fosse) avrei scelto un calibro 22 ad altissima velocità con palla di medio-medio/alta espansione sui 50/55 grani (non esplosiva all'impatto). Bersaglio non protetto, masse muscolari modeste, bersaglio in movimento e quindi alta probabilità di colpo piazzato non benissimo..... anche senza un colpo definitivo alla testa.... quasi impossibile sopravvivere con un colpo simile al tronco. Se invece avessi dovuto sparare da più lontano, magari dal fianco.... alta probabilità di bersaglio parzialmente coperto dalla scorta e/o da parti del veicolo. Prevalente la necessità di attingere comunque il bersaglio a discapito del migliore effetto terminale..... calibro 308/30-06 palla blindata sui 170 grani Uno o più colpi del primo avrebbero avuto un effetto "esplosivo", uno o più colpi del secondo avrebbero prodotto ferite più contenute (magari dopo aver attraversato due corpi e una portiera). ---------- Messaggio inserito alle 11:52 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:51 PM ---------- Sugli alieni, invece, mi dichiaro totalmente incompetente ![]() ![]() ![]() ---------- Messaggio inserito alle 11:57 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 11:52 PM ---------- Per il primo uso.... un 22 swift ( c'era già il 22-250 ? ottimo anche quello) con la possibilità di usare armi abbastanza corte e leggere ed, eventualmente, ripetere facilmente il colpo. Altrimenti un più corposo 25-06 (ma mi sembra già troppa roba) |
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#6 | |
Guru del forum
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I calibri 22 ad alta intensità hanno proiettili troppo fragili e facilmente deviabili se incontrano anche ostacoli minimi e troppo rumore di sparo facilmente individuabile da dove partono i colpi. P.S. le cartucce erano di produzione Americana e non di surplus ex militari italiane, che vanno in ogni dove Saluti |
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#7 | |
professional turkey
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Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250) |
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#8 | |
Guru del forum
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Nel 1939, le forze armate italiane, volevano sostituire il il 6,5x52, con il 7,35x51 modificando il colletto (non so se si chiama così) della cartuccia 6,5 in modo si potesse inserire la palla cal 7,35. Questo perché dicevano che colpendo il soldato in una parte non vitale, ferivano, facendo pochi danni. Poi negli anni 50 la nato creò la cartuccia cal 7,62x51, ed in pratica alcuni dicono abbiano preso spunto dalla cartuccia 7,35 carcano. Infatti hanno il bossolo della stessa lunghezza. Non so se è vero. Comunque c'è da dire che quando fu creata la cartuccia 6,5 carcano, gli italiani avevano Creato una cartuccia troppo innovativa per l'epoca(la maggior parte degli eserciti usava cartucce da 7 a 8 mm). Basti pensare che adesso si utilizza il 5,56 nato che è ancora più piccolo!! Il 6,5 carcano creato nello stesso periodo del 6,5x55 sv, nonostante avesse il bossolo più corto, aveva più o meno, la potenza di quest'ultimo! Comunque per quanto a livello di esercito Siamo sempre stati delle mezze seghe, qualche i invenzione buona l'avevano fatta pure noi. Peccato che questi due calibri non si usino più. Forse ancora potevano difendersi bene. Ciao ---------- Messaggio inserito alle 01:14 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:08 PM ---------- Tengo a precisare che a livello di esercito eravamo scarsi, non per colpa dei soldati, che davano il massimo con i mezzi che avevano (quindi si arrangiavano alla bene in meglio), ma a livello di comando facevamo pena, sia nella prima (vedi Caporetto) che nella seconda guerra mondiale. Ciao |
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#9 | |
Moderatore caccia selezione
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![]() Mentre noi avevamo (da mezzo secolo ?) quel polmone del caricano in armi "modernissime" a otturatore, gli altri ci sparavano con robaccia tipo 30-06 e 8x57 in armi spesso semi auto (solo gli inglesi avevano una munizione altrettanto antica). In compenso non avevamo quasi armi di squadra, la nostra artiglieria era la stessa avanzata nella prima guerra mondiale, le capacita industriali ridicole rispetto ai maggiori contendenti (provate a guardare i carri italiani dell'epoca e mettetelo vicino ad un panzer tedesco.....) Il nostro calibro era una meraviglia a cavallo fra 800 e 900, nella seconda guerra mondiale era minimo obsoleto, alla'epoca dell'omicidio di Kennedy un polmone pazzesco, un arnese venduto per corrispondenza al prezzo del trasporto. E' una arma e, come tale, mortale ma, con tutta la più buona volontà, non certo l'arma preferita da un cecchino |
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#10 |
Collaboratori
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[QUOTE=michele14;1133600]Mi sembra strano avvenga una cosa del genere. Io non è che capisco più di tanto. Però, mi sembra sia una cosa impossibile.
Nel 1939, le forze armate italiane, volevano sostituire il il 6,5x52, con il 7,35x51 modificando il colletto (non so se si chiama così) della cartuccia 6,5 in modo si potesse inserire la palla cal 7,35. Questo perché dicevano che colpendo il soldato in una parte non vitale, ferivano, facendo pochi danni. Poi negli anni 50 la nato creò la cartuccia cal 7,62x51, ed in pratica alcuni dicono abbiano preso spunto dalla cartuccia 7,35 carcano. Infatti hanno il bossolo della stessa lunghezza. Non so se è vero. Comunque c'è da dire che quando fu creata la cartuccia 6,5 carcano, gli italiani avevano Creato una cartuccia troppo innovativa per l'epoca(la maggior parte degli eserciti usava cartucce da 7 a 8 mm). Basti pensare che adesso si utilizza il 5,56 nato che è ancora più piccolo!! Il 6,5 carcano creato nello stesso periodo del 6,5x55 sv, nonostante avesse il bossolo più corto, aveva più o meno, la potenza di quest'ultimo! Comunque per quanto a livello di esercito Siamo sempre stati delle mezze seghe, qualche i invenzione buona l'avevano fatta pure noi. Peccato che questi due calibri non si usino più. Forse ancora potevano difendersi bene. Ciao[COLOR="Silver"] Caro Michele, anche io ho letto su riviste quello che riporti qui sopra, tuttavia, poichè in gioventù ero molto incuriosito di capire gli eventi bellici della I e II G.M., mi sono un pochino documentato da fonti storiche (anche da sopravvissuti...) ed ho aggiunto le mie conoscenze di Ingegneria nel settore Metalmeccanico, arrivando a conclusioni molto diverse di quello che hanno scritto molti in questo argomento, animati da pregiudizi ideologici (pro o contro) e da TANTA ignoranza ingegneristica. Un principio fondamentale che ho appurato è che le tappe dello sviluppo della realizzazione delle Armi sono SEMPRE condizionate dal livello di sviluppo dell'Industria Metalmeccanica di una Nazione, e questo dipende sia dalle conoscenze tecniche che hanno le sue maestranze ma anche dalla bontà dlle macchine utensili di cui si sono dotati. Non a caso la qualità degli acciai di fine '800 era molto più scarsa di quella degli anni '920 e quella degli anni successivi accrebbe in qualità, ma restò più scarsa in Italia che in Germania e USA. Il motivo è dovuto ad un più tardo sviluppo siderurgico dell'Industria Italiana, che, non dimentichiamo, si sviluppò solo ai primi del '900, causa la recente formazione della Nazione... e la mancanza cronica sia di minerale di Ferro che di Carbone. Perciò il cal. 6,5 fu si una scelta moderna, ma dettata da ciò che stava avvenendo in TUTTI gli Stati europei, cioè l'abbandono dei vecchi fucili a polvere Nera di grosso calibro e scarsa velocità. Non inventammo niente di nuovo, esistendo in giro molti cal. 6,5, Svedesi, Argentini, ecc. Infatti ai quei tempi, visto che tutti più o meno usavano l'azione "a catenaccio", ogni Stato voleva avere il SUO calibro, diverso dagli altri per sagoma e bossolo, come pure alcuni usavano i treni con larghezza dei binari diversa (scartamento), tutto per contrastare le invasioni dei nemici. Come ti hanno detto in parte i Cacciatori, non conta il diametro del proiettile per la lesività, perchè questo, muovendosi a vel. supersonica, entrando nei corpi spinge i tessuti violentissimamente in avanti, producendo una devastazione molto grande e facendo scoppiare i vasi e le cavità con dentro i liquidi. Per cui letteralmente FULMINA la vittima. Se sparato oltre i 300 m, l'aria rallenta il proiettile sotto la velocità del suono, non fa più la cavitazione esplosiva ma buca come un trapano; se nel frattempo si mette di traverso, fa una ferita più vasta, "a buco di serratura". E' una bufala che la Nato inventasse il 7,62x51, meglio potrebbero dirtelo gli Amici che hanno servito nelle F.F A. Gli Americani, per farci ricostruire l'esercito della nata Repubblica, ci diedero i loro vecchi Garand a ripetizione automatica. Questo fucile, molto invidiato dal nostro Stato Maggiore, durante la Guerra, non era all'altezza della nostra Industria Bellica, per la qualità sofisticata degli acciai e relativi trattamenti sotto vuoto che richiedeva per resistere al martellamento del fuoco ripetuto sugli otturatori e pistoni di presa gas. Il munizionamento relativo, cal. 30.06 era molto potente, costoso e pesante. A seguito ad esperienze fatte dagli Americani, loro e non la Nato crearono un cal. 30 ridotto, appunto il cal. 308, depotenziato ma non troppo. La Beretta studiò una modifica per trasformare il fucile a raffica... ma quella è un'altra storia. Morale della storia, il Carcano fu un fucile adottato prima del 1891 con i migliori ritrovati dell'epoca, perfettamente in grado di spacciare un nemico anche a centinaia di metri di distanza, anche con un corsetto di lamiera! Fu mantenuto in servizio per quasi 100 anni, e si comportò onorevolmente . Per curiosità riporto che mio Padre, Ufficiale del Regio Esercito, fu comandato al servizio nel 1942 alla Fabbrica d'Armi di Terni, ove c'era un Centro Studi sulle Armi (anche quelle di preda bellica) e mi disse più volte "DUE sole armi del Regio Esercito funzionavano sempre, nei fanghi di Grecia, nel deserto Africano, nelle pianure gelate della Russia: il '91 e la Beretta 34, tutte le altre (Breda compresa) si bloccavano, per lo sporco, la sabbia, l'olio gelato...". Chiedo scusa della prolissità, ma mi sentivo in dovere di scrivere queste cose. Buona notte. Edo49 Ultima modifica di edo49; 22-08-15 a 12:45 AM |
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Tag |
kennedy, omicidio, presidente |
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