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#1 |
Guru del forum
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Buongiorno.
Senza addentrarmi nelle polemiche che forse qualcuno avrà recentemente letto su vari blog e social piemontesi, vorrei fare una domanda riguardo alla legittimità della quota che alcuni comprensori e atc impongono per il prelievo della fauna in programmata. Mi spiego meglio: da sempre i comprensori richiedono una quota per la partecipazione alla caccia di selezione e, sinceramente, ho sempre pagato senza pormi domande. Quando però si affaccia la richiesta del versamento di una quota per il prelievo di selvaggina per la quale viene già pagata una tassa di concessione nazionale e regionale comincio a pormi qualche domanda sulla legittimità di tale richiesta (non conoscendo in dettaglio la legge). In base a quale articolo un ente può chiedermi un extra costo per il prelievo di un capo? Un processo portato all'estremo non rischia di diventare discriminatorio? Capisco che i cacciatori sono tendenzialmente considerati una categoria di benestanti, dal momento che chi può permettersi il trasporto in elicottero della spoglia di un cervo non è certo uno che ha problemi, ma non siamo tutti così. Se per esempio devo pagare un tot per prelevare il cinghiale, un tot per prelevare la lepre, un tot per il fagiano e un tot per la pernice, cosa resta prelevabile solo per il fatto di aver pagato una concessione? Mi pare si profili in questo sistema la figura del cacciatore-base che per mancanza di reddito può dedicarsi al massimo alla cornacchia e al tordo, mentre per il resto servono soldi. E' lecito? E' corretto? Grazie
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L'indulgenza verso sé stessi induce ad essere accondiscendenti verso le scorrettezze altrui. Gamsbart Power
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#2 |
Utente abituale
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Il paragone che sto per fare probabilmente e' molto forzato, perche' basato su una realta' di un paese diverso. Per cacciare le anatre negli U.S., uno deve comprare, oltre alla licenza rilasciata dallo stato o dagli stati dove uno caccia (non esiste una licenza di caccia per l'intera Nazione) due "francobolli," uno federale, ed uno dello stato dove si caccera', o uno per ogni stato dove si caccera'. Quindi per abbattere lo stesso capo, uno paga due volte (io no, perche' in Alabama dopo i 65 anni d;eta', ed in Alaska dopo i 60 non si paga ne' licenza ne' "francobollo" di stato, ma devo pero' comprare quello federale).
Non mi dispiaceva doverne comprare due perche' sia il governo federale che quello statale impiegano la maggior parte di quei soldi per la preservazione di aree naturali, la sorveglianza, il controllo dei nocivi, ecc. e tutte le altre attivita' che sono benefiche per le popolazioni di anatidi e di tutta la selvaggina migratoria e stanziale. Ovviamente non so che cosa si faccia con i fondi raccolti da voi con quella doppia tassazione di cui parli. Lecito e corretto? Non sta a me giudicare. Come ho detto tutto dipende da dove vanno i soldi. Se se li mangiano vari enti e organizzazioni senza che nessun beneficio venga ricavato dall'ambiente e dalle popolazioni animali non e' ne' lecito, ne' corretto. Se invece tali fondi vengono utilizzati nela maniera giusta, ben venga la doppia tassazione. Dopo tutto, andare a caccia non e' obbligatorio. Io sarei piu' propenso a vedere le vostre enormi ed estreme tasse su carburanti e su quasi tutto il resto come poco lecite e corrette, perche' se a caccia non e' obbligatorio andarci, e' invece obbligatorio riscaldare la casa, andare al lavoro in auto e comprare cibo e vestiti cose necessarie sulle quali la tassazione sui carburanti influisce in grande percentuale.
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Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna! |
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#3 |
Utente abituale
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Sinceramente, in linea di principio, mi dà più fastidio pagare i soldi di un capo in selezione che quello della caccia programmata. Dico in linea di principio perché pagherei volentieri se i soldi venissero usati per una buona gestione del territorio e nn semplicemente per il rilascio di pollame.
Ovviamente parlo per il mio atc |
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#4 |
Utente abituale
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Io sono d’accordo a far pagare quando il cacciatore non fa niente. Quando invece si presta manodopera (censimenti, sfalci o ripristini, catture, accompagnamenti e quant altro) beh allora anche no anche perché il tempo è denaro.
Certo magari ci sono i danni da pagare.. ma anche lì si aprirebbe una discussione infinita In sostanza cacciare in un atc con prezzi da afv per me ha poco senso |
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#5 | |
Guru del forum
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![]() Quote:
Ma andando un po' più in profondità, mi chiedo proprio in base a quale principio di legge un ente stabilisce che un prelievo si paga e un altro no.
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L'indulgenza verso sé stessi induce ad essere accondiscendenti verso le scorrettezze altrui. Gamsbart Power
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Tag |
caccia, pagamento, programmata |
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