Originariamente inviata da Er Mericano
Cio' che mi preoccupa delle canne raggiate e' che, come diversi di voi hanno confermato, parecchie beccacce cadono vive. Ma quante, pur ferite, non cadono, e vanno a morire altrove? Logicamente, se parecchie cadono vive perche' "scarseggiate" a causa dell'estrema dispersione dei pallini, anche una certa quantita' vengono ferite ma non cadono e forse non mostrano neanche segno di essere state colpite. Senza voler offendere nessuno, credo che come cacciatori noi dobbiamo evitare ferimenti. Meglio padellare che, per essere sicuri di colpire anche se la mira non e' stata perfetta, usare un metodo che non uccide pulitamente e sicuramente fa morire di stenti diversi esseri che non meritano tale sorte. Usare un fucile/innaffiatoio non mi pare giusto, e se io cacciassi beccacce userei magari una 4 stelle di prima ed una 3 stelle di seconda. O padello, o abbatto pulitamente. I feriti ci saranno sempre, purtroppo, a causa di errori di imbracciatura e di tiro. Ma almeno se ne ridurra' il numero. Anche le cartucce cosiddette "dispersanti" mi lasciano perplesso. Non voglio iniziare una polemica, e che ognuno faccia cio' che voglia--ma che almeno pensi alle possibili conseguenze prima di fare una scelta di canne, strozzatori, ecc. Esprimo la mia opinione, alla quale ho diritto, come pure ho diritto ad esprimerla. Si parla tanto di etica venatoria. Questa e' connessa anche alla micidiaita' (o mancanza di essa) degli strumenti usati a caccia. Per quanto riguarda me personalmente, preferisco o padellare o anche rovinare un po' il selvatico con una sufficiente concentrazione di pallini, che impanciarlo con un solo pallino che sebbene non abbatterlo ne provochera' una morte terribile. Si', e' vero che gli scolopacidi sono considerati "fragili," che basta un pallino per buttarli giu'... Io non ci credo troppo. Dipende da dove li colpisce quel pallino.
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