[quote=Valealba;1468799]
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Credo fermamente che, nel rapporto con il cane, oltre al rinforzo positivo ci debba essere un sano timore reverenziale, il tipo di soggezione che ha il bambino nei confronti del padre.
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Non è timore, è sottomissione spontanea. Umanamente io lo definisco rispetto. Se vuole essere rispettato, il padrone il rispetto se lo deve guadagnare. La stessa cosa è per il bambino, il padre se vuole essere rispettato deve lottare per conquistare e mantenere la leadership.
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Io in realtà sono anche troppo morbida, con tutti gli animali, ma ho imparato ad essere autoritaria e quando Mafalda fa qualcosa che non deve o non torna subito al richiamo, il tono della mia voce diventa imperioso e senza averle mai alzato le mani lei torna guardandomi con lo sguardo di chi è mortificato per avermi fatto arrabbiare.
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Sarebbe meglio mantenere sempre la stessa linea, altrimenti i cani si sbilanciano. Per esempio la sera non puoi usare una linea morbida e la mattina, iniziare a lavorare pretendendo dal cane una collaborazione totale e devota. L'avvertimento e la minaccia vanno bene, ma quando diventano troppo c'è qualcosa che a monte non funziona. Ma questo dipende anche dal carattere del cane, ad alcuni cani si può dare più confidenza e ad altri è meglio non darla.
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Credo che questa dinamica ci debba essere, che il rispetto sia importante. Non può essere sempre e solo una questione di premio.
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Il premio aiuta, è un rinforzo in più, lo accetta fino quando gli conviene. Il premio rende il cane più ubbidiente, però è facile capire quando il cane collabora interagendo e quando ubbidisce senza interagire.
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ll maschio ha una sua storia di grande solitudine e assenza di riferimenti umani. Si è formato il suo carattere abituandosi a passare il suo tempo a cacciare lucertole senza nessuno.
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Credo che almeno una volta al giorno qualcuno gli portava da mangiare, questo gli è bastato per avere un rapporto accettabile con le persone.
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Dal primo giorno che l'ho portato a casa si è attaccato moltissimo a me, è iperappiccicoso e sempre in cerca di contatto.
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Molto probabilmente l'aver concesso con troppa facilità è una probabile causa dei problemi di dominanza. Non è nella natura del cane farsi accettare senza combattere. Quello di voler farsi accettare dal cucciolo o dal cane adulto è un errore che commettono in molti, non è partire con il piede giusto, è il cucciolo o il cane adulto che deve lottare per farsi accettare.
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Credo che quello che chiami "collegamento" in parte ci sia già.
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Quello che sembra potrebbe non essere, il cane mente, in casa e in giardino ti fa credere di essere sottomesso e in terreno libero diventa quello che realmente è. E' difficile togliersi il cucciolone di dosso, cioè renderlo autonomo nel periodo giusto senza stare sempre appiccicato ai pantaloni, per un cane adulto è ancora più difficile. Come ha detto Enrico "provare non costa niente" se riesci a staccarti dal cane è meglio per il cane, come minimo avrai un cane più riposato e rilassato, inoltre gli giovare sul collegamento.
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Le prime uscite nel bosco con lui sciolto era letteralmente incollato a me, non mi perdeva di vista.
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Era come un cucciolo che aveva acquisito consapevolezza, per esplorare aveva bisogno di fare esperienza.
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L'allontamento progressivo è andato di pari passo con la sicurezza che ha acquisito, rispetto a me e al posto che ormai conosce bene. La mancanza di collegamento nel momento in cui si allontana e non risponde al mio richiamo credo sia il frutto di quel "lavorare da solo" che è l'unico modo che conosce.
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Senza offesa, il cane è stato poco socializzato e poco addestrato, anche in questo caso hai concesso troppo. Adesso bisogna rimettere i buoi nella stalla e chiudere la stalla. Qualsiasi cane, anche il più addestrato del mondo quando va fuori mano è refrattario a qualsiasi ordine. L'ordine impartito al cane va esercitato con un assiduo controllo, altrimenti è meglio stare zitti. Presumo che per fare questo devi portare il cane in spazi molto aperti, ed evitare il più possibile il folto della vegetazione. Fischiare al cane quando non lo vedi è sbagliato, anche farsi cercare dal cane o andare in cerca del cane è sbagliato, per questo mi sembra di aver detto che per avere i cani collegati, oltre alla socializzazione, all'addestramento, serve anche saper condurre il cane a caccia.
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Ed infatti quando non è dietro a qualche obiettivo (traccia, topolino, lucertola), se lo invito a seguirmi lui lo fa. Quando è dietro al topolino o alla lucertola sbagli a chiamarlo.
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Dopo un certo lasso di tempo sicuramente mi viene a cercare, si preoccupa di tornare e controllare dove sono.
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Ha comunque un punto di riferimento, il problema che ti viene a cercare quando ha finito di fare i comodi suoi.
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Il problema è che nel mezzo fa da solo e io non ho nessun controllo, senza il GPS non saprei dov'è. Quanto alla femmina che lo segue, parlando con l'educatrice che mi ha seguito e che è esperta di relazione tra cani, ciò che è emerso è che è abbastanza normale che lei segua il maschio che fa parte della famiglia.
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Come ho già detto possiamo solo supporre. Tu non sai dov'è il cane, bisogna capire se lui sa dove stai tu, se tu non lo vedi per 15 minuti, non è detto che il cane ha cacciato per 15 minuti, potrebbe essere che ha cacciato 5 minuti, e gli altri 10 gli ha spesi per cercarti. Digli all'addestratrice che anche tu fai parte della famiglia, e non è affatto normale che la cagna ti abbandona per mettersi a rimorchio del maschio. L'influenza che ha il maschio sulla femmina si chiama dominanza.
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Parte del suo interesse credo sia anche per protezione, infatti lo ha trovato e "salvato" da un paio di situazioni in cui lui era in difficoltà. Lui è un pò imbranato avendo poca esperienza del mondo e alle volte si caccia nei guai.
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Per me la cagna si aggrega per cacciare.
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Non credo, invece, che si tratti di avermi tolto lo scettro e soprattutto di aver convinto la cagna; lui si fa i fatti suoi e a volte sembra quasi che sia scocciato del fatto che lei lo segua ovunque.
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Per cercare di risolvere il problema ti devi attenere ai fatti. I fatti dicono che la femmina segue il maschio, è collegata al maschio, altrimenti avrebbe continuato a cacciare con te.
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Non credo nemmeno si tratti di mancanza di riconoscenza, credo solo che quando il cane è spinto dallo stimolo della caccia l'istinto sia più forte di qualunque altra cosa,
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Sugli stimoli e l'istinto sono d'accordo, però gli istinti e gli stimoli li rimangono anche quando collabora ed interagisce con il padrone.
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di certo il cane non fa una valutazione di merito scegliendo di non essere riconoscente perchè preferisce farsi i fatti suoi.
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Il cane caccia per la sopravvivenza della specie, valuta e decide chi gli può assicurare questa sopravvivenza, se reputa il padrone all'altezza del compito rimane collegato e collabora, altrimenti la battuta la comanda lui.
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La sua riconoscenza si veda a casa o in altri contesti, quando è morbosamente attaccato a me.
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Non puoi vedere la riconoscenza del cane, perchè il cane non ha riconoscenza. A casa vedi l'interesse del cane in riguardo alla pappatoria. A casa chi ha la disponibilità alimentare? Forse è riconoscente perchè ti mette la testa sotto la mano e ti chiede la carezza? Il cane quando ti viene vicino viene per avere e mai per dare. Focalizza la tua attenzione su questi punti, dopo decidi cosa per te è meglio fare.

