Un giorno che ero andato a Milano a trovare la mia ragazza che era da alcuni parenti a san Donato Milanese gli telefonai e andammo insieme a casa del mio idolo. Un pomeriggio bellissimo in cui si parlo' di pesca e poi di pesca e infine di pesca con trote e cavedani che mi passavano davanti e barbi giganteschi e carpe e tinche tutti immaginati nei racconti del grande Mario, l'amico che tutti avrebbero voluto avere e dei tanti personaggi da lui raccontati nei suoi scritti che ancora oggi vengono considerati un must da tanti pescatori, e che purtroppo non si trovano piu' in commercio. La sua attrezzatura di canne che considerando che si parla di oltre 30 anni fa' erano gioielli, ma che rispetto alle attrezzature di oggi sarebbero state niente, e poi il libro " A pesca con i campioni" che mi regalo' con una dedica di suo pugno e che in mezzo a qualche trasloco poi mi spari'.....
Rimanemmo buoni anzi ottimi amici per molti anni e poi ci perdemmo di vista ma la sua carriera continuo' alla grande scrivendo per riviste come Pescare oppure Caccia e pesca e anche ricordo per una rivista di molti anni fa che si chiamava " Il pescatore" e dovunque leggessi c'era il mio amico il grande Mario Albertarelli che conosceva e scriveva di pesca sempre.
Un giorno venni a sapere che c'aveva lasciato, in punta di piedi, e lo venni a sapere dopo parecchio che era successo, perche' lui era cosi' un grande che non si gloriava di quello che era, i suoi articoli pur se dotati di grande esperienza non erano mai scritti per far pesare la sua enorme conoscenza ma solo per dare consigli agli amici, ai pescatori che per la prima volta si affacciavano sul Ticino, sul Piave, sul greto del torrente Orco o in una qualsiasi delle migliaia di acque che solcano il nostro bel paese.
Ciao Mario ti ricordo sempre con un grande smisurato affetto.
Il tuo amico Mauro Gullotta
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