c'era una volta la Starna....

Comprimi

Riguardo all'autore

Comprimi

ligure Scopri di più su ligure
X
 
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi
  • ligure
    Utente regolare
    • Mar 2019
    • 189
    • uscio
    • kurzhaar drahthaar

    c'era una volta la Starna....

    ....ho festeggiato, ahimè, i 50 anni di pda giusto settimana scorsa.....sono cresciuto a starne....provo a raccontarvi....
    Parliamo delle colline Astigiane,in particolare quelle a sud del fiume Tanaro....colline ripide per la granparte coltivate a vite, solo a fondovalle campi e boschi forse il 5% del totale....era una agricoltura d'altri tempi, fatta tutta a braccia, piccoli appezzamenti ,zero veleni....
    nocivi pochi....le cornacchie non esistevano....la selvaggina solo starne e lepri....i cacciatori locali ,un contadino su tre lo era, andavano esclusivamente a lepri coi segugi, il tiro al volo con le loro doppiette con canne lunghe e strozzate non lo provavano neppure.....solo uno ,tal Silvio, nato villico ma trasferitosi in città per lavoro...andava a starne, anzi come si chiamavano in dialetto a "pernis", ma ci andava a modo suo ...in silenzio faceva passare le vigne filare per filare e la sparava rigorosamente a terra, prendendone spesso più di una a botta. Col cane da ferma qualche raro torinese e più numerosi genovesi coi loro pointer e setter.......ma le colline erano tante e tutte popolate da brigate di pernis....i fagiani non erano ancora arrivati in collina, ricordo che qualche pomeriggio si andava giù verso la pianura a cercare un fagiano......
    Sembrerebbe tutto semplice ma non era così, intanto la caccia in vigna è più difficile che in campo aperto....si andava a buio a sentirle cantare, anche se poi di solito la brigata si metteva in ala per andare sulle pasture e dove aveva cantato non c'era più.....per le prime3-4 settimane erano abbordabili poi vuoi per le fucilate vuoi perchè più sospettose difficilmente si lasciavano avvicinare....allora era indispensabile riuscire a "rompere " il branco e farle dividere.....le starne sbrancate cantavano per ricompattarsi e isolate reggevano molto di più la ferma.....addirittura se rimesse in un erbaccione reggevano come quaglie.
    Si è sempre detto che la forza della starna è nel branco e nell'ambiente aggiungo io.....terreni puliti, asciutti e polverosi, che facilitavano veloci pedinate.....servivano cani dalla cerca veloce che cercassero l'emanazione a testa alta ....dalla ferma pronta.....e non ultimo ottimi recuperatori perchè un selvatico toccato d'ala e con le gambe buone era spesso perduto.
    passato settembre le grigie diventavano difficilissime, vuoi anche perchè la vite si spogliava.....ma ,perchè c'è sempre un ma..., con le prime brinate di fine ottobre-novembre capitava la mattina che si sorprendevano in un arato o ancora meglio in qualche erbaccione dove avevano dormito e si lasciassero fermare e sparare...ma gia a novembre si evitava di cacciarle per preservare le coppie per l'anno a venire.....
    L'ultimo anno che ce ne furono veramente tante fu il 1970....ma quell'inverno fu freddissimo e vuoi per quello o per qualche altra causa naturale iniziarono un veloce e inesorabile declino.......sicuramente sulle mie colline , inadatte a coltivazioni meccanizzate, in pochi anni il territorio cambiò e divenne totalmente inadatto alle grigie....vennero gli anni ricchi del fagiani e dei colini...e aumentando il bosco anche delle beccacce....ora solo ungulati e lupi.
    Addirittura nei primi anni 70 andammo 2 volte a starne nell'allora Yugoslavia , io ero ancora disarmato, starne meravigliose ma starne di pianura .....niente a che spartire con le "pernis" dal frullo esplosivo dei bricchi del barbera....
    In quelle colline ora totalmente imboschite sono andato a caccia fino a 4-5 anni fa.....ora ,complice il rincoglionimento senile, se vado vengo sopraffatto dai ricordi di una vita, vedo i fantasmi dei miei Vecchi e dei miei Cani....più che il piacere della cacciata mi pervade la malinconia del passato....
  • Massimiliano
    Amministratore - Fondatore
    • Mar 2005
    • 12890
    • Lugano
    • Luminensis Pointer Fuoco (b/a) Loco (b/n)

    #2
    Bellissimo racconto grazie per aver condiviso questi ricordi...
    Massimiliano

    Commenta

    • specialista
      Guru del forum
      • Jul 2012
      • 4787
      • sesto fiorentino
      • meticcia a pelo raso"DUNA", Pitbull red nose “LEONIDA” e “LOLA”

      #3
      Salve “ligure” bel nostalgico racconto, condivido, ormai si vive di ricordi, un cordiale saluto e un grande in bocca al lupo! 👍

      Commenta

      • Grouse
        Collaboratori
        • Feb 2022
        • 372
        • attualmente a Napoli
        • Pointer

        #4
        Complimenti per il racconto. Sia per la sua dolce bellezza dei ricordi, che per la lucida analisi delle cause del declino della starna italica. Un ulteriore conferma della necessità di "coltivare" la selvaggina che richiede cura del territorio. In generale vero per tutti i selvatici ma cruciale per la nobile stanziale. Purtroppo, solo interessi privati possono invertire la devianza dell' agricoltura moderna e dell'abbandono del territorio e del paesaggio.
        In sintesi, bel racconto!

        Commenta

        • fabryboc
          Moderatore Setter & Pointer
          • Dec 2009
          • 7909
          • piemonte
          • setter inglese e griffone Korthals

          #5
          Grazie per aver condiviso sia gli splendidi ricordi....che la malinconia per un mondo che ogni giorno perde un pezzo...
          Mala tempora currunt

          Commenta

          • BORO
            Ho rotto il silenzio
            • Oct 2016
            • 43
            • piacenza

            #6
            Buongiorno "collega " il tuo racconto è il mio, basta spostarsi sulle colline dell'alta Val Tidone al confine con l'Oltrepò pavese. Unica variante , io avevo anche le Pernici Rosse e i primi anni nelle zone più rocciose e in quota le Coturnici (sparite alla fine dei Settanta ), il declino per Starne e Rosse è incominciato qualche anno dopo verso la metà degli anni ottanta, cambio agricoltura per abbandono territorio, aumento dei nocivi per carenza di abbattimenti invernali , come dicevi tu quasi tutti gli agricoltori erano cacciatori e di riffa o di raffa con la neve intorno alla corte quattro o cinque volpi a testa le segavano . adesso frequento ancora le zone dove come cacciatore sono nato ma purtroppo le starne e le rosse sono solo da ripopolamento annuale le ultime starne nate le ho viste nel 1984. giusto un aneddoto , il mio secondo giorno di caccia nel lontano 1878 sono partito con 25 cartucce nella cartucciera e due nella doppietta sono tornato a mezzogiorno con una starna e con la doppietta aperta ...

            Commenta

            • Luca1990
              Guru del forum
              • Mar 2020
              • 1686
              • Provincia di Venezia
              • Mambo - vizsla

              #7
              Domanda per chi a quei tempi c’era., è vero che dalle città arrivavano in massa cacciatori che sparavano a qualsiasi cosa? Ho sempre sentito dire questo sia da vecchi cacciatori che nelle riviste o racconti di caccia

              Commenta


              • ligure
                ligure commenta
                Modifica di un commento
                ...il banditismo venatorio è sempre esistito....perchè quando vai a casa d'altri te ne freghi di prelevare solo gli interessi ma intacchi anche il capitale...tanto non è il tuo.....per cui episodi riprovevoli e deplorevoli talvolta accadevano....ancor più grave quando qualcuno pensava a riempirsi la cacciatora anche di frutta e ortaggi.
                Per contro c'era anche chi si presentava a casa del contadino con qualche gradito omaggio e stabiliva una fruttuosa e proficua collaborazione....
            • l'inglese
              Moderatore Setter & Pointer
              • Mar 2008
              • 4159
              • Arzignano, Vicenza

              #8
              Originariamente inviato da ligure
              ....ho festeggiato, ahimè, i 50 anni di pda giusto settimana scorsa.....sono cresciuto a starne....provo a raccontarvi....
              Parliamo delle colline Astigiane,in particolare quelle a sud del fiume Tanaro....colline ripide per la granparte coltivate a vite, solo a fondovalle campi e boschi forse il 5% del totale....era una agricoltura d'altri tempi, fatta tutta a braccia, piccoli appezzamenti ,zero veleni....
              nocivi pochi....le cornacchie non esistevano....la selvaggina solo starne e lepri....i cacciatori locali ,un contadino su tre lo era, andavano esclusivamente a lepri coi segugi, il tiro al volo con le loro doppiette con canne lunghe e strozzate non lo provavano neppure.....solo uno ,tal Silvio, nato villico ma trasferitosi in città per lavoro...andava a starne, anzi come si chiamavano in dialetto a "pernis", ma ci andava a modo suo ...in silenzio faceva passare le vigne filare per filare e la sparava rigorosamente a terra, prendendone spesso più di una a botta. Col cane da ferma qualche raro torinese e più numerosi genovesi coi loro pointer e setter.......ma le colline erano tante e tutte popolate da brigate di pernis....i fagiani non erano ancora arrivati in collina, ricordo che qualche pomeriggio si andava giù verso la pianura a cercare un fagiano......
              Sembrerebbe tutto semplice ma non era così, intanto la caccia in vigna è più difficile che in campo aperto....si andava a buio a sentirle cantare, anche se poi di solito la brigata si metteva in ala per andare sulle pasture e dove aveva cantato non c'era più.....per le prime3-4 settimane erano abbordabili poi vuoi per le fucilate vuoi perchè più sospettose difficilmente si lasciavano avvicinare....allora era indispensabile riuscire a "rompere " il branco e farle dividere.....le starne sbrancate cantavano per ricompattarsi e isolate reggevano molto di più la ferma.....addirittura se rimesse in un erbaccione reggevano come quaglie.
              Si è sempre detto che la forza della starna è nel branco e nell'ambiente aggiungo io.....terreni puliti, asciutti e polverosi, che facilitavano veloci pedinate.....servivano cani dalla cerca veloce che cercassero l'emanazione a testa alta ....dalla ferma pronta.....e non ultimo ottimi recuperatori perchè un selvatico toccato d'ala e con le gambe buone era spesso perduto.
              passato settembre le grigie diventavano difficilissime, vuoi anche perchè la vite si spogliava.....ma ,perchè c'è sempre un ma..., con le prime brinate di fine ottobre-novembre capitava la mattina che si sorprendevano in un arato o ancora meglio in qualche erbaccione dove avevano dormito e si lasciassero fermare e sparare...ma gia a novembre si evitava di cacciarle per preservare le coppie per l'anno a venire.....
              L'ultimo anno che ce ne furono veramente tante fu il 1970....ma quell'inverno fu freddissimo e vuoi per quello o per qualche altra causa naturale iniziarono un veloce e inesorabile declino.......sicuramente sulle mie colline , inadatte a coltivazioni meccanizzate, in pochi anni il territorio cambiò e divenne totalmente inadatto alle grigie....vennero gli anni ricchi del fagiani e dei colini...e aumentando il bosco anche delle beccacce....ora solo ungulati e lupi.
              Addirittura nei primi anni 70 andammo 2 volte a starne nell'allora Yugoslavia , io ero ancora disarmato, starne meravigliose ma starne di pianura .....niente a che spartire con le "pernis" dal frullo esplosivo dei bricchi del barbera....
              In quelle colline ora totalmente imboschite sono andato a caccia fino a 4-5 anni fa.....ora ,complice il rincoglionimento senile, se vado vengo sopraffatto dai ricordi di una vita, vedo i fantasmi dei miei Vecchi e dei miei Cani....più che il piacere della cacciata mi pervade la malinconia del passato....
              Molto bello, carico di passione e di nostalgia, come la caccia, spesso impone! Confesso che l' ho rubato e messo in un mio Profilo, dichiarandone la Paternità!

              La Caccia, in generale, da tempo vive un costante Declino, salvo quella alle " Bestie Grosse", che a me, per ora, non ha mai interessato.

              Ho cinquantotto anni, a Luglio, sempre a Dio piacendo, ne farò ancora uno in più, penso spesso pure io ai tanti vari Amici, a due ed a quattro gambe, che ho perduto in questo mio cammino...

              A volte li saluto con una Lacrima, altre, con un Sorriso, grato e lieto di quanto mi hanno dato...

              Venendo alle Starne, in Italia, come nel resto d' Europa, Serbi per adesso, ancora a parte, non le abbiamo più!

              E dovremmo TUTTI batterci forte il petto per questa immensa ed incolmabile perdita!

              Sono stati investiti, spesi, anche se sarebbe meglio dire, BRUCIATI, diversi MILIONI DI EURO, nel tentativo di reintrodurle in alcune zone d' Italia.

              Ma, con l' Agricoltura odierna, i vari Veleni di ogni genere che vengono lautamente sparsi nei campi, lo spogliarsi di ogni erba, aggiunto al mancato controllo dei tanti Nocivi, no, scusate, ora si chiamano: Opportunisti, che si sono centuplicati negli ultimi cinquanta anni, dove vogliamo andare?

              Le Starne?

              Un gran bel Ricordo, assieme ai cari Amici che non abbiamo più e che mai torneranno!!!

              Roberto

              Con affetto e simpatia [:-golf]

              un saluto

              l' inglese

              Commenta

              • bosco64
                Guru del forum
                • Nov 2011
                • 4482
                • Langhe
                • Basin Bracco Italiano Galitura Bracco Italiano Cicinin Bracco Italiano

                #9
                E alla fine si torna sempre li. Io ho fatto a malapena in tempo a vedere le ultime vere starne. E ci metto pure le vere rosse che a differenza delle starne ho ancora avuto modo di cacciarle per pochissimi anni. Poi ne è stata chiusa la caccia e loro sono scomparse,le starne prima e le rosse subito dopo. Però lasciatemi dire una cosa, i predatori e i nocivi da voi chiamati con la scomparsa di starne e rosse non c'entrano nulla. Quando da noi in un pomeriggio si facevano incetta di volpi, le rosse e le starne c'èrano. Sono scomparse con il cambio di agricoltura e non poteva che finire cosi'. La meccanizzazione e la selvaggina da piuma stanziale non possono coesistere.

                Commenta

                • l'inglese
                  Moderatore Setter & Pointer
                  • Mar 2008
                  • 4159
                  • Arzignano, Vicenza

                  #10
                  Originariamente inviato da bosco64
                  E alla fine si torna sempre li. Io ho fatto a malapena in tempo a vedere le ultime vere starne. E ci metto pure le vere rosse che a differenza delle starne ho ancora avuto modo di cacciarle per pochissimi anni. Poi ne è stata chiusa la caccia e loro sono scomparse,le starne prima e le rosse subito dopo. Però lasciatemi dire una cosa, i predatori e i nocivi da voi chiamati con la scomparsa di starne e rosse non c'entrano nulla. Quando da noi in un pomeriggio si facevano incetta di volpi, le rosse e le starne c'èrano. Sono scomparse con il cambio di agricoltura e non poteva che finire cosi'. La meccanizzazione e la selvaggina da piuma stanziale non possono coesistere.

                  Oddio, ma quanti, Corvi, Cornacchie, Aironi, Gazze, Ghiandaie avevamo negli anni 70! Era una rarità vederne uno!!! Per le Volpi ed altri Predatori Notturni non li vediamo e né ignoriamo la reale consistenza, ma quanti sono, lasciati stare come facciamo da decenni?

                  E' altrettanto vero che certi mezzi di contenimento, ora, ti mandano in Galera peggio che sorpresi a commettere dei Reati, per logica, ben più gravi....
                  Roberto

                  Con affetto e simpatia [:-golf]

                  un saluto

                  l' inglese

                  Commenta


                  • bosco64
                    bosco64 commenta
                    Modifica di un commento
                    Roberto, da me Aironi, Corvi e altro sono sempre stati al minimo, eppure le Starne e Rosse sono sparite, come hanno fatto i fagiani qualche anno dopo. Con l'avvento delle rotofalci, è iniziato il declino dei fasianidi. Per le Rosse, deve esserci stato altro,( non la caccia perchè la avevamo già chiusa ) perchè da noi nidificavano in posti che non venivano sfalciati, ma anche se ci hanno messo qualche anno in più sono scomparse pure loro.
                • ALESSANDRO
                  Guru del forum
                  • Sep 2008
                  • 4589
                  • sarzana SP
                  • springer

                  #11
                  Nell' ATC di Alessandria un progetto per lepri rosse e starne ha avuto un buon risultato, ho seguito una trasmissione e ho visto il bel lavoro, certo non tutti gli ambit possono permettersi un tale progetto ma volendo.... Purtroppo l' agricoltura e' fortemente cambiata da quello che era fino agli anni settanta....oggi ha produttività elevata e molto specifica, lascia poco spazio per il resto..,... tenendo presente che il vino la fa' da padrone con rese rispetto ad altro stratosferico.... E i vigneti oggi sono diversi da quelli di anni fa'.
                  uno dei problemi maggiori era il glifosato oggi proibito...,.solo che mancano le culture propizie per la stanziale nobile.... Certo che un controllo serio ai nocivi migliori molto la situazione......

                  Commenta


                  • bosco64
                    bosco64 commenta
                    Modifica di un commento
                    Glifosato proibito dove ??. Mi sa che non abiti in Europa . E comunque il glifosato è il minore di tutti i mali, se usato correttamente.

                  • ALESSANDRO
                    ALESSANDRO commenta
                    Modifica di un commento
                    Vivo alle Canarie....ma il glifosato anche se con qualche eccezione e' vietato nei campi indiscriminatamente......e se fai il biologico qui te lo scordi....

                  • bosco64
                    bosco64 commenta
                    Modifica di un commento
                    Il biologico si fa per scelta, e di solito si tratta di frutta od ortaggi, dove il glifosato non serve a un fico secco. Chi lo utilizza è perchè ha grandi estensioni di erba da controllare e non ci sono regole. Purtroppo, perchè basterebbe usarlo come c'è scritto sulla confezione.
                • leuciscus
                  Utente abituale
                  • Aug 2013
                  • 779
                  • Orte

                  #12
                  Tutti gli innumerevoli progetti di reintroduzione della starna che si sono succeduti negli anni sono falliti per il semplice motivo che, proprio come descrivi tu, non esiste più l'ambiente da starne.

                  Commenta

                  • Seagate
                    Guru del forum
                    • Feb 2018
                    • 1164
                    • La Spezia

                    #13
                    non c'è solo il glifosato...leggevo tempo fa dei trattamenti antimarcescenza sui semi...con i nicotinoidi...da studi sperimentali parrebbe che 6-7 semi,così trattati,avvelenino una pernice...poi ci sono insetticidi vari... fertilizzanti...oltre a tutto quello che è già stato detto...

                    Commenta

                    • Cinofilo75
                      Utente abituale
                      • May 2023
                      • 214
                      • Siracusa
                      • breton

                      #14
                      Originariamente inviato da leuciscus
                      Tutti gli innumerevoli progetti di reintroduzione della starna che si sono succeduti negli anni sono falliti per il semplice motivo che, proprio come descrivi tu, non esiste più l'ambiente da starne.
                      Concordo con te non esiste più l'ambiente da starne ma si possono ricreare piantando siepi e seminare colture a perdere. Comunque i motivi per cui i vari progetti starna sono falliti sono tanti. Primo: l'estensione dei territori protetti, che comunque erano troppo piccoli e le starne fuoriuscivano dai cartelli e prima o poi hanno fatto tutte una brutta fine, finendo impiombate! Secondo ovunque nella penisola hanno lanciato sempre poche starne, in alcuni casi ho saputo da fonti attendibili che c'è stata anche la spartizione delle starne, due a te, quattro a mio cugino, dieci all'amico degli amici, ecc. insomma alla fine ne hanno lanciato meno di meno, perchè in tanti le starne se le sono portate a casa. Terzo il più delle volte non si è neanche avuto la volontà di cercare un ceppo valido per tentare un serio progetto starna, ma hanno acquistato solo quello che si trovava vicino casa, acquistando animali non idonei, ex riproduttori allevati in gabbia ecc.. Quarto la vigilanza, siamo sicuri che sia stata fatta una efficace vigilanza seria e continua nel tempo, per scoraggiare i numerosi bracconieri? quando si annuncia un progetto starna in un luogo, quindi un una precisa località e persino la contrada, lo vengono a sapere tutti anche i bracconieri, ed anche i cacciatori che non rispettano le regole.
                      Tutte le volte che c'è stato il divieto di caccia alla starna nei vari atc non è servito a niente, quelli che non rispettano le regole gli tiravano lo stesso, e succede anche qui in Sicilia dove la caccia alla coturnice è chiusa da tanti anni eppure tanti vanno a caccia di coturnici, poi quando spariscono danno la colpa alle volpi... quando si ci incontra al bar ci sono quelli che si vantano di averne abbattute venti, trenta in una stagione, e addirittura ho incontrato un tizio che si vantava con il sorriso in bocca, e magari pensando di meritarsi di una medaglia al valore per la stolta impresa, che le coturnici lui le va a fucilare persino dentro le zone protette.
                      Ritornando al progetto starna non bisogna essere pessimisti!
                      Nel progetto starna Mezzano ci sono riusciti alla grande, in un territorio esteso 20.000 ettari abbastanza grande da evitare lo sconfinamento delle starne, e super protetto dal corpo forestale. L'habitat del mezzano è uno dei più coltivati della Penisola quindi un agricoltura intensiva, e meccanizzata, con tutti i problemi che comportano, per favorire l'ambientamento delle starne è stato firmato un accordo con gli agricoltori del mezzano dove si sono ricreate le condizioni ideali per la starna. Il progetto starna è durato tanti anni, immettendo ben 30.000 starne italiche dentro i recinti di ambientamento. Nell'allevamento di Bieri gestito dai carabinieri della forestale, sono state selezionate le migliori starne del ceppo italico, allevate con tre metodi: cova naturale delle starne, cova con gallinelle e uova incubate nelle incubatrici. Aggiungo che sono state avvistate numerose covate di starne, se andate nel sito Life troverete numerosi video tra cui covate di starne. Progetto LIFE Perdix | Facebook
                      Ultima modifica Cinofilo75; 08-01-24, 16:01.

                      Commenta

                      • Cinofilo75
                        Utente abituale
                        • May 2023
                        • 214
                        • Siracusa
                        • breton

                        #15
                        Allego video Le starne a Bieri (youtube.com) lepre e branco di starne al mezzano Starne&lepreottobre2021(youtube.com) ​​

                        Commenta

                        Attendere..