Le vicende del calendario venatorio di quest'anno mi lasciano un amaro in bocca e un sentimento di sconforto, il calendario appena approvato non è sicuramente il migliore ma lo ritengo equilibrato e quasi quasi mi piace...
Nonostante ciò gli ambientalisti continuano a fare ricorsi su ricorsi, gli obbiettivi sono sempre gli stessi, chiudere la beccaccia al 31 dicembre, beccaccini e anatidi al 10/20 gennaio (come l'anno scorso) e lasciamo stare i tordi che è meglio.
Guardo i miei cani e mi viene da piangere, praticamente la "nostra"caccia (intendo con il cane da ferma) a cosa si riduce?
Se questi ricorsi dovrebbero passare. facendo i conti viene così:
il 30 settembre e le prime due di ottobre vado a pernici e lepri (oltre ai beccaccini agostani), poi quaglie? quali che da noi non se ne vedono??? vabbè almeno ho ancora beccaccini, le beccacce in genere prima di metà novembre non arrivano, suvvia siamo in Sardegna! A dicembre e gennaio si caccia bene la beccaccia, ma a gennaio non si potrà...
In pratica ho due cani che a conti fatti potrò portre a caccia (tenendo conto che da noi si caccia solo il giovedi e la domenica , festivi a parte) circa 24/25 volte sempre che il lavoro permetta, dato che il giovedi non è da tutti ne sempre dato di andare a caccia, il che riduce tutto a circa 15 gg dato che poi dopo dicembre con i cani non potresti cacciare nulla ( secondo gli amici verdi..)
Certo ci sono i colombacci, i cinghiali, le volpi, le cornacchie, ma non so, non mi consola molto.
Forse sto passando un brutto momento di crisi venatoria, forse sono stanco di aspettare e subire l'ennesima ingiustizia che mi impedisce di andare in campagna con i miei cani, non lo so, mi sembra che la caccia con il cane da ferma da noi stia finendo, abbiamo più selvaggina degli altri e invece di gestirla e cacciarla come si deve siamo legati avviliti e offesi da una banda di crimanali vestiti di verde che non sanno nulla di natura, mentre noi cacciatori ( e purtroppo non solo i sardi ) siamo divisi dtra mille bandiere e continuiamo a farci la guerra tra di noi, tra una provincia e l'altra, e tra un tipo di caccia e l'altra, la stessa schifosa mentalità che ci distrugge e ci rende deboli, in Sardegna come in Italia.
Forse aveva ragione Piero Pieroni quando parlava della rivoluzione del cinghiale, forse dovrei unirmi ad una squadra di cinghialai e fare come tanti, seguire la massa.
Ma in tutto questo ci sono troppi forse...
Ditemi che ho torto, è una di quelle volte dove mi farebbe estremo piacere,
scusate l'amaro sfogo.
Nonostante ciò gli ambientalisti continuano a fare ricorsi su ricorsi, gli obbiettivi sono sempre gli stessi, chiudere la beccaccia al 31 dicembre, beccaccini e anatidi al 10/20 gennaio (come l'anno scorso) e lasciamo stare i tordi che è meglio.
Guardo i miei cani e mi viene da piangere, praticamente la "nostra"caccia (intendo con il cane da ferma) a cosa si riduce?
Se questi ricorsi dovrebbero passare. facendo i conti viene così:
il 30 settembre e le prime due di ottobre vado a pernici e lepri (oltre ai beccaccini agostani), poi quaglie? quali che da noi non se ne vedono??? vabbè almeno ho ancora beccaccini, le beccacce in genere prima di metà novembre non arrivano, suvvia siamo in Sardegna! A dicembre e gennaio si caccia bene la beccaccia, ma a gennaio non si potrà...
In pratica ho due cani che a conti fatti potrò portre a caccia (tenendo conto che da noi si caccia solo il giovedi e la domenica , festivi a parte) circa 24/25 volte sempre che il lavoro permetta, dato che il giovedi non è da tutti ne sempre dato di andare a caccia, il che riduce tutto a circa 15 gg dato che poi dopo dicembre con i cani non potresti cacciare nulla ( secondo gli amici verdi..)
Certo ci sono i colombacci, i cinghiali, le volpi, le cornacchie, ma non so, non mi consola molto.
Forse sto passando un brutto momento di crisi venatoria, forse sono stanco di aspettare e subire l'ennesima ingiustizia che mi impedisce di andare in campagna con i miei cani, non lo so, mi sembra che la caccia con il cane da ferma da noi stia finendo, abbiamo più selvaggina degli altri e invece di gestirla e cacciarla come si deve siamo legati avviliti e offesi da una banda di crimanali vestiti di verde che non sanno nulla di natura, mentre noi cacciatori ( e purtroppo non solo i sardi ) siamo divisi dtra mille bandiere e continuiamo a farci la guerra tra di noi, tra una provincia e l'altra, e tra un tipo di caccia e l'altra, la stessa schifosa mentalità che ci distrugge e ci rende deboli, in Sardegna come in Italia.
Forse aveva ragione Piero Pieroni quando parlava della rivoluzione del cinghiale, forse dovrei unirmi ad una squadra di cinghialai e fare come tanti, seguire la massa.
Ma in tutto questo ci sono troppi forse...
Ditemi che ho torto, è una di quelle volte dove mi farebbe estremo piacere,
scusate l'amaro sfogo.
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