INTERESSANTE SENTENZA Del tribunale di grosseto... contro LAC...!

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    • Sep 2008
    • 4842
    • sarzana SP
    • springer "penny" e epagneul breton "otto"

    #1

    INTERESSANTE SENTENZA Del tribunale di grosseto... contro LAC...!

    NTENZA TRIBUNALE GROSSETO: LE CONSIDERAZIONI DELL'AVV. ELISA FERRARO
    Condividiamo con piacere le considerazioni inviateci dall'Avv. Elisa Ferraro, componente dello staff legale della CCT, in merito alla sentenza del Tribunale di Grosseto di qualche giorno fa', che, creando un precedente giuridico molto significativo, ha rigettato il ricorso richiesto dalla LAC (Lega Abolizione Caccia) nei confronti di un cacciatore.
    Riportiamo di seguito il commento delle Dr.ssa Ferraro:
    "... la sentenza emessa dal Tribunale di Grosseto che rigetta il ricorso proposto dalla LAC contro un cacciatore, che ha - differentemente dal consolidato orientamento sinora tenuto dal Tribunale di Grosseto - ritenuto infondata e non accoglibile la domanda risarcitoria proposta a titolo di risarcimento del danno prodotto per effetto della presunta condotta lesiva del cacciatore.
    Il Giudice ha correttamente rilevato che non è stata provata l'esistenza del danno, quindi a maggior ragione non è possibile neppure chiedere un risarcimento dello stesso in forma equitativa, poiché questa richiesta presuppone la prova del danno, che non è stata fornita dalla LAC.
    In particolare, differentemente rispetto al precedente orientamento del Tribunale di Grosseto, viene meno l'automatismo che un illecito penale, qui in materia venatoria, possa far sorgere in capo ad una associazione ambientalista, come si professa la LAC, il diritto di esigere dal cacciatore un risarcimento danni in sede civile.
    Il Giudice ha inquadrato la questione nel merito, rilevando proprio la mancanza di un presupposto fondamentale per qualsiasi domanda risarcitoria, ovvero la prova del danno, che costituisce un onere della parte richiedente il risarcimento; in questa maniera, ha reso palese che il collegamento tra un illecito penale ed un risarcimento in sede civile non può essere automatico se sfornito di prova. "
    Un risultato di assoluto spessore questo per la nostra categoria.
    Come spesso ripetiamo i nemici della caccia sono molti e ben organizzati.

    Solo grazie a strutture unite e solide, come quella della Confederazione Cacciatori Toscani, che da tempo si è dotata di un coordinamento legale specializzato, si riescono ad ottenere alcuni importanti risultati.
    ecco un esempio di come si lavora unitamente e come si ottengono risultati.
  • mbgigante
    ⭐⭐⭐
    • Nov 2011
    • 1023
    • Verona

    #2
    Ma la vicenda quale sarebbe?

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    • ALESSANDRO
      ⭐⭐⭐
      • Sep 2008
      • 4842
      • sarzana SP
      • springer "penny" e epagneul breton "otto"

      #3
      Dopo una lunga battaglia legale, finalmente la buona notizia che il Tribunale di Grosseto ha emesso una importante sentenza destinata ad aprire un precedente di estrema importanza per il meccanismo collegato al risarcimento in sede civile, in favore delle Associazioni ambientaliste ed animaliste, in caso di condanna penale per un reato venatorio commesso da un cacciatore.


      Un “sistema” usato da parte di dette associazioni e nel caso specifico della sentenza dalla LAC (Lega abolizione della Caccia) che in caso di condanna chiedevano anche al cacciatore un risarcimento per “il danno subito”.


      Il Giudice, ha stabilito che viene meno l’automatismo che a fronte di un illecito penale attribuibile all’esercizio venatorio, possa far sorgere in capo ad una associazione ambientalista, (magari la stessa a cui appartengono le guardie che hanno accertato il reato), il diritto di poter esigere da parte del cacciatore, un risarcimento economico.


      La sentenza ha visto come protagonista della difesa, l’Avvocato Elisa Ferraro assieme all’Avv. Romano Lombardi.


      La dott.ssa Ferraro fa parte del Coordinamento Legale della Confederazione Cacciatori Toscani, assieme a numerosi altri colleghi operanti sul territorio regionale e specializzati sulla materia venatoria.

      La Confederazione, attraverso le proprie associazioni confederate, è impegnata da tempo su questa battaglia specifica che riguarda diverse decine di casi in Toscana.

      Un ringraziamento dunque ai qualificati professionisti che hanno ottenuto questo importante risultato.


      Un risultato sottolineato a caldo da una dichiarazione del Presidente Provinciale della Federcaccia di Grosseto Davide Senserini che nella sua qualità di coordinatore provinciale della CCT grossetana ha dichiarato – “Questa sentenza è importantissima per i cacciatori. Chi sbaglia deve pagare, sono il primo a sostenerlo, ma una volta regolato il conto con la giustizia non è accettabile essere messi di nuovo alla gogna per mere posizioni ideologiche. Non è più giustizia, è discriminazione nei confronti di cittadini che svolgono un’attività che può piacere o non piacere, ma che è lecita e severamente normata”





      ti riporto l'articolo iniziale apparso sul sito cct.
      ciao..

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      • mbgigante
        ⭐⭐⭐
        • Nov 2011
        • 1023
        • Verona

        #4
        Ok, ma non ho capito questo cacciatore cosa avrebbe fatto per dover risarcire

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        • cero
          ⭐⭐⭐
          • Jan 2009
          • 3030
          • Romagna

          #5
          Non è indicato. Ha commesso un reato per il quale è stato giudicato e condannato penalmente. La LAC si era costituita parte civile per ottenere un risarcimento in qualità di parte lesa. Gli è stato negato.
          Per me il problema è a monte però . Dovrebbero escuderli dalla parte civile per mancanza dei presupposti per la costituzione.
          Ultima modifica cero; 09-11-21, 18:36.

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