ROTIN ANTE grande cinofilo, grande amico.

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    #1

    ROTIN ANTE grande cinofilo, grande amico.

    Quando l'ho intervistato aveva 71 anni:
    Ci trovavamo sulla sua barca da pesca e mentre si pescava io domandavo e mi disse tutto di lui.
    Uomo asciutto di giusta muscolatura, alto un metro e sessantasette centimetri, 73 Kg.di peso, i suoi capeli sono grigi e lisci, ha gli occhi chiari, piccoli e penetranti; Instancabile sui terreni delle prove, i suoi giudizi sono capaci, sereni e tecnici, sempre pronto alle battute ed allo scherzo fatto con giusta misura. Quando occorre è estremamente deciso. Parla volentieri dei suoi hobbies: "I cani, la caccia ma, sopratutto la pesca."
    Io e mia moglie siamo stati ospiti a casa sua: ordine e pulizia, scaffali pieni di libri, moltissimi quadri appesi ai muri e fiori freschi nei vasi. Traspare la mano gentile della sua compagna di vita: Osserviamo vecchie ingiallite fotografie; ricordi dei tempi passati, egli ci racconta, gli piace parlare e noi ascoltare, viviamo con lui i felici trascorsi e ci coinvolge; con il suo consenso prendo degli appunti per poi in seguito pubblicarli.
    Nace il 27 settembre 1917 a Mostar nella Repubblica
    della Bosnia Herzegovina, in età giovanile, accompagna il padre cacciatore professionista, sulle montagne che sovrastano la sua città. Zone in cui ancora oggi vi sono orsi, cervi, daini, caprioli, cotorni e Galli forcelli. I suoi primi cani sono stati i segugi per selvaggina di grossa mole. Su quelle irte e boscose montagne, impara l'adattamento ai disagi ed alla fatica, forma il suo carattere, tempra lo spirito ed affina la sensibilità. Dice: "In alcune occasioni, al termine di una canizza e con un selvatico abbattuto, mi soffermavo ad osservare il tramonto del sole, gli ultimi raggi indoravano le grigie rocce. I verdi prati e gli ombrosi boschi, assumevano dei colori irreali, il cuore mi si riempiva di gioia e mi sentivo felice di esistere." Poi prosegue: "Le esperienze assimilate in quel contesto difficile ed i consigli di mio padre che ha saputo darmi, mi sono serviti nel periodo in cui militavo nelle file partigiane, momenti sofferti ma di grande orgoglio, dove mi sono distinto e nell'anno 1941 sono stato pemiato con la "Decorazione Partigiana". Nell'anno 1943, faccio parte della Polizia di Stato e vengo trasferito a Pisino in Istria, paese questo con grandi tradizioni cino-venatorie, entro in contatto con i più qualificati Giudici di prove cinofile e cacciatori, sia istriani che Jugoslavi, tra cui: Antonio Kraizar e Riccardo Bencic e molti altri, ho l'opportunità successivamente di conoscere molti cinofil italiani, tra cui i titolari dell'allevamento del "Cinghio", i coniugi Mario e Franca Romani, da essi in dono ricevo due pointer che mi permettno di farmi le mie prime esperienze sia come addestrattore, conduttore ed allevatore. In verità non ho mai avuto grandi successi, in qualche prova mi sono anche distinto ma, certamente il tutto, mi ha arrichito di altre importanti esperienze: conoscere nuovi cinofili, ma sopratutto capire ed amare il mondo delle prove cinofile-venatorie. Nel 1961, dal J.K.S. (Ente Cinofilo Jugoslavo) vengo promosso Giudice Internazionale di prove a "grande cerca" e per alcune razze Giudice di esposizione, faccio amicizia con due grandi setterman il Polesano Dr. Giacomo Crismani e l'italiano Prof. Pierguidi, il primo allevatore dei setter inglesi che portano l'affisso "Crismani" conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo delle prove cinofile. Il secondo, Presidente della S.A.T. (Società Amatori Triallers). Tramite loro conosco il Giudice Internazionale di prove, allevatore e conduttore di bravi Kurzhaar il Cav. Luigi Corteggiani. Il Dr. Ernesto Rasia del Polo, Giudice Internazionale ed allevatore dei pointer bianco e fegato. I Giudici Internazionali Conte Saladino Pilastri ed l'Ing. Delaini. Il Getleman Filippo Rautis, allevatore di quei superbi pointer "Lucaniae", che tanto hanno dato sia per l'allevamento italiano che per quello interrnazionale.
    Tutte persone che gravitavano nelle alte sfere della cinofilia. Amici cari che sono scomparsi ma, che hanno lasciato in tutti molti rimpianti, gente che con la loro personalità, i loro giudizi, i loro insegnamenti, ma sopratutto con i loro cani, hanno contribuito a fare grande la cinofilia mondiale. La passione per i cani da lavoro che vi è in Italia, non si trova in nessuna altra Nazione. L'Ente della Cinofilia Italiana, formata da uomini capaci: allevatori, giudici, dresseur, da sempre si è imposta come metro di paragone, il vostro ricambio di persone valide in ogni ingranaggio che fa girare il vostro Ente, è segno di buona governabilità: ieri Solaro, Colombo, Corsini, oggi Radice, tutte persone che io stimo e mi pregio di aver conosciuto e conoscere e in giusta maniera di esserne stato amico.
    Crismani e Pierguidi, influiscono sulla mia direttrice cinofila, con loro, sono stato uno dei promottori delle prime prove a "grande derca" che si svolsero in Istria, nei giorni 16.18.19 Novembre 1963. All'Hotel "Riviera" di Pola, facemmo le ore piccole per metterci d'accordo su come giudicarle, gli jugoslavi pretendevano di giudicarle con il sistema del punteggio e dei quozienti...cosa inaccettabie per gli organizzatori ed i Giudici italiani: Dr. Ernesto Rasia del Polo, Cav. Luigi Corteggiani che insieme ai Giudici Jugoslavi Franjo Strunjak e Ivan Richtes erano stati scelti a far parte del collegio giudicante. Senza presunzione, fui proprio io che fungevo da interprete e moderatore a fare in maniera di superare le difficoltà e le prove furono giudicate con il regolamento Italiano. In quei tre giorni di prove, dove io fungevo da Direttore, ci esaltammo tutti nel vedere i pointer ed i setter, magnificamente condotti dai più abili addestrattori italiani, "volavano."sul terreno, agganciando in perfetto stile di razza i numerosi branchi di starne presenti in ogni piega del terreno.
    Alle citate prove hanno preso parte 45 cani dei quali: "giovani continentali n° 3 (nesssun classificato) Adulti continentali n° 6, di cui un ottimo Cac/Cacit .- Giovani Inglesi n° 8, (nessun classificato) - Libera Inglesi, n° 28, 1° Ecc. Cac/Cacit Pt. Furia Cond. Zaccaria -
    2° Ecc. Ris. Cac Ris. Cacit Gwang della Valesia Pt, Cond. M. Marchesi -3° Ecc. Cora Del Volo St. Ing. Cond. Tito Vischioni - 4° Ecc. Crismani Slay St. Ing. Cond. Pierguidi - 5 ° Ecc. Redy 34° St. Ing. Cond. Romano - 6° M.B. Haiee del Sud Pt. Cond. Zordan -
    7° M.B. Lucaniae Ilio Pt. Cond. Fanton. Due riconoscimenti: Lucaniae Sat e Lambert File. Dai dati riportati è evidente che i risultati erano modesti e pioneristici ma sufficientemente rilevanti per lo sviluppo futuro delle prove che da allora fino ai giorni nostri.
    Fu in quel periodo che conobbi Lino Kodela; appassionato cinofilo ed esperto conoscitore dei problemi cinofili-venatori e grazie a lui ed alla sua lungimiranza se ad Umago vi sono ancora presenti le
    starne. Graziie anche ad Erminio Juriscevic, venuto subito dopo, affiancandosi a Kodela: insieme hanno formato quel binomio vincente, fatto di cinofilia e selvaggina.
    Nel proseguo della mia vita cinofila, ho giudicato ogni tipo di prove, sia in Francia che in Belgio, Italia, Germania, Ungheria ed Austria.
    Sono stato selezionatore della squadra Jugoslava che ha partecipato ai Campionati del Mondo. Sono stato promotore ed organizzatore di prove cinofile ecc. ecc. Ante Rotim si sofferma un attimo, poi mi guarda e mi dice: "Non voglio aggiungere altro, non voglio sembrare borioso, moltissimi altri cinofili sono stati altrettanto importanti e determinanti per la cinofilia Istriana e Nazionale, vedi il Prof. Razbojnikov e Bancic e molti altri con i quali mi scuso di non ricordarne il nome. Cosa dire delle nuove leve che vivono in un contesto cinofilo-venatorio oltremodo criticato e poco credibile? Loro, pur avendo già dimostrato quanto valgono, dovranno lottare affinche questo sano sport. fatto di aria pura, al contatto della natura e fuori dalla sfera dell'inquinante consumismo, continui ad esistere. Noi siamo stati fortunati, abbiamo vissuto un'epoca d'oro e quando nei giorni di festa, ci vestivamo con la cacciatora di fustagno ed i pantaloni di velluto, eravamo guardati con simpatia e rispetto.
    Dal 1973 sono in pensione, giudico ancora molte prove, il mio tempo libero lo passo sulla mia barca a motore e vado spesso a pescare vicino all'isola di "Brioni" così cara a Tito. Noi Istriani (dico noi perchè amo l'Istria e la considero la mia seconda patria) siamo riusciti a salvare il salvabile, è stata la politica dell'amore per questa terra e per la selvaggina che vi dimora. Invito i giovani cinofili a salvaguardare e conservare questo patrimonio, fatto di boschi, campi di terra che vanno a sfiorare il nostro mare pulito, che da alla nostra gente tante risorse, ma sopratutto di quell'avifauna che sprona i cinofili di oltre frontiera ad affrontare lunghi e faticosi itinerari e venire con i loro cani ad allenare su questi terreni validi e selvaggina vera; conducendoli poi nelle prove di lavoro atte alla selezione, che tanta risonanza ha in campo internazionale.
    E perchè nò, avere un'altra opportunità di sederci insieme con loro, al tavolo di un piccolo tipico ristorante locale, con davanti un ottimo piatto di pesce appena pescato, un bicchire di vino Malvasia, parlare sì con nostalgia dei tempi passati, degli amici , ma rallegrarci infine per i tanti amici presenti. A te caro amico Rotim Ante, per i tuoi ricordi che mi hai dato l'onore di trascrivere e per queste due orate che oggi, mi hai fatto pescare vicino all'isola di "Broni".
    Rita e Aurelio Garelli, a te e ha tua moglie, noi vi diciamo: "Vi vogliamo Bene".


    Hanno detto di Lui:
    Lino Kodela, Segretario professionale della caccia del Bujese, membro escutivo del Consiglio della Federazione Jugoslava della Caccia e Giudice Internazionale di prove. "Lo conosco cinofilmente dal 1959 e ne sono diventato amico fraterno, uomo veramente squisito e capace, grazie anche a lui se Umago è diventato un polo cinofilo così importante in campo internazionale. Con Giacomo Crismani e il Prof. Pierguidi, e stato il promotore delle prime prove a grande cerca, che si sono svolte sui terreni polesani, creando i presupposti per un crescendo di cinofilia Nazionale e Internazionale.
    Erminio Juriscevic, Presidente della società Cinofila di Buje e Giudice Internazionale di prove, l'ho conosciuto nell'anno 1967, mi sono indentificato in lui per vivacità e temperamento, ho vissuto con Ante nel mondo cinofilo, molti momenti felici, ha sempre saputo cosa voleva dalla vita, uomo di estremo carattere e generoso al massimo.
    Pio Klum, Giudice di prove di caccia, ho sentito parlare di lui, e della cinofilia Istriana di altri tempi e che Ante e altri hanno fatto grande.
    Ljubo Jeromela, giovane cinofilo emergente e sparatore nelle prove di caccia, è sempre stato un maestro per noi giovani cinofili.
    Gino Botto il più rappresentativo dei dresseur Italiani,
    con lui nel collegio giudicante, potevamo stare tranquilli,, vedeva e provvedeva, prima di metterti fuori i cani ci ripensava due volte. Persona amabile e correta, siamo rimasti in pochi per poter parlare dei tempi passati, lui si ricorda tutto: date e fatti, ed il famoso ricordo diventa chiaro e preciso.
    Dr. Claudio Macchiaveli, pres. del Gruppo Tigullio e grande Genova, allevatore dei pointer della "Cervara". "Sono anni che organizziamo prove sui terreni di Pola, lo vogliamo sempre nel collegio giudicante, ci garantisce serietà giudizi sereni e tecnici, è un piacere ascoltarlo, ti fa rivivere la cinofilia del passato.
    l veneziano Giuseppe Potenza cacciatore cinofilo. "Sono venuto in Istria nel 1963, sia per cacciare che per alenare i miei cani. Tempi
    di starne, di facili incontri e di ferme statuarie. L'ho conosciuto come uomo e come giudice di prove. Bravo veramente bravo.
    Molte altre testimonianze di persone che vorrebbero dire molto di lui, posso aggiungere la mia. Rotim Ante cinofilo Importantissimo per la cinofilia Jugoslava, ma sopratutto un carissimo amico.
    File allegati
    Ultima modifica Ospite; 04-08-09, 16:00.
  • aurelio

    #2
    Foto n° 1 - Rotim Ante.
    foto n° 2 - da sinistra Erminio Juriscevic, Gino Botto, il giovane dresseur Stefano Girandola e Rotim Ante.
    foto n° 3 - Il Presidente della F.I.d.C. Polo Leporati, mentre stringe la mano a Rotim Ante, al centro Il Cav. Luigi Corteggiani.
    Ultima modifica Ospite; 03-08-09, 17:17.

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    • hadzi
      ⭐⭐
      • Feb 2009
      • 883
      • Serbia
      • Bassotto tedesco a pelo forte

      #3
      Originariamente inviato da aurelio
      Quando l'ho intervistato aveva 71 anni:
      Ci trovavamo sulla sua barca da pesca e mentre si pescava io domandavo e mi disse tutto di lui.
      Uomo asciutto di giusta muscolatura, alto un metro e sessantasette centimetri, 73 Kg.di peso, i suoi capeli sono grigi e lisci, ha gli occhi chiari, piccoli e penetranti; Instancabile sui terreni delle prove, i suoi giudizi sono capaci, sereni e tecnici, sempre pronto alle battute ed allo scherzo fatto con giusta misura. Quando occorre è estremamente deciso. Parla volentieri dei suoi hobbies: "I cani, la caccia ma, sopratutto la pesca."
      Io e mia moglie siamo stati ospiti a casa sua: ordine e pulizia, scaffali pieni di libri, moltissimi quadri appesi ai muri e fiori freschi nei vasi. Traspare la mano gentile della sua compagna di vita: Osserviamo vecchie ingiallite fotografie; ricordi dei tempi passati, egli ci racconta, gli piace parlare e noi ascoltare, viviamo con lui i felici trascorsi e ci coinvolge; con il suo consenso prendo degli appunti per poi in seguito pubblicarli.
      Nace il 27 settembre 1917 a Mostar nella Repubblica
      della Bosnia Herzegovina, in età giovanile, accompagna il padre cacciatore professionista, sulle montagne che sovrastano la sua città. Zone in cui ancora oggi vi sono orsi, cervi, daini, caprioli, cotorni e Galli forcelli. I suoi primi cani sono stati i segugi per selvaggina di grossa mole. Su quelle irte e boscose montagne, impara l'adattamento ai disagi ed alla fatica, forma il suo carattere, tempra lo spirito ed affina la sensibilità. Dice: "In alcune occasioni, al termine di una canizza e con un selvatico abbattuto, mi soffermavo ad osservare il tramonto del sole, gli ultimi raggi indoravano le grigie rocce. I verdi prati e gli ombrosi boschi, assumevano dei colori irreali, il cuore mi si riempiva di gioia e mi sentivo felice di esistere." Poi prosegue: "Le esperienze assimilate in quel contesto difficile ed i consigli di mio padre che ha saputo darmi, mi sono serviti nel periodo in cui militavo nelle file partigiane, momenti sofferti ma di grande orgoglio, dove mi sono distinto e nell'anno 1941 sono stato pemiato con la "Decorazione Partigiana". Nell'anno 1943, faccio parte della Polizia di Stato e vengo trasferito a Pisino in Istria, paese questo con grandi tradizioni cino-venatorie, entro in contatto con i più qualificati Giudici di prove cinofile e cacciatori, sia istriani che Jugoslavi, tra cui: Antonio Kraizar e Riccardo Bencic e molti altri, ho l'opportunità successivamente di conoscere molti cinofil italiani, tra cui i titolari dell'allevamento del "Cinghio", i coniugi Mario e Franca Romani, da essi in dono ricevo due pointer che mi permettno di farmi le mie prime esperienze sia come addestrattore, conduttore ed allevatore. In verità non ho mai avuto grandi successi, in qualche prova mi sono anche distinto ma, certamente il tutto, mi ha arrichito di altre importanti esperienze: conoscere nuovi cinofili, ma sopratutto capire ed amare il mondo delle prove cinofile-venatorie. Nel 1961, dal J.K.S. (Ente Cinofilo Jugoslavo) vengo promosso Giudice Internazionale di prove a "grande cerca" e per alcune razze Giudice di esposizione, faccio amicizia con due grandi setterman il Polesano Dr. Giacomo Crismani e l'italiano Prof. Pierguidi, il primo allevatore dei setter inglesi che portano l'affisso "Crismani" conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo delle prove cinofile. Il secondo, Presidente della S.A.T. (Società Amatori Triallers). Tramite loro conosco il Giudice Internazionale di prove, allevatore e conduttore di bravi Kurzhaar il Cav. Luigi Corteggiani. Il Dr. Ernesto Rasia del Polo, Giudice Internazionale ed allevatore dei pointer bianco e fegato. I Giudici Internazionali Conte Saladino Pilastri ed l'Ing. Delaini. Il Getleman Filippo Rautis, allevatore di quei superbi pointer "Lucaniae", che tanto hanno dato sia per l'allevamento italiano che per quello interrnazionale.
      Tutte persone che gravitavano nelle alte sfere della cinofilia. Amici cari che sono scomparsi ma, che hanno lasciato in tutti molti rimpianti, gente che con la loro personalità, i loro giudizi, i loro insegnamenti, ma sopratutto con i loro cani, hanno contribuito a fare grande la cinofilia mondiale. La passione per i cani da lavoro che vi è in Italia, non si trova in nessuna altra Nazione. L'Ente della Cinofilia Italiana, formata da uomini capaci: allevatori, giudici, dresseur, da sempre si è imposta come metro di paragone, il vostro ricambio di persone valide in ogni ingranaggio che fa girare il vostro Ente, è segno di buona governabilità: ieri Solaro, Colombo, Corsini, oggi Radice, tutte persone che io stimo e mi pregio di aver conosciuto e conoscere e in giusta maniera di esserne stato amico.
      Crismani e Pierguidi, influiscono sulla mia direttrice cinofila, con loro, sono stato uno dei promottori delle prime prove a "grande derca" che si svolsero in Istria, nei giorni 16.18.19 Novembre 1963. All'Hotel "Riviera" di Pola, facemmo le ore piccole per metterci d'accordo su come giudicarle, gli jugoslavi pretendevano di giudicarle con il sistema del punteggio e dei quozienti...cosa inaccettabie per gli organizzatori ed i Giudici italiani: Dr. Ernesto Rasia del Polo, Cav. Luigi Corteggiani che insieme ai Giudici Jugoslavi Franjo Strunjak e Ivan Richtes erano stati scelti a far parte del collegio giudicante. Senza presunzione, fui proprio io che fungevo da interprete e moderatore a fare in maniera di superare le difficoltà e le prove furono giudicate con il regolamento Italiano. In quei tre giorni di prove, dove io fungevo da Direttore, ci esaltammo tutti nel vedere i pointer ed i setter, magnificamente condotti dai più abili addestrattori italiani, "volavano."sul terreno, agganciando in perfetto stile di razza i numerosi branchi di starne presenti in ogni piega del terreno.
      Alle citate prove hanno preso parte 45 cani dei quali: "giovani continentali n° 3 (nesssun classificato) Adulti continentali n° 6, di cui un ottimo Cac/Cacit .- Giovani Inglesi n° 8, (nessun classificato) - Libera Inglesi, n° 28, 1° Ecc. Cac/Cacit Pt. Furia Cond. Zaccaria -
      2° Ecc. Ris. Cac Ris. Cacit Gwang della Valesia Pt, Cond. M. Marchesi -3° Ecc. Cora Del Volo St. Ing. Cond. Tito Vischioni - 4° Ecc. Crismani Slay St. Ing. Cond. Pierguidi - 5 ° Ecc. Redy 34° St. Ing. Cond. Romano - 6° M.B. Haiee del Sud Pt. Cond. Zordan -
      7° M.B. Lucaniae Ilio Pt. Cond. Fanton. Due riconoscimenti: Lucaniae Sat e Lambert File. Dai dati riportati è evidente che i risultati erano modesti e pioneristici ma sufficientemente rilevanti per lo sviluppo futuro delle prove che da allora fino ai giorni nostri.
      Fu in quel periodo che conobbi Lino Kodela; appassionato cinofilo ed esperto conoscitore dei problemi cinofili-venatori e grazie a lui ed alla sua lungimiranza se ad Umago vi sono ancora presenti le
      starne. Graziie anche ad Erminio Juriscevic, venuto subito dopo, affiancandosi a Kodela: insieme hanno formato quel binomio vincente, fatto di cinofilia e selvaggina.
      Nel proseguo della mia vita cinofila, ho giudicato ogni tipo di prove, sia in Francia che in Belgio, Italia, Germania, Ungheria ed Austria.
      Sono stato selezionatore della squadra Jugoslava che ha partecipato ai Campionati del Mondo. Sono stato promotore ed organizzatore di prove cinofile ecc. ecc. Ante Rotim si sofferma un attimo, poi mi guarda e mi dice: "Non voglio aggiungere altro, non voglio sembrare borioso, moltissimi altri cinofili sono stati altrettanto importanti e determinanti per la cinofilia Istriana e Nazionale, vedi il Prof. Razbojnikov e Bancic e molti altri con i quali mi scuso di non ricordarne il nome. Cosa dire delle nuove leve che vivono in un contesto cinofilo-venatorio oltremodo criticato e poco credibile? Loro, pur avendo già dimostrato quanto valgono, dovranno lottare affinche questo sano sport. fatto di aria pura, al contatto della natura e fuori dalla sfera dell'inquinante consumismo, continui ad esistere. Noi siamo stati fortunati, abbiamo vissuto un'epoca d'oro e quando nei giorni di festa, ci vestivamo con la cacciatora di fustagno ed i pantaloni di velluto, eravamo guardati con simpatia e rispetto.
      Dal 1973 sono in pensione, giudico ancora molte prove, il mio tempo libero lo passo sulla mia barca a motore e vado spesso a pescare vicino all'isola di "Brioni" così cara a Tito. Noi Istriani (dico noi perchè amo l'Istria e la considero la mia seconda patria) siamo riusciti a salvare il salvabile, è stata la politica dell'amore per questa terra e per la selvaggina che vi dimora. Invito i giovani cinofili a salvaguardare e conservare questo patrimonio, fatto di boschi, campi di terra che vanno a sfiorare il nostro mare pulito, che da alla nostra gente tante risorse, ma sopratutto di quell'avifauna che sprona i cinofili di oltre frontiera ad affrontare lunghi e faticosi itinerari e venire con i loro cani ad allenare su questi terreni validi e selvaggina vera; conducendoli poi nelle prove di lavoro atte alla selezione, che tanta risonanza ha in campo internazionale.
      E perchè nò, avere un'altra opportunità di sederci insieme con loro, al tavolo di un piccolo tipico ristorante locale, con davanti un ottimo piatto di pesce appena pescato, un bicchire di vino Malvasia, parlare sì con nostalgia dei tempi passati, degli amici , ma rallegrarci infine per i tanti amici presenti. A te caro amico Rotim Ante, per i tuoi ricordi che mi hai dato l'onore di trascrivere e per queste due orate che oggi, mi hai fatto pescare vicino all'isola di "Broni".
      Rita e Aurelio Garelli, a te e ha tua moglie, noi vi diciamo: "Vi vogliamo Bene".


      Hanno detto di Lui:
      Lino Kodela, Segretario professionale della caccia del Bujese, membro escutivo del Consiglio della Federazione Jugoslava della Caccia e Giudice Internazionale di prove. "Lo conosco cinofilmente dal 1959 e ne sono diventato amico fraterno, uomo veramente squisito e capace, grazie anche a lui se Umago è diventato un polo cinofilo così importante in campo internazionale. Con Giacomo Crismani e il Prof. Pierguidi, e stato il promotore delle prime prove a grande cerca, che si sono svolte sui terreni polesani, creando i presupposti per un crescendo di cinofilia Nazionale e Internazionale.
      Erminio Juriscevic, Presidente della società Cinofila di Buje e Giudice Internazionale di prove, l'ho conosciuto nell'anno 1967, mi sono indentificato in lui per vivacità e temperamento, ho vissuto con Ante nel mondo cinofilo, molti momenti felici, ha sempre saputo cosa voleva dalla vita, uomo di estremo carattere e generoso al massimo.
      Pio Klum, Giudice di prove di caccia, ho sentito parlare di lui, e della cinofilia Istriana di altri tempi e che Ante e altri hanno fatto grande.
      Ljubo Jeromela, giovane cinofilo emergente e sparatore nelle prove di caccia, è sempre stato un maestro per noi giovani cinofili.
      Gino Botto il più rappresentativo dei dresseur Italiani,
      con lui nel collegio giudicante, potevamo stare tranquilli,, vedeva e provvedeva, prima di metterti fuori i cani ci ripensava due volte. Persona amabile e correta, siamo rimasti in pochi per poter parlare dei tempi passati, lui si ricorda tutto: date e fatti, ed il famoso ricordo diventa chiaro e preciso.
      Dr. Claudioo Macchiaveli, pres. del Gruppo Tigullio e grande Genova, allevatore dei pointer della "Cervara". "Sono anni che organizziamo prove sui terreni di Pola, lo vogliamo sempre nel collegio giudicante, ci garantisce serietà giudizi sereni e tecnici, è un piacere ascoltarlo, ti fa rivivere la cinofilia del passato.
      l veneziano Giuseppe Potenza cacciatore cinofilo. "Sono venuto in Istria nel 1963, sia per cacciare che per alenare i miei cani. Tempi
      di starne, di facili incontri e di ferme statuarie. L'ho conosciuto come uomo e come giudice di prove. Bravo veramente bravo.
      Molte altre testimonianze di persone che vorrebbero dire molto di lui, posso aggiungere la mia. Rotim Ante cinofilo Importantissimo per la cinofilia Jugoslava, ma sopratutto un carissimo amico.
      Come si deve, sono il primo a ringraziarti per questo bellissimo articolo e ricordo del grandissimo cinofilo, cacciatore, ma sopra tutto PERSONAGGIO che fu signor Ante ROTIM, il maestro di tutti giudici di grande cerca della Jugoslavija. Quando noi di Serbia in 1973 abbiamo iniziato di andare a Umago per vedere poi doppo presentare qualche cane e alla fine anche giudicare alcune prove, siamo ogni volta stati ospitati e aiutati dal trio Ante Rotim, Lino Kodela e Erminio Jurišević con estrema gentilezza.Il loro contributo alla difusione delle gare di grande cerca in Serbia e inestimabile.
      Nel articolo ci sono piccoli errori negli nomi di alcune persone. Il cognome di signor Ante (come lo chiamiamo noi) e ROTIM come l'hai scrito nel testo ma non ROTIN come l'hai scrito nel titolo. Il giudice jugoslavo della prima gara insieme a Franjo Strunjak era Ivan RICHTER (non Richtes).Questo cognome e di origine tedesca e significa-giudice.Finalmente, il cane di Marchesi era Gwang de Valesia e non della Valesia.Questo non e critica, ma solamente il segno che lego con grande attenzione i tuoi articoli e interventi.
      Grazie di nuovo per questo omaggio alla legenda della cinofilia jugoslava l'incomparabile (per noi) ANTE ROTIM. Il suo "portrait" (foto no 1) che hai fatto e proprio unico. Una vera opera d'arte. Saluti cordiali.Mihajlo Hadži-Pavlović

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      • aurelio

        #4
        Originariamente inviato da hadzi
        Come si deve, sono il primo a ringraziarti per questo bellissimo articolo e ricordo del grandissimo cinofilo, cacciatore, ma sopra tutto PERSONAGGIO che fu signor Ante ROTIM, il maestro di tutti giudici di grande cerca della Jugoslavija. Quando noi di Serbia in 1973 abbiamo iniziato di andare a Umago per vedere poi doppo presentare qualche cane e alla fine anche giudicare alcune prove, siamo ogni volta stati ospitati e aiutati dal trio Ante Rotim, Lino Kodela e Erminio Jurišević con estrema gentilezza.Il loro contributo alla difusione delle gare di grande cerca in Serbia e inestimabile.
        Nel articolo ci sono piccoli errori negli nomi di alcune persone. Il cognome di signor Ante (come lo chiamiamo noi) e ROTIM come l'hai scrito nel testo ma non ROTIN come l'hai scrito nel titolo. Il giudice jugoslavo della prima gara insieme a Franjo Strunjak era Ivan RICHTER (non Richtes).Questo cognome e di origine tedesca e significa-giudice.Finalmente, il cane di Marchesi era Gwang de Valesia e non della Valesia.Questo non e critica, ma solamente il segno che lego con grande attenzione i tuoi articoli e interventi.
        Grazie di nuovo per questo omaggio alla legenda della cinofilia jugoslava l'incomparabile (per noi) ANTE ROTIM. Il suo "portrait" (foto no 1) che hai fatto e proprio unico. Una vera opera d'arte. Saluti cordiali.Mihajlo Hadži-Pavlović
        Caro hadzi, sono contento per aver destato in te ricordi cari, come vedi dove ho potuto mi sono corretto, mi puoi dire quando Rotim Ante ci ha lasciati? Di questo articolo Rotim mi fece tanti complimenti, dicendomi : "Oggi mi conosci tanto quanto io mi conosco" quando vieni in Istria, non solo sei mio ospite a casa mia, ma anche sulla mia barca sei sempre bene accetto.

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        • GianPaolo

          #5
          Grande Aurelio Ciao
          Come vedi mi hai fatto ritornare sul sito !!!
          Domenica rienteato a casa dopo la gara che ho giudicato ho iniziato a leggere il tuo libro e lo ho terminato tutto di un fiato: Bello Bello Bello, anche se io fortunatamente non ho vissuto i periodi brutti della guerra tu me li hai fatti vedere molto bene spiegati!!
          E poi mi sono sentito sulle montagne accanto a voi a caccia di Galli ( peccato che non hpo mai avuto lì opportunità di praticare questa caccia!!!
          Aurelio spero di passare ancora giornate come quella di Domenica 02 Agosto 2009 in modo che Tu potrai darci consigli e potrai raccontare ancora le tue belle avventure di caccia !!
          Un abbraccio e chiamami quando vuoi io sono a tua disposizione
          Paolo
          cell 3388451716

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          • aurelio

            #6
            Grazie Gian Paolo, come tu sai ho passato una vita dietro ai cani e dietro ai conduttri, le mie erano prove troppo impegnative e di grande resposabilità, ho girato tutta l' Europa e tutto quello che ho imparato, cerco di trasmetterlo agli altri, quando hanno piacere di ascoltarti, come è sucesso Domenica alla prova in cui hai giudicato bene, mi piace dire quello che sò e rispondere alle domande che ti fanno, quando invece come spesso succede nel Forum, molti sanno già tutto di tutto, lascio cadere il dialogo e mi dispiace perchè anchio con le mie esperienze sui cani e sulla cinofilia-venatoria potrei dire molto ma, credi che ancora adesso posso imparare anche dall'ultimo arrivato, NON ABBIAMO MAI FINITO DI IMPARARE.
            Oggi che ti trovo sul sito, per mè è una vittoria, ti ho convinto perchè tu era già convinto, Oggi posso contare su un alleato che di cani e di cinofilia ne ha masticato...Ti ringrazio che la mia vita scritta ti sia piaciuta, sono verità che mi porto sulla pelle, anzi in testa e se pur oggi ha 78 anni, sono chiare e indimenticabili, sono i miei ricordi che nel bene e nel male vorrei ricordare per sempre. Spero ti metta d'accordo con Lucio, per trovarsi insieme alla prova del G.C.S. di cui io ne sono stato il fondatore e Presidente, Lucio come te ama i Bracchi Italiani, anchio ne ho avuto uno "Toj" ed era un grande cacciatore, me lo regalò l'Avv. Vernetti era un figlio del suo Carlù che Bafico portava nelle prove cinofile, purtoppo lo allenavo insieme ai miei pointer e quasi quasi andava forte come loro...Si ricordava della sua razza quando incontrava le giuste emanazioni, tu pensa che quando mia figlia veniva in canile, aveva paura dei pointer perchè più di una volta per farle le feste l'avevano buttata a terra, Toj mai, anzi ci si metteva davanti e la difendeva.
            Lo cedetti ad un amico del prof. Mairo, Il Prof. Carneluti di Genova, che lo diede da portare in prove al nostro comune amico Luciano Ferraro di Ferrania, con lui vinse molte gare, un giorno in una prova che si svolgeva sul Monte Beigua, ed era gia passato un anno, in mezzo a tutti i camioncini dei conduttori, un cane rompe il guinzaglio che lo teneva legato e si precipita da mia figlia Tiziana, la butta a terra... e incomincia a guaire e farle le feste, un carosello di gente compresi noi, siamo corsi e il nostro batticuore, prese posto a quello che io reputo il più grande gesto di affetto che un cane possa avere nei riguardi della sua padroncina.
            Qualcuno potrà rimproverarmi di averlo ceduto, ma ci sono dei perchè...perchè io lo avevo fatto. Lo dovevo fare e basta. Stai tranquillo che addesso che ci siamo ritrovati sia di persona che sul sito, continueremo a farlo. con affetto Aurelio.
            Ultima modifica Ospite; 07-08-09, 08:45.

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