Ho avuto la possibilità di sfogarmi con una persona che ritengo veramente cinofila, onesta e con l'etica corretta di un sincero uomo da "cani".
Mi ha risposto con questa lettera che mi ha autorizzato a pubblicare:
Caro Mauro, non ti demoralizzare per quella che è la cinofilia oggi, ti voglio raccontare perchè ho deciso di fare il giudice.
Qualche anno fa mi capitò di leggere un vecchio numero di DIANA dove veniva riportato lo scopo delle prove cinofile e delle prove di tipo S Uberto :
Le prime servono per selezionare cani che con buona probabilità genereranno validi cani per l'attività venatoria , le seconde , pur mantenendo lo scopo della selezione cinofila , integrano anche l'aspetto educativo nei confronti del conduttore per quel che riguarda l'etica, l'abilità e la sicurezza.
Avendo già da qualche tempo frequentato i campi e resomi conto di come l'ambiente fosse traviato da circostanze oggettive che minavano l'onestà e l'imparzialità dei giudici , decisi di provare a far cambiare o meglio a far ritornare queste manifestazioni e le loro finalità congruenti alle prove di un tempo, quando la cinofilia venatoria valeva la pena di essere vissuta.
Ora le cose da cambiare sono tante e io sono solo e per di più le ass . venatorie invece di capire che , anche se le bandiere hanno diversi colori , il cielo è azzurro per tutti quanti, continuano a farsi guerre inutili aprendo così la porta a chi ci odia.
Decisi quindi di sostenere gli esami e diventare giudice cinofilo.
Ad oggi sono l'unico a non aver mai rifiutato di giudicare una prova , sono l'unico a non voler alcun "rimborso" in denaro (eccetto vitto e alloggio qualora le distanze lo obblighino) e uno dei pochi ad essere incorruttibile semplicemente perchè mi diverto più io a vedere 30 cani in competizione che un concorrente vincere un trofeo.
Durante la lettura degli statini perdo sempre molto tempo per spiegare quali sono le giuste circostanze che devono caratterizzare questo mondo e anche se ho pochi anni di giudicato alle spalle , posso già notare che i concorrenti si rispettano e si aiutano molto di più di un tempo.
Ho scritto tutto questo per cercare di infonderti un po di coraggio , visto che ti ho sentito un tantino demotivato, perchè la cinofilia e la caccia hanno bisogno di gente come te : che crede in valori cavallereschi appartenenti ad un tempo passato che per forza di cosa dovrà tornare ad essere attuale.
Che dire, tutto questo mi ha un po' rincuorato, ho capito che in cinofilia ci possono e debbano essrci personaggi seri ed onesti, che amano ed operano per quello che è questa splendida passione con tanta coerenza e professionalità.
E di giudici che applicano questi concetti morali fortunatamente ne esistono, e molti, giudici che sanno e vogliono giudicare il cane come d'altronde dovrebbe essere senza alcun intrallazzo od accordi precostituiti. Tale concetto etico dovrebbe essere adottato da tutti, giudici, conduttori allevatori e proprietari di cani per il bene della cinofilia.
Sono un sognatore? Può darsi, ma lo sono sempre stato.
La mia domanda è: riusciremo ad arrivare a questo obbiettivo con impegno e coerenza da parte di tutti? Lo spero, e voi come la pensate?
Mauro
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