le razze da ferma

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  • sly8489
    ha risposto
    Originariamente inviato da maremmano
    in mezzo alle deroghe ci metterei :
    interrompere anche parzialmente l' andatura di razza allo scopo di avventare meglio
    abbassare la testa a livello del terreno
    dettagliare ( per me : muoversi quasi per niente e al contempo cercare sul terreno tracce di pastura o di passata)( magari con scodinzolo :) )
    pistare ( per me seguire una pista sul terreno , anche con discreta velocità trotto o passo)
    ispezionare a lungo ( anche se a testa alta o interrogando il vento ) nel medesimo luogo ristretto )
    non mi vengono altri esempi

    per me invece un accertamento è appunto una verifica più accurata di un luogo ristretto, un anfratto poco accessibile , un luogo reputato adatto alla sosta di selvatico appena fuori o diverso dall' ambiente standard , anche a distanza reputata non consona ( il famoso allungo di Delfino) che per raggiungerla il cane magari si disinteressa del resto dell' ambiente disponibile ... ma tutto ciò con il consueto stile ( utilizzando il vento e con discreta andatura )

    ed a ben ripensarci le mie deroghe in effetti sono complementari ad un cane mediocre ...un buon cane / o + ne ha sempre meno bisogno .

    se il cane vuole derogare ... riesco a giustificare anche lui e lo faccio spesso ( ho quei cani ... come sono ... sono ; e questi devo usare :) )
    ma meno lo fanno e più mi piacciono .

    che poi ci sia qualcuno che mi allerta : " si ma così facendo il tuo avrà un' alta percentuale di trascuri "
    posso replicare che "losobenissimodasolo" e poco mi interessa ... ma non toglietemi la "patente di cacciatore" ... per questo ! ... per favore :) ( sarò solo un cacciatore mediocre ... come tanti cani :) )
    Non sono d'accordo in tutto, ma evito di esprimere la mia opinione per non andare fuori dalla discussione. Solo una cosa voglio dire, sulla pastura dettagliano solo i cani mediocri. Per rendersi conto della potenzialità di due cani basta osservarli, quando arrivano entrambi sulla pastura, quello che dettaglia non ha capito un mazza, l'altro che si è solo assicurato è già in ferma o comunque è in netto vantaggio sull'altro. Non esistono cani da caccia che non derogano, quelli che non lo fanno da piccoli hanno preso calci in bocca, se si predilige la forma alla sostanza ne risente l'efficacia nella caccia vera. La differenza fra un cane da prove e una da caccia è tutta in questi piccoli dettagli. I giochini sul prato con le quaglie di voliera non fanno parte della caccia.[:D] Drool]

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  • fabryboc
    ha risposto
    Originariamente inviato da maxmurelli
    De "l'accostata sempre e comunque ad ogni costo" sinceramente non riesco a trovarne una così grande utilità.
    Sai qual'è l'utilità ? 21 beccacce sparate (non prese) su 24 beccacce fermate da quel cane...non un frullo spontaneo...gli altri fenomeni fermi culo a terra a 10 metri le salutavano col fazzoletto.....

    La "breve ferma accennata su calda bollente" è importantissima... però sempre se davvero breve e risolta spontaneamente.
    Se no diventa ferma in bianco e da fastidio anche a me.

    La "sniffata delle fatte" anch'essa dev'essere breve, se invece è prolungata con tanto di dettaglio insistente e col cane che si pianta lì per girare in tondo nel solito ristretto raggio di pochi metri prima di risolvere e ripartire allora il discorso cambia.
    La sniffata (o leccata) delle fatte è quasi impercettibile...un abbassamento della testa di 2-3 secondi....ma secondo me gli serve a verificare ulteriormente da quanto lei non è più lì e a "tararsi" sull'odore di quella precisa becca...

    Per come la vedo io bisogna saper valutare il lavoro dei nostri cani in base alle diverse situazioni che si presentano ma proprio per tale motivo i loro errori vanno giustificati il meno possibile.
    Secondo me invece bisogna distinguere tra errori giustificabili e assolutamente ingiustificabili, quelli giustificabili, se non possono essere risolti diversamente non sono errori....

    Originariamente inviato da Lucio Marzano
    l'aggiramento rimane un difetto, anche se talvolta puo' essere utile, l'accostata deve essere fatta solo a comando , il cane se ferma é perché é sicuro e se si muove é perché il selvatico si é mosso, una ferma rapidamente interrotta spontaneamente , la ammetto (specie negli inglesi) ferme in bianco ripetute e prolungate, invece non dovrebbero essere tollerate. In vita mia solo una volta un cane (un bracco ) ha lasciato la ferma, é venuto a cercarmi ed é ritornato a fermare, l'azione ha avuto la testimonianza di un amico che era posizionato per seguire tutta l'azione, altrimenti non me ne sarei nemeno accorto, sono episodi comunque rarissimi.
    Però non negherai che su un animale che alzi da due settimane senza riuscire a mettergli sopra le canne, quando il cane aggirandolo te lo mette su un vassoio d'argento non pensi certo che sia il caso di sgridarlo...io personalmente arrivato a casa gli dò un filet mignon...e gli metto nella cuccia una cagnetta gonfiabile....[;)]...purtroppo di cani con quel "difetto" ne ho avuto solo uno.

    L'accostata, come dicevo a Max, eseguita in deroga e da un cane in possesso della giusta sensibilità, significa che tu arriverai (magari mettendoci sei-sette-dieci minuti) SEMPRE sul cane che ha la beccaccia davanti da uno a tre metri e non è rimasto come un coglionazzo fermo a guardarla volar via......spesso la becca non pedina, rimane ferma e poi....frulla e basta...e se un cane sa metterle la giusta pressione, può tenerla ferma più di altri....

    Un cane che ferma in bianco costantemente e a lungo ha dei problemi psico-olfattivi e non c'entra nulla con la segnalazione della calda "fresca"....nel bosco è un cane inutile e dannoso per le coronarie...

    Il cane che ricorre a determinate libere interpretazioni di quello che noi abbiamo stabilito per lui traducendole in efficacia...qualunque sia il suo nome....mi viene voglia di chiamarlo Mr. Wolf.......

    [media]http://www.youtube.com/watch?v=WqZHXXZ_7nw[/media]
    Ultima modifica fabryboc; 09-07-14, 12:27.

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  • ginger
    ha risposto
    Originariamente inviato da cuba7179
    Leggimi bene anche tu: esprimi quello che ti pare ma cerca di farlo in maniera meno altezzosa e senza battutine ironiche....io non vengo a dire che quello che scrivi tu sulla caccia è falso (anche perchè non conosco dove e come cacci tu), di conseguenza non vedo come tu possa arrogarti il diritto di fare lo stesso nei confronti di chi svolge l'attività venatoria in ambienti completamente diversi dai tuoi. L'educazione ha delle regole ben precise e il continuare a dire che ciò che scrivono alcuni utenti è falso, solo perchè non coincide con la tua esperienza, non mi pare sia educato. Sul discorso dell'essere cacciato io ho un pensiero ben preciso: ci sono già troppi martiri (o presunti tali), non vedo perchè farne un altro
    ed io ti torno a ripetere che se ad una cosa non credo,lo dico perchè,rientra nei miei diritti di cittadino libero,e credo valga per tutti.

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  • Lucio Marzano
    ha risposto
    l'aggiramento rimane un difetto, anche se talvolta puo' essere utile, l'accostata deve essere fatta solo a comando , il cane se ferma é perché é sicuro e se si muove é perché il selvatico si é mosso, una ferma rapidamente interrotta spontaneamente , la ammetto (specie negli inglesi) ferme in bianco ripetute e prolungate, invece non dovrebbero essere tollerate. In vita mia solo una volta un cane (un bracco ) ha lasciato la ferma, é venuto a cercarmi ed é ritornato a fermare, l'azione ha avuto la testimonianza di un amico che era posizionato per seguire tutta l'azione, altrimenti non me ne sarei nemeno accorto, sono episodi comunque rarissimi.

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  • Ospite
    Replica dell'ospite
    Originariamente inviato da fabryboc
    E che pensi dell'aggiramento, dell'accostata sempre e comunque ad ogni costo, della breve ferma accennata su calda "bollente" (più un monito a noi che un errore loro)…. della sniffata delle fatte??
    Per come la vedo io l'aggiramento (anche se mi fa storcere un pochino il naso) lo trovo molto utile su taluni selvatici ma altrettanto dannoso su altri. Ho avuto un setter che era davvero bravo nell'andare ad aggirare dei vecchi e scaltri fagiani e così facendo m'ha permesso di far carniere anche nelle situazioni più difficili; certo che se si fosse comportato in quel modo sulle rosse... al massimo sarei potuto andare per cicoria e nulla di più.
    De "l'accostata sempre e comunque ad ogni costo" sinceramente non riesco a trovarne una così grande utilità. Se il selvatico non si sottrae di pedina il cane deve iniziare ad accostare all'arrivo del cacciatore, se non lo fa sempre non penso sia un problema così grande, anche perché generalemente il selvatico (se tale) non tarderà ad involarsi spontaneamente (a meno di talune situazioni dove la vegetazione gli consente buon riparo e in tal caso il cane o il cacciatore saranno costretti ad intervenire per forzarlo). Più che l'accostata reputo di fondamentale importanza la guidata che deve essere spontanea, sicura, prudente ma nello stesso tempo spigliata.
    La "breve ferma accennata su calda bollente" è importantissima... però sempre se davvero breve e risolta spontaneamente.
    La "sniffata delle fatte" anch'essa dev'essere breve, se invece è prolungata con tanto di dettaglio insistente e col cane che si pianta lì per girare in tondo nel solito ristretto raggio di pochi metri prima di risolvere e ripartire allora il discorso cambia.

    Per come la vedo io bisogna saper valutare il lavoro dei nostri cani in base alle diverse situazioni che si presentano ma proprio per tale motivo i loro errori vanno giustificati il meno possibile.
    Ultima modifica Ospite; 08-07-14, 23:23.

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  • cuba7179
    ha risposto
    Originariamente inviato da ginger


    Ascoltami bene,i miei toni esprimono libertà di pensiero,che ne tu, ne nessun altro,avete licenza di tarpare,io non voglio avere ne cani validi,ne essere il maradona dei cacciatori,ne avere verità venatorie assolute,ma esprimo con educazione i miei pensieri e le mie opinioni su caccia e cani,e,se ad una cosa non credo manco sotto tortura,lo dico apertamente,siamo su un forum,se si nota poca educazione o la non osservanza di regole,che mi si cacci,ma non dirmi a cosa devo o non devo credere

    Leggimi bene anche tu: esprimi quello che ti pare ma cerca di farlo in maniera meno altezzosa e senza battutine ironiche....io non vengo a dire che quello che scrivi tu sulla caccia è falso (anche perchè non conosco dove e come cacci tu), di conseguenza non vedo come tu possa arrogarti il diritto di fare lo stesso nei confronti di chi svolge l'attività venatoria in ambienti completamente diversi dai tuoi. L'educazione ha delle regole ben precise e il continuare a dire che ciò che scrivono alcuni utenti è falso, solo perchè non coincide con la tua esperienza, non mi pare sia educato. Sul discorso dell'essere cacciato io ho un pensiero ben preciso: ci sono già troppi martiri (o presunti tali), non vedo perchè farne un altro

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  • daniele da padova
    ha risposto
    Concordo ogni razza da il meglio di se stessa in determinati territori e a caccia di determinati selvatici , poi lo spirito di adattamento di molte di esse e' tale per cui si adeguano un po' ovunque


    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

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  • fabryboc
    ha risposto
    Originariamente inviato da maremmano
    in mezzo alle deroghe ci metterei :
    interrompere anche parzialmente l' andatura di razza allo scopo di avventare meglio
    abbassare la testa a livello del terreno
    dettagliare ( per me : muoversi quasi per niente e al contempo cercare sul terreno tracce di pastura o di passata)( magari con scodinzolo :) )
    pistare ( per me seguire una pista sul terreno , anche con discreta velocità trotto o passo)
    ispezionare a lungo ( anche se a testa alta o interrogando il vento ) nel medesimo luogo ristretto )
    Scodinzolo a parte le riterresti tali anche in una giornata con nebbia fitta o pioggia battente ?

    E che pensi dell'aggiramento, dell'accostata sempre e comunque ad ogni costo, della breve ferma accennata su calda "bollente" (più un monito a noi che un errore loro)…. della sniffata delle fatte??

    Ho avuto una femmina che almeno in due occasioni mi sparì in ferma, in posizione introvabile (niente beeper), non vedendomi arrivare, ruppe la ferma, mi venne a cercare e riandò (dopo essere sicura che la seguissi) dove non l'avrei mai cercata a rifermare la beccaccia…..rompere la ferma fu deroga da biasimare?

    Io so solo che (dopo) la baciai.
    Ultima modifica fabryboc; 08-07-14, 22:40.

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  • Lucio Marzano
    ha risposto
    sono d'accordo con Maremmano, gli accertamenti sono fasi piacevolissime che fa il cane rallentando l'andatura per verificare meglio delle sensazioni olfattive o per verificare la presenza di del selvatico in zone particolarmente idonee, quindi a mio avviso, rientrano nel lavoro ideale , come da standard, di molte razze.
    Le deroghe posono far risolvere delle situazioni, ma devono essere occasionali, non diventare un'abitudine , sempre a mio parere

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  • Ospite
    Replica dell'ospite
    Originariamente inviato da maremmano
    in mezzo alle deroghe ci metterei :
    interrompere anche parzialmente l' andatura di razza allo scopo di avventare meglio
    abbassare la testa a livello del terreno
    dettagliare ( per me : muoversi quasi per niente e al contempo cercare sul terreno tracce di pastura o di passata)( magari con scodinzolo :) )
    pistare ( per me seguire una pista sul terreno , anche con discreta velocità trotto o passo)
    ispezionare a lungo ( anche se a testa alta o interrogando il vento ) nel medesimo luogo ristretto )
    non mi vengono altri esempi

    per me invece un accertamento è appunto una verifica più accurata di un luogo ristretto, un anfratto poco accessibile , un luogo reputato adatto alla sosta di selvatico appena fuori o diverso dall' ambiente standard , anche a distanza reputata non consona ( il famoso allungo di Delfino) che per raggiungerla il cane magari si disinteressa del resto dell' ambiente disponibile ... ma tutto ciò con il consueto stile ( utilizzando il vento e con discreta andatura )

    ed a ben ripensarci le mie deroghe in effetti sono complementari ad un cane mediocre ...un buon cane / o + ne ha sempre meno bisogno .

    se il cane vuole derogare ... riesco a giustificare anche lui e lo faccio spesso ( ho quei cani ... come sono ... sono ; e questi devo usare :) )
    ma meno lo fanno e più mi piacciono .

    che poi ci sia qualcuno che mi allerta : " si ma così facendo il tuo avrà un' alta percentuale di trascuri "
    posso replicare che "losobenissimodasolo" e poco mi interessa ... ma non toglietemi la "patente di cacciatore" ... per questo ! ... per favore :) ( sarò solo un cacciatore mediocre ... come tanti cani :) )
    Anch'io Maremmano sono sulla tua stessa frequenza d'onda!

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  • Lucio Marzano
    ha risposto
    La discussione é titolata "le razze da ferma" ed é postata in cinofilia venatoria . La differenza sostanziale fra il cane da ferma e quello da cerca é che il cane da ferma allarga la cerca ben oltre la portata del fucile e trovata la selvaggina la indica attendendo che il cacciatore lo raggiunga per servirlo, il cane da cerca, non fermando ed alzando la selvaggina forzandola, deve per forza di cose cacciare sempre a tiro di fucile. Quindi sono due modi completamente diversi di concepire la caccia e soprattutto il cane.
    Lo stile di razza serve a differenziare le razze (come la morfologia) ed é funzionale alla selvaggina prevalentemente cacciata , non é fumosità inutile, ma siccome si é passati a cacciare un po' di tutto , forzatamente i cani per conseguire il risultato devono adattare il modo di lavorare. Al cacciatore potrà non fregare nulla di come caccia il cane, basta che gli permetta di sparare e con certa selvaggina (quaglie e fagiani) sono venute fuori le pistate e le seguidate (Amaldi). Se dovessimo tutti giudicare i cani solo da quanto ci fanno ammazzare, per certe cacce e selvaggina, avremmo solo dei meticci. Comprendo che a molti di come cacci il cane interessa meno che niente, ma per un cinofilo é piu' importate il come del quanto, sempre pero' che il come sia efficace, ma non a tutti i costi.
    Le razze da ferma hanno diversi modi di lavorare : andature, risalite d'emanazione, ferme, guidate effettuate con diverse modalità e posture, che non sono io vangelo, a caccia ogni tanto ci si deve arrangiare, ma NON sempre e nemmeno troppo spesso,
    poi per qualcuno la caccia é finalizzata solo all'ammazzare , per qualcun altro , il cinofilo , a godere del lavoro del cane.

    Fabrizio in Inghilterra le razze sono quasi scomparse non per le estremizzazioni (grazie alle quali abbiamo i setter ed i pointers) ma perché hanno smesso di andare a caccia, cosa che probabilmente succederà anche da noi.

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  • maremmano
    ha risposto
    Originariamente inviato da sly8489
    Maremmano, "derogare" non vuol dire niente. A caccia il cane le regole le stabilisce lui di volta in volta. Visto è considerato che il cane caccia per la sua sopravvivenza ha tutto il diritto a derogare, e di fregarsene altamente del suo standard lavorativo. Io sarei propenso a togliere questa parola da questa discussione. Dopo se qualcuno vuole può spiegare la differenza che passa fra un dettaglio e un accertamento e fra un passata e un dettaglio. Per il sottoscritto un cane di qualsiasi razza quando segue un passata non sta dettagliando.
    in mezzo alle deroghe ci metterei :
    interrompere anche parzialmente l' andatura di razza allo scopo di avventare meglio
    abbassare la testa a livello del terreno
    dettagliare ( per me : muoversi quasi per niente e al contempo cercare sul terreno tracce di pastura o di passata)( magari con scodinzolo :) )
    pistare ( per me seguire una pista sul terreno , anche con discreta velocità trotto o passo)
    ispezionare a lungo ( anche se a testa alta o interrogando il vento ) nel medesimo luogo ristretto )
    non mi vengono altri esempi

    per me invece un accertamento è appunto una verifica più accurata di un luogo ristretto, un anfratto poco accessibile , un luogo reputato adatto alla sosta di selvatico appena fuori o diverso dall' ambiente standard , anche a distanza reputata non consona ( il famoso allungo di Delfino) che per raggiungerla il cane magari si disinteressa del resto dell' ambiente disponibile ... ma tutto ciò con il consueto stile ( utilizzando il vento e con discreta andatura )

    ed a ben ripensarci le mie deroghe in effetti sono complementari ad un cane mediocre ...un buon cane / o + ne ha sempre meno bisogno .

    se il cane vuole derogare ... riesco a giustificare anche lui e lo faccio spesso ( ho quei cani ... come sono ... sono ; e questi devo usare :) )
    ma meno lo fanno e più mi piacciono .

    che poi ci sia qualcuno che mi allerta : " si ma così facendo il tuo avrà un' alta percentuale di trascuri "
    posso replicare che "losobenissimodasolo" e poco mi interessa ... ma non toglietemi la "patente di cacciatore" ... per questo ! ... per favore :) ( sarò solo un cacciatore mediocre ... come tanti cani :) )
    Ultima modifica maremmano; 08-07-14, 17:34.

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  • fabryboc
    ha risposto
    Originariamente inviato da ginger
    io aggiungerei se a caccia nei miei posti non andrebbe nessuno!!per il resto d'accordo!!![COLOR="Silver"]
    Ma quello già lo fanno.....se ci tengono al fucile.....[:D][:D][:D]

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  • ginger
    ha risposto
    [brindisi][:-golf][vinci]
    Originariamente inviato da fabryboc
    Infatti grazie a queste estremizzazioni a casa loro le loro razze sono scomparse....e comunque, ripeto il mio "fossi miliardario"....non lo sono e mi accontento (e mi diverto pure molto) e la deroga occasionale e motivata se redditizia me la gusto pure....

    Sarò preumano, o meglio, precinofilo, ma quello che mi fa impazzire sono l'uomo e il cane che in branco cacciano, e si industriano per raggiungere l'obbiettivo di reperire la selvaggina.

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  • sly8489
    ha risposto
    Originariamente inviato da maremmano
    io posso , e mi ripeto, giustificare e comprendere "tutto" ... quello che piace agli altri !!! !

    ciò non toglie che "personalmente" sono di quelli che storce il naso quando un cane "deroga" ... e preferirei non lo facesse , anche a scapito del carniere . aggiungendo che purtroppo devo, a volte, anche "tapparmelo" il naso se giudico i cani che possiedo ... e spesso pur tappando il naso comunque non "riesco a sparare" !!!
    fortunatamente cacciando quasi in esclusiva beccacce nel folto ... il cane lo vedo per attimi ... :) e ogni tanto posso sparare .

    e poi potrei controbattere che la cinofilia o meglio l' allevamento ha fatto le razze ( o perlomeno le più antiche ) per cacciare quel selvatico in quell' ambiente ... non l' inverso come affermi tu .
    siamo noi utilizzatori che ci fa comodo ribaltare il concetto ( e non è sbagliato oggigiorno )
    Maremmano, "derogare" non vuol dire niente. A caccia il cane le regole le stabilisce lui di volta in volta. Visto è considerato che il cane caccia per la sua sopravvivenza ha tutto il diritto a derogare, e di fregarsene altamente del suo standard lavorativo. Io sarei propenso a togliere questa parola da questa discussione. Dopo se qualcuno vuole può spiegare la differenza che passa fra un dettaglio e un accertamento e fra un passata e un dettaglio. Per il sottoscritto un cane di qualsiasi razza quando segue un passata non sta dettagliando.

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