Attualmente stai visualizzando le nostre bacheche come ospite avendo cosi un accesso limitato che ti permette di visualizzare la maggior parte delle discussioni e accedere alle nostre altre funzionalità. Unendoti alla nostra comunità gratuita potrai inserire argomenti, comunicare in privato con altri membri (PM), rispondere a sondaggi, caricare contenuti e accedere a molte altre funzionalità speciali. La registrazione è veloce, semplice e assolutamente gratuita, quindi unisciti alla nostra community oggi stesso!
In caso di problemi con il processo di registrazione o con l'accesso al tuo account : contattaci.
La nota di concorso: prove di lavoro non tutte uguali. Quale più opportuna?
Il quesito è riferito all'intenzione di evidenziare potenziali riproduttori da destinarsi alla selezione del cane da caccia.
Le prove non sono tutte uguali: prove a selvaggina, specialistiche, di caccia a starne, (la nomino ma l'ho già detto parlando di prove a selvaggina), classiche e attitudinali, eppure tutte considerate.
Dite la vostra e parliamone una ad una. Un bel dibattito ci sta bene.
[wel]
Marco io vado contro corrente,sono tutte buone" migliorabili "da gente come te,coscienziosa,ma ritengo come già detto che ci sono più cani buoni,anzi ottimi, che cacciatori,e addetti consapevoli,di quello che sembra,è una percezione chiara e netta e tu dovresti ,ammetterlo,anche se impopolare,quando vai a giudicare,sono più gli ignora toni" nei modi,e nelle conoscenze,o più i cani sotto la media ,pensa agli ultimi dieci anni,e poi sinceramente,vedi te se,sto dicendo castronerie.il bello e bravo,è una chimera,per come lo vuole il cacciatore,molto probabilmente di belli e bravi c'è ne qualche migliaio,in Italia, solo che nessuno si abbassa dal' alto di una prosopopea,acquisita con le"troppe informazioni,furvivianti che circolano,e le troppe" suggestioni venatorie date dai paradisi,esteri,che creano condizioni,dove si vede solo" il meglio dei cani,"ti racconto una storia mia ,anni 80 sono ospite a mar del posta di amici,di lavoro,porto il mio spinone Benito,cane che qui trovava e fermava in stile beccaccini,caccia da me praticata fin da bambino,per farla breve i primi due giorni è impazzito caricava sfrullava a più non posso,troppe emanazioni,troppi selvatici,sono stato costretto a fermarlo l'ultimo giorno che potevo cacciare sono rimasto una settimana decido di riprovare Benito cane " umano" mi regala una serie di AZIONI,ferme e riporti e ferme col beccaccino in bocca da manuale,gli parte una lepre argentina avrà fatto 12 kg da sotto i piedi niente neanche un accenno fermo statua di sale,mi avvicino lo sorpasso ,e via una coppiola beccaccini,gli amici che scherzavano il primo giorno,mi anno chiesto più volte la monta con una loro cagna.ti parlo di gente che a tre " fazenda" e cani che vedono animali tutto il giorno.il bello e bravo ,in stile di razza,quel giorno c'è stato ,ma solo quel giorno li,magari con un dressagio fatto da un " professionista diventa più sovente,ma la verità sta sempre nel mezzo.saluti old. " mar del plata.
Ultima modifica old hunter; 28-08-18, 02:02.
Motivo: Aggiunta e correzione ortografica
Sai una cosa Marco?
Prima di tutto ciò dovresti fare una cosa essenziale. fare un riassunto breve delle note, perchè guarda che molti non hanno idea bene di che si parla.
In questo modo molte più persone potrebbero intervenire e fare interventi pertinenti, perchè si rischia di fare considerazioni sbagliate n quanto manca una base di partenza.
Se il quesito è riferito all'intenzione di evidenziare potenziali riproduttori da destinarsi alla selezione del cane da caccia, non dovrebbe essere difficile dare la propria opinione. Io non so di cosa si parla però credo che in qualsiasi caso il cane sottoposto a giudizio deve dimostrare il massimo impegno, per dimostralo credo che un'andatura spinta, senza cedimenti mentali e fisici sia indispensabile in qualsiasi prova di lavoro. Logicamente questo non basta per selezionare il cane da caccia.
Marco io vado contro corrente,sono tutte buone" migliorabili "da gente come te,coscienziosa,ma ritengo come già detto che ci sono più cani buoni,anzi ottimi, che cacciatori,e addetti consapevoli,di quello che sembra,è una percezione chiara e netta e tu dovresti ,ammetterlo,anche se impopolare,quando vai a giudicare,sono più gli ignora toni" nei modi,e nelle conoscenze,o più i cani sotto la media ,pensa agli ultimi dieci anni,e poi sinceramente,vedi te se,sto dicendo castronerie.il bello e bravo,è una chimera,per come lo vuole il cacciatore,molto probabilmente di belli e bravi c'è ne qualche migliaio,in Italia, solo che nessuno si abbassa dal' alto di una prosopopea,acquisita con le"troppe informazioni,furvivianti che circolano,e le troppe" suggestioni venatorie date dai paradisi,esteri,che creano condizioni,dove si vede solo" il meglio dei cani,"ti racconto una storia mia ,anni 80 sono ospite a mar del posta di amici,di lavoro,porto il mio spinone Benito,cane che qui trovava e fermava in stile beccaccini,caccia da me praticata fin da bambino,per farla breve i primi due giorni è impazzito caricava sfrullava a più non posso,troppe emanazioni,troppi selvatici,sono stato costretto a fermarlo l'ultimo giorno che potevo cacciare sono rimasto una settimana decido di riprovare Benito cane " umano" mi regala una serie di AZIONI,ferme e riporti e ferme col beccaccino in bocca da manuale,gli parte una lepre argentina avrà fatto 12 kg da sotto i piedi niente neanche un accenno fermo statua di sale,mi avvicino lo sorpasso ,e via una coppiola beccaccini,gli amici che scherzavano il primo giorno,mi anno chiesto più volte la monta con una loro cagna.ti parlo di gente che a tre " fazenda" e cani che vedono animali tutto il giorno.il bello e bravo ,in stile di razza,quel giorno c'è stato ,ma solo quel giorno li,magari con un dressagio fatto da un " professionista diventa più sovente,ma la verità sta sempre nel mezzo.saluti old. " mar del plata.
Sono onorato che tu mi definisca coscienzioso e davvero felice della considerazione che mi dai. Ho sempre cercato di mantenere il mio punto di vista da cacciatore che ama cacciare con il cane ed ho vissuto differenti razze. Comunque, non mi sembra che tu vada contro corrente: siamo in molti a condividere il tuo pensiero, che qui mi piace approfondire sperando in costruttiva discussione in questa Agorà
Partiamo dalla "Chimera".
Bello e bravo: mi piace la tua moderazione quando citi che la verità sta nel mezzo. Ecco, nel mezzo di un range, di quella forbice che da tutta chiusa va a tutta aperta. Tu pensa se fossimo stati così bravi ad arrivare ad una popolazione di soli cani bellissimi e bravissimi, senza vie di mezzo o anche fallimenti. In poche parole un mondo impossibile e finto. La verità è dove tu dici. Quindi quando pensiamo al cane bravo e bello ci riferiamo al desiderio di averlo almeno abbastanza bravo e abbastanza tipico, (alcuni maggiormente da un lato ed altri dall'altro) precisando: "mi piace cacciare con un breton". L'appassionato di una razza la apprezza per tutte le sue caratteristiche, morfologiche, caratteriali, di modus venandi e altro.... è amante di quella razza e di quel cane. Di conseguenza cerca di ottenere il meglio. Ecco il perchè ci si rivolge, nella selezione, a riproduttori "premiati". Le verifiche zootecniche restano un valido strumento di selezione proprio perché evidenziano, (o dovrebbero servire a questo) i riproduttori "potenziali" a vantaggio di tutti. Ciò non toglie che esistono molti cani che vanno solamente (poverini ) a caccia...e che per fortuna puntualmente vengono utilizzati anche loro in riproduzione. Esistono "buoni o meno buoni", cani, uomini, cacciatori, giudici, insomma per tutti è una costante "naturale" che io però mi limiterei a definire "differenti tra loro" senza giudicarli. Mi limito a dire che è più opportuno e per me preferibile, il riproduttore che mi ha dimostrato capacità venatiche, mentalità, attitudine alla collaborazione fattiva e stile di razza, sperando che questi sia capace di trasmettere alla progenie, così come confido di più nel consiglio del cacciatore serio piuttosto che del sedicente tale, o dell'opinione del giudice che osserva con cognizione di causa. Il mondo è bello perchè vario ed ognuno di noi apprezza ciò che gli piace. Qui io mi riferisco a seria passione cinofila, scevra da personalismi inutili. Una cattiva informazione o l'inflazione di Campioni sicuramente è fuorviante, come tu asserisci, ma quello che tu definisci bravo cacciatore, allevatore, conduttore...in altre parole il cinofilo che intendiamo, sicuramente sa decifrare e leggere questi caotici codici e sceglie: nel mare di titolati emerge quello che preferiamo. Ti ricordo però che, anche se comprensibilmente ed è giusto così, il riferimento è quello che ha dimostrato tutto ciò che cerchiamo ed è proprio a lui (o lei) che ci rivolgiamo per la riproduzione, non è detto che ci "dia"....santo monaco Gregor Mendel. Questa resta la via preferibile.
I "paradisi esteri": la pecunia del nostro Paese ci ha fatto emigrare da sempre in cerca di fortuna, l'italiano è esploratore e emigrante. Un tempo nei nostri ambienti si aveva a disposizione spazio e selvaggina che con il progresso sono andati via via diminuendo. In quelle condizioni a pochi veniva in mente di oltrepassare i confini con viaggi estremamente dispendiosi e molto impegnativi, anche perchè non c'era motivo. Oggi le cose sono cambiate: le possibilità di spostamento verso luoghi un tempo quasi irraggiungibili oggi esistono, come anche l'oggettiva necessità se si vuol preparare un cane su una congrua densità di vera selvaggina, oppure cacciare tranquillamente e con grandi risultati. Questo ha interessato la cinofilia in genere. Parlando di prove: sappiamo che esistono paradisi di starne, luoghi dove i branchi sono come le pulci in un cane pulcioso, (effettivamente sono calati anche la negli ultimi anni....dove siamo andati abbiamo seguito le orme di Attila). Resto chiaramente in accordo con chi mi dice di frequentare questi paradisi per le prime preparazioni del cane ma molto meno con chi si riferisce alle prove fatte in queste località: troppe, ancora troppa selvaggina e non va bene! Lo testimonia la tua esperienza con Benito: inizialmente si è trovato a confronto con una abbondanza che lo ha disturbato, un ambiente diverso al quale si doveva adattare, ma poi, capito il tutto, lo ha affrontato bene. Era peggio se andavi dove potevi trovare solo tabula rasa! Comunque, restiamo all'abbondanza: per le prove non ritengo sia l'ideale. In queste situazioni, comprensibilmente, è facile che un cane dotato di buoni mezzi, ben preparato e di ordine nella cerca, (ordine non metodo), attento al vento e reattivo all'emanazione, di fronte a questa ferma, bello e statuario con stile, come quello che ci ha fatto vedere nel movimento sul terreno. Tutto ciò è utile, assolutamente si, ma non si è certi, (un occhio attento lo può vedere), se ha anche dimostrato qualità di "cacciatore": è lui che ha fermato le starne o sono loro che hanno interrotto la sua meravigliosa corsa? Qui mi lego alla "nota di concorso" titolo di questo 3d: ci sono prove destinate a verificare aspetti più legati allo stile ed altre maggiormente indirizzate alla caccia. Parliamo di questo.
---------- Post added at 10:21 AM ---------- Previous post was at 09:47 AM ----------
La nota del concorso è il quesito al quale deve rispondere il cane al test. Ogni tipologia di prova, (tanto per inglesi quanto per continentali), è caratterizzata da una precisa "nota": attitudinale a quaglie, su selvaggina, caccia a starne, specialistica, (beccacce, beccaccini, su selvaggina di montagna), classica a quaglie o, (razze inglesi) grande cerca. Non sono tutte uguali ma tutte utili alla selezione zootecnica del cane da ferma da destinarsi alla caccia.
Apparentemente potrebbe sembrare che le prove su selvaggina o quelle specialistiche siano le fondamentali ma non è così.
In ordine per come elencate: Attitudinale a quaglie: la possiamo definire come la base, il trampolino verso le prove. Di per se, fatta eccezione che rappresenta anche lo start, non ha utilità dirette per il traguardo del Campione. Occorre però, come per definizione, a mettere in evidenza sopratutto le "attitudini" nella misura del grado di addestrabilità, verifica della capacità di impostare una cerca opportuna, (qui riferita alla quaglia), di reattività all'emanazione, (con anche quella di discernere tra effettiva presenza a terra o effluvio di quaglia che c'era ed è volata via....in un campo a quaglie non mancano di certo), e prontezza di ferma. In aggiunta la preziosa collaborazione con il compagno, senza disturbarlo ne esserne succube giungendo anche al consenso, ma anche la sostanziale correttezza al frullo. Mi direte: ma da un cane da caccia mi aspetto cose diverse e ben più importanti ed io aggiungo precisando, "Anche!". Tutti gli aspetti che caratterizzano questa nota e che abbiamo elencato rappresentano le basi sicuramente utili a quel cane per il quale poi intendiamo preparare a caccia per poi, eventualmente, ambire alle prove di differente tipologia e con le quali andiamo ad ambire per il famoso "Titolo". Le attitudinali rappresentano una base importante per il cane e per il cacciatore conduttore, utili ad entrambi. Un cane per la caccia deve possedere un buon grado di addestrabilità, un equilibrio che gli consente di cacciare in compagnia di altri cani senza disturbare o essere disturbato anche solo dalla loro presenza, deve avere un buon fiuto e discernere le emanazioni, reattivo a queste e fermare quando la sorgente è li..queste le attitudini. Per il conduttore, il neofita, avvicinarsi alla cinofilia con le attitudinali è utile: la prova, il concetto di turno, di giudizio, di conduzione, sportività....ma poi basi di addestramento e presentazione....almeno per acquisire la cognizione che gli permetterà di apprezzare o meno e decidere poi se insistere con altre "note" o preferire la sola caccia.... Prove su selvaggina, caccia a starne, specialistica, (beccacce, beccaccini, su selvaggina di montagna). Le mantengo tutte nello stesso tipo anche se, chiaramente, non del tutto uguali. Queste mettono in palio le qualifiche necessarie per la nomina a campione. Tutte sono accomunate dalla verifica delle capacità venatorie, (nei differenti tipi di selvatico che le caratterizza), la prima indirizzata a tutta la selvaggina che per consuetudine si caccia con il cane da ferma, (fagiani, starne, pernici, beccacce, beccaccini...) e le altre con preciso indirizzo verso ognuna di queste. Quindi è chiaro che in una prova a beccacce non basta dimostrare che si è "cacciatori" ma anche quello che si chiama "senso del selvatico", qui per la beccaccia e per le altre, (allo stesso modo) per il selvatico target della prova. Solamente un cane che ha sufficiente esperienza venatoria su questi animali ne possiede il senso del selvatico. Non solo: entra in gioco anche il senso dell'habitat, idem come il precedente. Sostanzialmente, tutte identiche per la verifica di passione, determinazione e desiderio di reperire, metodo di cerca, capacità di affrontare con cognizione l'ambiente, modo di porsi con il selvatico che dimostra di conoscere, potenza olfattiva, istinto reattivo di ferma e raziocinio nella capacità di bloccare a terra l'obiettivo sino al nostro arrivo.....poi mantenere correttezza all'involo che ci aiuta al controllo del cane e anche dimostrazione di fare tutto questo anche , (per i continentali direi assolutamente dopo) in presenza di un compagno. Nelle prove specialistiche tutto si riferisce al particolare selvatico ed al suo habitat. Poi chiaramente buona costruzione fisica, equilibrio, resistenza, fondo e coraggio.
Di seguito esistono le Classiche a quaglie, (un tempo esistevano anche quelle a starne), che invece poco sono caratterizzate da aspetti venatori, (magari solo in modo limitato e indiretto), ma molto per quelli riferiti allo "stile" al "tipo": anche qui la base necessaria come per le attitudinali ma esaltate da spiccata mentalità, belle aperture, collaborazione fattiva con il compagno e sopratutto dimostrazione del grado di stile nel movimento, nel portamento di testa e nella presa di punto: ogni rappresentante di razza lo fa, (ci si aspetta lo faccia), in un grado alto di aderenza al tipo previsto dal suo standard.
Resta la Grande Cerca: solo per razze inglesi è la nota di concorso che mette in evidenza il Trailer, il massimo grado di espressione delle qualità del cane di razza inglese, riferita esclusivamente alle starne, (un tempo si parlava solamente di branchi e oggi anche di primaverili su coppie), che però si discosta dalla caccia cacciata che intendiamo. Il Trailer, utilizzabile eventualmente a caccia ma solamente per situazioni estreme, (per esempio in montagna), è comunque utile nella selezione del cane inglese cacciatore perchè ci si aspetta possa contribuire nella sua selezione trasmettendo la spiccata mentalità, il ritmo, la grande determinazione, l'esaltazione e la sublimazione dei suoi atteggiamenti....insomma quelle peculiarità che caratterizzano i fermatori inglesi. Grande mentalità, aperture di cerca molto estese con grande autonomia e .....non si parla di collegamento, almeno io non lo vedo, ritmo, bellissimi movimenti molto aderenti al tipo, grandi velocità, eccezionale potenza olfattiva e reattività, cervello....tutto ai massimi livelli. Particolari che nel cane da caccia di per se, in quanto esagerati, non sono così opportuni ma nella sua selezione comunque utilissimi.
Quindi: lo start delle attitudinali, l'essenziale e basilare verifica nelle prova di caccia, (dove comunque si misura anche il grado di stile), l'importanza delle classiche per il "tipo" e, nelle razze inglesi, l'eccellenza costituita dalla grande cerca, tutto effettivamente e comprensibilmente utile. E' un percorso articolato e caratterizzato da differenti aspetti, ma opportuno e validissimo per la selezione zootecnica del cane da ferma del cacciatore, razza per razza.
Discutiamo pure su questo, aiutatemi e aiutiamoci ad approfondire per contribuire al miglioramento.
---------- Post added at 11:02 AM ---------- Previous post was at 10:21 AM ----------
Grazie Marco, ora per poter meglio commentare e intervenire, raccomando a tutti la lettura del post sovrastante, che il Moderatore ha gentilmente inserito con un riassunto che per me è fondamentale conoscere ed aiuta a comprendere meglio il senso di questa discussione per tutti.
Ultima modifica mesodcaburei; 28-08-18, 12:22.
Motivo: correzione
Parlando delle varie note di concorso, si finisce quasi sempre a parlare di velocità, così che in una classica a quaglie i cani saranno meno veloci che in grande cerca, ma più veloci che in una prova su selvaggina (ma conta che tipo di selvaggina e i terreni...); ma non dovrebbe ridursi tutto alla velocità, perchè ricordo un articolo di Zurlini (o un passo del suo libro sul pointer?) in cui si riferiva del lavoro di una pointer selezionata poi per Coppa Europa in seguito a un bellissimo lavoro svolto in un terreno sporco, "minato" di numerosi buoni fagiani, che la cagna aveva affrontato con intelligenza e prudenza, anche se a velocità evidentemente non da "puro folle" (ah, quanto mi sta sulle scatole il venerato Giulio Colombo!). Insomma direi che il cane va giudicato a seconda della selvaggina presente e dei terreni su cui si trova: senza fare della nota un vangelo, il giudice intelligente - e cacciatore, perzìo! - capirà il valore del lavoro svolto dal cane.
Che ne dite? Troppo vago e praticamente inapplicabile? Mah: se io porto il cane sui Magredi (uno degli ultimi lembi di steppa in Europa Occidentale) e questi si mette a far lacet di 200 metri per parte mi sta bene; se con lo stesso cane entro in bosco, mi aspetto che accorci e venga a darmi un'occhiata abbastanza spesso, per capire dove voglio andare. Ho avuto e visto pointer comportarsi normalmente, direi quasi naturalmente, così. Perciò, concludo, credo che l'indicazione migliore venga dalle prove di caccia: più buona è la selvaggina, meglio sarà.
Nel trailer quanto c'è di naturale e quanto c'è di costruito?
Ci sono molti campioni Trialer, ma ci sono pochi Trialer veri...e questi sono la forza della natura!
La massima espressione dell'inglese in terreni e su selvatici consoni quello per cui era stato pensato.
X mesi,perdonami,cosa è un campione" vero" e cosa è un trailer " vero" devi spiegare il tuo punto di vista perche cosi come hai scritto la cosa " cozza con la semantica " c' è una contraddizione,in termini non credi?,slay pone un quesito interessantissimo, direi " cruciale" a cui ritengo il buon Marco con la sincerità che lo contraddistingue può dare risposta onesta ,ma ti ripeto mi piacerebbe,sentire come riesci a coniugare una contraddizione evidente a quello che ai sopra scritto con una visione,da esperto qual tu sembra,perdonami in amicizia.old.
---------- Messaggio inserito alle 03:05 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:47 AM ----------
Slay pone una domanda interessante,e direi cruciale,a cui ritengo il buon Marco,può rispondere,e regalare,veramente se vuole la essenza,il segreto,che in questi anni da cacciatore,e da giudice,e da frequentatore,professionale ,ha carpito,tutti noi,pensiamo ,io personalmente,da addestratore di uomini,nel settore della sicurezza avanzata,penso sempre di attingere da uomini con skil,già consolidate,dove poi la esperienza e il buon senso dell' onesto ,e qualificato,addestratore,potrà, lavorare sulle rifiniture,e consolidare delle certezze,ecco io faccio questa similitudine,e credo che il trailer dovrebbe grosso modo,essere,trattato in questa maniera ,chiaramente con le differenze del caso,io tratto umani, qui si parla di cani,la cui," nota dominante,a mio avviso è l' istinto" negli umani ,la nota dominante ,è " la diffidenza" una volta superato questo ostacolo, con l' umano si può arrivare in cima al mondo,ritengo,che con il cane è essenziale carpire la natura vera di quel singolo cane,non sono tutti uguali,o no!! .saluti old
Dunque Americo ti spiego la mia contraddizione, cercando di interpretare ciò che hai scritto perchè francamente non sono sicuro di ciò che mi pare tu voglia dire.
Per diventare Campione Trialler vanno sommatti dei cartellini
Ora non ricordo se occorrono 2 o 3 CAC in grande cerca per diventarlo, bene alcuni cani corrono...hanno stile e buon addestramento, fermano e consentono, se gli capita qualcosa nel raggio d'azione del turno, possono trattarlo, a volte lo fermano.
Ecco nel tempo un cane con queste caratteristche se si insiste può arrivare ad avere i requisiti per diventare Campione Trialer.
Il Trialer....per me (ricordate tutti PER ME) è una cosa diversa.
E' quel soggetto che sganciato vola a vento a grande sistanza e con metodo, con l'unico intento di andare a reperire il selvatico, ha un fisico potentissimo e mezzi che gli consentono di andare a una grande distanza in terreni che lo consentono seguendo la passione divorante di cacciare il selvatico, salta un fosso attraversa anche una siepe per sfondare e andare là dove il suo istinto e la sua intelligenza gli dicono che vi è il selvatico, quando arriva sul selvatico lo tratta anche a grande distanza, senza sbagliare, perchè ha la mente lucidissima e l'attenzione allo spasimo, olfatto sopraffino e la sua intelligenza lo fa stare sul vento, sempre!
E' chiaro che ci vuole occhio che sa riconoscerlo e valutarlo, in mezzo a tanti altri cani che corrono in grande cerca...certo che io non credo di avere quest'occhio, ci vogliono giudici o cinofili veri e competenti!
Questo tipo di cane, per me davvero raro, nella selezione dei cani inglesi, pensati e creati per reperire selvatici a distanza in grandi spazi, può avere la sua utilità. E' chiaro che vanno sapientemente utilizzati.
Dunque Americo ti spiego la mia contraddizione, cercando di interpretare ciò che hai scritto perchè francamente non sono sicuro di ciò che mi pare tu voglia dire.
Per diventare Campione Trialler vanno sommatti dei cartellini
Ora non ricordo se occorrono 2 o 3 CAC in grande cerca per diventarlo, bene alcuni cani corrono...hanno stile e buon addestramento, fermano e consentono, se gli capita qualcosa nel raggio d'azione del turno, possono trattarlo, a volte lo fermano.
Ecco nel tempo un cane con queste caratteristche se si insiste può arrivare ad avere i requisiti per diventare Campione Trialer.
Il Trialer....per me (ricordate tutti PER ME) è una cosa diversa.
E' quel soggetto che sganciato vola a vento a grande sistanza e con metodo, con l'unico intento di andare a reperire il selvatico, ha un fisico potentissimo e mezzi che gli consentono di andare a una grande distanza in terreni che lo consentono seguendo la passione divorante di cacciare il selvatico, salta un fosso attraversa anche una siepe per sfondare e andare là dove il suo istinto e la sua intelligenza gli dicono che vi è il selvatico, quando arriva sul selvatico lo tratta anche a grande distanza, senza sbagliare, perchè ha la mente lucidissima e l'attenzione allo spasimo, olfatto sopraffino e la sua intelligenza lo fa stare sul vento, sempre!
E' chiaro che ci vuole occhio che sa riconoscerlo e valutarlo, in mezzo a tanti altri cani che corrono in grande cerca...certo che io non credo di avere quest'occhio, ci vogliono giudici o cinofili veri e competenti!
Questo tipo di cane, per me davvero raro, nella selezione dei cani inglesi, pensati e creati per reperire selvatici a distanza in grandi spazi, può avere la sua utilità. E' chiaro che vanno sapientemente utilizzati.
ciao Daniele...
sono d'accordo con te sul modo con cui hai cercato di spiegare quali caratteristiche deve dimostrare il vero trailer.....
quel soggetto che all'occhio del profano rasenta la follia per i suoi comportamenti e modi di fare...
sicuramente soggetti di difficile gestione , a causa della dinamite che hanno dentro....
ma con una intelligenza fuori dal comune.
diciamo però la verità: questi soggetti nati con queste doti rarissime... e bravissimi nell'esprimersi nel lavoro richiesto sui terreni adatti..... ,sulla caccia di tutti i giorni sarebbero cani inservibili, o dovrebbero modificare il loro modo di cacciare a tal punto da non essere più considerati dei trailer.
---------- Messaggio inserito alle 02:36 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:31 PM ----------
Originariamente inviato da sly8489
Nel trailer quanto c'è di naturale e quanto c'è di costruito?
se veramente trailer è solo naturale.... con quella testa e caratteristiche fisiche , ci nasci!!!!!
di costruito: TUTTO!!!!! se non è un vero trailer!!!
Sabato 5 e domenica 6 ottobre 2024 - XXIV COPPA ITALIA RAZZE DA FERMA CONTINENTALI -- Art. 2 PARTECIPAZIONE: Sono invitate a partecipare tutte le Associazioni...
Elaboriamo i dati personali degli utenti del nostro sito, attraverso l'uso di cookie e altre tecnologie, per fornire i nostri servizi, personalizzare la pubblicità e analizzare l'attività del sito. Potremmo condividere determinate informazioni sui nostri utenti con i nostri partner pubblicitari e di analisi. Per ulteriori dettagli, fai riferimento alla nostra Informativa sulla privacy.
Facendo clic su "ACCONSENTO" di seguito, accetti i nostri Informativa sulla privacy e le nostre pratiche relative al trattamento dei dati personali e ai cookie come ivi descritte. Riconosci inoltre che questo forum potrebbe essere ospitato al di fuori del tuo Paese e acconsenti alla raccolta, archiviazione ed elaborazione dei tuoi dati nel Paese in cui è ospitato questo forum.
Commenta