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Ciao a tutti, pensavo al futuro delle razze da caccia in Italia per i prossimi 10 o 20 anni.
Io non vedo un futuro molto roseo, ogni anno i cacciatori diminuiscono e molti cacciatori miei conoscenti non hanno cani perchè non possono tenerli e praticano cacce senza cane.
Penso che nei prossimi anni ci sarà una forte riduzione per le razze da caccia usate per la caccia non per compagnia e che molti appassionati rimarranno solo per portare i cani alle prove.
Voi cosa pensate ?
condivido....
anche nella mia zona , di anno in anno i cacciatori calano (di molto!!!!)..... di conseguenza anche i cani...
negli ultimi 10/15 anni una grande percentuale di cacciatori che praticavano la caccia alla piuma o alla lepre , si è convertita al cinghiale riducendo di molto il numero degli ausiliari (c'è solo la muta per tutta la squadra).
anche chi ne detiene e aveva la possibiltà di averne più di uno (3/4/5) ..... in media ha abbassato il numero , compresi (sempre in media) anche chi frequenta le prove .
il futuro non è sicuramente roseo..... , detenere un cane da sì tante soddisfazioni , ma è anche vero che porta spese , tempo , sacrifici , rinunce, ecc.......
a me personalmente queste cose non pesano , anzi le faccio con piacere perchè la passione è forte....
ma ovviamente le motivazioni e i problemi possono essere tantissimi.
si sono ridotti tutti i "mercati/richieste" ...... e anche questo (dei cani) si dovrà adeguare.
non penso che chi alleva con criterio abbia da preoccuparsi , anzi!!!!! le richieste sono sempre più "raffinate" , quindi potrebbe essere il momento per far lavorare di più chi produce ottimi soggetti.
chi avrà problemi sono quelli che io definisco "commercianti di cani" ..... , gente che nascosta dietro a un nome "più o meno famoso" ..... continua a vendere cani di bassissima qualità.
Sicuramente la caccia ha un futuro incerto ed i cani che la sostengono altrettanto, però non sono d'accordo che i cacciatori tengano meno cani del passato, personalmente ho avuto una impressione opposta. D'altronde nel 1970 i cacciatori erano oltre 1 milione e settecentomila, oggi sono poco più di 500 mila, ovvero meno di un terzo, ma non mi risulta che il numero dei cani da caccia iscritti all' Enci si sia ridotto della stessa misura. Forse sono cambiate un poco le razze utilizzate, un tempo i Bassotti a pelo duro non si conoscevano quasi ed altrettanto per Bavaresi ed Hannoveriani, oggi con la cacia di selezione queste razze sono abbastanza diffuse. Forse sono diminuiti di molto i segugi italiani, tipici per la lepre ma altri segugi, specialisti del cinghiale sono invece aumentati di numero. Per quanto riguarda le razze da ferma e da cerca non mi risulta comunque ci sia stata una riduzione analoga a quella registrata dai cacciatori e pertanto questo significa che molti, a differenza di prima hanno più di un cane. E' vero che il costo di mantenimento per cane è aumentato, ma, fortunatamente, é aumentato anche il benessere economico delle famiglie italiane rispetto a 50/60 anni fa.
Questo non vuol dire che il futuro del cane da caccia sia roseo, ma non mettiamoci addosso la pietra tombale prima del tempo.
Credo sia utile, per chi ha ancora la voglia, la disponibilità di tempo e pure di denaro, per continuare ad allevare razze da caccia, di mettersi nell'ottica di fare una selezione seria, prima di tutto dal punto di vista sanitario, quindi dal quello venatorio e caratteriale e, non ultimo quello morfologico. L'aspetto morfologico lo lascio sempre per ultimo, non perché non pensi sia molto importante, il bello e bravo (nonchè SANO) è il massimo, ma dovendo scegliere tra un cane morfologicamente perfetto ma con scarse risorse venatorie ed un cane di grande venaticità ma con qualche lieve difetto morfologico ( ma ripeto SANO) io preferisco il secondo, sono cani da lavoro ed il lavoro è sempre e comunque da privilegiare, rimanendo naturalmente nei parametri pervisti dagli standard morfologici.
A volte ho letto anche su questo Forum di cacciatori, più o meno giovani che si apprestavano a diventare "allevatori" (il termine Allevatore viene dato a tutti coloro che fanno almeno UNA cucciolata) basandosi sul fatto che avevano un cane con Pedigree. Fermo restando che per me un cane senza pedigree non va assolutamente messo in riproduzione, non si capiva il motivo di queste cucciolate. Nessuna verifica sanitaria, nessuna verifica delle doti venatorie, nessuna verifica morfologica, ma perché fare una cucciolata in quelle condizioni. Cerchiamo di farne meno di cucciolate ma di farne meglio, mirate, con cani selezionati come dicevo prima su sanità, venaticita, morfologia e carattere. Vediamo di migliorare i cani da caccia che, credo comunque siano di molto meglio di quelli che battevano le macchie 40/50/60 anni addietro.
Ciao Enrico
sigpic..con nelle mani l'odore dei cani, i vestiti a volte un po' logori ma depositari di momenti indimenticabili passati sui monti, nei campi, nelle boscaglie e lungo i fiumi con a fianco i miei Drahthaar...
Territori adeguati alla caccia col cane in Italia tranne qualche isola felice,onestamente parlando,di caccia in territorio libero e diventata,una pura utopia,chi più chi meno si deve fare centinaia di km per fare qualche uscita decente,va da se che più si va avanti , la mancanza del tempo per coltivare con successo,con soddisfazione,la passione venatoria si fa sentire,a pagarne le conseguenze sono anche i cani,nel futuro la caccia per come la vedo io e per come in effetti già è se vogliamo dirla tutta assumerà sempre più contorni,di " NICCHIA" e aggiungo chi potrà, cercherà di andare a vivere in altre realtà " estero" la sua passione,trasferendosi con tutta la famiglia,. Old
[vinci] rispondo piu' che altro al paesano mio, tosca (del diamante......che poi non so' se è l'abbreviazione di D.D.) comunque lui ha ragione nel fare il rapporto tra anni 70 e oggi, tra cacciatori di allora e numeri di oggi.
se la caccia doveva finire....era gia' finita.
certo, rimarra' quella di ora... ( che i miei vecchi dicono non essere piu' caccia)
ma noi ci siamo nati in mezzo.... per cui ci rimane solo di migliorarla.
Ha ragione anche quando dice che con una cucciolata tra gatti non si diventa allevatori.... anzi, ci aggiungo, neanche con un "affesso" lo diventi, ma ti puoi ritenere allevatore quando come lui ha fatto, ti appassioni ad una razza e allevi seriamente (non per il furgone) poi i risultati verranno..... e se non hai vinto l'impossibile hai comunque cani che dove li hai venduti hanno comunque fatto bene..... (e non e' poco, credetemi)
gli do' meno ragione, quando dice che un cane senza certificati non andrebbe fatto riprodurre... se si sostiene questo, per la purezza della razza, per avere tutte le garanzie di chi si manda in riproduzione e l'esenzione da malattie ereditarie ...è vero, non posso che pensarla cosi.
ma se da privato cacciatore, ho un buon cane, e tra i miei amici trovo un degno compagno che mi paga l'occhio.... se faccio una cucciolata per me e per i miei amici, non c'e nulla di male, sempre parlando di persone avvedute che sanno le tipologie di cani che hanno in mano, che non hanno tare e che non siano consanguinei.
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ma se da privato cacciatore, ho un buon cane, e tra i miei amici trovo un degno compagno che mi paga l'occhio.... se faccio una cucciolata per me e per i miei amici, non c'e nulla di male, sempre parlando di persone avvedute che sanno le tipologie di cani che hanno in mano, che non hanno tare e che non siano consanguinei.
cordiali saluti, buona giornata.
Mmmm su questo avrei dei seri dubbi... se sono veramente persone "avvedute che sanno le tipologie di cani", dovrebbero avere cani di razza e cercare di far accoppiare in razza, proprio per garantire il proseguimento di una buona linea!
Il discorso "tare" è un pò diverso, sempre se ho capito bene cosa intendi; la "tara" in cinofilia non è un difetto di lavoro, caratteriale, sanitario e/o genetico, anche se in questo caso sono d'accordo con te... invece sulla consanguineità la penso in modo ben diverso, in allevamento senza imbreeding e/o linebreeding non si fissa nulla e si lascia tutto alla casualità!
Bruno Decca "Multi sunt vocati... pàuci vero electi"
Mmmm su questo avrei dei seri dubbi... se sono veramente persone "avvedute che sanno le tipologie di cani", dovrebbero avere cani di razza e cercare di far accoppiare in razza, proprio per garantire il proseguimento di una buona linea!
Il discorso "tare" è un pò diverso, sempre se ho capito bene cosa intendi; la "tara" in cinofilia non è un difetto di lavoro, caratteriale, sanitario e/o genetico, anche se in questo caso sono d'accordo con te... invece sulla consanguineità la penso in modo ben diverso, in allevamento senza imbreeding e/o linebreeding non si fissa nulla e si lascia tutto alla casualità!
Si stava parlando di cani di razza..... la cosa esclusa era (nell'eventuale mancanza) l'assenza di certificati di iscrizione.....
per la consanguineità....... non discuto con il tuo pensiero, per il semplice fatto che hai anteposto la condizione che il tutto avviene in allevamento.... quindi chi lo fa' sa bene (almeno penso) cosa crea utilizzando riproduttori consanguinei o rientri di sangue e le eventuali compatibilita' o meno.
tra privati, anche se avveduti, è meglio lasciare stare....-a mio avviso-
ciao
grazie, saluti.
Si stava parlando di cani di razza..... la cosa esclusa era (nell'eventuale mancanza) l'assenza di certificati di iscrizione.....
per la consanguineità....... non discuto con il tuo pensiero, per il semplice fatto che hai anteposto la condizione che il tutto avviene in allevamento.... quindi chi lo fa' sa bene (almeno penso) cosa crea utilizzando riproduttori consanguinei o rientri di sangue e le eventuali compatibilita' o meno.
tra privati, anche se avveduti, è meglio lasciare stare....-a mio avviso-
ciao
grazie, saluti.
Senza certificati come fai a stabilire che è di razza?
Un cane sprovvisto di pedigree emanato dall’ENCI non può essere considerato un “cane di razza”, anche se morfologicamente simile... non potrà partecipare alle manifestazioni ufficiali ed inoltre visto che si parlava di "tare" è un soggetto di cui non si hanno notizie verificabili circa la corretta selezione e le origini, dunque tutte le volte che accoppi è un salto nel buio!
Inoltre i cuccioli eventualmente prodotti non possono essere iscritti al Libro genealogico e non possono essere ceduti come "di razza" (Decreto Legislativo n. 529 del 30 dicembre 1992).
Bruno Decca "Multi sunt vocati... pàuci vero electi"
Hai certamente ragione, non discuto ulteriormente, forse non ci capiamo.
l'unica cosa......... spiegami : è il certificato che fa il cane di razza......?
giuridicamente come citi tu.... si
per il resto ne possiamo parlare.
il certificato fà il cane di razza .....
ma NON fà il cane da caccia !!!!
la carta è importante sicuramente...... ma non serve solo quello.
ci vuole molto altro, propio perchè si parla di cani da lavoro.
parere personale.
Bhe. se si hanno due genitori con pedegree e i cuccioli non vengono iscritti, non vuol dire che non sono più di razza. Mancano solo i documenti, ma se setter erano i genitori , setter sarano pure i figli. ( ho preso una razza a caso ).
Bhe. se si hanno due genitori con pedegree e i cuccioli non vengono iscritti, non vuol dire che non sono più di razza. Mancano solo i documenti, ma se setter erano i genitori , setter sarano pure i figli. ( ho preso una razza a caso ).
Hai certamente ragione, non discuto ulteriormente, forse non ci capiamo.
l'unica cosa......... spiegami : è il certificato che fa il cane di razza......?
giuridicamente come citi tu.... si
per il resto ne possiamo parlare.
cordiali saluti
ciao.
Originariamente inviato da bosco64
Bhe. se si hanno due genitori con pedegree e i cuccioli non vengono iscritti, non vuol dire che non sono più di razza. Mancano solo i documenti, ma se setter erano i genitori , setter sarano pure i figli. ( ho preso una razza a caso ).
Scusate ma non è un fatto di chi, come, dove... il thread porta il titolo "futuro delle razze da caccia"... come pensiamo di poter dare un futuro alle razze da lavoro, selezionate da secoli per l'attività venatoria, se non ci interessa nemmeno la loro genetica?
Bosco, giuridicamente se pur figli di "setter", ma non hanno il ped., dovrebbero quantomeno essere iscritti in anagrafe ATS come "meticci simil setter" e cmq la loro discendenza non potrà mai più essere considerata di razza... cerco di spiegarmi meglio, ci potrebbero essere soggetti F1 frutto di un'incrocio interrazziale che cmq portano caratteristiche fenotipiche (ciò che è evidente esteriormente) di uno dei genitori, ma allo stesso tempo le sue caratteristiche "genotipiche" come sono? In seconda generazione cosa uscirebbe, lo stesso cane o un miscuglio di non si sa bene cosa ?
Il Cane (C maiuscola) non lo fa di certo il pezzo di carta, ma per garantire un futuro alle razze da caccia una genetica sicura e consolidata da anni di selezione ha la sua importanza!
Bruno Decca "Multi sunt vocati... pàuci vero electi"
Per essere in tema...il futuro delle razze da caccia sarà sempre più nero e questo perché, oltre a non esserci ricambio generazionale da parte di chi li usa anche perché, la caccia col cane da ferma ormai è compromessa dall'idiozia degli ATC che favoriscono per una questione di spese quelle agli ungulati trascurando le classiche con i cani da seguita (lepre) come quelle pei i cani da ferma alla stanziale, forse e sottolineo forse, si potrà salvare qualcosa per insidiare ancora il beccaccino, la beccaccia e la quaglia se prima non avranno estinto il cacciatore.[:-clown]
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