Desidero però condividere alcune riflessioni che ho fatto in questi 4 giorni andalusi grazie a confronti e chiaccherate con Bretonisti di tutta Europa.
Innanzitutto e sopratutto la morfologia:.. ho visto personalmente, ma giudizi ben più autorevoli e qualificati lo hanno confermato sul posto in modo ufficiale, una forbice piuttosto ampia tra i vari soggetti partecipanti e quindi penso che in questa direzione vi sia abbastanza da lavorare.
A tal proposito auspico che nelle manifestazioni specifiche di razza siano esse di lavoro che esposizioni si ripristini la misurazione dei soggetti in modo da escudere almeno da quelle manifestazioni quelli che non rientrano nello standard ufficiale.
Altra reale necessità è di far conoscere a chi si accinge a fare cucciolate quale sia la silenziosa e perfida minaccia della displasia, se esiste un possibile rischio ritengo che sia preferibile saperlo, conoscerlo ed evitare di ignorarlo sperando che scompaia.
In prospettiva poi ci saranno prese di posizione più determinate sull'ammissibilità di alcuni tipo di mantelli.
Insomma l'indicazione che ne traggo è che dovrò scegliere bene ed in modo più approfondito i genitori di una cucciolata, o il cucciolo, o il giovane.
Dovrò essere più esigente verso gli allevatori professionisti e non, in termini di conoscenza anche sanitaria degli ascendenti, discendenti e di eventuali fratelli e consapevole del fatto che qualora volessi impegnarmi in una cucciolata dovrò dare agli altri tutto ciò che pretendo per i miei soggetti e per me stesso.
E' stato utile e formativo come amatore della razza investire qualche giorno di ferie e qualche soldo per confrontarmi con altre persone di paesi e culture diverse sul Breton.
Tecnicamente poi una menzione particolare alla bellezza dei terreni e dei selvatici che noi non ritroviamo ormai più, ma questo ci porterebbe ad altri discorsi....
Ric
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