Vado a caccia con mio papà dall'età di 4 o 5 anni. Ricordo perfettamente tutte le meravigliose cacciate di quell'età stupenda, in compagnia di tanti amici che ora non ci sono più. Ricordo perfettamente tutte le loro facce quando insieme si andava a conigli o a pernici o a beccacce.
Da lì proviene il mio amore per la caccia e per i cani. Insieme, indissolubilmente.
Perchè insieme alle facce degli amici di un tempo, ricordo anche le espressioni, gli abbai, le corse in seguita o le ferme statuarie di quelli che furono i miei amici a quattro zampe, protagonisti di indimenticabili albe.
Vivo a Noto e adesso ho 23 anni.
Da quando ho preso la mia prima licenza penso a quale potrebbe essere il mio compagno ideale per le future stagioni.
In questi ultimi 5 anni ho letto di tutto e il mio autore preferito era diventato l'indimenticabile Massimo Scheggi.
Dopo un lungo cercare le mie idee si erano orientate a due razze: Spinone e Bracco, Italiano ovviamente.
Sono un nazionalista patriota.
Il mio compagno di cacce infinite a lepri e conigni è un Cirneco.
Poi 2 anni fa è morto mio nonno e ho fatto una scoperta.
Oltre ad averci trasmesso centinaia di cartucce caricate con la infinita precisione delle sue mani, ci lasciò una coppia stupenda di gemelli da polso. Su di essi è raffigurato la faccia del Bracco.
Da allora ho letto tutto su questo cane e ho deciso.
Il mio cane da beccacce sarà un Bracco.
Adesso mi rivolgo a tutti voi, più cacciatori che non allevatori.
Chiunque abbia una cucciolata che talvolta non sa come "smaltire", non disperdiamo inutilmente questo splendido patrimonio italiano.[vinci]
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