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giuseppe
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  • giuseppe

    #16
    carisiimo lucio,mi vuoi spiegare perche' mi dici sempre che generalizzo le situazioni? forse e' un mio modo di esprimermi,ma vorrei capire dov'e' lo sbaglio,poi ritornando in argomento,certo che le cotorne ci sono,ma sono vietate e vivono e nidificano solo nei parchi,io le situazioni che descrivo sono inerenti alla caccia che si pratica per la maggiore parte dell'anno con il cane,leggo le riviste specializzate e capisco l'enfasi che le prove di alto livello danno ai cinofili,ma andare a caccia e' un'altra cosa,i soggetti che la praticano sono un'altra cosa,+ operai diciamo specializzati che luminari ma con riserva,non voglio discutere della caccia con il richiamino come dici,ma ti assicuro che il vantaggio e' solo la speranza di trovare qualcosa per permettere al cane di esprimersi e incontrare e in italia, non e' certo bassa macelleria come per il turismo venatorio che tanti praticano e nessuno condanna,ed e' una forma di caccia non solo del mio orticello,ma in tutt'italia e di sicuro in iugoslavia,monte nero,serbia,bulgaria e sempre allo stesso modo,quindi....,poi ti assicuro che non e' facile,ma oramai a quaglie e' l'unica forma attuabile anche se deprecabile.
    mi ritengo cacciatore sia di prima che odierno, ovvero praticavo la caccia quando si andava solo con la campana,e sicuramente ricorderai che gia' allora si era alla ricerca di quella che + si udiva(il famoso numero di campana...),ma anche i cani erano differenti,non aprivano e spingevano come questi,i posti erano tanti,non aveva imperversato la parcomania ne la caccia al cacciatore,oggi c'e' un profondo contraddittorio tra gli inglesi iperveloci e fermatori istantanei e i cani + tranquilli(per tranquilli includo tutti i cani anche se personalmente o vado con un inglese pazzo scatenato,oppure preferisco un grande continentale,le vie di mezzo non mi piacciono)le zone sono ridotte,la caccia con il cane e' oramai praticata da tutti,anche da chi a sempre sparato solo allodole e tordi,e caro lucio se chiedi alla maggior parte dei cacciatori com'e' fatta un starna di sicuro non lo sa,quindi come vedi il solco tra cacciatore italiano e garista e' parecchio profondo sia per mentalita' che per pratica.
    sempre per come la vedo,se sbaglio correggimi,almeno cerco di capirne i motivi.
    giuseppe
    p.s converrai con me che una quaglia selvatica abbia poca usta e converrai con me che e' uno dei selvatici + difficile da far fermare ad un cane veloce.

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    • Tuco
      ⭐⭐⭐
      • Dec 2007
      • 1704
      • Sori, Genova .
      • Pablo, Epagneul Breton Elsa, Spinone Alba, Spinone

      #17
      Originariamente inviato da Lucio Marzano
      Ora stiamo ripercorrendo la stessa strada anche con altre razze, ma le critiche , come vedi si sprecano :
      cani da 15 minuti, campi da golf, selvaggina non valida, andature esasperate, soggetti non positivi,
      vanagloria personale, cani inutilizzabili a caccia, circo fine a sé stesso e chi piu' ne ha piu' ne mette, ma ,
      tetragoni a tutto , pochi pirla come me, continuano su questa strada.
      Nota bene che nessuno è obbligato ad acquistare il cane dall'illustre pedigree e non comprendo con quale
      coerenza si critichino da un lato le prove e dall'altro si vada a cercare il soggetto figlio del noto campione.
      Ciò che a me, e non solo, preme sottolineare, è il fatto che purtroppo, non si sà più quali siano i campioni veri da quelli "falsi"! Per quale motivo altrimenti, l'ENCI, dopo anni di "provette" e una miriade di "campioni" proclamati, ha deciso di designare varie zone con relative prove DOC (anche qui, improvvisamente nascono come funghi!!!)? Il problema dello scetticismo attuale nei confronti delle prove, risiede secondo me, nell'aver attinto negli anni, da soggetti blasonati che nulla avevano/hanno a che fare con il vero/veri campioni che ancora a tutt'oggi calcano i terreni mietendo successi.
      Max

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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #18
        Vedi Giuseppe, io per esempio quando andavo a Varazdin o a Osjiek a quaglie, facevo a meno del richiamino e riportavo una decina di quaglie contro le 50/60 dei miei amici che invece giravano intorno al palo sul quale per tutta la notte aveva cantato la quaglia elettrica.
        Non sono uno specialiste delle quaglie, da noi sono selvatico occasionale nei primi giorni di caccia poi basta, ma non credo che sia difficile fermarle, magari è difficile concludere perché spesso sgaiattolano via negli erbai e fanno impazzire i cani. Ma anche il fagiano vero e smaliziato fa così e lo cacciamo ugualmente, ecco perché diamo alla starna un valore cinofilo particolare.
        Non spetta a me fare un'analisi della caccia in Italia, vedo segni di ripresa in molte aree dove hanno capito che rispettare porta ,a gioco lungo, a fare carnieri piu' pingui ma soprattutto a fare piu' incontri.
        la mania del carniere ad ogni costo e con qualunque mezzo, la possibilità di andare dovunque (aggiunte alla enormemente accresciuta possibilità di spostarsi) , sono state stata la rovina della caccia.
        Ancora giovane vedevo arrivare i pullman dove si apriva una zona di ripopolamento dopo anni di chiusura ed in un paio di giorni il patrimonio accumulato per anni era distrutto, si andava a caccia dappertutto, c'erano le aperture differenziate, ma di fatto sparavano a tutto quello che si muoveva, non si vedevano piu' nemmeno aironi, garzette e uccelli vari (regolarmente uccisi per essere imbalsamati, polverose ed inutili prove dell'insipienza degli pseudo cacciatori), ora ne vedo a bizzeffe , ci sono problemi , ma ,almeno al nord dove constato direttamente, mi pare che dove si lavora seriamente e soprattutto si rispetta, piu' lo spirito che la lettera, le cose cominciano a migliorare. Forse perché sono diminuiti i cacciatori, forse perché molti vanno ad ungulati ma forse anche perché si sta creando, con fatica, una coscienza venatoria, e quello che scrivono i giovani del sito, mi apre il cuore ad un futuro (per loro ovviamente) piu' sereno.Ho l'ambizione di pensare che a questa nuova mentalità abbia contribuito l'amore e la passione cinofila che porta a privilegiare gli incontri agli abbattimenti.


        Ciò che a me, e non solo, preme sottolineare, è il fatto che purtroppo, non si sà più quali siano i campioni veri da quelli "falsi"! Per quale motivo altrimenti, l'ENCI, dopo anni di "provette" e una miriade di "campioni" proclamati, ha deciso di designare varie zone con relative prove DOC (anche qui, improvvisamente nascono come funghi!!!)? Il problema dello scetticismo attuale nei confronti delle prove, risiede secondo me, nell'aver attinto negli anni, da soggetti blasonati che nulla avevano/hanno a che fare con il vero/veri campioni che ancora a tutt'oggi calcano i terreni mietendo successi.
        come in tutte le cose umane si prendono iniziative sacrosante e poi i soliti furbi (dannazione della mentalità italica)
        le sviliscono, le zone DOC servono a differenziare le prove tecnicamente valide dalle altre, certo che se diventano DOC anche i pollai allora lo scopo è del tutto travisato.
        Così come il campione fatto a raccomandazioni, non è tale, ed è per questo che diffido dei cani che appena raggiunto il campionato vengono ritirati (come invece sarebbe logico) ma con i tempi che corrono preferisco quelli che confermano , e largamente , i titoli conseguiti, non ci sono molti dubbi, quando i risultati sono decine.
        ma il cinofilo che vive il mondo delle prove sa bene quali siano i VERI campioni e quali invece lo siano solo di carta.
        Non mi pare che "l'attinto" possa riferirsi al passato, direi anzi che mai come adesso, il cacciatore pretende il cane di gran sangue di nobili origini e non è solo per vanteria, conosco moltissimi cacciatori che hanno raffinati gusti cinofili e non vorrebbero piu' il cane di dubbie origini che pero' fa ammazzare, cosa in passato ricorrente.
        Ma bisogna avere un po' di dimestichezza col mondo delle prove e scegliere i figli di soggetti positivi, se si vuole attingere a questa fonte, se si cerca il cane figlio di buoni cacciatori, bisognerebbe aver testato "direttamente" i genitori, chiedere all'allevatore se i genitori sono buoni cacciatori è come andare dal macellaio a chiedere se vende carne buona.
        lucio

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        • giovanni
          ⭐⭐⭐
          • Sep 2007
          • 1180
          • Bari
          • Breton Kira

          #19
          Condanno la caccia alle quaglie con il registratore perchè non serve ai cani per divenire cani da quaglie, anzi l'esatto opposto. Mi vergogno per tutti coloro che la praticano perchè fanno una mattanza che non serve a nessuno se non agli ambientalisti.
          Io sono uno di quelli che è lontano anni luce dalle prove e dalle esposizioni. Ma ringrazio di cuore tutti coloro che con gran sacrificio (anche di soldi) mantengono in piedi le prove e le esposizioni. Senza prove ed esposizioni io non potrei godere del patrimonio genetico oggi esistente in Italia. Non potrei avere i cani da caccia che ho, non avrei scelta di razza, non avrei scelta di corrente di sangue, insomma sarei alla preistoria. Non mi sembra possibile una cinofilia senza prove ed esposizioni. Un metro bisogna averlo e quello che abbiamo comunque ci rende in grado di competere (solitamente vincendo) con gli altri. Anche a me capita di incontrare a caccia cani che volano lontano dai loro conduttori (si fa per dire perchè non coduno niente), ma tutte le volte (rare) che mi soffermo a parlare con i loro "padroni" scopro che non è mai colpa dei cani. Sento dire che è matto, non mi sente, se sparo neanche viene, non riporta, ha fermato ma ha fatto volare, ... Chiedo cosa gli dai da mangiare e sento dire "a non lo so perchè gli da da mangiare mio figlio". Credo che quello che manca a molti cani è il PADRONE in tutti i sensi. Non è una questione di cani da gara o da caccia è una questione di padroni da gara e da caccia o da niente. Troppe volte accusiamo i cani, gli allevatori, la selvaggina, le prove, ... bisognerebbe ritornare a passare il tempo con i nostri cani e non solo il giorno di caccia. Sono convinto che il gran cane da prove se capita nelle mani del PADRONE è un grandissimo, infinito cane da caccia (qualunque più o meno essa sia).

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          • Tuco
            ⭐⭐⭐
            • Dec 2007
            • 1704
            • Sori, Genova .
            • Pablo, Epagneul Breton Elsa, Spinone Alba, Spinone

            #20
            Originariamente inviato da Lucio Marzano
            come in tutte le cose umane si prendono iniziative sacrosante e poi i soliti furbi (dannazione della mentalità italica)
            le sviliscono, le zone DOC servono a differenziare le prove tecnicamente valide dalle altre, certo che se diventano DOC anche i pollai allora lo scopo è del tutto travisato.
            E' questo ciò che preoccupa ed invoglia allo scetticismo molti!


            Così come il campione fatto a raccomandazioni, non è tale, ed è per questo che diffido dei cani che appena raggiunto il campionato vengono ritirati (come invece sarebbe logico) ma con i tempi che corrono preferisco quelli che confermano , e largamente , i titoli conseguiti, non ci sono molti dubbi, quando i risultati sono decine.
            ma il cinofilo che vive il mondo delle prove sa bene quali siano i VERI campioni e quali invece lo siano solo di carta.
            Non mi pare che "l'attinto" possa riferirsi al passato, direi anzi che mai come adesso, il cacciatore pretende il cane di gran sangue di nobili origini e non è solo per vanteria, conosco moltissimi cacciatori che hanno raffinati gusti cinofili e non vorrebbero piu' il cane di dubbie origini che pero' fa ammazzare, cosa in passato ricorrente.
            Ma bisogna avere un po' di dimestichezza col mondo delle prove e scegliere i figli di soggetti positivi, se si vuole attingere a questa fonte, se si cerca il cane figlio di buoni cacciatori, bisognerebbe aver testato "direttamente" i genitori, chiedere all'allevatore se i genitori sono buoni cacciatori è come andare dal macellaio a chiedere se vende carne buona.
            Assolutamente d'accordo con te; il problema riguarda però la grande maggioranza dei cacciatori che per i più disparati motivi non masticano assolutamente nulla o quasi di cinofilia. A titolo puramente esemplificativo, cito l'ultimo articolo comparso sul sito del CISp ("La riunione dei delegati") ove viene messa in risalto la percentuale (l'80%) di cinofili e cacciatori, possessori di spinoni che non hanno alcun contatto con il club.
            Max

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            • Lucio Marzano
              Lo zio
              • Mar 2005
              • 30090
              • chiasso svizzera
              • bracco italiano

              #21
              nei riguardi delle Società Specializzate vi sono molte riserve da parte dgli utilizzatori della razza, spesso la SS si occupa solo del ristretto gruppo di persone che partecipa alle manifestazioni e basta ( ed anche qui con grossi distinguo). Spero che ora , anche in virtu' dell'articolo 55, vengano messe in pratica delle iniziative che avvicinino la "base" alla SS. Le esperienze passate sono state assolutamente negative, va detto ma questa non puo' essere una giustificazione per non organizzare delle nuove manifestazioni che coinvolgano appassionati e cacciatori.
              Per esempio l'esperienza del sito , assolutamente positiva se non altro numericamente, se é vero come dimostrato che é letto da piu' di 80 tesserati SABI oltre a moltissimi possessori di bracchi italiani e da appassionati che si avvicinano alla razza proprio leggendo le nostre "stupidaggini" ,
              (definizione usata da parecchi consiglieri SABI nei nostri riguardi) dovrebbe insegnare qualcosa.....
              lucio

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              • gigi

                #22
                allora nonostante i buoni propositi parecchi consiglieri SABI....i ragli dei ciuchi non arrivano
                al cielo
                gigi

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                • Lucio Marzano
                  Lo zio
                  • Mar 2005
                  • 30090
                  • chiasso svizzera
                  • bracco italiano

                  #23
                  giusto Gigi, ma non generalizziamo, alcuni sono addirittura favorevoli
                  al sito (Manfroni che ogni tanto compare con i suoi scritti e Soderi)
                  altri ne dicono peste e corna , non faccio nomi per carità di patria,
                  ma i loro interventi stizziti qui sul sito ed ancor peggio fuori del sito
                  sono ben conosciuti ................................
                  lucio

                  Commenta

                  • giuseppe

                    #24
                    il fatto che la massa di utilizzatori di cani non e' affiliato alle societa' specializzate e' perche' anche le societa' specializzate non sono vicine ad i cacciatori,le prove,invece di essere svolte per provincie tanto per accorciare le distanze con semifinali e finali in sedi da definire,ma diciamo a mezza strada nord-sud,sono concepite solo per pochi eletti,sono fatte da e per soli professionisti (i quali dovrebbero fare solo la grande cerca,che e' la slavata immagine della caccia di casa nostra e dei terreni nostrani),e non sono certo promotrici di affiliazioni della massa,per i costi principalmente.a me sembra una casta per solo benestanti.
                    riguardo ai vari consiglieri e vari che leggono e ridono,ho da dire che almeno noi come cacciatori alla buona diciamo sia corbellerie che verita' dettate dalla pratica,ma loro, eletti ad incarichi superiori e' da una vita che si sono adagiati su pratiche e standard che sarebbero dovuti essere aggiornati e variati,ma della loro mano sapiente in tantissimi anni non si e' visto nulla,"tutto e' fermo,tutto e' immobile".
                    giuseppe

                    Commenta

                    • Lucio Marzano
                      Lo zio
                      • Mar 2005
                      • 30090
                      • chiasso svizzera
                      • bracco italiano

                      #25
                      le prove hanno delle necessità logistiche ed anche economiche, non è possibile farle né a titolo gratuito né andare sottocasa dei singoli utenti. Spesso , quasi sempre , si risolvono in deficit anche considerevoli e solo grazie alla disponibilità di gruppi cinofili ed al lavoro gratuito degli appassionati si puo' continuare a farle.
                      lucio

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                      • Tuco
                        ⭐⭐⭐
                        • Dec 2007
                        • 1704
                        • Sori, Genova .
                        • Pablo, Epagneul Breton Elsa, Spinone Alba, Spinone

                        #26
                        Originariamente inviato da Lucio Marzano
                        le prove hanno delle necessità logistiche ed anche economiche, non è possibile farle né a titolo gratuito né andare sottocasa dei singoli utenti. Spesso , quasi sempre , si risolvono in deficit anche considerevoli e solo grazie alla disponibilità di gruppi cinofili ed al lavoro gratuito degli appassionati si puo' continuare a farle.
                        Certo che comunque, in alcune SS, alcuni delegati regionali.........!!!!!

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