quali i compiti dei delegati territoriali?

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  • Lucio Marzano
    Lo zio
    • Mar 2005
    • 30090
    • chiasso svizzera
    • bracco italiano

    #16
    Andrea di mani ne servono tante e se ognuno si impegna un poco le cose diventano più semplici,
    il delegato di Zona è Zecchinelli (spero di non sbagliarmi) mettiti in contatto con lui
    e vedete di combinare qualcosa a livello locale.
    Tutte le iniziative sono buone, anche il semplice incontro per una pizza ed uno scambio di opinione coinvolgendo i soci "silenziosi" bad io ti dò un'idea nulla più
    lucio

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    • andrea silvagni
      Premio Eleganza 2013
      • May 2005
      • 4699
      • Latina, Latina, Lazio.
      • bi_ Fiamma e Aramis kz_ Iulia

      #17
      [giu][regol][:142][ot][:-fight]

      ti ho risposto spero che tu abbia capito
      Silvagni Andrea


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      • Lucio Marzano
        Lo zio
        • Mar 2005
        • 30090
        • chiasso svizzera
        • bracco italiano

        #18
        credo di si !!!! ma sarà un problma del prossimo consiglio, del quale certamente io NON farò parte !!
        lucio

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        • braccoitaliano
          • Oct 2005
          • 156
          • roma, Roma, Lazio.
          • bracco italiano

          #19
          [giu]Credo che sia opportuna una tiratina d'orecchie al consiglio della SABI. Forse più in particolare al consigliere delegato che deve mantenere i contatti appunto con i delegati regionali e non pungola a sufficenza gli stessi a svolgere una attività di maggiore coesione fra i soci.Purtroppo è molto facile criticare il delegato che senza alcun mezzo di qual si voglia genere, deve riuscire a mettere insieme tante teste con altrettante aspettative dall'essere socio SABI.
          Quindi se mi è concesso,dico che tante possono essere le iniziative da porre in atto per sviluppare l'associazione: la pizza con successiva discussione sulla situazione della nostra razza- una o più cacciate sociali - anche un semplice raduno informale su un campo (quagliodromo, fagianodromo o dove ci pare) con i propri ausiliari per poter vedere e discutere sul
          materale di cui disponiamo e magari individuare qualche soggetto con buone qualità naturali e che non sia il solito soggetto che ha vissuto sempre in mano ad addestratore e quindi avrà esaltato le sue (forse ?)minori qualità naturali .
          Vorrei ancora aggiungere: lasciamo perdere le varie beghe politiche e personali e cerchiamo veramente di fare il bene della razza .
          Spero di aver lanciato un sasso nello stagno e che questo crei tante onde e che non sia finito invece in testa a qualcuno troppo suscettibile.[stop]:D[:-clown]
          braccoitaliano

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          • Lucio Marzano
            Lo zio
            • Mar 2005
            • 30090
            • chiasso svizzera
            • bracco italiano

            #20
            aro braccoitaliano
            mi sembra ingeneroso prendersela con Barbieri, il consigliere responsabile delle delegazioni,
            e i delegati ???? ma io direi lasciamo il passato alla cronaca e vediamo di sviluppare qualcosa di nuovo ce n'è bisogno, l'atteggiamento ideale è quello di Andrea Silvagni, fare !!!!
            lucio

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            • Fabio
              Utente fondatore
              • Mar 2005
              • 246
              • Livorno, , Toscana.

              #21
              Da quello che leggo in questa discussione e da "vecchi rancori" mi rendo conto che non è chiaro il discorso della presentazione degli "aspiranti" soci al consiglio. In quanto delegato ho ricevuto gli stampati da far compilare a chi desidera entrare a far parte della società, mi pare di aver capito che c'è l'opzione: presentato dal delegato o presentato da due soci. Questa, secondo me, non dovrebbe essere vista solo come un inutile procedura burocratica (molti sodalizi la applicano)ma utile se chi presenta formalmente il nuovo socio poi lo "introduce" nelle prime occasioni organizzate dalla società. Ho letto a tal proposito molte lamentale proprio perchè i nuovi soci non sono minimamente coinvolti nelle occasioni ufficiali dai vecchi soci, ebbene se questa procedura fosse letta in questo modo e i "presentatori" fossero sensibilizzati in tal senso probabilmente per i neosoci ci sarebbero meno difficoltà. Questo aspetto dovrebbe essere maggiormente curato dai delegati territoriali che hanno liberamente assunto l'impegno di promuovere la diffusione della razza tramite(ma non solo) la società specializzata. Naturalmente se non ho ben capito la procedura qualcuno mi corregga!
              Fabio Casetti

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              • franco boni
                ⭐⭐⭐
                • Jul 2005
                • 1106
                • sarzana, La Spezia, Liguria.
                • bracco italiano

                #22
                bentornato Fabio,
                ho posto la questione per cercare di capire cosa mi sarei dovuto aspettare dal mio delegato territoriale ora ciò che tu mi dici mi chiarisce il metodo e lo scopo della procedura dell'iscrizione, tutto chiaro.
                Ma dopo l'iscrizione, a parte la teoria più volte rimarcata da chi è intervenuto, cosa fà un delegato?
                O ancora meglio invito i delegati a esporre cosa fanno loro nelle loro "giurisdizioni".
                Il mio lo sò già (cosa non fà) e l'ho scritto ma gli altri?
                franco

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                • Giancarlo Cioni
                  Utente fondatore
                  • Mar 2005
                  • 171
                  • Siena, Siena, Toscana.
                  • Bracco Italiano

                  #23
                  Ho scritto il messaggio tre volte cancellandolo sempre. A questo punto credo però che sia opportuna fare delle precisazioni.
                  Il delegato viene nominato dal Consiglio in una delle sue sedute ad ognuno di questi viene affidato un ambito territoriale e l'attività del delegato si estrinseca in tutti quegli atti tecnici, organizzativi e promozionali volti allo sviluppo della razza. Altra attività richiesta è il presidio nelle manifestazioni che si svolgono nel territorio assegnato.
                  Ed ora veniamo al sottoscritto: sono stato nominato delegato nel periodo di presidenza di Cesare Bonasegale ed è inutile negare l'onore nel ricevere tale nomina. A fine della vigenza del consiglio ho rimesso nelle mani del successivo consiglio il mandato che mi è stato rinnovato, con altrettanto immenso piacere.
                  L'attività che viene svolta è quella che ognuno, nei propri mezzi organizzativi temporali e di famtasia, riesce a mettere in atto. Non ci dimentichiamo però che il tempo è un fattore, al giorno d'oggi che manca a tutti e quindi importante è anche il supporto che i soci della delegazione danno al delegato stesso.
                  Credo che quello che la delegazione di Siena mette in atto sia la conferma di quanto dico perchè da tutti i soci ho sempre ottenuto la massima collaborazione.
                  Un'altra precisazione mi preme fare: quando feci la prima riunione di tutti i soci, per la maggior parte cacciatori, non trovai di meglio che organizzare una giornata assieme famiglie comprese. Le critiche che seguirono a questa organizzazione IO ME LE RICORDO BENISSIMO. Fu detto che i compiti del Delegato erano altri più tecnici e meno 2merenderi". Con la testa dura che mi ritrovo continuai su questa strada e credo che visti, a distanza di tempo, i risultati, i fatti mi abbiano dato ragione con la Coppa delle Delegazioni (regolamento da me redatto per veder i bracchi in Toscana e con i risultati attuali, mi sembra che ci abbiano copiato tutti) i due raduni della delegazione e altri incontro più a meno tecnici (Ribolla e Lajatico).
                  Questo non vuol dire quanto è bravo il delegato di Siena Arezzo e Grosseto, ma sicuramente vuol dire quanto lavorano tutti i soci della delegazione di cui sopra e quanto idee sfornano o con le quali mi sollecitano.
                  Ultimo aspetto la collaborazione con le Delegazioni vicine: fra me e Fabio Casaetti c'è sempre stata una reciproca partecipazione alle organizzazione messe in piedi e questo migliora sicuramente il ritorno di tali incontri.
                  Vengano pure i nuovi delegati perchè tutto quello che viene fatto è migliorabile e perfettibile, ma ricordatevi che un conto è criticare ed un conto è fare.
                  Nessuno me ne voglia, ma mi sembrava giusto dire quello che pensavo.
                  Saluti a tutti

                  Giancarlo Cioni

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                  • Lucio Marzano
                    Lo zio
                    • Mar 2005
                    • 30090
                    • chiasso svizzera
                    • bracco italiano

                    #24
                    Il discorso dei delegati è molto importante, anni addietro erano pochi ed a livello regionale ed ovviamente il contatto con i soci era difficile cosicchè, presidente Bonasegale, si decise di allargare il numero dei delegati restringendo le aree di competenza ma i risultati non furono incoraggianti e non lo sono tuttoggi, chiaramente parlo in generale, il numero dei soci NON è salito e le lamentele permangono, come potete direttamente constatare.Quindi il discorso è aperto e credo
                    sia uno degli argomenti più importanti che il prossimo consiglio dovrà affrontare. L'esperienza di questo sito è, a mio avviso una strada utilissima per coinvolgere i soci e per avvicinare dei simpatizzanti soci potenziali, ma non può essere la sola, anche se è quella più suscettibile di sviluppo futuro, bisogna tenere conto anche di chi ha poca o nulla dimestichezza con i moderni mezzi di comunicazione, e sono molti, specie fra i "grigi". Naturalmente l'annuario ed il giornalino non possono semplicemente scomparire, si potrà forse trovare un mezzo più economico per far giungere il giornalino a tutti mentre l'annuario può continuare ad essere stampato, magari facendo in modo che il peso non gravi UNICAMENTE su un solo , sia pure volonteroso, personaggio, e vorrei precisarlo, l'annuario SI PAGA CON LE CONTRIBUZIONI VLONTARIE DEI SOCI, non è uno "spreco delle scarse sostanze della SABI" ed essendo stato pubblicato SEMPRE da ormai 15 anni(o di più ? Flavio correggimi per favore)e SOTTO TUTTE LE PRESIDENZE non vedo perchè dovremmo ora smettere di farlo.
                    Noi dobbiamo mettere in cantiere NUOVE INIZIATIVE non abolire le vecchie quelle vanno solo, se e dove possibile, migliorate.
                    Io sono dell'idea che vengano formati dei gruppi di lavoro specifici
                    per compiti determinati es tizio, caio e Sempronio organizzano la fiera di Canicattì, Ambrogio, Germano e Raffaele pensano all'annuario ecc. Con i delegati non ho ricette, dipende dagli uomini, forse dovremmo farli eleggere dai soci nelle rispettive aree, ma in merito
                    spero vengano idee e consigli migliori dei miei
                    lucio

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                    • braccoitaliano
                      • Oct 2005
                      • 156
                      • roma, Roma, Lazio.
                      • bracco italiano

                      #25
                      Caro Lucio non ho assolutamente nulla contro Barbieri del quale mi ritengo anche amico.Ma cerca di capirmi, se ogni tanto si desse una sferzatina a qualche delegato un pò addormentato, si otterrebbero una maggiore partecipazione dei soci e più tesserati convinti di affigliarsi ad una associazione viva e vicina anche a quei braccofili che non hanno ambizioni o possibilità di avvicinarsi a manifestazioni ad alto livello.

                      braccoitaliano

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                      • Fabio
                        Utente fondatore
                        • Mar 2005
                        • 246
                        • Livorno, , Toscana.

                        #26
                        Sono d'accordo, giusto lo sviluppo dei mezzi e iniziative già consolidate verificandoli alla luce del rapporto sforzo beneficio, importantissima la collaborazione tra delegazioni e tra soci e delegato territoriale. Istituirei anche l'obbligo per i delegati di avere una e-mail oltre al numero telefonico, in caso siano di quelli che non amano il pc (i grigi) potrebbero trovare qualche socio nella delegazione che li supporta, penso che sia impensabile concepire un organo di raccordo senza tale ausilio. Il delegato, a mio avviso, non deve essere necessariamente un tecnico (guardate me) ma una persona che abbia la possibilità di tenere contatti con i soci, l'esperienza anche tecnica poi arriverà. Spesso in altri club si organizzano incontri periodici tra il consiglio e i delegati, in tale sede vengono proposte le iniziative provenienti dalla periferia ed illustrate le attività ritenute prioritarie dal consiglio da far promuovere ai delegati nel tratto a venire. Questi incontri armonizzano le iniziative evitando accavallamenti di eventi e, mettendo a disposizione l'esperienze acquisite dal consiglio, evita ai nuovi delegati di perdere tempo e forze con iniziative non remunerative e verifica l’impegno dei delegati nelle attività. Naturalmente occorre la partecipazione dei delegati e qui si pone un dilemma: e meglio avere tanti delegati poco impegnati o pochi ma concreti? Sinceramente non so dare una risposta in quanto i delegati sono a costo zero per la società e anche quando hanno fatto due telefonate in un anno sono forse meglio di nessuna, si potrebbe obbiettare che la società ci perde di immagine e credibilità, sinceramente non so cosa è meglio. Adesso ho focalizzato l'attenzione sui delegati dando per scontato che il consiglio sia in grado di far fronte a tali impegni.
                        Fabio Casetti

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                        • Lucio Marzano
                          Lo zio
                          • Mar 2005
                          • 30090
                          • chiasso svizzera
                          • bracco italiano

                          #27
                          sono d'accordo che i delegati dovrebbero essere sollecitati, so, per esperienza, che alcuni si offenderebbero, ma è il prezzo da pagare, comunque ora a pochi mesi dalle elezioni mi sembra inutile.
                          L'uso del mezzo telematico appare necessario ma il problema è che non solo alcuni delegati non ne sono muniti, al che si può ovviare come dice Fabio, ma il problema è che molti soci sono nella stessa situazione, certo in avvenire la percentuale dei "non computerizzati" diminuirà fino a svanire ma nel frattempo i "grigi" non possono essere abbandonati.
                          lucio

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