bracchi "DI MONTEPETRANO"

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diego dariol
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  • diego dariol

    #1

    bracchi "DI MONTEPETRANO"

    E' una nuova discussione pressochè rivolta al dott. Marilungo. Si è sempre parlato di bracchi "dei ronchi" e "delle forre", ma poco dei bracchi "di montepetrano" (ed ahimè "dell'asolano"). Io penso che i Sigg. Bergamin e Buroni abbiano anch'essi dato il loro fondamentale apporto alla ricostituzione del bracco italiano. Quali erano le peculiarità dei cani di Buroni? A titolo conoscitivo mi piacerebbe sapere la genealogia di "conte di montepetrano". Ho una foto in un cd di questo bellissimo esemplare, che se non ho sentito male dovrebbe essere il fratello della madre del campione assoluto "rombo di col petrosa".
  • colpetrosa
    ⭐⭐
    • May 2005
    • 748
    • PETRITOLI, FERMO, Marche.
    • BRACCO ITALIANO

    #2
    SI, SI TRATTA PROPRIO DELLA SORELLA DI CONTE, MI SCUSO PER NON AVER RISPOSTO PRONTAMENTE, MA SOLO ORA PRENDO VISIONE DELL'ARGOMENTO. MI RIPROMETTO DI APPROFONDIRE L'ARGOMENTO NEI GIORNIO PROSSIMI.
    colpetrosa

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    • diego dariol

      #3
      Per fortuna...pensavo fosse un buco nell'acqua questo post. Parlare di linee di sangue secondo me sarebbe un argomento interessantissimo per gli utenti del forum

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      • mario mari

        #4
        CIAO LUIGI, ATTENDIAMO CHE TU APPROFONDISCA L'ARGOMENTO ED IO PROPONGO DI AMPLIARE L'ARGOMENTO ALL'ATTUALITA' E CIOE' AI BRACCHI DI COLPETROSA.
        MARIO MARI

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        • roberto.s

          #5
          ho avuto la fortuna di possedere Cirano di Montepetrano,fratello di Conte di Montepetrano,mi fa enormemente piacere che si parli dei cani di Montepetrano e quindi degli attuali Colpetrosa,posso dirvi che nel mio piccolo ho appurato la straordinaria validità venatoria sia di Cirano(tra l'altro anche un bel cane)che per quattro anni(è purtroppo morto troppo presto)mi ha regalato giornate indimenticabili
          in pieno stile bracco italiano,che di chantal la sorella di proprietà del carissimo Luigi Marilungo,se interessa invierò foto di
          Cirano.

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          • Valerio
            ⭐⭐⭐
            • Apr 2005
            • 4181
            • Torre del Lago Puccini, Toscana
            • Bracco Italiano

            #6
            sempre gradite le foto!
            Valerio

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            • colpetrosa
              ⭐⭐
              • May 2005
              • 748
              • PETRITOLI, FERMO, Marche.
              • BRACCO ITALIANO

              #7
              Nel 1982 ho acquistato Isa di M.P. con il Dott. Cioli Paolo proprietario e valorizzatore di Birt dei Ronchi, nonchè di Byron di Villa Carla. Purtroppo per noi è passato mi pare ai Pointer.
              Venivo da esperienza setter ed ero convinto che quanto si dicesse sul bracco fin da allora, fossero solo verità.
              Forzato sagacemente da Cioli presi la Isa figlia di Damon della Corva x Zita di Montepetrano.
              Nell'intento, poichè tutti mi sfottevano, di dimostrare che il bracco non fosse ciò che si diceva, raccolsi questa sfida che, data la mia testardaggine ed inarrendevolezza, mi ha portato a prendere l'attuale affisso.
              Ho collaborato con Buroni iscrivendo tutti i cuccioli da me prodotti sotto il suo affisso.
              Era persona si competente ma altrettanto strana e sanguigna. Perchè negarlo, aveva sempre da ridire un pò su tutto.
              Il classico bastian contrario.
              Quando inizio il nostro rapporto, aveva già dato quasi tutti i suoi frutti sotto Montepetrano.
              Per cui io ho seguito una mia linea dove vennero fuori appunto Conte Caronte Cirano Chantal (madre di Rombo di col petrosa).
              Come pure la campionessa Thea di Montepetrano del povero Franco Logi, era nata a me da un accoppiamento di Isa x Ciac di Castiglioni.
              La sorella Tebe accoppiata con Brontolo ha dato il gran cacciatore di coturnici e beccacce Mago di Montepetrano di Alberto Romagnoli (a otto mesi, inizio le sue prime ferme su beccacce, concludendo la sua vita a tredici anni).
              Di Montepetrano c'era in Camp Lav Brontolo, sua madre Alma di Montepetrano (Nanà di M.P. x Abignente), da me spesso impiegato.
              Suo padre Ercole figlio di Asso dell'Asolano x una figlia di Umago.
              Acquistai poi Iole di Montepetrano che accoppiata con Tano dell'Asolano ha dato il Camp. di Lavoro Janosh senza affisso (prima cucciolata a mio nome).
              Infatti alla scomparsa di Buroni ho preso l'affisso di Col Petrosa.
              Continuerò il racconto appena possibile.

              Luigi Marilungo
              colpetrosa

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              • pennino
                ⭐⭐⭐
                • Jul 2005
                • 2286
                • Rocca Priora, Roma, Lazio.

                #8
                per undici anni, ho cacciato con Brontolo, un diritto di monta di Mago, veramente un gran bracco..beccacciaio
                sigpic
                pennino

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                • diego dariol

                  #9
                  E la Iole di Montepetrano di chi era figlia?

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                  • colpetrosa
                    ⭐⭐
                    • May 2005
                    • 748
                    • PETRITOLI, FERMO, Marche.
                    • BRACCO ITALIANO

                    #10
                    Iole di Monte Petrano nasceva da un bel cane Nardo della Corva figlio di Ercole x Uana della Corva (Miss dei Sanchi x Noè della Corva).
                    La mamma, sconfessando quanto affermato da Giancarlo Cioni sulla mia conoscenza delle genealogie, non ricordo il nome ma andrò a controllare e riferirò.
                    Le genealogie si riesce a ricordarle solo se frequentemente si ripercorrono, altrimenti come un buon computer, la memoria le mette da parte parcheggiandole.
                    Con Brontolo coprii Elga (Orso dei Carniti x Creola) mi venne regalata da Franco Manauzzi detto il nasista, (eccelso collaboratore di Amaldi), quando mi recai a Volta Mantovana per acquistare una certa Breva che accoppiata con Umag di Villa Carla ha dato la Viola di Scheggi, Venus, Virna e Vasco.
                    Da quella cucciolata tenni Lorè finito tragicamente e Leda.
                    Quest'ultima coperta da Tabar di Cascina Merigo ha dato Nora e Nisha di Montepetrano.
                    Leda l'accoppiai anche con Nardo della Corva dalla quale naquero due cagne notevoli di cui ricordo solo il nome con cui Enzo Prati l'aveva ribattezzata "Umbra".
                    Nisha di Monte Petrano per Titano del trovese ha dato Ulisse di Col Petrosa di Cioni e tante ottime cagne da caccia fra le quali Ursula dell'av Marmoross di Siena, Urna, Urbana che con Janosh ha dato Inno di Col Petrosa di Mario Mari.
                    Nisha accoppiata con Aiace di Cascina Croce ha dato ottimi cani come Fara di Col Petrosa, Fosco di C.P. ecc. ecc.
                    Da Fara di C.P. x Janosh è saltata fuori una cagna Siria di Col Petrosa detta "Picaccina", un terremoto vivente per grinta carattere, irriducibile a caccia, giudicata dal suo possessore Alberto Romagnoli, superiore, per potenza fisica, perfino al grandissimo Mago di Montepetrano.
                    L'altra attuale compagna di caccia di Alberto è Rea di Col Petrosa, divenuta non da meno di Picaccina, per la sua sapiente opera di recupero giudicata inutilizzabile da Rossi, primo proprietario.
                    Rea di C.P. nasce da Mago di Montepetrano x Adda (Tano dell'Asolano x Lena delle cascate).
                    Adda (recentemente scomparsa) è, con i suoi discendenti, una delle attuali colonne portanti di Col Petrosa.
                    Infatti accoppiata con Aiace di Cascina Croce ha dato il Camp di Lavoro Brenno di Col Petrosa di Polverini, Baldo e Brina di Col Petrosa (di Lanfranco Ferroni), che con Titano del Trovese ha dato Nebbia di Col Petrosa che con Rombo di Col Petrosa ha generato quattro soggetti interessanti fra i quali Ciranò di C.P. di Manganelli, la Cia di Diego, Cora e Cirocirotto ecc. ecc.
                    Sono sorelle di seconda cucciolata (sempre Adda X Aiace di Cascina Croce), anche Luna, Lea, Lura di Col Petrosa, che accoppiata con Rombo Di Col Petrosa ha generato Ura di C.P. ed il Camp Ubaldo di Col Petrosa dell'amico Cesare Manganelli.
                    Per rispondere anche all'amico Mario Mari, la direzione in cui vado è la medesima di sempre, in primis la funzione e sempre la funzione, cioè la caccia. Non mi cruccio se a volte escono soggeti che sul ring farebbero solo il molto buono. L'importante è che diano il massimo venatoriamente.
                    Tanto più che chi seleziona in funzione dell'esteriorità, generano anche loro soggetti che in espo farebbero solo il molto buono, ma spesso si lasciano ammaliare dal bello per il bello tralasciando in secondordine la funzione.
                    Selezionando in questo modo anch'io ho avuto gratificazioni sia in lavoro che in bellezza, quindi continuo in questa direzione.
                    L'obbiettivo, un pò più difficile da raggiungere, è quello di ridurre un filino la taglia ed il produrre soggetti di mole un pò più omogenea, soprattutto con i discendenti di Adda, figlia di Lena delle Cascate (limite superiore dello standard), ho qualche soggetto che se fosse più contenuto nell'altezza al garrese sarebbe sicuramente meglio.

                    Luigi Marilungo

                    colpetrosa

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                    • Lucio Marzano
                      Lo zio
                      • Mar 2005
                      • 30090
                      • chiasso svizzera
                      • bracco italiano

                      #11
                      caro Luigi oltre all'interessante iter del TUO allevamento, arrivi ad un argomento di grande attualità, sempre ripreso e sempre ignorato dalle "autorità ufficiali" la taglia ed il peso.
                      Credo che le risultanze sia della caccia che delle prove abbiano privilegiato in modo indiscutibile cani di peso medio/leggero che COMUNQUE non vanno oltre i 34/35 kg , che per un cane in forma lavoro sono anche molti. Io stesso mi sono preso la briga di pesare alcuni soggetti importanti (parliamo di peso) riscontrando che nessuno di loro superava i 35 kg. e parlo di Giacherebbe (34) Barone di val bisenzio (35) Robur (34) Pomellato (34) e credo di poter affermare che per trovare soggetti di 40 kg sia necessario andare.....all'estero,
                      dove le verifiche delle attitudini venatorie sono praticamente nulle. Sarebbe tempo che, un secolo dopo l'unificazione delle due razze (bracchetto e nobile), si decidesse finalmente di unificare il tipo
                      sulla base delle indiscutibili risultanze di utilizzo. Riducendo il peso di 5 kg. e la taglia di 2 cm. non succederebbe nulla di drammatico , anzi si darebbero CHIARE indicazioni, soprattutto agli allevatori esteri che hanno imboccato la strada del gigantismo, del tutto deleteria ai fini venatori.
                      lucio

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                      • diego dariol

                        #12
                        Quello della taglia è un problema che molti braccofili della mia zona si sono posti, abituati ad adoperare i cani perlopiù dell'Asolano, quindi bracchi di taglia forte. Giusto secondo me quello che afferma il Sig. Marilungo di abbassare un po la taglia allo scopo di omogenizzare la razza, ma non troppo, in quanto secondo me il bracco perderebbe tutto il suo fascino.

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                        • colpetrosa
                          ⭐⭐
                          • May 2005
                          • 748
                          • PETRITOLI, FERMO, Marche.
                          • BRACCO ITALIANO

                          #13
                          Mi trovi in perfetta sintonia, ho tenuto per me quasi sempre femmine tranne qualche eccezione:janosh 33-34 Kg.
                          Però dei soggetti provenienti dalla corrente citata ho avuto diversi maschi in cui i diametri trasversi tendono ad essere contenuti, ma non l'altezza al garrese, tipo Baldo di C.P. fratello del più armonico Brenno di C.P..
                          Credo che così sarà anche per Cirocirotto (Nebbia di C.P. X Rombo di C.P.)
                          Da questa linea di sangue nasce anche Nilo delle Cascate del povero Massimo, che credo sia figlio o nipote della Lisa delle cascate sorella piena della Lena delle Cascate, madre della mia Adda, a loro volta figlie della Nebbia di Legnani x Duccio di Ficarelli.
                          Nelle femmine ho avuto solo Tebe di Montepetrano (madre di Mago di Montepetrano di Romagnoli), al limite superiore della taglia.

                          Luigi Marilungo
                          colpetrosa

                          Commenta

                          • Lucio Marzano
                            Lo zio
                            • Mar 2005
                            • 30090
                            • chiasso svizzera
                            • bracco italiano

                            #14
                            proprio così, Nilo era un cagnone e malgrado questo pesava 33 kg
                            e misurava 65 cm. al garrese. figurati un cane di 40 Kg !!!!!
                            quando mi sono trovato di fronte a certi "mostri" provenienti dall'estero per di più con codoni integri che salivano e giravano sulla schiena, mi sono chiesto se erano bracchi o segugi bloodhound ?
                            lucio

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                            • diego dariol

                              #15
                              La SABi non riesce a dare dei precisi indirizzi d'allevamento a questi espositori ester? Per fortuna che vengono anche, come per i spinonisti esteri, a fare bella figura nei raduni di razza qui in Italia....

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