fornendo innanzitutto il mio punto di vista.
Si sente spesso affermare dai grandi della cinofilia braccofila che il traguardo che l'amante della razza a noi cara deve perseguire, è quello di ricercare assiduamente l'obbiettivo sopraccitato.
Ora, cosa si intende per "bello e bravo"?
Sicuramente un bracco che sia anatomicamente il più vicino possibile allo std. di razza, e che nelle prove, (od a caccia?) sia in grado di raggiungere risultati eccellenti dimostrando azioni e fornendo prestazioni sempre però in linea con le regolamentazioni delle prove di lavoro.
Il mio pensiero personale però è che il vero bracco campione dovrebbe essere valutato con il sinonimo di "Bravo e Bello".
Il nostro amato ausiliare dovrebbe poter dimostrare innanzitutto (è un cane da caccia) di essere "bravo", e solamente dopo aver raggiunto tale risultato poter gareggiare in competizioni per poter essere proclamato, se ne avrà le caratteristiche, anche "bello".
Mi chiedo a cosa possa servire possedere un bracco italiano campione in bellezza se poi magari non và nemmeno a caccia o peggio se non partecipa a prove di lavoro. Il ns. bel braccone, ricordiamocelo sempre, è un cane da caccia, non da compagnia, anche se è risaputo che per le doti caratteriali che possiede è in grado di assolvere benissimo anche questo compito.
Non mi permetto assolutamente di suggerire all'ENCI ed alla ns. società specializzata di cambiare le regolamentazioni, non possiedo le conoscenze necessarie ne desidero prevaricare alcuna istituzione, ma la logica delle cose fà nascere questo mio pensiero.
In definitiva quindi per mè un cane da ferma dovrebbe essere considerato veramente un campione completo solo nel caso abbia inizialmente conseguito la qualifica di campione in classe lavoro (o caccia?) e successivamente quello in bellezza.
Ciò predetto non escludo che cani giovani non debbano essere presentati alle mostre, anzi, le razze vanno fatte conoscere e promozionate, ma tali categorie non dovrebbero poter usufruire di titoli troppo altisonanti.
Spero di aver sufficentemente esposto il concetto, che in ogni caso è solamente mio personale, ma sarei lieto conoscere il "modus pensandi" di molti di Voi.
Ciao a tutti
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