Le ragioni di Luca.

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  • cesare mi
    Presidente SABI
    • Apr 2005
    • 96
    • siena, Siena, Toscana.

    #1

    Le ragioni di Luca.

    Sono stato da più parti sollecitato in qualità di Presidente della SABI ad intervenire sulla discussione aperta nel forum da LUCA Bianconi discussione che ha suscitato non poche proteste da parte di moltissimi estimatori della razza financo a coinvolgere Massimiliano Di lorenzo che secondo alcuni avrebbe avuto il dovere di intervenire, ma su questo non sono daccordo .

    Mi sono pertanto andato a leggere buona parte degli interventi fatti e di conseguenza non posso esimermi dal rispondere alle tante incongruenze , inesattezze e talvolta stupidi pregiudizi sulla razza che amo ormai da piu di 40 anni e che mi ha accompagnato a CACCIA in questo lungo periodo con grandi soddisfazioni . Ho iniziato ad andare a caccia a 16 anni (con il permesso dei genitori allora si poteva ) Per primo cane ebbi un setter sensa carte ma di straordinario temperamento e di ferma solidissima : MI fu regalato perchè il proprietario si era stufato di andare a caccia da solo .

    Nonostante i miei sforzi non riuscii a migliorarlo un granchè ma almeno qualche fucilata ogni tanto riuscivo a tirarala . Ebbi poi una serie di Inglesi( 2irlandei 2 gordon 2 pointer) ma onestamente non erano di mia soddisfazione : o andavano troppo o troppo poco ,taluni con scarsa propensione alla ferma. Decisi pertanto , anche un pò per curiosità,di acquistare un Bracco Italiano e li cambiò la musica ; finalmente andavo a caccia con un cane che cacciava con me e i carnieri subirono una decisa impennata. Ho voluto succintamente raccontare l'origine del mio innamoramento per questa razza straordinaria per introdurre un commento a quanto letto .

    E veniamo al dunque :Premesso che ognuno ha il diritto di scegliersi l'ausiliare che ritiene opportuno ritengo inaccettabili i commenti da parte di chi i Bracchi italiani non li ha mai avuti o forse solo uno e di scarso livello (come daltronde ce ne sono in tutte le razze ) e stupidamente si erge a giudice di una razza che non conosce o che non ha mai impiegato a caccia. Se a qualcuno è capitato un B.I. di scarso valore venatorio farebbe bene ,invece di criticare la razza (inducendo i lettori a ritenere che tutti i B.I. sono come il suo), a dire di chi è figlio e da chi lo ha acquistato dando così un contributo positivo nell'individuare soggetti migliori .

    Ho sempre cacciato,e continuo a farlo, con amici possessori di setters o continentali esteri ( da noi i pointers in mano ai cacciatori non se ne vedono) molti dei quali si sono convertiti al Bracco Italiano , proprio venendo a caccia con me, stufi di dover aspettare il cane e/o assistere ad interminabili ferme sensa esito come purtroppo accade a certe razze troppo “attaccate al naso” e anche perchè , a fine anno , i miei carnieri risultavano e risultano DA SEMPRE superiore ai loro . Nonostante tutto ritengono che il cane per andare a caccia sia la razza da loro impiegata anche se morfologicamente orrendi e , secondo lo standard di lavoro della razza, da squalifica !! . A questo proposito voglio citare a mo di esempio quanto certi pregiudizi siano radicati : Giancarlo Cioni Consigliere e Vice presidente della SABI , che molti di voi sicuramente conoscono, da più di 10 anni condivide una riserva con un vecchio amico amante del setter in questi 10 anni entrambi hanno , per limiti di età sostituito i loro rispettivi soggetti uno con una bracca l'altro con una setter ma la musica non è cambiata .

    Due terzi dei selvatici abattuti sono stati e sono appannaggio dei bracchi ma nonostante le insistenze di Giancarlo il suo amico non ha mai voluto prendere un Bracco Italiano:per lui il cane da caccia è solo il setter .

    Pertanto frasi del tipo “una marcia in meno” , “risalendo la china “ , “ dimostrare “ ,” nascondere la polvere sotto il tappeto “ mi fanno imbestialire . Proprio per dimostrare la validità del Bracco italiano per ben 2 anni (2014 – 2015 ) ho fatto iscrivere i miei bracchi nelle gare a starne in Serbia nella LIBERA CONTINENTALI sapete come è andata?.Quei cani correndo SEMPRE, dico sempre ,contro 10/12 continentali esteri,, dei migliori furgoni d'Europa ,andavano pressochè sempre in classifica i continentali esteri mettevano in classifica 1 o 2 cani su 12 (controllare per credere )

    Quest'anno alle gare autunnali a starne sempre in Serbia il miglior continentale in assoluto di tutte le razze continentali su circa 150 cani presentati sapete chi è stato? UN BRACCO ITALIANO su sei giornate di gare 6 CAC di cui 2 CACIT e 4 ris. di CACIT. Risultato storico che sarà pressochè impossibile uguagliare nei prossimi anni da parte di qualsivoglia continentale. Pensate che era il mioglior bracco del furgone? Sbagliato era semplicemente quello più in forma e forse anche quello un pò più fortunato, ma anche gli altri si sono fatti onore andando in classifica con le massime qualifiche. E quella è unanimemente considerata l'università della cinofilia venatoria.


    Ora qualche buontempone verrà fuori con la solita storiella: “si ma i cani dei furgoni sono una altra cosa c'è il conduttore e poi quelli a caccia non ci sono mai stati ecc.ecc.ecc.” Consentitemi di dire che in alcuni casi può essere parzialmente vero ma in buona parte sono CAZZATE e sapete perchè ? Perchè un continentale che non è stato a caccia(intendo caccia su selvaggina vera non i soliti polli colorati inmmessi pichi minuti prima di sciogliere il cane quelli fanno solo danni) non è degno di salire in un “furgone” e prima o poi se ne vedono i risultati .

    Personalmente i miei cani prima di essere affidati al dresseur fanno almeno una stagione o due di caccia su selvaggina VERA e a fine stagione di prove Fabio Angelini , il mio conduttore appunto, cacciatore accanito,pretende che tornino ai proprietari per essere impiegati a caccia . La SABI ,fra i sorrisetti e le critiche di qualche comico solone braccofilo, ha a suo tempo istituito un Campionato S.Uberto e continua a promozionare le PAV proprio per verificare il patrimonio genetico dei bracchi in mano ai cacciatori e, se del caso, introdurli alla attività agonistica .

    Patrimonio che altrimenti sfugge alla conoscenza della ss .Ma i risultati non sono stati confortanti : a parte la Toscana e l'Emilia Romagna di cacciatori se ne sono visti pochi . Oggi si preferisce fare cinofilia virtuale andate a vedere sul web:filmati (ferme su beccini !!?? su starne !!?? su fagani veri!!?? ) , foto, discussioni interminabili e molto spesso vuote come si usa dire “da bar” ma di cani alle prove ,almeno su selvatico abbattuto ,che potrebbero essere alla portata di un neofita , se ne vedono pochi. E allora di cosa stiamo discutendo ? Ha ragione Luca quando dice :” ma è un sito di amanti dei bracchi o altro? “ mi sarei aspettato che qualcuno fosse intervenuto non per difendere il B.I. che non ha bisogno di essere difeso ma almeno per controbattere alcune affermazioni palesemente stupide .

    E qui la pianto da lunedì vado a caccia con i miei cani che cosi validamente si sono affermati questo anno su tutti , ma proprio tutti, i terreni di prova .Di furgone se ne riparla a febbraio . A qualcuno sembrerà una balla o una eresia , scegliete voi, ma rassegnatevi è proprio così
    In bocca al lupo a tutti e ....buona caccia a chi gufa.

    Cesare Manganelli
    Presidente SABI
  • Ospite

    #2
    Buongiorno Sig. Manganelli,
    con tutto il rispetto che ho per la Sua Persona e senza fare alcuna polemica ma semplice e personale constatazione, a me sembra che con questo suo scritto non abbia fatto tanto diversamente da chi Lei ha criticato, con l'unica differenza delle parti inverse.

    Ogni razza ha soggetti ottimi, discreti, mediocri e scarsi; ogni razza si porta addosso i proprie pregiudizi più o meno fondati; ogni razza ha i propri estimatori e detrattori.

    Ripeto senza polemica, La saluto cordialmente
    Ultima modifica Ospite; 23-11-16, 10:53.

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    • Livia1968

      #3
      Sono d'accordo. Una cosa è essere realisti, una cosa è non vedere le cose positive e continuare ad affossare e scoraggiare anche chi afferma e testimonia che il bracco cacciatore esiste. Quello che non condivido è l'affermazione sui braccofili virtuali. Personalmente la mia seppur piccola esperienza in tema di prove mi fa ritenere me ( e non il cane) incompetente relativamente alla partecipazione alle prove. Ho pubblicato un video su YouTube perché orgogliosa dell'azione della mia bracca e per avere pareri sul suo lavoro. Da neofita non mi sento all'altezza di partecipare a nessuna competizione ma solo di farmi le ossa ed esperienza insieme alla mia compagna a caccia. Sinceramente le affermazioni denigratorie sul bracco che mi colpiscono di più sono quelle che provengono da chi i bracchi li ha o li ha avuti. Ed è proprio lì che è indispensabile ribattere. Da parte mia il mio contributo di amante del bracco credo di averlo già apportato prendendo la licenza di caccia per permettere al mio cane di vivere la vita per cui è nato. Non mi pongo limiti e non li pongo al cane. Quando riterrò che sarà pronta per le prove farò di tutto per partecipare.
      Grazie per aver partecipato.


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      • mesodcaburei
        ⭐⭐⭐
        • Jan 2015
        • 8871
        • Donceto, Valtrebbia(pc)
        • 2 Setter Inglesi 1 Pointer

        #4
        Forti i protestatori, qui non scrivono niente, poi vanno dal presidente a lamentarsi.
        E perchè non scrivono?
        Ho riletto un mio post...vedo che ha proprio citato due frasi scritte da me come quelle che la fanno imbestialire.
        Se mi spiega perchè...
        Forse estrapolate la fanno imbestialire ma se le legge nel contesto hanno tutt'altro significato.
        Ultima modifica mesodcaburei; 23-11-16, 12:07.

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        • l'inglese
          Moderatore Setter & Pointer
          • Mar 2008
          • 4241
          • Arzignano, Vicenza

          #5
          Un Forum con i numeri che ha questo del Bracco Italiano , ha certamente un andamento democratico delle discussioni . Tutti gli iscritti possono partecipare , chi potrà essere a favore di una cosa e chi contro ... Qualcuno , di certo , avra' detto anche delle bestialità , magari io posso essere tra questi . Ma TUTTI , nei limiti della buona educazione , possono partecipare ... Non a caso anche lei , Sig. Manganelli si e' espresso e di questo mi compiaccio , auspicando altri suoi pregiati interventi . Ho dal 1983 Setter Inglesi e da oltre 15 anni anche dei Pointer Inglesi , ma da diverso tempo mi interesso del Bracco Italiano , che guardo con stima ed affetto . Una cosa importante per chi vuole cacciare con il Bracco mi pare sia sfuggita ed e' l' Emozione che si prova seguendo uno dei piu' grandi avventatori , il Bracco si sceglie perlopiu' per questo , per provare delle emozioni che solo lui puo' dare ... A risentirla e avanti col Club !!!
          Roberto

          Con affetto e simpatia [:-golf]

          un saluto

          l' inglese

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          • Lucio Marzano
            Lo zio
            • Mar 2005
            • 30090
            • chiasso svizzera
            • bracco italiano

            #6
            Mi riferisco all'interventro del presidente della SABI (ed amico) Cesare Manganelli, che interviene "da piu' parti sollecitato" con un'accorata difesa del Bracco italiano (i signori che da piu' parti sollecitano un intervento del presidente hanno forse dei problemi ad esprimersi direttamente in risposta a chi critica ? ) e da buon braccofilo descrive la razza come piu' che in salute, in grado di competere ed anzi di essere piu' redditizia di tutte le altre razze continentali ed anche del setter. A parte il comprensibile amore per la razza (che anche io condivido, dato che ormai da piu' di 20 anni utilizzo bracchi italiani a caccia e li ho presentati in prova e proprio un mio cane rimane l'unico bracco ad aver vinto a singolo la coppa Italia ed un altro rimane l'unico ad aver vinto come miglior continentale la settimana sarda e ancora un mio cane resta l'unico ad aver ottenuto il CACIT a coturnici e beccacce) ci sono altre cose che vanno dette perché amare una razza non esime affatto dal poter essere critici e dal fare proposte per migliorare la razza stessa e la proposta principale é quella di stabilire se il Bracco Italiano debba essere un cane da caccia o un compromesso fra caccia e compagnia : se lo vogliamo come cane da caccia bisogna poi anche volere una morfologia conseguente a questa scelta che non puo' che essere condizionata dalla "funzionalita' venatoria"
            Cio premesso chiedo :
            -se il bracco é cosi' efficace (parlo in generale lasciamo perdere i casi particolari) perché le iscrizioni al ROI permangono cosi' scarse ?
            -perché la percentuale di Bracchi non utilizzati a caccia é in costante crescita specie all'estero ?
            -perché lo standard di recentissima entrata in vigore continua a indicare forbici assurde su peso e altezza indicando come massimo ammesso 40 kg. a fronte di un massimo di altezza di 67 cm. e autorizzando di conseguenza una proporzione di 600 grammi per ogni centimetro di altezza, proporzione che é adatta ad un molossoide e non ad un cane da caccia ?
            -perché l'andatura sullo standard morfologico, che, lo ricordo, é il solo ufficiale e riconosciuto dalla FCI , non cita come andatura che il solo trotto mentre lo standard di lavoro ammette il galoppo ?
            -perché nelle expo si continuano a dare cartellini a bracchi che non rispettano il dettato dello standard ? (giogaia leggera, altezza del muso pari ai 4/5 della sua lunghezza , muso lungo la metà della testa)
            cioé si continua a identificare il bracco nel tipo pesante e orpelloso invece di indicare come ideale un soggetto agile , essenziale
            e funzionale
            - soprattutto, perché a quasi un secolo di distanza dalla unione delle due razze, non ci si decide , una buona volta, ad UNIFICARE IL TIPO e si continuano ad indicare come ugualmente tipici gazzelle e molossi ?
            Ultima modifica Lucio Marzano; 23-11-16, 13:30.
            lucio

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            • Lucio Marzano
              Lo zio
              • Mar 2005
              • 30090
              • chiasso svizzera
              • bracco italiano

              #7
              dopo il mio intervento nessuno piu' scrive ? dove sono "gli estimatori della razza" che hanno protestato perché qualcuno discute facendo proposte e che non sanno (o non vogliono) scrivere le loro opinioni e/o critiche e sono andati a lamentarsi dalla mamma perché ci sono braccofili cattivi che si permettono di esprimere pareri non completamente positivi sulla razza ? i soliti che parlano alle spalle ma che non partecipano ai dibattiti, ma li criticano e si offendono.
              Signori braccofili o sedicenti tali, se avete argomenti, portateli a conoscenza di tutti, se non ne avete state zitti o fate a meno di venire qui sul sito , che di "lettori " silenti ne ha già anche troppi.
              Questi sedicenti "braccofili" pretendono che un utilizzatore di bracchi italiani debba solo , sempre e comunque parlar bene della razza ma io la penso diversamente e continuo da vent'anni la mia polemica su alcuni, ben precisi , determinati argomenti, proponendo cambiamenti e MOTIVANDOLI . I braccofili invece ad ogni occasione di dibattito , pretendono la prova d'amore !
              Dire a me piace il bracco...perché mi piace, servirà solo a chi il bracco già lo possiede ma non avvicinerà nessun nuovo utente alla razza e lo scopo non é compiacere i braccofili (che , sempre a mio modestissimo avviso, sono i maggiori nemici della razza avendone frenato l'evoluzione in termini venatori) ma cercare di indirizzare l'allevamento verso la funzionalità e l'efficacia che, sempre a mio modestissimo avviso, sono le sole condizioni che possono rilanciare ( e per rilancio intendo quello numerico) il bracco cacciatore serio e competitivo.
              Ultima modifica Lucio Marzano; 24-11-16, 22:20.
              lucio

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              • Giampaoletti
                ⭐⭐⭐
                • Aug 2008
                • 1863
                • Ascoli Piceno

                #8
                Originariamente inviato da Lucio Marzano
                ..............................................
                Cio premesso chiedo :
                -se il bracco é cosi' efficace (parlo in generale lasciamo perdere i casi particolari) perché le iscrizioni al ROI permangono cosi' scarse ?
                -perché la percentuale di Bracchi non utilizzati a caccia é in costante crescita specie all'estero ?
                -perché lo standard di recentissima entrata in vigore continua a indicare forbici assurde su peso e altezza indicando come massimo ammesso 40 kg. a fronte di un massimo di altezza di 67 cm. e autorizzando di conseguenza una proporzione di 600 grammi per ogni centimetro di altezza, proporzione che é adatta ad un molossoide e non ad un cane da caccia ?
                -perché l'andatura sullo standard morfologico, che, lo ricordo, é il solo ufficiale e riconosciuto dalla FCI , non cita come andatura che il solo trotto mentre lo standard di lavoro ammette il galoppo ?
                -perché nelle expo si continuano a dare cartellini a bracchi che non rispettano il dettato dello standard ? (giogaia leggera, altezza del muso pari ai 4/5 della sua lunghezza , muso lungo la metà della testa)
                cioé si continua a identificare il bracco nel tipo pesante e orpelloso invece di indicare come ideale un soggetto agile , essenziale
                e funzionale
                - soprattutto, perché a quasi un secolo di distanza dalla unione delle due razze, non ci si decide , una buona volta, ad UNIFICARE IL TIPO e si continuano ad indicare come ugualmente tipici gazzelle e molossi ?
                Non sono una novità ,per chi legge questo sito, gli interessanti e circostanziati interrogativi posti da Lucio Marzano. Essi mi sembra siano sinceramente volti al bene del Bracco italiano. Purtroppo, rimangono sempre, mi pare, senza risposte da parte di chi ne avrebbe la competenza e l'autorevolezza per darle.
                Da semplice appassionato del mondo venatorio e cinofilo mi auguro che questa volta ci siano. Anzi, nutro in questo senso una qual sicurezza. Trattandosi, peraltro, di discussione aperta proprio dal Presidente Sabi. Vale a dire il massimo esponente in materia. Esse non possono che andare a vantaggio di una più approfondita conoscenza di questa nobile e bella razza canina da caccia.

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                • nasodibracco

                  #9
                  Come più volte ho scritto, sono un neofita.
                  Posseggo il mio primo cane, un bracco italiano, da circa 5 anni e avendo compiuto moltissimi errori nell'addestramento (più che moltissimi, tutti [:142]) non sono sicuramente qui ad elogiare il mio "fenomeno" o a denigrarne il "brocco".
                  Partiamo però da argomentazioni oggettive che il ben conosciuto Lucio mette a fuoco da anni... ed ha ben riassunto nell'intervento precedente:

                  .................................................. .............................................
                  Originariamente inviata da Lucio Marzano
                  -se il bracco é cosi' efficace (parlo in generale lasciamo perdere i casi particolari) perché le iscrizioni al ROI permangono cosi' scarse ?
                  -perché la percentuale di Bracchi non utilizzati a caccia é in costante crescita specie all'estero ?
                  -perché lo standard di recentissima entrata in vigore continua a indicare forbici assurde su peso e altezza indicando come massimo ammesso 40 kg. a fronte di un massimo di altezza di 67 cm. e autorizzando di conseguenza una proporzione di 600 grammi per ogni centimetro di altezza, proporzione che é adatta ad un molossoide e non ad un cane da caccia ?
                  -perché l'andatura sullo standard morfologico, che, lo ricordo, é il solo ufficiale e riconosciuto dalla FCI , non cita come andatura che il solo trotto mentre lo standard di lavoro ammette il galoppo ?
                  -perché nelle expo si continuano a dare cartellini a bracchi che non rispettano il dettato dello standard ? (giogaia leggera, altezza del muso pari ai 4/5 della sua lunghezza , muso lungo la metà della testa)
                  cioé si continua a identificare il bracco nel tipo pesante e orpelloso invece di indicare come ideale un soggetto agile , essenziale
                  e funzionale
                  - soprattutto, perché a quasi un secolo di distanza dalla unione delle due razze, non ci si decide , una buona volta, ad UNIFICARE IL TIPO e si continuano ad indicare come ugualmente tipici gazzelle e molossi ?
                  .................................................. .............................................

                  A me interesserebbe avere notizie da parte della ss.
                  Senza alcuna polemica, anzi... mi piacerebbe poter rispondere ai cacciatori con cui mi fermo a parlare e mi chiedono, in un misto tra curiosità e stupore, notizie su una razza che non vedono quasi a nessuno... e questi sono NUMERI!!
                  Mi piacerebbe sapere, come mai un peso di 40 kg. è ammesso!! Non penso sia il peso "ideale" per un cane che deve cacciare a lungo in zone dure...
                  Oh, intendiamoci... io ho preso il bracco italiano perchè MI PIACE!!!
                  Non faccio critiche per denigrare, ma domande per cercare di capire dove è orientato l'allevamento e dove si vuole portare la razza (non i singoli campioni fenomeni) in futuro.
                  Ultima modifica Lucio Marzano; 24-11-16, 22:19.

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                  • Lucio Marzano
                    Lo zio
                    • Mar 2005
                    • 30090
                    • chiasso svizzera
                    • bracco italiano

                    #10
                    Francamente io mi sento Don Chisciotte contro i mulini a vento. I "braccofili" continuano a dire che i bracchi sono la migliore razza del mondo, che fanno faville, citano episodi, ma dimenticano che il Bracco Italiano é, e se non cambiano le cose, continuerà ad essere, una razza per amatori (l'amore lo sapete é cieco) e per pochi amatori.
                    I cacciatori l'hanno praticamente giubilata , ma i braccofili dicono che i cacciatori non capiscono nulla perché il "mio" bracco ha fatto questo ed ha fatto quello, ha stracciato i setter ecc. , mai che a qualcuno venga in mente di pensare e di analizzare le motivazioni SERIE che non fanno preferire il Bracco Italiano NEL SUO PAESE D'ORIGINE. Le critiche sono etichettate come "pregiudizi senza fondamento" , i suggerimenti e/o le proposte SEMPRE totalmente ignorate quando non derise, pefino i macroscopici errori (standard ufficiale che continua a riportare solo il trotto come andatura ammessa in contrasto con lo standard di lavoro) sottaciuti (ne ho parlato solo io senza avere il piacere di leggere alcun commento, positivo o negativo, né ufficiale né ufficioso) .
                    Io non sono un detrattore della razza , dato che la utilizzo , la allevo e l'ho presentata in agonismo e con successo, ma nemmeno sono tanto "infatuato" (il compianto Scheggi definiva i braccofili "passionisti") da non vedere che la razza puo' essere , mediamente, migliorata puntando su costruzioni piu' funzionali , quelle costruzioni che favoriscono e non penalizzano l'attività venatoria.
                    Perché non rammentare che anche setter e pointers , nello standard ufficiale, quello gestito da quattro comari inglesi anticaccia, prevedono taglie di 67 e 68 cm, ma dove queste magnifiche razze sono utilizzate massicciamente sul terreno di caccia (l'italia in primis) queste taglie non esistono piu' e si iscrivono migliaia di soggetti, mentre nel loro paese d'origine, dove allevano per compiacersi di vedere i cani trotterellare nei ring , sono arrivati ad iscrivere 200 (duecento) setter, meno che nella sola provincia di Brescia. Cercando di compiacere tutti , cacciatori e non, come si puo' sperare di allargare la cerchia degli utilizzatori della nostra amata razza ? La caccia col cane da ferma é in crisi per varie e note ragioni, questa é una realtà non discutibile , ma non puo' giustificare il fatto che in Italia non arriviamo ad iscrivere 800 bracchi all'anno, molti dei quali non vanno a caccia, mentre altre razze sono alle diverse migliaia , la cosa non vi fa sorgere, sigg. braccofili, qualche dubbio sulla politica tenuta negli ultimi 90 anni ??
                    lucio

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                    • pennino
                      ⭐⭐⭐
                      • Jul 2005
                      • 2286
                      • Rocca Priora, Roma, Lazio.

                      #11
                      ora non so' con chi cacciate e con che ausiliarii si accompagnano Drool] personalmente i "numeri" a fine stagione li faccio anch'io [vinci] ho sempre avuto bracchi (17) ed un pointer, ma ci metto il triplo del tempo ed il triplo della fatica, ma mi piace così [:142][:142][:142] e francamente condivido il PENSIERO di Lucio....se non "cambiamo" qualcosa....addio Bracco Italiano[:-fight]

                      ---------- Messaggio inserito alle 02:46 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:32 PM ----------

                      scusate...dimenticavo[;)][;)][;)] io caccio con il cane....Loro cacciano con un Beeper [fiuu][fiuu][fiuu][fiuu][fiuu][fiuu]
                      sigpic
                      pennino

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                      • colpetrosa
                        ⭐⭐
                        • May 2005
                        • 748
                        • PETRITOLI, FERMO, Marche.
                        • BRACCO ITALIANO

                        #12
                        Originariamente inviato da pennino
                        ora non so' con chi cacciate e con che ausiliarii si accompagnano Drool] personalmente i "numeri" a fine stagione li faccio anch'io [vinci] ho sempre avuto bracchi (17) ed un pointer, ma ci metto il triplo del tempo ed il triplo della fatica, ma mi piace così [:142][:142][:142] e francamente condivido il PENSIERO di Lucio....se non "cambiamo" qualcosa....addio Bracco Italiano[:-fight]

                        ---------- Messaggio inserito alle 02:46 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 02:32 PM ----------

                        scusate...dimenticavo[;)][;)][;)] io caccio con il cane....Loro cacciano con un Beeper [fiuu][fiuu][fiuu][fiuu][fiuu][fiuu]
                        Appunto, mi meraviglio anch'io, non so, ma di solito la messa la si dice per chi l'ascolta e quindi non posso non sentirmi coinvolto.

                        Ma quando si parla di cani che impiegano il triplo di tempo che intende? che sono lenti?

                        Lei mi pare abbia conosciuto Alberto Romagnoli di Antrodoco con miei soggetti Mago di Montepetrano,(figlio di Brontolo) Nisha di Montepetrano (Figlia di Tabar x una figlia di Brontolo) Rea di Col petrosa (figlia di Mago e nipote di Tano dell'Asolano), Siria di Col Petrosa (figlia di Janosh), cani che venivano impiegati a coturnici e beccacce cinque giorni su sette e costantemente.In montagna spaziavano sicuramente molto più di qualche setter di amici che lo accompagnavano e faceva dalle 40 alle 50 beccacce a stagione, cani super allenati e dinamici ed Alberto ha cacciato anche con inglesi per tanti anni.

                        La cerca del bracco può essere anche un filo meno dinamica, forse, (ma non generalizziamo, di quali genealogie stiamo parlando?), ma è sicuramente più attenta, più minuziosa, più dettagliata.

                        Alla base c'è la passione, l'animus venandi, la mole a parità di passione, in teoria, può essere una criticità, ma ripeto, senza l'animus, la passione, i Kg sono solo un'aggravante.
                        Mago di montepetrano pesava sui 36/37 kg, alto sugli arti e quindi un mesomorfo. Chi lo ha visto sa come cacciasse. Altro esempio di mole notevole ma altrettanto dinamismo, Umag di Villa Carla?

                        E' la passione a dover essere inquisita secondo me ed in sub ordine più che la taglia, il tipo costituzionale. Direttamente connesso all'attività tiroidea > nevrilità>reattività e trasmissione dell'impulso.

                        Il bracco italiano è ascrivibile al tipo costituzionale mesomorfo o meglio mesomorfo temperato che è oggi, nei soggetti da prove, quasi un meso-dolicomorfo.
                        I prototipi "orpellosi" a cui fa riferimento Marzano che hanno diametri trasversi più importanti rispetto all'altezza al garrese, sono da considerare dei meso-brachimorfi e quindi lenti, abbondanti di pelle e quindi da scartare dalla razza.

                        Tutto questo comporta una psiche ed una trasmissione dell'impulso neuro muscolare di minor nevrilità, non sarà uno scattista ne un centometrista, ma sicuramente un fondista.
                        colpetrosa

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                        • Lucio Marzano
                          Lo zio
                          • Mar 2005
                          • 30090
                          • chiasso svizzera
                          • bracco italiano

                          #13
                          Potrei citare anche io qualche soggetto di una certa mole che ho personalmente posseduto che si comportava bene a caccia e magari potrei citarne anche qualcuno in piena attività, ma non é presentando l'eccezione che , a mio modestissimo avviso, si puo' sostenere una tesi, ma facendo riferimento alla media generale.
                          Concordo in pieno che senza passione (o animus venandi che dir si voglia) non c'é modello morfologico che tenga, poi ci sono le funzioni vitali (cuore e polmoni) e poi c'é la costruzione e nella costruzione l'ossatura pesante a che serve ? i vari particolari morfologici non funzionali ci vogliono perché sono i segnalatori genetici che caratterizzano la razza, ma che siano contenuti e soprattutto non esagerati (oggi invece sono molto spesso premiati perfino in ipertipo) poi c'é il rapporto peso altezza che é assolutamente fondamentale, non puo' essere vicino ai 600 grammi x ogni centimetro di altezza perché questa proporzione, che lo standard ammette (67 cm x 40 kg.) é da molossi , pensate che un cane di 60 cm. di taglia (taglia relativa ad un maschio, medio piccolo) , potrebbe pesare 36 kg. !!!!!! e non parlo di uno standard di 50 anni fa ma dello standard in vigore dal gennaio di questo stesso anno, cioé appena riveduto e corretto ed é di fronte a queste assurdità che mi inalbero e che mi ribello , a chi vogliamo far piacere se non a coloro che questi cagnoni li tengono per compagnia ? smettiamola con il cerchiobottismo : o il bracco italiano é un cane da caccia ed allora sia costruito in modo conseguente o é un cane da compagnia ed allora lo si dica chiaramente , non PUO' PERO' essere tutte e due le cose perché sono in contrasto concettuale fra loro !!!!!!
                          lucio

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                          • leuciscus
                            ⭐⭐
                            • Aug 2013
                            • 779
                            • Orte

                            #14
                            Un lottatore di sumo può essere super motivato, ma non riuscirà mai a correre la maratona.

                            Commenta

                            • Peppino
                              ⭐⭐
                              • Sep 2006
                              • 424
                              • Nuoro -Sardegna-.
                              • Spinone Ubaldo (Aristotele) del Pratomagno

                              #15
                              Il lottatore di sumo può camminare per 42 km., viceversa il maratoneta, per quanto motivato, non riuscirà mai a sollevare la gamba ad un lottatore di sumo.

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