Sull'origine dei bracchi Ranza

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  • Giampaoletti
    ⭐⭐⭐
    • Aug 2008
    • 1863
    • Ascoli Piceno

    #1

    Sull'origine dei bracchi Ranza

    Paolo Ciceri,nel suo "Il bracco italiano",pagg.22,23 e 24,con dovizia di particolari,pone al l'origine dei bracchi di Giovanni Ranza,anno 1850,l'incrocio tra un maschio non meglio identificato e una femmina roana proveniente dalla Spagna (bracca spagnola).
    Egli non condivide,invece,l'altra tesi in base alla quale la cagna proveniva dalla Germania ovvero dall'Austria permodochè sangue di bracco tedesco o austriaco sarebbe entrato nelle vene dei Ranza,anche se il vero e proprio bracco tedesco nasce nel 1890 e le prime iscrizoni risalgono ai primi del '900.
    Ho trovato che quest'ultima opinione è condivisa da Fiorenzo Fiorone nel suo"Il mio amico cane",pag.257,che la ritiene la più attendibile per le spiccate analogie che il bracco piacentino aveva col cane da ferma tedesco a pelo raso.Cosi sostiene il Faelli,scrittore-cinofilo dell'epoca che si occupò molto del bracco piacentino e che nel suo scritto riporta la testimoniana del conte Gianfranco Marazzani allevatore di questa razza con l'affisso del Trebbia.

    Abbraccia tale versione anche Ottorino Cocci,mio conterraneo,importante kurzhaarista del passato.Nel libro curato da Filippo Cataldi,edito dal Gruppo Cinofilo Piceno,"4 uomini:100 anni di cinofilia picena",pag.86,viene riportato
    uno scritto del 1971 "Sul bracco Ranza:confessioni di un ottuagenario"in cui il Cocci,che ha vissuto a Piacenza dopo la guerra del 1915-18,riporta l'opinione dell'avv.Toselli,suo amico, comproprietario col Marazzani e col Chiappini dell'allevamento del Trebbia.Secondo costoro tutti i prodotti Ranza tradiscono l'origine tedesca.Viene in proposito citato camp.Milan del Trebbia,del comm.Pastrone,nell'unica fotografiaa rimasta:"naso montonino,orecchie attaccate alte,occhi scuri,corpo asciutto,pelle senza pieghe,mancanza di speroni,mantello roano-marrone-mogano".

    Non conosco cosa dicano in proposito nelle loro opere (introvabili) sul B.I.Scheggi,Colombo Manfroni e Benasso.C'è qualcuno che ce lo può dire?

    Punto secondo:c'è qualcuno che ci può far vedere la fotografia di Milan del Trebbia?
    Posso confessarvi che una eventuale cuginanza col germanico cane rampante non mi dispiacerebbe affatto?[;)][:D]
  • casamassima
    ⭐⭐⭐
    • Apr 2005
    • 4134
    • Mottola, Taranto, Puglia.
    • Bracco Italiano .

    #2
    Secondo costoro tutti i prodotti Ranza tradiscono l'origine tedesca.
    Da altra discussione sui Bracchi Ranza :
    .... non puo' essere possibile perche il Kurzhaar nacque circa quarant'anni dopo i Bracchi Ranza ...intorno al 1890 e in Germania prima di tale data erano in circolazione solo bracchi spagnoli o italiani.
    Sempre come riportato dal Ciceri cio' è comprovabile dal fatto che Giovanni RANZA nacque nel 1810, il marchese Douglas Scotti di Vigoleno nel 1817 e mori' nel 1876 e Carlo III° di Borbone divenne Duca di Parma nel 1849 e mori il 1854.
    <!-- / message --><!-- sig -->
    Antonio Casamassima

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    • Lucio Marzano
      Lo zio
      • Mar 2005
      • 30090
      • chiasso svizzera
      • bracco italiano

      #3
      abbiamo ampiamente dissertato dei bracchi Ranza, ti invito a riprendere la discussione "bracchi Ranza"
      Vorrei pero' precisare che l'allevamento del Trebbia era specifico del bracco italiano di tipo Piacentino, che era ben diverso dai "Ranza" per corrente di sangue , per taglia e peso.
      Rammento che i Ranza si sono estinti proprio perchè, in ossequio
      ai desideri dell'iniziatore della razza, la famiglia ne ha gelosamente conservato la progenie.
      lucio

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      • Giampaoletti
        ⭐⭐⭐
        • Aug 2008
        • 1863
        • Ascoli Piceno

        #4
        Scusate per il fatto di aver intrapreso una discussione che avevate affrontato ad aprile quando,però,non conoscevo il sito.

        L'ho letta.E' interessantissima.Abbiamo le stesse "fonti".

        L'unico elemento di novità è la testimonianza di Ottorino Cocci,riportata nel libro di F.Cataldi,edito dal Gruppo Cinofilo Piceno.
        Da essa apprendiamo che il Cocci è stato in stretto contatto negli anni 1918-1919 coi titolari dell'allevamento del Trebbia (conte Marazzani,avv.Toselli e Giuseppe Chiappini).
        Che l'allevamento del Trebbia era in via di estinzione negli anni 1918-1919-
        Che egli ebbe dalla contessa Claudia Marazzani due soggetti Mimì e Fram del Trebbia.
        Che Mimì fu da lui ceduta nientepopodimenoche a Giulio Colombo come fattrice "per il suo canile d'Olona".
        Che la versione dell'origine dei Ranza da un "bracco Tedesco" e una bracca dei f.lli Ranza è attribuibile al Toselli,avvocato piacentino degno di fede per serietà e cultura cinofila.
        Che tale versione è suffragata dall'esame morfologico e funzionale dei soggetti.
        Come opinione contraria a questa tesi il Cocci cita Arturo Fancelli nel "suo noto libro sul bracco edito nel 1911".Ma egli preferisce dare maggior credito, per i motivi riportati, all'avvocato Toselli.

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        • Giampaoletti
          ⭐⭐⭐
          • Aug 2008
          • 1863
          • Ascoli Piceno

          #5
          Aggiungo che anch'io ho letto che il Piacentino e il Ranza non vanno identificati (mi sembra su Ciceri).
          Cocci invece sostiene che l'allevamento del Trebbia sia la prosecuzione dei bracchi Ranza.

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          • Giampaoletti
            ⭐⭐⭐
            • Aug 2008
            • 1863
            • Ascoli Piceno

            #6
            <TABLE class=tborder id=post117465 cellSpacing=0 cellPadding=6 width="100%" align=center border=0><TBODY><TR vAlign=top><TD class=alt1 id=td_post_117465 style="BORDER-RIGHT: #cecdcd 1px solid">il buon Casamassima mi ha inviato la foto a cui si riferiva nei messaggi precedenti ed eccola pubblicata
            <!-- / message --><!-- attachments --><FIELDSET class=fieldset><LEGEND>Icone allegate</LEGEND>
            </FIELDSET>
            <!-- / attachments --><!-- sig -->__________________
            Paolo - - full drahthaar inside - -
            <!-- / sig --></TD></TR><TR><TD class=alt2 style="BORDER-RIGHT: #cecdcd 1px solid; BORDER-TOP: #cecdcd 0px solid; BORDER-LEFT: #cecdcd 1px solid; BORDER-BOTTOM: #cecdcd 1px solid"> </TD><TD class=alt1 style="BORDER-RIGHT: #cecdcd 1px solid; BORDER-TOP: #cecdcd 0px solid; BORDER-LEFT: #cecdcd 0px solid; BORDER-BOTTOM: #cecdcd 1px solid" align=right><!-- controls --> <!-- / controls --></TD></TR></TBODY></TABLE><!-- post 117465 popup menu -->
            <TABLE cellSpacing=1 cellPadding=4 border=0><TBODY><TR><TD class=thead></TD></TR><TR><TD class=vbmenu_option></TD></TR><TR><TD class=vbmenu_option></TD></TR><TR><TD class=vbmenu_option></TD></TR><TR><TD class=vbmenu_option></TD></TR><TR><TD class=vbmenu_option></TD></TR></TBODY></TABLE>Mi sapete dire,per favore,da dove è tratta questa foto?
            Mi sembra di conoscerla.Ma non ricordo dove l'ho vista.
            Grazie
            <!-- / post 117465 popup menu -->

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            • Lucio Marzano
              Lo zio
              • Mar 2005
              • 30090
              • chiasso svizzera
              • bracco italiano

              #7
              il Piacentino e il Ranza non vanno identificati
              questa mi sembra sia una delle poche cose assodate, anche perché
              il "piacentino" era un bracco nobile (di tipo pesante erede dell'antico bracco lombardo) mentre il Ranza era indubitabilmente un bracco "leggero"

              Ho qualche serio dubbio che si sia trattato di un bracco tedesco perchè quando inizio' la storia dei Ranza , non esisteva il bracco tedesco come lo conosciamo oggi , frutto di selezione fra il pointer ed il vecchio bracco del Wuertemberg, il quale ultimo era pesante e grosso e non avrebbe potuto dare origine ad un soggetto nevrile e leggero di struttura quale era invece il Ranza.
              Non vedo quindi quale comparazione o esame morfologico e funzionale si sarebbe potuto fare se ai tempi del conclamat incrocio il Kurzhaar ancora non era stato selezionato.
              lucio

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              • casamassima
                ⭐⭐⭐
                • Apr 2005
                • 4134
                • Mottola, Taranto, Puglia.
                • Bracco Italiano .

                #8
                La foto è tratta dal libro "IL BRACCO ITALIANO" di P.Ciceri .
                Antonio Casamassima

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                • Giampaoletti
                  ⭐⭐⭐
                  • Aug 2008
                  • 1863
                  • Ascoli Piceno

                  #9
                  Grazie,Antonio.
                  I Piacentini sono più alti dei Ranza:Ma son sempre snelli e asciutti (Ciceri pagg.30 e segg.).
                  Il racconto di Cocci coincide con quello di Ciceri.E' sul cane tedesco che non vanno d'accordo.
                  Peccato che non v'è didascalia che accompagni quella foto.Almeno sul mio libro è saltata.
                  Ultima modifica Giampaoletti; 10-11-08, 18:50.

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                  • Lucio Marzano
                    Lo zio
                    • Mar 2005
                    • 30090
                    • chiasso svizzera
                    • bracco italiano

                    #10
                    eccovi alcune foto e disegni dei Ranza, da un articolo di Pecorini-Maggi su caccia e cani
                    File allegati
                    lucio

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                    • Pluto
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                      • Jun 2006
                      • 3034
                      • signa, Firenze, Toscana.
                      • Bracco italiano

                      #11
                      Vorrei pero' precisare che l'allevamento del Trebbia era specifico del bracco italiano di tipo Piacentino, che era ben diverso dai "Ranza" per corrente di sangue , per taglia e peso.
                      Rammento che i Ranza si sono estinti proprio perchè, in ossequio
                      ai desideri dell'iniziatore della razza, la famiglia ne ha gelosamente conservato la progenie.
                      <!-- / message --><!-- sig -->__________________
                      Quoto pienamente!
                      Damiano

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                      • dino
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                        • Jun 2008
                        • 400
                        • Boario Terme - Brescia - Lombardia
                        • Spinone Italiano roano marrone - Reda

                        #12
                        Inserisco le pagine del libro del prof. F. Faelli - Cani e gatti - Hoepli - 2° edizione 1924
                        File allegati
                        Dino

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                          • Aug 2008
                          • 1863
                          • Ascoli Piceno

                          #13
                          Grazie Dino.
                          Sono estremamente interessanti.L'autore è Faelli o Facelli ?

                          Poi come fai a postare le foto così? Io ho uno scanner ma non lo so ancora utilizzare.Mi sai dire qualcosa in proposito?

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                          • Giampaoletti
                            ⭐⭐⭐
                            • Aug 2008
                            • 1863
                            • Ascoli Piceno

                            #14
                            Leggo però male che il Faelli avvalora la tesi del cane tedesco,sbaglio?

                            Commenta

                            • dino
                              ⭐⭐
                              • Jun 2008
                              • 400
                              • Boario Terme - Brescia - Lombardia
                              • Spinone Italiano roano marrone - Reda

                              #15
                              L'autore è il prof. Federico Faelli.
                              Ho usato un normale e non recente multifunzione Olivetti e sono stato avvantaggiato dal fatto che il libro è di piccolo formato (11x15) e le immagini non sono a colori (la dimensione dei files ottenuti dalla scannerizzazione a 300 dpi è di circa 300K e sul mio monitor da 17" le immagini sono più grandi delle pagine reali).
                              Non sbagli infatti scrive:
                              "La seconda versione mi pare la più attendibile, anche tenendo conto dei caratteri dei cani Ranza, i quali come ben dice il Fancelli, fanno ricordare precisamente, il bracco tedesco, da cui provengono."
                              Inserisco, anche se forse sto andando OT, alcune fotografie e disegni di bracchi e spinoni tratte dallo stesso libro.
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                              Dino

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