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" A tale riguardo ( avevo sentito puzzo di bruciato............) ho pubblicato un articolo sul numero di DIANA attualmente in edicola nel quale affermo, a mio modo di vedere, (che poi è un punto di vista che tiene conto anche della mia lunga pratica professionale) il perchè in certe razze da lavoro andrebbe concessa la caudotomia.
dr. Marco Boccetti "
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Riprendendo il post dell’amico Boccetti riguardante il taglio della coda nel Bracco Italiano e concordando naturalmente in toto con quanto da lui asserito, per avvalorare la necessità della caudectomia, vi racconto la disavventura capitata a Mariotto di Ala D’oro figlio di Adelchi e di Miuccia Prada.
Il Bracco, che tra l’altro a mio parere risulta essere molto bello, è nato in Olanda e facente parte di una cucciolata di 10 bellissimi cani. Gli allevatori, Jaap e Tina Muller lo hanno preparato per la caccia pratica e per una serie di gare tipo S. Uberto nelle quali hanno potuto ottenere una serie di ottimi risultati.
Impiegato spesso e sovente a caccia, durante un azione in un terreno impervio delimitato da steccati e filo spinato il povero bracco, a quei tempi con coda lunga come prevede la legislazione olandese in merito, nell’attraversare uno steccato si feriva in modo grave restando impigliato con la coda, e per districarsi da tale impedimento la rompeva in più punti in modo decisamente netto ed in maniera molto grave.
Il povero animale, subito soccorso da un veterinario locale e medicato per il caso, subiva nei giorni successivi un grave processo di cancrena con rischio per la vita, per cui venne deciso per l’amputazione della coda con successive ed intensive cure per la riabilitazione che procurarono comunque al povero cane notevole sofferenze .
Si evidenziò nel frattempo una mutazione caratteriale sostanziale dell’animale divenuto improvvisamente timido e pauroso ed avverso all’uscita nei campi in maniera tale da lasciar ipotizzare una cessazione della carriera sia venatoria che agonistica.
Fortunatamente il bracco, dopo attente cure ed interventi anche di profilo psicologico, si è rimesso molto bene ed ha potuto riprendere la sua vita normale con risultati venatori e cinofili più che lusinghieri.
Tutto questo ha però comportato per i proprietari notevoli dispendi di tempo e denaro oltre all’emotività più che capibile visto l’affetto e le speranze riposte nell’animale.
Ulteriore esempio del problema del taglio della coda, ma oserei affermare oggi, e con molta sicurezza e determinazione, che la caudotomia nei continentali italiani e comunque nei cani utilizzati a caccia e/o nelle prove di lavoro risulta essere di necessità assoluta affinchè si possano evitare l’insorgere di problematiche a volte magari irrisolvibili per la salute del ns. amato cagnolone.
Occorre assolutamente evitare che possano succedere casi come questo descritto che servono solo a procurare sofferenza e mutazione caratteriale in caso di incidente anche perché ricordiamolo il taglio coda eseguito nei primi giorni di vita del cucciolo è assolutamente indolore.
Allego alcune foto di Mariotto prima e dopo l’incidente felicitandomi con i loro proprietari per la soluzione, almeno questa volta positiva dell’incidente occorso al bracco.
Mauro Nerviani
PS:Lefoto dalla n° 04 alla 07 sono state eseguite dopo qualche mese dall’intervento di caudectomia ed a mio parere il bracco risulta essere decisamente più piacevole.
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