Non essendo un cacciatore, ma solo un appassionato cinofilo, mi trovo a chiedervi un parere (e possibilmente un consiglio) su questo mio setter inglese. E' un soggetto di 2 anni che, per varie vicissitudini, ho potuto portare a caccia solamente adesso pur possedendolo da quando aveva 2 mesi. Per cercare di fargli incontrare più selvaggina, dato che vivo in una zona relativamente povera da questo punto di vista, l'ho portato 4 giorni in Macedonia.
Il cane ha luci e ombre: bene il naso, la cerca e lo stile; male dal punto di vista della "passione".
Il parere che vi chiedo riguarda il suo comportamento dopo lo sparo. Premesso che nei tempi passati non ha mai avuto problemi di sorta, questa volta dopo lo sparo si è dimostrato guardingo. Non ha paura nè timore, ma smette di cercare e si posiziona a pochi metri dal cacciatore, testa e orecchie alte, come se tenesse continuamente d'occhio qualcosa a distanza. Dopo un lasso di tempo variabile (da una ventina di minuti a anche un'ora), se va bene, riprende a cacciare. Il cane, pur trovandole con una certa sicurezza (ha iniziato a fermare davvero solo il terzo giorno), ha mostrato scarso interesse per le quaglie; molto meglio su starne.
Questo il quadro.
Non avendo mai visto un comportamento simile, vi chiedo: a cosa può essere dovuto? Può essere corretto? Il tipo di selvaggina cacciata può influire?
Grazie per l'attenzione e buona giornata :)
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