"Ingeborg Völker-Engler alleva Kurzhaar da decenni, fa da giudice nelle prove di lavoro e ha ampia esperienza nell'ambito dell'addestramento. Cosa ne pensa dell'usanza, abbastanza diffusa qui da noi, di dare il cucciolone in mano ad un dresseur professionista che lo prepara a breve termine per le prove tedesche dove poi lo conduce di persona?"
"Per dire il vero, non mi piace per niente. In fondo, i cani sanno già fare tutto ciò che serve, devono solo imparare di farlo con e per il loro padrone. Guardiamo, ad esempio, il riporto: ogni cane porta della preda, ma, normalmente, non la cede a nessun altro, tranne ai propri cuccioli. Ora invece la deve lasciare all'uomo, suo padrone. E' questo che deve apprendere. Significa che deve imparare di accettare il suo padrone come capo, o detto nei termini di un’altra scuola di pensiero: deve fare l'esperienza che è piacevole di portare la preda dal suo padrone. Ma questo padrone deve quindi anche saper reagire correttamente quando il cane, a volte, non fa come desiderato, e lo può imparare solo insieme al suo cane. Inoltre, oggigiorno, nell'addestramento partiamo dal presupposto che ci sia un rapporto fra uomo e cane, e l'uomo deve acquistare questa relazione col proprio lavoro.
Infine c'è da dire che, purtroppo, si verifica spesso che il cane, una volta ritornato dal dresseur al suo proprietario, dopo alcune settimane già non lavora più bene perché il padrone non sa come farlo lavorare correttamente."
"Nel derby e nella Solms il dresseur col cane ben preparato, solitamente, non fa fatica di procurargli il tanto desiderato diploma, ma considerando che le prove tedesche si ispirano alla pratica venatoria avrebbe veramente senso che il dresseur viaggi da una prova all'altra solamente per raccogliere premi e diplomi?"
"Ha senso se lo scopo è solamente di superare le prove e di raccogliere nastri di onorificenza. Ma per tutto ciò il cane non è ancora per niente idoneo alla caccia, tanto meno insieme al suo padrone. Infatti, ci sono tanti cani da prova che nella pratica non valgono proprio niente. La vita seria comincia a caccia. I miei cani, prima di fare la prova giovanile, spesso hanno già fatto parecchie cacciate, e anche nel tempo fra le prove non smettono di andare a caccia. L'addestramento è un vero successo solo se tutto ciò che una volta è preteso richiesto nella prova viene poi continuamente applicato nella pratica."
"Educare ed addestrare personalmente il proprio cucciolo e cucciolone richiede un bel po' di impegno, tempo e pazienza dal padrone. Consiglierebbe comunque al conduttore di farlo, a patto che abbia il supporto pratico di qualcuno versato?"
"Ma certamente! Tutti i conduttori che hanno partecipato con successo in un corso preparatorio dicono al termine: Peccato che è finito! Era un piacere di lavorare insieme e ci mancherà."
"La selezione del Kurzhaar in Italia, almeno in parte, oltre a pretendere il cosiddetto riporto naturale, tende di preferire soprattutto i soggetti molto veloci e con cerca nel terreno assai ampia, ma considera quasi secondarie le doti genetiche come voglia dell'acqua, conducibilità e nervi saldi. Il concetto tedesco invece intende il Kurzhaar come cane poliedrico di carattere stabile - si fanno contemperare i due obbiettivi?"
"Prima di tutto voglio mettere in dubbio il "riporto naturale", perché come dicevo prima, il mero portare in giro o riportare di un oggetto, dalla parte del cucciolo soprattutto in modo giocoso, non è un riporto nel senso venatorio. Come non è un riporto se il conduttore finisce con una parte del fagiano in mano e il cane con l'altra, come si poteva vedere nell'ambito di un campionato mondiale. Il riporto venatorio ha lo scopo preciso di ricavare la carne del selvatico per il consumo umano, e di conseguenza il Kurzhaar deve essere addestratoin modo mirato ad afferrare il capo abbattuto delicatamente, di non danneggiarlo e di consegnarlo sempre, senza mai esitare dal suo padrone.
Ora, rispetto alla cerca veloce ed ampia nel terreno - sarà utile per i field trials, ma a caccia...? Mi chiedo sempre come si faceva nei tempi quando ancora non esisteva il beeper e il GPS che il cacciatore contemporaneo può semplicemente seguire perché il cane va troppo lontano e fuori di vista. Per la caccia alla selvaggina minore, e certamente per quella agli ungulati col cane da ferma come praticata in Germania abbiamo sì bisogno di soggetti che sono in grado di effettuare la cerca veloce ed ampia, ma che sanno soprattutto adattare il passo al terreno e al tipo di caccia. Il Kurzhaar non dovrebbe mai andare fuori vista del conduttore, tranne quando viene utilizzato nelle cerca degli ungulati. Mi perdoni, ma ho visto dei video con Kurzhaar di origine italiana molto, molto veloci, che purtroppo davano l'impressione tutti quanti di essere anche molto, molto nervosi.
Io invece voglio un cane calmo ed equilibrato (posato?) che posso portarmi dietro ovunque, che nel ristorante si mette al posto assegnatogli e la gente non si accorge neanche della sua presenza. Per me la conducibilità è la caratteristica più importante, la dote genetica per eccellenza. La sua mancanza si può maschere con l'obbedienza, ma non farà mai veramente piacere di andare a caccia con un soggetto tale. E ciò ci riporta al discorso di prima: la cooperazione fra cane e conduttore è la vera attrattiva della caccia col cane da ferma, non la quantità del carniere, nemmeno lo stile della cerca e della ferma. Che non vuol dire che non mi piace un bel stile e una ferma eccellente, ma cosa serve tutto questo se il cane è un autistico che caccia solo per soddisfazione piuttosto che in collaborazione con me?"
"Nella giovane generazione di cacciatori italiani si fa strada sempre di più il riconoscimento che il cane da lavoro non dovrebbe supportare una vita spartana e spesso isolata in qualche serraglio, ma far parte della famiglia del suo padrone, soprattutto perché l'aumentato contatto fra cane e conduttore, anche nella vita quotidiana, ha un effetto molto positivo per il reciproco rapporto e la conducibilità. Lei come tiene i suoi Kurzhaar?"
"I miei cani, attualmente sono in tre, vivono in casa con me. Quando fa bel tempo e io ci sono loro possono andare nel giardino recintato di 11 are in qualunque momento. Se vado via da sola devono anche starci per qualche ora.
Mi chiedo, perché si prende un cane e poi lo si rinchiude e lo si tiene separato dal padrone? Un mio amico allevatore neofito recentemente mi disse: "Quanti giorni all'anno riesco effettivamente di andare a caccia....? Ma come compagno posso godermi il mio cane per 365 giorno all'anno!" Per la stragrande maggioranza dei cacciatori vale da tanto tempo che il cane non è solo l'ausiliare a caccia ma anche un membro della famiglia. E meno male che sia cosi! Ho appena assunto Carlos, un Kurzhaar maschio di 8 anni che per la durata della sua vita finora conosceva solo l'esistenza nel box, poco cibo, tante botte. Oggi l'ho portato con me in libreria, in caffetteria e in riserva di caccia. Voglio che conosca finalmente il più possibile del mondo in cui vive. Carlos parteciperà anche ai miei corsi preparatori per conduttori. Di sera mi sta seduto in grembo e tutti quanti i cani sono là, mentre guardo la tv o leggo. I miei cani sono sempre inclusi, e sono praticamente sempre con me.
E' chiaro che chi va a lavoro non può fare così, ma può e dovrebbe comunque integrare il suo Kurzhaar il più possibile nella famiglia umana. Il mio maestro venatorio di una volta era uno di vecchio stampo e teneva i suoi cani sempre esclusivamente in serraglio. Solo in età avanzata ha permesso il primo cane in casa. E lui mi ha confessato che, in passato, non ha mai avuto cosi tanta gioia con un cane a caccia come ha adesso con quello che vive in casa e che si pente davvero di non aver già prima tenuto i suoi ausiliari con se."
"All'inizio del film abbiamo visto alcune scene della cerca dei giovani Kurzhaar durante il derby. Nella Solms o l'AZP come dovrà lavorare il cane se vuol ottenere il pieno punteggio per naso, cerca e ferma?"
"Le pretese nel terreno sono per lo più uguali nel derby e nella Solms in quanto entrambi sono prove attitudinali. Ma nella Solms si aspetta che il cane non rincorri l'uccello frullato, comportamento che nel derby ancora non è un errore."
"Nel capitolo sul riporto vedremo nel film che a partire della Solms in tutte le prove tedesche il riporto corretto è di massima importanza. Ha qualche consiglio per il conduttore neofito come può, nel corso dell'addestramento assicurare che il suo Kurzhaar non faccia degli errori?"
"Alla domanda messa così in fondo non si può rispondere. L'addestramento corretto al riporto è un artigianato che si impara tramite l'apprendistato con qualcuno che lo ha padroneggiato. Inoltre, ogni razza e ogni individuo deve essere trattato diversamente. Solo l'ignorante userei lo stesso metodo con qualsiasi cani di qualsiasi razza. In fin dei conti il riporto corretto è anche il risultato ottenuto da un maestro nell'ambito dell'addestramento. Per quello, in Germania, abbiamo corsi per conduttori dove gli esperti insegnano la loro sapienza ai neofiti e ciò non in teoria ma due volte la settimana nella pratica col cane."
"Nella Solms o l'AZP la traccia trascinata serve per valutare la voglia del cane di trovare e di riportare, non la sua abilità sulla pista di odore, fatto che potrebbe far pensare al conduttore che l'addestramento della cerca mirata col naso per terra è d'importanza minore, basta che il cane "in qualche modo" arrivi dal selvatico e lo riporta. Cosa ne pensa di questo atteggiamento un po' ingenuo che "il cane ce la farà anche da solo", senza un addestramento serio?"
"Bisogna dire che, nella Solms, la traccia spesso viene giudicato troppo clemente. Comunque, per lavoro accurato s'intende che il cane insegue la traccia non troppo in fretta ma affatto piuttosto piano, e non col naso alzato ma per terra. Per cui, all'inizio dell'addestramento, 9 su 10 tracce trascinate si fanno alla lunga e se è possibile su fondi vari."
"L'indifferenza al rumore dello sparo, la prima volta giudicato nel derby, viene esaminato una seconda volta nella Solms, però ora durante il lavoro nell'acqua. Perché?"
"Lo sparo sull'acqua ha una qualità del tutto diversa dallo sparo su terraferma, dov'è soltanto il rumore stesso che potrebbe irritare il cane. Nell'acqua invece si sopraggiunge l'onda di compressione. Nella Solms funziona così che mentre il cane sta nuotando verso un’anatra morta lanciata nell'acqua si spara sulla superficie dell'acqua e in direzione del palmipede. L'indifferenza allo sparo sull'acqua la dimostrano soli i cani di indole e carattere veramente solido. Infatti, tanti soggetti che nel terreno rimangono senz'altro tranquilli al rumore dello sparo non lo sono più nell'acqua."
"Parliamo di obbedienza e disciplina: alla Solms, rispetto al Derby, che cosa si pretende in più dal cane - e magari anche dal conduttore?"
"Nella Solms si aggiunge la traccia trascinata di 350 m con il selvatico da pelo, di 150 m con il selvatico da penna, poi la cerca dell'anatra viva e il recupero dell'anatra morta e infine lo sparo appena discusso. Soprattutto nell'acqua si vendicano tutti gli errori d'addestramento fatti dal conduttore, sia rispetto allo sparo, sia al riporto. Non sono pochi i soggetti che falliscono perché non riportano la selvaggina dall'acqua."
Arriviamo ora (nel film) agli esercizi preparatori per la Solms o l'AZP, ricordando prima le differenze tra le due prove.
Dunque, la Solms è una prova autunnale che si tiene in settembre. La partecipazione è permessa al soggetto nato dopo il primo di ottobre del terzultimo anno.
L'AZP è anch'essa autunnale e aperta ai cani che per causa di malattia, o calore o altro motivo non hanno potuto prendere parte alla Solms. Il regolamento dell'AZP è identico a quello della Solms, ma nella valutazione viene presa in considerazione l'età del soggetto che non dovrebbe essere superiore a 6 anni, e la sua esperienza avanzata nella caccia pratica, per cui riguardo all'obbedienza le pretese sono decisamente più alte.
In conclusione: se il nostro Kurzhaar è ancora molto giovane e immaturo nel derby non c'è nessuna necessità di prepararlo in fretta e furia per la Solms dello stesso anno. Possiamo invece proseguire con calma, offrendogli una stagione di caccia, e partecipare poi all'AZP l'anno successivo.
(Trascrizione dell'intervista dal DVD "Preparare il Kurzhaar per il Derby, la Solms o l'AZP".)
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