San Miniato 2006

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Mario Di Pinto
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  • Mario Di Pinto

    #1

    San Miniato 2006

    I giorni 22/23 luglio a S.Miniato si sono tenuti 2 giornate cinofile
    di altissimo livello,il sabato speciale breton con 182 cani in prova ,17 batterie hanno corso nei piu'belli divieti e zone di ripopolamento della toscana e dell'Umbria ,risultato tecnico rilevante con ben 9 cac e decine di ecc. e mb. a riprova dello stato di salute di questa razza,il pomeriggio raduno con una settantina di iscritti ,la sera cena sociale a casa Pasqualetti con 180persone presenti ospite il presidente dell'Enci dr.Attimonelli e gentile signora.
    Domenica dedicata ai continentali italiani,un guasto al furgone ha impedito a Rebaschio di essere presente con i suoi bracchi e spinoni ed il livello qualitativo ne ha nuociuto,3 batterie di speciale spinoni e due di libera continentali italiani ,terreni e selvaggina gli stessi del giorno prima ,una batteria e' vinta con il primo ecc. da Tobia di Lozza ,questo cane sulla selvaggina naturale e'pressoche' implacabile,nella seconda batteria sempre con l'ecc.vince Tristano del Buonvento altro soggetto di esperienza una garanzia quando c'e'da fare sul serio ,Tristano si ripete anche nella libera centrando un altro ecc. e vince il Trofeo Carlo Sardelli ,pensate che Tristano e' stato l'ultimo cane del povero Carlo,insieme al dr.Attimonelli ho giudicati una batteria di speciale e una di libera ma in entrambe nessun cane e' andato in classifica ,peccato per Gimmy dell'Adige che si era guadagnato il punto ma a fine turno ha sfrullato un fagianotto.
    Dopo la prova tutti a pranzo ospiti di Grazia Poli per festeggiare Gimmy ,la sua partecipazione alla Coppa Europa ed il prestigioso piazzamento.
  • Valerio
    ⭐⭐⭐
    • Apr 2005
    • 4181
    • Torre del Lago Puccini, Toscana
    • Bracco Italiano

    #2
    due giornate di altissimo livello, cm giustamente fa notare mario, passate ad accompagnare batterie nella ZRC di "casa", e l'ulteriore conferma (ma non ce n'è bisogno) che il cacciatore vero si vede e si esalta in questi terreni e su questi fagiani, per gli altri solo rimpianti! Al sabato la mia batteria di breton ha avuto un solo classificato con l'ECC, un cane di 6 anni capace di prendersi un difficile punto dopo 20 minuti di richiamo alle 10:30! Mai un calo nell'azione, una distrazione, una corsa folle, ma tanta attenzione, molta esperienza e una grande sicurezza al cospetto del selvatico. Soggetto magistralmente condotto da Giorgio Selmi, 12 ANNI e tanti complimenti alla sua passione. Domenica ancora una volta un solo cane in classifica con l'ECC, Tobia, prudentissimo appena sganciato in un "dormitorio" di fagiani e poi assolutamente sicuro al cospetto della covata che si sottraeva di piede, grande dimostrazione di classe e venaticità. Questi sono i cani!
    Valerio

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    • Lucio Marzano
      Lo zio
      • Mar 2005
      • 30090
      • chiasso svizzera
      • bracco italiano

      #3
      Vivissimi complimenti agli organizzatori per la riuscita della manifestazione, un solo rammarico, il fatto che fra CISP e SABI di coordinamento non ce ne sia per nulla, sembra anzi che facciano apposta a sovrapporre le manifestazioni, infatti speciale SABI a Tortona e speciale CISP a San Miniato, poi per due domeniche nulla.
      Credo che per una volta Danilo Rebaschio sia stato contento di aver avuto un guasto al furgone, perchè dopo aver condotto una intera batteria a Tortona col caldo che conoscete avrebbe dovuto saltare sul mezzo, sciropparsi 6-7 ore di strada, alzarsi ad orario antelucano, condurre ancora al "fresco" un'intera batteria e rifarsi 6-7 ore di strada per rientrare, roba da condanna ai lavori forzati. Ma c'é qualcuno che dice che una prova al nord di sabato ed una al centro la domenica successiva NON sono in competizione !!!!!
      lucio

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      • Mario Di Pinto

        #4
        Sono perfettamente d'accordo con te ,possibile che non si riesca a concertare un calendario per mettere in condizioni i prof.che poi sono 3 di lavorare serenamente,negli inglesi si muovono decine di furgoni e hanno i loro programmi ben stabiliti con larghissimo anticipo,comunque il mio piacere e vedere le due razze confrontarsi il piu' possibile insieme.

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        • Lucio Marzano
          Lo zio
          • Mar 2005
          • 30090
          • chiasso svizzera
          • bracco italiano

          #5
          sono pienamente d'accordo, un po' di buna volontà da tutte e due le parti sarebbe più che auspicabile e ne trarrebbero beneficio non solo i professionisti ma anche i dilettanti, ma soprattutto se ne avvanteggerebbero le prove sia sotto l'aspetto quantitativo(e quindi finanziario) che sotto quello qualitativo.
          Il confronto è fondamentale e se possibile allargato anche alle altre razze continentali, almeno sulle prove a selvaggina vera
          dove occorre concludere !!senza per questo rinunciare alla prova per italiani, si può sempre iscrivere il cane sia alla "italiani" sia alla "continentali"
          lucio

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          • Valerio
            ⭐⭐⭐
            • Apr 2005
            • 4181
            • Torre del Lago Puccini, Toscana
            • Bracco Italiano

            #6
            State dicendo cose sacrosante, è un gran divertimento vedere bracchi e spinoni "sfidarsi" sul terreno e credo che il confronto tra i cugini, su questa selvaggina in questi terreni, possa portare notevoli vantaggi. Per giunta ieri non ho neppure avuto la possibilità di seguire una libera italiani, la mia batteria era quella di Rebaschio, purtroppo assente.


            Classifiche:

            Speciale spinoni

            Batteria 1 (Enzi) Attimonelli - Di Pinto
            nessun classificato

            Batteria 2 (Enzi) Balducci
            1 ECC Tobia Lozza

            Batteria 3 (Fucecchio) Ragatzu
            1 ECC Tristano del Buonvento Mencio


            Libera continentali italiani

            Batteria 1 (Enzi) Attimonelli - Di Pinto
            nessun classificato

            Batteria 2 (Fucecchio) Ragatzu
            1 ECC Tristano del Buonvento Mencio
            Valerio

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            • forcello

              #7
              E' lecita una domanda, come mai così pochi cani in classifica fra i continentali italiani e invece il gg. prima i breton hanno, almeno da quello che dice DI PINTO, fatto vedere risultati qualitativamente e quantitativamente importanti?[de[?][?]

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              • gbmax

                #8
                Molto probabilmente perché il numero dei Breton iscritti era sicuramente 5 volte il numero dei continentali italiani, facendo una statistica siamo là come risultati.

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                • forcello

                  #9
                  Spero che tu sia sicuro che è risolvibile con una semplice equazione matematica, ma non ne sono proprio sicuro. Se vai a rileggere la nota di Mario Di Pinto non mi sembra che abbbia segnalato alcuni cani, ma 9 CAC E DECINE di ECC e MB, che comeque qualche significato avranno,infatti anche il Sig. DI PINTO ne ha lodato la positività e la buona situazione di razza, Questa non vuol essere una critica ai nostri continentali, ma solo la constatzione di numeri sempre molto bassi nei cani in classifica, vedi anche TERNI, dove mi sembra ci sia stato solo un cane qualificato, non vorrei sbagliarmi. Ribadisco sono aspetti di cui tener conto nella selezione di una razza, oppure dobbiamo solo evidenziare le cose positive, non credo che sia nè giusto e nè corretto.[ciao]

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                  • gbmax

                    #10
                    Ciò che dici è giusto, ma bisogna anche considerare che con 190 cani iscritti le possibilità di fare punto sono maggiori. Che all’interno della razza bracco italiano ci siano dei problemi si sa, come si è parlato in altri forum le linee di sangue sono sempre quelle, gli stalloni a cui attingere sempre gli stessi la consanguineità non porta niente di buono, comunque non bisogna essere pessimisti molto si è fatto e molto si sta facendo per rendere il nostro bracco competitivo ed non inferiore a nessuno.

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                    • forcello

                      #11
                      Le prove sono utili se si analizzano in modo completo, per cui nel bilancio si mettano i pregi ma anche le manchevolezze.Io ritengo che giustamente si esaltano gli aspetti stilistici dei nostri cani, a chi non può piacere un bel trotto ampio e con relativo portamento di testa, su questo niente da ridire e tanto di cappello.Ma poi bisogna valutare anche il cane da caccia e come lo si può fare? Secondo me nel modo più semplice o così dovrebbe essere, un cane ha fatto, per ipotesi, 100 prove se non ha almeno una certa percenuale di riuscita, che vuol dire ferma e qualifica (non mi importa quale dal CQN al CAC/CACIT), che potrebbe essere del 50%, ma su questo valore si potrebbe discuterne ma senza allontanarsene di molto, il suddetto cane non dovrebbe essere additato come un buon cane da caccia. Quello che trovo limitativo è che questi aspetti vengono poco evidenziati nelle relazioni tecniche sulle razze, mentre si
                      marcano molto di più gli aspetti cosidetti qualitativi, cioè i vari CAC o CACIT presi. Ripeto il conoscere tutti questi dati può essere utile per chi va a ricercare un cane con determinate caratteristiche o che potenzialmente potrebbe averle, basterebbe che i proprietari dei cani fornissero il n° di prove che il proprio cane fa rapportandole con quelle in cui si è classificato, non credo sia molto difficile, anche perchè il proprietario alla fine sa ben quanto gli costa. Ritornando a Gbmax non voglio essere pessimista ma cercare di essere costruttivo e realista. Io utilizzo o cerco di farlo in ambienti difficili come quelli alpini, dove di bracchi italiani ce n'è pochi, con tutte le difficoltà che ne consegue. Mi sarebbe più facile, lo dico sinceramente, andare a prendermi uno dei tanti buoni stter da montagna che fuoriesce da precise linee selettive, in questo modo renderei sicuramente la mia caccia più semplice e direi più facile. Ma invece continuo con il nostro amato bracco perchè so che può dare grosse soddisfazione estetiche e pratiche, ma non per questo bisogna chiudere gli occhi e accettare acriticamente dei modelli selettive che solo in parte risolvono i problemi che la razza ha[ciao][ciao].

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                      • gbmax

                        #12
                        Concordo con quello che dici, ma penso che se uno sceglie il Bracco sa a cosa va incontro, tutti masochisti.

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                        • forcello

                          #13
                          Forse non mi hai capito, io concordo con te che il bracco ha notevoli potenzialità, che sono poco conosciute nel mondo venatorio. La mia è una richiesta di migliore gestione del mondo delle prove che deve avvicinarsi a quello della Caccia , come vedi con la C maiuscola, quello che ho scritto nel precedente messaggio è un semplice e per nulla difficile modo per evidenziare cani di rendimento, che in venatoriese significa che incontrano e fermano di più.[ciao][ciao]

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                          • gbmax

                            #14
                            Quello che vorresti tu lo vorremo tutti, ma la cosa non è certo facile da realizzare, né coi bracchi né con gli inglesi.

                            Commenta

                            • Mario Di Pinto

                              #15
                              Il breton insieme al setter inglese e' la razza che gode secondo me miglior salute dal punto di vista venatorio,hanno dei cani ,parlo dei breton,che la selvaggina vera la fucilano letteralmente,pensate che nella batteria che correva a Casciana Terme sempre in un ripopolamento Bachini ha messo 6 cani in classifica ,alcuni anche con 2 punti ,penso sia una bella soddisfazione per la societa'specializzata e per gli appassionati.

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