la crisi del setter!!!

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carlo caracausi
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  • Valerio
    ⭐⭐⭐
    • Apr 2005
    • 4181
    • Torre del Lago Puccini, Toscana
    • Bracco Italiano

    #91
    Nessuna Lucio, indubbiamente!!!!!
    Valerio

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    • Giacomo Cretti

      #92
      Devo aggiungere che, rispetto ad altre razze, ho avuto molti casi di "colpo di freddo".
      Però sottoscrivo, il signore del vento é adrenalina allo stato puro!

      <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Lucio Marzano

      posso dire che il setter è il cane più utilizzato, ed in particolare nela caccia allo scolpacide, dove l'ormai diffussissimo beeper ha straforito gli inglesi, forse a discapito del piacere di di avere il contatto col cane e di vederlo cacciare.
      Ritengo questo aspetto positivo solo per il numero degli abbattimenti, ma negativo per la cinofilia, per me, opinione opinabilissima, il setter è il re della montagna, della caccia alle coturnici, dove può esprimere in pieno tutte le sue doti e dove un trialer può essere utilizzato anche da un normale cacciatore.
      Non faccio di proposito confronti col pointer, questo è il cane del
      cinofilo, di chi se ne frega dei capi ma vuole godersi il cane. Quale emozione può superare quella di vedere un grande pointer che
      a velocità da levriere si inchioda in ferma, testa al vento narici frementi e spara poi due o tre sciabolate anmdando di nuovo ad inchiodare la selvaggina ?????

      </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

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      • Giacomo Cretti

        #93
        Devo aggiungere che, rispetto ad altre razze, ho avuto molti casi di "colpo di freddo".
        Però sottoscrivo, il signore del vento é adrenalina allo stato puro!

        <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Lucio Marzano

        posso dire che il setter è il cane più utilizzato, ed in particolare nela caccia allo scolpacide, dove l'ormai diffussissimo beeper ha straforito gli inglesi, forse a discapito del piacere di di avere il contatto col cane e di vederlo cacciare.
        Ritengo questo aspetto positivo solo per il numero degli abbattimenti, ma negativo per la cinofilia, per me, opinione opinabilissima, il setter è il re della montagna, della caccia alle coturnici, dove può esprimere in pieno tutte le sue doti e dove un trialer può essere utilizzato anche da un normale cacciatore.
        Non faccio di proposito confronti col pointer, questo è il cane del
        cinofilo, di chi se ne frega dei capi ma vuole godersi il cane. Quale emozione può superare quella di vedere un grande pointer che
        a velocità da levriere si inchioda in ferma, testa al vento narici frementi e spara poi due o tre sciabolate anmdando di nuovo ad inchiodare la selvaggina ?????

        </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">

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        • gianniso
          ⭐⭐
          • Apr 2006
          • 531
          • Ischia, Napoli, Campania.

          #94
          <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Giacomo Cretti

          Devo aggiungere che, rispetto ad altre razze, ho avuto molti casi di "colpo di freddo".
          Però sottoscrivo, il signore del vento é adrenalina allo stato puro!

          <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Lucio Marzano

          posso dire che il setter è il cane più utilizzato, ed in particolare nela caccia allo scolpacide, dove l'ormai diffussissimo beeper ha straforito gli inglesi, forse a discapito del piacere di di avere il contatto col cane e di vederlo cacciare.
          Ritengo questo aspetto positivo solo per il numero degli abbattimenti, ma negativo per la cinofilia, per me, opinione opinabilissima, il setter è il re della montagna, della caccia alle coturnici, dove può esprimere in pieno tutte le sue doti e dove un trialer può essere utilizzato anche da un normale cacciatore.
          Non faccio di proposito confronti col pointer, questo è il cane del
          cinofilo, di chi se ne frega dei capi ma vuole godersi il cane. Quale emozione può superare quella di vedere un grande pointer che
          a velocità da levriere si inchioda in ferma, testa al vento narici frementi e spara poi due o tre sciabolate anmdando di nuovo ad inchiodare la selvaggina ?????

          </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
          </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">Esiste una linea prettamente selezionata per il bosco?

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          • gianniso
            ⭐⭐
            • Apr 2006
            • 531
            • Ischia, Napoli, Campania.

            #95
            <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Giacomo Cretti

            Devo aggiungere che, rispetto ad altre razze, ho avuto molti casi di "colpo di freddo".
            Però sottoscrivo, il signore del vento é adrenalina allo stato puro!

            <div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Messaggio inserito da Lucio Marzano

            posso dire che il setter è il cane più utilizzato, ed in particolare nela caccia allo scolpacide, dove l'ormai diffussissimo beeper ha straforito gli inglesi, forse a discapito del piacere di di avere il contatto col cane e di vederlo cacciare.
            Ritengo questo aspetto positivo solo per il numero degli abbattimenti, ma negativo per la cinofilia, per me, opinione opinabilissima, il setter è il re della montagna, della caccia alle coturnici, dove può esprimere in pieno tutte le sue doti e dove un trialer può essere utilizzato anche da un normale cacciatore.
            Non faccio di proposito confronti col pointer, questo è il cane del
            cinofilo, di chi se ne frega dei capi ma vuole godersi il cane. Quale emozione può superare quella di vedere un grande pointer che
            a velocità da levriere si inchioda in ferma, testa al vento narici frementi e spara poi due o tre sciabolate anmdando di nuovo ad inchiodare la selvaggina ?????

            </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">
            </span></td></tr></table></div align="center" id="quote2">Esiste una linea prettamente selezionata per il bosco?

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            • Lucio Marzano
              Lo zio
              • Mar 2005
              • 30090
              • chiasso svizzera
              • bracco italiano

              #96
              Se parliamo di razze, il cane da bosco o meglio da sporco, sarà a cerca relativamente ristretta, pelo duro, buona visibilità,cioé...... uno spinone bianco.
              Se parli di inglesi, non esiste una linea "da bosco" il pointer non è cane da bosco per definizione, poi ci si adatterà, ma non è concepito per questa caccia, il setter si è adattato alla grande ed ora con l'uso del beeper ha avuto ricevuto un incremento di utilizzabilità esteso anche alle correnti di sangue più dinamiche.Ma all'inizio non era il bosco ad esaltare il lavoro del setter. Oggi nel "mondo setter" c'è di tutto dal cane da palude a quello da bosco al trialer da grande cerca.
              lucio

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              • Lucio Marzano
                Lo zio
                • Mar 2005
                • 30090
                • chiasso svizzera
                • bracco italiano

                #97
                Se parliamo di razze, il cane da bosco o meglio da sporco, sarà a cerca relativamente ristretta, pelo duro, buona visibilità,cioé...... uno spinone bianco.
                Se parli di inglesi, non esiste una linea "da bosco" il pointer non è cane da bosco per definizione, poi ci si adatterà, ma non è concepito per questa caccia, il setter si è adattato alla grande ed ora con l'uso del beeper ha avuto ricevuto un incremento di utilizzabilità esteso anche alle correnti di sangue più dinamiche.Ma all'inizio non era il bosco ad esaltare il lavoro del setter. Oggi nel "mondo setter" c'è di tutto dal cane da palude a quello da bosco al trialer da grande cerca.
                lucio

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                • Francesco Petrella
                  ⭐⭐⭐
                  • Oct 2006
                  • 4883
                  • L'Aquila, Abruzzo.
                  • Setter inglese

                  #98
                  Non sono daccordo sull'unittulità dei cani che attualmente svolgono le prove classiche o le prove a grande cerca, questi svolgono una importante funzione cinotecnica.
                  Primo, pur ammettendo che questi cani sono poco utili nella caccia attuale, ognuno è libero di cacciare nel modo che più gli piace e così come c'è che si accompagna al cagnetto che tresca tra i piedi c'è quello che fischia e urla dalla mattina alla sera.
                  Secondo questi cani sono invece molto utili in riproduzione. Il setter è una cane tendente ad una regressione psicologica verso il tipo braccoide. Questo non ha nulla di negativo (viva i bracchi), ma è fuori tipo. L'utilizzo in riproduzione di cani con caratteristiche psichiche molto spinte aiuta sicuramente la razza a mantenere il livello psico-attitudinale nel tipo.
                  Spesso si assiste alla rincorsa del campione di turno senza nessuna cognizione di cosa si stia facendo, si cerca solo quella monta senza tener conto dell'altra metà del cielo:le femmine.
                  Ecco che se ad una cane nell'ipertito psichico si accoppia una cagna tendente a quell'ipertipo non si fa che accentuare quelle caratteristiche che diventano difetti. Se invece si accoppia una cagna inetta.....non si ottien niente, ma questo è un'altro discorso.
                  Occorre allora saper ben valutare una monta e il relativo accoppiamento, perchè spesso un cane ottimo e buon razzatore accoppiato con una cagna sbagliata (non ho detto inutile) genera solo errori. Sono le caratteristiche che desideriamo quelle che dobbiamo cercare di esaltare e non la rincorsa del bravo. Due cani bravi non è detto che facciano cani bravi e nemmeno discreti.
                  Quando si accoppia si fa sempre un saldo nel buio, ma alcuni punti di contatto si possono spesso trovare.
                  Chi non è ingrado di fare qusto, spesso però non si rende nemmeno conto di cosa cerca, perchè allora non prendere un cucciolone già abbastanza definito anzichè giocare al lotto con una cucciolata.
                  Mi fermo quì.......
                  Ah se il LOI de setter avesse gli stessi numeri del LOI del breton!!!
                  Francesco
                  Posta alla beccaccia?
                  No grazie, roba da sfigati

                  Francesco Petrella
                  www.scolopax.it

                  www.scolopaxrusticola.com

                  sigpic



                  We te ne
                  nee te sa
                  (chi salva l'aquila, salva il futuro. Detto navajo)

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                  • Francesco Petrella
                    ⭐⭐⭐
                    • Oct 2006
                    • 4883
                    • L'Aquila, Abruzzo.
                    • Setter inglese

                    #99
                    Non sono daccordo sull'unittulità dei cani che attualmente svolgono le prove classiche o le prove a grande cerca, questi svolgono una importante funzione cinotecnica.
                    Primo, pur ammettendo che questi cani sono poco utili nella caccia attuale, ognuno è libero di cacciare nel modo che più gli piace e così come c'è che si accompagna al cagnetto che tresca tra i piedi c'è quello che fischia e urla dalla mattina alla sera.
                    Secondo questi cani sono invece molto utili in riproduzione. Il setter è una cane tendente ad una regressione psicologica verso il tipo braccoide. Questo non ha nulla di negativo (viva i bracchi), ma è fuori tipo. L'utilizzo in riproduzione di cani con caratteristiche psichiche molto spinte aiuta sicuramente la razza a mantenere il livello psico-attitudinale nel tipo.
                    Spesso si assiste alla rincorsa del campione di turno senza nessuna cognizione di cosa si stia facendo, si cerca solo quella monta senza tener conto dell'altra metà del cielo:le femmine.
                    Ecco che se ad una cane nell'ipertito psichico si accoppia una cagna tendente a quell'ipertipo non si fa che accentuare quelle caratteristiche che diventano difetti. Se invece si accoppia una cagna inetta.....non si ottien niente, ma questo è un'altro discorso.
                    Occorre allora saper ben valutare una monta e il relativo accoppiamento, perchè spesso un cane ottimo e buon razzatore accoppiato con una cagna sbagliata (non ho detto inutile) genera solo errori. Sono le caratteristiche che desideriamo quelle che dobbiamo cercare di esaltare e non la rincorsa del bravo. Due cani bravi non è detto che facciano cani bravi e nemmeno discreti.
                    Quando si accoppia si fa sempre un saldo nel buio, ma alcuni punti di contatto si possono spesso trovare.
                    Chi non è ingrado di fare qusto, spesso però non si rende nemmeno conto di cosa cerca, perchè allora non prendere un cucciolone già abbastanza definito anzichè giocare al lotto con una cucciolata.
                    Mi fermo quì.......
                    Ah se il LOI de setter avesse gli stessi numeri del LOI del breton!!!
                    Francesco
                    Posta alla beccaccia?
                    No grazie, roba da sfigati

                    Francesco Petrella
                    www.scolopax.it

                    www.scolopaxrusticola.com

                    sigpic



                    We te ne
                    nee te sa
                    (chi salva l'aquila, salva il futuro. Detto navajo)

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                    • Lucio Marzano
                      Lo zio
                      • Mar 2005
                      • 30090
                      • chiasso svizzera
                      • bracco italiano

                      #100
                      rileggendo Il trialer di Giulio Colombo ho sorriso al commento del primo Field trial del 1865 " ed allora cominciarono a disprezzarli (i field trial) i cacciatori ed a parlarne male i cinofili", quasi 150 anni sono passati e non è cambiato quasi nulla
                      lucio

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                      • Lucio Marzano
                        Lo zio
                        • Mar 2005
                        • 30090
                        • chiasso svizzera
                        • bracco italiano

                        #101
                        rileggendo Il trialer di Giulio Colombo ho sorriso al commento del primo Field trial del 1865 " ed allora cominciarono a disprezzarli (i field trial) i cacciatori ed a parlarne male i cinofili", quasi 150 anni sono passati e non è cambiato quasi nulla
                        lucio

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