Il setter inglese è meno prolifero di altre razze?

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  • riki
    Ho rotto il silenzio
    • Mar 2010
    • 32
    • montese
    • setter

    #1

    Il setter inglese è meno prolifero di altre razze?

    Sempre più spesso stò notando nelle cucciolate di setter inglese che mi capita di seguire quì nella mia zona,un calo di cuccioli che una volta nati riescano a rimanere in vita ovvero mi sembra che le cucciolate ultimamente siano molto fragili e ci sia di conseguenza un alto tasso di perdite con conseguente riduzzione delle nascite.
    Io sono emeliano Modenese qualcuno quì del forum riscontra la stessa mia esperienza e se così fosse a che cosa si potrebbe atribuire?
    Un saluto Bettelli Riccardo
  • nico
    ⭐⭐⭐
    • Nov 2007
    • 5166
    • Città d.Pieve-Atc PG1-SienaSud
    • Setter inglese: Framada's Ariel

    #2
    Io non faccio cucciolate da molto e non so dirti, però avrei posto la domanda in Veterinaria.
    sigpicMeglio un giorno da lupo che 100 da percora.[;)]

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    • pozzi
      ⭐⭐
      • Aug 2011
      • 716
      • Besana in Brianza (Calò)
      • Kurzhaar.....

      #3
      ho notato che più o meno in tutte le razze sta crescendo questo fenomeno almeno nella mia zona

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      • Rossella
        ⭐⭐⭐⭐
        • Mar 2005
        • 14715
        • Gallia Cisalpina
        • Setter Inglese

        #4
        prolifico... casomai...

        Dovresti anche vedere la consanguineità degli accoppiamenti, poi ci sono tante variabili in gioco...
        Dogs & Country http://www.dogsandcountry.it

        http://dogsandcountry.it/the-gundog-project/ Progetto di ricerca sul cane da caccia e da prove :-)

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        • Ospite

          #5
          Ne parlavamo a tavola due settimane fra con amici, tra cui due noti allevatori, e anche loro hanno riscontrato questo problema.
          Sinceramente non penso sia dovuto tanto alla consanguineità, ma solo in parte; anche perché mi dicevano che le loro cagne gravide portate a casa di amici durante tutto il periodo di gestazione non riscontravano tale problema.

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          • Rossella
            ⭐⭐⭐⭐
            • Mar 2005
            • 14715
            • Gallia Cisalpina
            • Setter Inglese

            #6
            Originariamente inviato da maxmurelli
            Ne parlavamo a tavola due settimane fra con amici, tra cui due noti allevatori, e anche loro hanno riscontrato questo problema.
            Sinceramente non penso sia dovuto tanto alla consanguineità, ma solo in parte; anche perché mi dicevano che le loro cagne gravide portate a casa di amici durante tutto il periodo di gestazione non riscontravano tale problema.

            le variabili dell'ipofertilità sono tante (virus, batteri, micotossine negli alimenti, inquinanti nell'acqua....), insomma vanno indagate sia a livello strettamente "medico" che a livello di management ambientale. (allevamento suino docet)
            Resta il fatto che io nei pedigree recenti vedo molta più consanguineità di quanta ne vedessi una decina di anni fa e anche questa gioca il suo ruolo nel ridurre, alla lunga, il numero dei nati. E' tipicissimo della "depressione" da consanguineità//calo variabilità genetica.
            Cucciolate di 6-7 cuccioli dovrebbero essere normali ma ci sono cucciolate in cui nascono sì 6-7 cuccioli ma in parte sono disvitali e muoino poco dopo..
            Invece... 3 recenti cucciolate con consanguineità zero hanno prodotto 12 cuccioli (inglesi, tutti vivi) e 15 (irlandesi, 15 la mamma e 15 poi la figlia), altra cucciolata di irlandesi (no consanguinei) 9... ovviamente parlo di cuccioli nati e sopravvissuti. Altra cucciolata di inglesi relativamente consanguinei (7 mi pare fossero 8 e uno è morto).
            Ultima modifica Rossella; 11-04-12, 20:49.
            Dogs & Country http://www.dogsandcountry.it

            http://dogsandcountry.it/the-gundog-project/ Progetto di ricerca sul cane da caccia e da prove :-)

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            • AntonioM

              #7
              Personalmente (circa una cucciolata all'anno) non ho riscontrato questo problema anche se lavoro su consanguineita' che, anche se raramente, salgono al 40% . La risposta giusta e' sicuramente un aggregato di fattori legati e non tra di loro.
              Quello che ho notato e' che l'eta' della fattrice influisce molto sulla sopravvivenza dei cuccioli, specialmente se la cucciolata e' numerosa (dai 6-7 in su). L'impressione e' che nelle fattrici di una certa eta' (8-9 anni o piu') non tutte le mammelle riescano a produrre latte, di conseguenza nelle prime ore di vita la natura fa il suo corso ed i piu' forti si assicurano la mammella giusta.
              Un'altro elemento importante da considerare ci porta al principio del processo, la monta. Oggi spesso si assiste a monte da guinness dei primati in termini di tempo. Soggetti che si fanno incontrare velocementre per pochi minuti in ambienti sconosciuti a loro, se lo stallone non sembra farcela al primo colpo allora subito giu' con l'intervento umano, e se il nodo non si forma? "non succede niente".... dopo quest'accoppiamento "naturale" (?che segue il codice etico dell'allevatore alla lettera?), ci si domanda se una monta e' sufficiente (dal mio punto di vista no). Certo che rifare il giorno dopo altri 100-200 o piu' Km non e' una passeggiata dietro l'angolo e poi lo stallone mi ha dato l'impressione assomigliasse a Rocco Sifredi per cui "una" basta e avanza.
              E la fattrice che magari anche se 10 giorni dopo l'inizio del periodo e dopo la verifica della "strisciata", non accetta di buon grado lo stallone allora di nuovo a forzare un'atto che piu' naturale non poteva essere.
              Poi al 52esimo giorno non vediamo gonfiori apparenti, andiamo preoccupati dal veterinario il quale ci conferma la presenza di qualche topino, siamo affrancati dalla notizia ma quando ne vengono fuori uno o due si rimane delusi.
              Un'altro punto importante riguarda specificatamente gli stalloni in auge, spesso o sono reduci da tourne' di diverse settimane rinchiusi in box e costantemente in allenamento/addestramento per cui sotto pressione e stressati, oppure durante i periodi di "riposo" si accoppiano anche piu' di una volta al giorno con un impatto sicuramente negativo sul numero degli ......zoi.
              Saluti
              Ultima modifica Ospite; 12-04-12, 04:55.

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              • nico
                ⭐⭐⭐
                • Nov 2007
                • 5166
                • Città d.Pieve-Atc PG1-SienaSud
                • Setter inglese: Framada's Ariel

                #8
                Aspetto ansioso un parere "stringato" del Fongaro.
                sigpicMeglio un giorno da lupo che 100 da percora.[;)]

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                • Rossella
                  ⭐⭐⭐⭐
                  • Mar 2005
                  • 14715
                  • Gallia Cisalpina
                  • Setter Inglese

                  #9
                  Originariamente inviato da AntonioM
                  Personalmente (circa una cucciolata all'anno) non ho riscontrato questo problema anche se lavoro su consanguineita' che, anche se raramente, salgono al 40% . La risposta giusta e' sicuramente un aggregato di fattori legati e non tra di loro.
                  Quello che ho notato e' che l'eta' della fattrice influisce molto sulla sopravvivenza dei cuccioli, specialmente se la cucciolata e' numerosa (dai 6-7 in su). L'impressione e' che nelle fattrici di una certa eta' (8-9 anni o piu') non tutte le mammelle riescano a produrre latte, di conseguenza nelle prime ore di vita la natura fa il suo corso ed i piu' forti si assicurano la mammella giusta.
                  Un'altro elemento importante da considerare ci porta al principio del processo, la monta. Oggi spesso si assiste a monte da guinness dei primati in termini di tempo. Soggetti che si fanno incontrare velocementre per pochi minuti in ambienti sconosciuti a loro, se lo stallone non sembra farcela al primo colpo allora subito giu' con l'intervento umano, e se il nodo non si forma? "non succede niente".... dopo quest'accoppiamento "naturale" (?che segue il codice etico dell'allevatore alla lettera?), ci si domanda se una monta e' sufficiente (dal mio punto di vista no). Certo che rifare il giorno dopo altri 100-200 o piu' Km non e' una passeggiata dietro l'angolo e poi lo stallone mi ha dato l'impressione assomigliasse a Rocco Sifredi per cui "una" basta e avanza.
                  E la fattrice che magari anche se 10 giorni dopo l'inizio del periodo e dopo la verifica della "strisciata", non accetta di buon grado lo stallone allora di nuovo a forzare un'atto che piu' naturale non poteva essere.
                  Poi al 52esimo giorno non vediamo gonfiori apparenti, andiamo preoccupati dal veterinario il quale ci conferma la presenza di qualche topino, siamo affrancati dalla notizia ma quando ne vengono fuori uno o due si rimane delusi.
                  Un'altro punto importante riguarda specificatamente gli stalloni in auge, spesso o sono reduci da tourne' di diverse settimane rinchiusi in box e costantemente in allenamento/addestramento per cui sotto pressione e stressati, oppure durante i periodi di "riposo" si accoppiano anche piu' di una volta al giorno con un impatto sicuramente negativo sul numero degli ......zoi.
                  Saluti


                  Umm sul discorso età mammelle non sarei così convinta, potrebbe anche dipendere dal numero di cucciolate fatte e dalla tendenza a gravidanze isteriche clinicamente manifeste e loro management. Le mastiti ricorrenti possono compromettere la mammella.
                  Sul discorso consanguineità... beh 40% come 20% per me è una follia.... ma oggi è di "moda"... passo, lascio fare e resto a guardare Drool]
                  Sullo stallone d'accordo... In medicina cinese si parla di vuoto di jing renale. Assurde anche le modalità di monta.
                  Dogs & Country http://www.dogsandcountry.it

                  http://dogsandcountry.it/the-gundog-project/ Progetto di ricerca sul cane da caccia e da prove :-)

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                  • AntonioM

                    #10
                    Originariamente inviato da Rossella
                    Umm sul discorso età mammelle non sarei così convinta.
                    ubi major .....probabilmente sara' stata una casualita' ma con due fattrici il problema si e' riproposto, le 4 mammelle piu' vicine all'addome piene di latte, le altre quasi assente

                    Originariamente inviato da Rossella
                    Sul discorso consanguineità... beh 40% come 20% per me è una follia.... ma oggi è di "moda"... passo, lascio fare e resto a guardare Drool] .
                    Capisco come la pensi, ma giusto o sbagliato dipende dai risultati (guardandoli a 360 gradi), oggi in Italia trovare dei setter da lavoro o da esposizione con consanguineita' minori del 15-20% e' un'impresa ed anche se ci fossero un allevatore li guarderebbe con sospetto probabilmente evitandoli in riproduzione.
                    Attingere da altre linee di sangue e' importantissimo per la salute dei soggetti ma e' importante che anche queste nuove linee siano a loro volta omogenee con caratteri ben definiti e soprattutto trasmissibili (quindi consanguinee).
                    Mi rendo conto che quest'argomento avrebbe bisogno di un thread dedicato.

                    Originariamente inviato da Rossella
                    Sullo stallone d'accordo... In medicina cinese si parla di vuoto di jing renale. Assurde anche le modalità di monta.
                    Infatti i miei stalloni una spolveratina di "corna di giovane cervo" lo troveranno sempre sopra ai tortelli :):):)

                    Ciao

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                    • Alberto
                      Bracco da attacco
                      • Jul 2007
                      • 4908
                      • Arquata Scrivia, Alessandria, Piemonte.
                      • Bracco Italiano B/A: Polcevera's Arno (Bakko) Bracco Italiano R/M: Polcevera's Piper

                      #11
                      Quella delle mammelle era una cosa che avevo studiato di zootecnica alle superiori (mi sembra sui maiali)......ma è passato troppo tempo e nn ricordo!!!
                      Alberto Merlo

                      Commenta

                      • Rossella
                        ⭐⭐⭐⭐
                        • Mar 2005
                        • 14715
                        • Gallia Cisalpina
                        • Setter Inglese

                        #12
                        Originariamente inviato da Alberto
                        Quella delle mammelle era una cosa che avevo studiato di zootecnica alle superiori (mi sembra sui maiali)......ma è passato troppo tempo e nn ricordo!!!
                        yes maiali [:D]
                        Dogs & Country http://www.dogsandcountry.it

                        http://dogsandcountry.it/the-gundog-project/ Progetto di ricerca sul cane da caccia e da prove :-)

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                        • Alberto
                          Bracco da attacco
                          • Jul 2007
                          • 4908
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                          #13
                          Originariamente inviato da Rossella
                          yes maiali [:D]
                          Vedi che allora qualcosa molto vagamente me lo ricordo ancora.......[vinci]
                          Alberto Merlo

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                          • Rossella
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                            • Mar 2005
                            • 14715
                            • Gallia Cisalpina
                            • Setter Inglese

                            #14
                            Originariamente inviato da Alberto
                            Vedi che allora qualcosa molto vagamente me lo ricordo ancora.......[vinci]

                            cmq è sempre un problema legato al management anche questo, nei maiali e quindi potenzialmente anche nei cani

                            Rossella

                            Ps braccia rubate alla zootecnia![:D]

                            ---------- Messaggio inserito alle 12:28 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 12:21 PM ----------

                            Originariamente inviato da AntonioM
                            Capisco come la pensi, ma giusto o sbagliato dipende dai risultati (guardandoli a 360 gradi), oggi in Italia trovare dei setter da lavoro o da esposizione con consanguineita' minori del 15-20% e' un'impresa ed anche se ci fossero un allevatore li guarderebbe con sospetto probabilmente evitandoli in riproduzione.
                            Attingere da altre linee di sangue e' importantissimo per la salute dei soggetti ma e' importante che anche queste nuove linee siano a loro volta omogenee con caratteri ben definiti e soprattutto trasmissibili (quindi consanguinee).
                            Mi rendo conto che quest'argomento avrebbe bisogno di un thread dedicato.



                            Infatti i miei stalloni una spolveratina di "corna di giovane cervo" lo troveranno sempre sopra ai tortelli :):):)

                            Ciao

                            continuo a non essere d'accordo (anche se siamo OT)... non è che lo penso "io" lo pensa la comunità dei genetisti in toto... poi se l'allevatore vuole giocare all'apprendista stregone è libero di farlo. Otterrà dei vantaggi (forse) nell'immediato, ma non dei vantaggi nel lungo periodo... E' pur vero che una linea "di sangue" poi difficilmente continua oltre ad una generazione (umana, cioè morto l'allevatore, quasi mai c'è un erede che porta avanti)... Quindi lui non farà forse in tempo a vedere gli "svantaggi" ma li vedrà la razza, nel lungo periodo.
                            Cmq non è vero che tutti i setter italiani sono allevati in consanguineità folli, per fortuna, né che i migliori cani siano frutto di ciò. Quel che è vero è che è cresciuta la tendenza a lavorare in consanguineità e questo per vari fattori (non ultime diffidenze reciproche, a volte persino motivate :-(. C'è il database dei setter francesi in cui ogni soggetto (molti sono italiani) ha il COI calcolato bello e pronto, ovviamente su 5 generazioni, andando indietro a calcolare il COI inevitabilmente salirebbe.
                            Cmq tornando IT... Non so quale sia la posizione della medicina cinese sulla consanguineità (a naso dire non buona ma mi informerò...) cmq... il Jing renale, che è sinonimo anche ma non solo di funzionalità riproduttiva non lo si può aumentare ma solo preservare. Nella loro ottica, troppe monte = consumo jing renale = minor "energia ancestrale" alla prole.
                            Dogs & Country http://www.dogsandcountry.it

                            http://dogsandcountry.it/the-gundog-project/ Progetto di ricerca sul cane da caccia e da prove :-)

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                            • AntonioM

                              #15
                              [QUOTE=Rossella;cmq... il Jing renale, che è sinonimo anche ma non solo di funzionalità riproduttiva non lo si può aumentare ma solo preservare. Nella loro ottica, troppe monte = consumo jing renale = minor "energia ancestrale" alla prole.[/QUOTE]

                              ..... è anche vero che la medicina cinese consiglia corna di cervo giovane per ovviare al problema, le solite differenze tra filosofia e pratica commerciale

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