Dopo molti sforzi fisici mentali e didattici sono riuscito a rendere la mia irrequietissima setter di 3 anni mezzo piuttosto incline a cacciare secondo la mia visione della caccia in cui,pur sapendo di possedere un cane che allunga molto, amo veder lavorare il cane sperando un giorno di togliergli perfino il campano.
Ora la cagna è piuttosto collegata e se non mi vede mi cerca...allunga ma poi se non mi sente o vede torna indietro. Prima invece arrivava sul monte opposto e se non la chiamavo a lungo non si degnava di rientrare.
Il mio cane sicuramente non è un campione, non consente (caccio sempre e solo da solo con 1 cane)muove la coda se va in emanazione e non so se regge ferme statuarie per ore e non riporta se non ritiene opportuno[:142]...ma cerca cerca e cerca sempre con avidità e questo mi appaga molto soprattutto ora che godo nel vederla accostare in qualsiasi anfratto fitto e pieno di spine con entusiasmo ponendo finalmente il naso all'aria per captare eventuali emanazioni.
All'apertura ha fermato correttamente e riportato
Ora cerchiamo la bekka ma dove andiamo non se ne vede traccia. Premetto che so di cercarla in posti in cui forse di trova quando cominciano le gelate montane (per distanza, lavoro e famiglia non posso permettermi giornate interne nel bosco)anche se sono posti in cui piu' o meno si trovano periodicamente in autunno come in inverno, parliamo di calanchi di fondo valle e zone litrofe a corsi d'acqua.
Volevo chiedervi se possa essere opportuno premiare il cane una o due volte l'anno con selvaggina lanciata (pensavo a starna)nei posti dove dovrebbe trovarsi e di solito si trova la regina. E' opportuno anche in vista del clou stagionale dei posti oppure è meglio soprassedere? Tenete presente che la cagna sta cacciando abbastanza bene da quest'anno e l'anno scorso negli stessi posti (limitrofi perchè purtroppo divenuti riserva quest'anno)per l'eccessiva foga ne ha levate tre senza riuscire a fermarle.
Cosa ne pensate?
Un abbraccio
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