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  • Duecanne
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    • Jun 2020
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    #16
    Originariamente inviato da bosco64

    Contro il mio interesse , cerca questi , che fai priima

    Come si chiama questa pianta, è la vitalba?
    Ultima modifica Duecanne; 09-02-24, 11:04.
    Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie....

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    • cioni iliano
      cioni iliano commenta
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      A me pare quella. Ho risposto a Bosco 64 con il punto interrogativo, ma non ha risposto in merito se non con un disappunto circa il mio consiglio. Aspettiamo la risposta.
  • bosco64
    ⭐⭐⭐
    • Nov 2011
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    #17
    Originariamente inviato da Duecanne

    Come si chiama questa pianta, è la vitalba?
    Si è vitalba. E' dove si trova quella pianta, o ancor meglio quelle piante, ci sono le condizioni perchè la beccaccia ci passi la giornata, aspettando l'imbrunire per spostarsi nei luoghi di pastura.

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    • bosco64
      bosco64 commenta
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      Livia, per arrivare a certe considerazioni, bisogna fare tanti passi e prendere tantissimi cappotti.

    • fabryboc
      fabryboc commenta
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      Va bhe, Bosco....ormai che ci siamo sbilanciati....vogliamo parlare delle case in pietra in rovina nel bosco e dei campi di cavoli ?????

    • bosco64
      bosco64 commenta
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      ci siamo sbilanciati, ma per fortuna le becche devono passare prima da noi, per arrivare a loro.
  • cioni iliano
    ⭐⭐⭐
    • May 2017
    • 3479
    • castelfiorentino
    • setter

    #18
    Secondo me la variabile indipendente è costituita dalla natura del terreno. Le piante per crescere hanno bisogno delle caratteristiche fisico - chimiche del suolo dove dimorano. L' humus poi è formato dal degradarsi del fogliame deciduo e dalla azione dei vermi su quello, unito alla pioggia e al riscaldamento del sole. Come ripeto, il mio mentore mi invitava, tantissimi anni fa, a cercare l' ortica. Essa cresce in terreni ricchi di azoto. Fertili. Ricchi di vermi.

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    • cioni iliano
      cioni iliano commenta
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      È quello che ho detto. La pianta " fa la spia" alla qualità del terreno.

    • marbizzu
      marbizzu commenta
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      Questa storia dell'ortica mi giunge nuova. Francamente ci credo poco, ma non per mancanza di rispetto, ma per esperienza sulla beccaccia. La beccaccia si adatta ai vari ambienti in cui decide di sostare, l'importante è la pastura.

    • cioni iliano
      cioni iliano commenta
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      In dove trovo le becche io, la prevalenza

      della presenza di certe piante la trovo costante. Tra tutte, le felci, le ortiche e le scope. Caratteristiche botaniche assieme al nocciolo ( altra pianta dove presente ci faccio incontri) che le foglie hanno un procedimento breve di macerazione e trasformazione velocemente in humus.
  • fabryboc
    Moderatore Setter & Pointer
    • Dec 2009
    • 7999
    • piemonte
    • setter inglese e griffone Korthals

    #19
    Originariamente inviato da cioni iliano
    Essa cresce in terreni ricchi di azoto. Fertili. Ricchi di vermi.
    Iliano, permettimi un'amichevole osservazione: come ti ho detto in precedenza (e dove mi hai subito tacciato di blasfemia, e di disconoscere ed avversare le teorie dei grandi beccacciai del passato)........ tu ti concentri troppo sui vermi

    Sono d'accordo sul fatto che gli anellidi siano una grande fonte energetica, obbiettivo principale del pasto notturno, poi, nei luoghi di rimessa, salvo eccezioni, secondo me mangiano tutt'altro...pulisco di persona le beccacce, e come ho sempre fatto con le trote, mi interessa molto analizzarne il gozzo e lo stomaco...rarissimamente vi ho trovato traccia di vermi, spessissimo invece, tracce di insetti e sabbia...

    E non lo dico solo io (a scanso di equivoci ), leggevo un articolo interessantissimo su degli esami accurati e moderni sulle interiora di centinaia di beccacce, dove si evidenziava il fatto che i lombrichi son solo una parte non preponderante della sua alimentazione.

    Ti faccio una domanda facile facile : quante beccacce hai abbattuto, col becco sporco di terra ? ti dò anche la risposta: quasi nessuna... proprio perchè, di giorno, dopo il pasto notturno ed il seguente lavaggio, tornano alla rimessa diurna e razzolano tra le foglie in cerca di altro, principalmente insetti e lumache....di notte o all'alba, invece, sovente le trovi nei campi o nei pascoli col becco impiantato per terra (o nella cacca)....

    A me piace cercarle in boschi che siano vicini a campi ricchi di lombrichi, o ai sempre più rari pascoli e letamai, ma non è una delle discriminanti che mi fa scegliere il posto di caccia....valuto molto più importante l'esposizione geografica in funzione delle condizioni climatiche.

    Opinioni ed esperienze personali e amichevoli, ovviamente.
    Ultima modifica fabryboc; 11-02-24, 14:33.
    Mala tempora currunt

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    • cioni iliano
      cioni iliano commenta
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      Certamente. Uno vive le proprie esperienze e trae dei ragionamenti.
      Quello che affermi circa la varietà della dieta, l'ho trovato negli scritti del prof. Celano. Io non ho allargato le mie indagini all'esame degli stomaci e ventrigli delle beccacce. Mi sono concentrato sui terreni e sulle piante dove trovo la regina. E sia che cacci ( oramai cacciavo) in appennino o lungo i corsi d' acqua di pianura o nei boschi collinari, nei loro troni verifico sempre quelle presenze. Non ho mai fatto caso se le mie prede avessero il becco sporco di terra.
  • bosco64
    ⭐⭐⭐
    • Nov 2011
    • 4539
    • Langhe
    • Basin Bracco Italiano Galitura Bracco Italiano Cicinin Bracco Italiano

    #20
    Originariamente inviato da fabryboc
    ..valuto molto più importante l'esposizione geografica in funzione delle condizioni climatiche.

    Opinioni ed esperienze personali e amichevoli, ovviamente.
    ecco qua. Quando arrivi a questo punto, puoi dirti arrivato. 👍👍

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    • cioni iliano
      cioni iliano commenta
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      È un aspetto fondamentale. Senza valutare le condizioni climatiche e le esposizioni relative, sono cappotti assicurati.

    • fabryboc
      fabryboc commenta
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      Arrivato non so...mi accontenterei di essere sulla buona strada....
  • Luca1990
    ⭐⭐⭐
    • Mar 2020
    • 1911
    • Provincia di Venezia
    • Mambo - vizsla

    #21
    Con i Gis (sistemi informativi geografici) potenzialmente si possono avere mappe di vocazionalità ambientale, per le varie specie animali, sorprendentemente dettagliate e veritiere, beccaccia inclusa.
    Per avere un buon risultato occorre inserire diversi parametri sotto forma di layer (strati) come esposizione, tipo di vegetazione, altitudine, piovosità solo per indicarne alcuni.

    al contrario si potrebbe anche partire dalle zone con presenza certa ripetuta negli anni ed estrapolarne le caratteristiche per poi estendere questi dati a livello macroscopico.

    Personalmente ritengo però che sia meglio andare a naso e godersi il piacere della sorpresa dell’incontro

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    • cioni iliano
      cioni iliano commenta
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      Mi compiaccio per il suo sentimento. La ringrazio per la conferma alla mia intuizione circa l' utilità dei GIS in merito all'individuazione delle zone vocate ai selvatici. Nelle mie attività ho sempre cercato di abbinare la tecnica allo studio.
  • mick93hunting
    ⭐⭐⭐
    • Sep 2023
    • 1165
    • toscana

    #22
    Originariamente inviato da Luca1990
    Con i Gis (sistemi informativi geografici) potenzialmente si possono avere mappe di vocazionalità ambientale, per le varie specie animali, sorprendentemente dettagliate e veritiere, beccaccia inclusa.
    Per avere un buon risultato occorre inserire diversi parametri sotto forma di layer (strati) come esposizione, tipo di vegetazione, altitudine, piovosità solo per indicarne alcuni.

    al contrario si potrebbe anche partire dalle zone con presenza certa ripetuta negli anni ed estrapolarne le caratteristiche per poi estendere questi dati a livello macroscopico.

    Personalmente ritengo però che sia meglio andare a naso e godersi il piacere della sorpresa dell’incontro
    esatto, qgis è ottimo per questo, basta considerare che la cartografia venatoria della Regione Toscana è tutta su qgis

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