Omissis...
Il Piano regionale triennale(NB di Jayden : quello appena approvato grazie all'igenista dentale di oltre 6 milioni di euro da devolvere alle attività connesse al randagismo) approvato dalla Lombardia intende "modificare il modo di gestire le nascite dei cani", agendo sulle sterilizzazioni, ma anche sul potenziamento delle attività di educazione, compresa l'educazione scolastica al rapporto uomo-animale
"Ogni investimento per controllare e ridurre il fenomeno genera redditivita` , in quanto comporta per la pubblica amministrazione notevoli risparmi nel tempo". Si tratta di un "obiettivo di interesse pubblico, " creando la consapevolezza che il controllo della riproduzione degli animali e` un dovere etico, intimamente connesso con la cultura dell'adozione responsabile".
E non e` solo il bravo proprietario a dover essere responsabile, ma anche tutti gli operatori del settore, "con in prima linea il veterinario di fiducia, che prima di consigliare o assecondare nuove cucciolate, dovrebbe contribuire a informare sulla opportunita` del controllo delle nascite".
Anche il legislatore - la proposta è contenuta del Piano- "potrebbe farsi carico di approntare nuovi strumenti per disincentivare la produzione di cani, come ad esempio la reintroduzione della tassa di possesso, e l'esonero dal suo pagamento nel caso che l'animale sia sterilizzato
intanto nessuno disincentiva l'import di randagi che anzi viene sponsorizzato in tv. Tra l'altro lassociazione importatrice di randagi dalla romania opera proprio in Lombardia...
<TABLE id=Table1 width="100%"><TBODY><TR><TD>Federfauna. La Romania vuole risolvere il randagismo
lunedì 20 dicembre 2010<!-- (121 visite)--><!--(Archiviato il giovedì 30 dicembre 2010)--> <TD align=right>
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Constatato il fallimento del divieto introdotto nel 2008 di sopprimere i randagi, in Romania è stato presentato un progetto di legge per ripristinare l'eutanasia per i cani non adottati entro sette giorni dalla cattura. “Raccogliere tutti i cani in rifugi e mantenerli fino a che non muoiono di morte naturale costerebbe 45milioni di euro l'anno” ha ammesso il Prefetto Mihai Atanasoaei. In Italia anche se i soldi scarseggiano per le questioni più urgenti, si continuano a prevedere ingenti uscite per cercare di tenere il problema sotto controllo. La "Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo" numero 281, risale al 1991. Sono cioè circa vent'anni – riferisce Federfauna - che gli animalisti, ispiratori di quel provvedimento e tuttora coinvolti nella gestione, continuano a sostenere la bontaà dello stesso”, ma la situazione non è migliorata, tanto che ultimamente la Regione Lombardia, dove non esiste certo l'emergenza randagismo che esiste in alcune Regioni del Sud, ha dato il via (con voto unanime) ad un piano che prevede di spendere 6.149.800 euro: 3milioni e 850mila euro per "prevenzione del randagismo", 1milione e 400mila euro per "controllo demografico" e 900 mila euro per "educazione sanitaria e zoofila".
Per Federfauna fa tutto parte di un grande business. Le associazioni animaliste gestiscono i fondi messi a disposizione e quelle dei veterinari vedono in tale tipo di gestione un futuro anche per un numero di veterinari pubblici dipendenti. C'è poi tutto un comparto di prodotti e servizi per gli animali domestici in crescita: un servizio del tg ha recentemente dato spazio ad un'associazione animalista Onlus, con tanto di negozio di prodotti estetici per cani che tranquillamente pubblicizza: "con 75 euro di donazione si puo' sponsorizzare l'arrivo di un cagnolino rumeno in Italia". Guai – conclude Federfauna - rischiare un calo di randagi: sono la materia prima per il business!...
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