Pensieri ad alta voce ...

Comprimi

Riguardo all'autore

Comprimi

l'inglese Scopri di più su l'inglese
X
 
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi
  • l'inglese
    Moderatore Setter & Pointer
    • Mar 2008
    • 4245
    • Arzignano, Vicenza

    #1

    Pensieri ad alta voce ...

    Beccaccia di qua' ! Beccaccia di la ! Che caccia fai ? Io ? Ma io sono un BECCACCIAIO !!! Ahhhhh , che bella la caccia alla beccaccia , io in una valletta sulla Luna ne ho prese 1857 in un' ora . Io in un boschetto su' Marte ne ho prese ancora di piu' !!!!

    Abbiate pazienza di queste mie deliranti righe , ma voglio rendrvi partecipi di una mia riflessione . La mia prima licenza e' del 1983 , a quel tempo chi si dedicava alla caccia alla beccaccia erano 2 , 3 , forse 4 in un paese . Rarissimi erano coloro che andavano nella allora lontanissima Iugoslavia , ora , a due passi , l' odierna Croazia . Qualche pagina romantica a lei dedicata si leggeva su' Diana , ma e forse qui' traspare la mia mania di nostalgico , non con l' enfasi di oggi , bensi' con una leggera poesia . Ora chi non va' a beccacce e' un cacciatore di serie C , si parte e pure in molti , in tutti i periodi dell' anno ed in ogni angolo del nostro pianeta , a breve ci saranno voli anche nei pianeti vicini ... E si uccide badando al peso della carne e non piu' alla leggerezza delle sue piume che riescono a fermare il cuore di chi veramente la ama col loro PLAPLAPLA . Ma non solo , il vero peccato mortale commesso da noi ITALIANI e' che abbiamo armato anche altri fucili di uccisori di Beccacce , ovvero quei furbi locali che , su' nostra rischiesta , ammazzano moltissime Beccacce per i nostri portafogli . Muoiono come in un mattatoio , senza che gli vengano poi lisciate le penne , ne' ammirate come meritano e non vengono visti manco i loro occhi grandi e neri , intensi tanto da pensare ad un loro monito . Per il vero Beccacciaio la regina e' un fiore che non andrebbe mai raccolto tanto volte nello stesso giorno e quando raccoglie quella foglia morta che prese vita alzandosi da terra in un suo ultimo volo , si commuove . E' morta , pensa , ma volera' per sempre nel suo cuore .....

    Quanti ora di questi moderni cacciatori di Beccacce sono cosi' ?

    Credo che la Beccaccia , riservata e crepuscolare come e' , se potesse parlarci , ci direbbe di farle un po' meno reclame ....

    Roberto Veronese
    Roberto

    Con affetto e simpatia [:-golf]

    un saluto

    l' inglese
  • PigKill

    #2
    come ti ho già detto.... meriterebbe più rispetto è meno pavoni!!

    Commenta

    • giannettiluciano
      ⭐⭐⭐
      • Jan 2008
      • 3103
      • riotorto, Livorno, Toscana.
      • denny-setter inglese

      #3
      Bravo Roberto,condivido tutto!
      giannetti luciano

      Commenta

      • vecchioA300
        ⭐⭐⭐
        • Oct 2008
        • 4415
        • Firenze

        #4
        Originariamente inviato da l'inglese
        Beccaccia di qua' ! Beccaccia di la ! Che caccia fai ? Io ? Ma io sono un BECCACCIAIO !!! Ahhhhh , che bella la caccia alla beccaccia , io in una valletta sulla Luna ne ho prese 1857 in un' ora . Io in un boschetto su' Marte ne ho prese ancora di piu' !!!!

        Abbiate pazienza di queste mie deliranti righe , ma voglio rendrvi partecipi di una mia riflessione . La mia prima licenza e' del 1983 , a quel tempo chi si dedicava alla caccia alla beccaccia erano 2 , 3 , forse 4 in un paese . Rarissimi erano coloro che andavano nella allora lontanissima Iugoslavia , ora , a due passi , l' odierna Croazia . Qualche pagina romantica a lei dedicata si leggeva su' Diana , ma e forse qui' traspare la mia mania di nostalgico , non con l' enfasi di oggi , bensi' con una leggera poesia . Ora chi non va' a beccacce e' un cacciatore di serie C , si parte e pure in molti , in tutti i periodi dell' anno ed in ogni angolo del nostro pianeta , a breve ci saranno voli anche nei pianeti vicini ... E si uccide badando al peso della carne e non piu' alla leggerezza delle sue piume che riescono a fermare il cuore di chi veramente la ama col loro PLAPLAPLA . Ma non solo , il vero peccato mortale commesso da noi ITALIANI e' che abbiamo armato anche altri fucili di uccisori di Beccacce , ovvero quei furbi locali che , su' nostra rischiesta , ammazzano moltissime Beccacce per i nostri portafogli . Muoiono come in un mattatoio , senza che gli vengano poi lisciate le penne , ne' ammirate come meritano e non vengono visti manco i loro occhi grandi e neri , intensi tanto da pensare ad un loro monito . Per il vero Beccacciaio la regina e' un fiore che non andrebbe mai raccolto tanto volte nello stesso giorno e quando raccoglie quella foglia morta che prese vita alzandosi da terra in un suo ultimo volo , si commuove . E' morta , pensa , ma volera' per sempre nel suo cuore .....

        Quanti ora di questi moderni cacciatori di Beccacce sono cosi' ?

        Credo che la Beccaccia , riservata e crepuscolare come e' , se potesse parlarci , ci direbbe di farle un po' meno reclame ....

        Roberto Veronese
        Quoto in pieno, pur non essendo più per forza di cose un "beccacciaio" dalla scomparsa del nonno (abito in città in condominio, non ho più la possibilità di tenere un cane...[:-glass]).
        Ma aggiungo il ricordo non troppo lontano della mia ultima bekka alzata dal setter Kira, dopo minuti di pedinamento, con colpo andato a segno "di stoccata" a tutto tiro (per la mia cilindrica Breda 62,5).
        Il nonno che la raccoglie "religiosamente" dalla bocca del cane, che pare anche lui "rispettare" l'animale in questione tenendola appena senza stringere le mascelle (con i fagianacci non portava pietà.....), la "pettina", poi toglie le due ultime piccole remiganti delle ali per donarle ad un suo amico pittore (sono appunto dette le "penne del pittore"), la ripone in cacciatora "per il verso giusto", e mi avvisa che la giornata di caccia è finita là!
        Passaggio al BAR, dove sul calendario appeso al muro venivano riportate giorno per giorno tutte le beccacce incarnierate non per stilare "classifche", ma solo per statistica sui tempi di incontro, (Zocchi a Pratolino), poi consegna alla nonna che provvedeva alla "starnatura" ed alla successiva preparazione dei famosi crostini consumati poi insieme a tutta la famiglia alla Domenica...
        Scusatemi ma mi sono commosso, in Crimea andateci voi![:-golf]
        Ultima modifica vecchioA300; 18-11-11, 10:44.
        MB,Tecna,Sipe,JK6, mah, le uniche che mi funzionano sono quelle caricate con la "CENTRITE"![:D]

        Commenta

        • Francesco Petrella
          ⭐⭐⭐
          • Oct 2006
          • 4883
          • L'Aquila, Abruzzo.
          • Setter inglese

          #5
          E già oggi se non l'ammazzi e non lo dimostri sembri una mezza cartuccia. Nessuno si ricorda più della poesia di questa caccia, la si caccia ovunque anche in mezzo ad un campo di cavoli, l'importante è prenderla. Mi ricordo che una volta quando si portavano i cuccioloni non si sparava apposta per farli incontrare e non si sparava finchè non facevano le cose per bene.
          Posta alla beccaccia?
          No grazie, roba da sfigati

          Francesco Petrella
          www.scolopax.it

          www.scolopaxrusticola.com

          sigpic



          We te ne
          nee te sa
          (chi salva l'aquila, salva il futuro. Detto navajo)

          Commenta

          • Il Lupo di Gubbio
            ⭐⭐⭐
            • Dec 2008
            • 4456
            • Gubbio
            • Kurzhaar

            #6
            Ciao Roberto,mi ritrovo appieno nelle tue parole. Io ho preso la mia prima licenza nel 1987. Dalle mie parti si andava (veramente !!!) a beccacce in 15/20 specialisti. Ci sono stati anni in cui la presenza di questo meraviglioso selvatico è stata davvero abbondante e non aggiungo altro. I veri specialisti non parlavano nè si vantavano delle loro gesta, i posti buoni erano tanti e se ne scoprivano altri cacciando le regine in varie nuove rimesse. Nessuno si sognava di esibire al bar od ai vari negozi di caccia/pesca le prede catturate. C'era rispetto, (anche tra noi che la cacciavamo in maniera direi esclusiva) tanto sacrificio ed una sorta di profonda venerazione per questo stupendo scolopacide. Ora è cambiato tutto, beccacce sempre meno, delinquenti che le fucilano alla posta e le vendono ai commercianti sempre più, rispetto zero per tutto e tutti, solo tanto egoismo ed ipocrisia.
            Mattanze estere che ancora in modo inconcepibile qualcuno afferma non contribuire al decremento del numero della specie. Io non so dove andremo a finire ma di sicuro le prospettive non sono rosee. Ora che i numeri per noi sono diventati di molto inferiori, al contempo se possibile è aumentato ancora di più il mio rispetto e la mia passione per la regina. L'uomo ha rovinato tutto ed anche questa tipologia di caccia ne ha fatto le spese. Volete sapere come la penso : la mia speranza è che questo selvatico venga smitizzato e che tutto l'interesse si sposti verso un'altra preda, indirizzando la massa degli pseudo cacciatori/cicciai/bracconieri verso altri lidi.
            Domani mattina sarà un altro giorno probabilmente con freddo e nebbia da noi, il fuoco della passione arde ancora ma la fiamma a volte diventa più fioca, perde di intensità come l'ardore che si distingue negli occhi di noi cacciatori e dei nostri ausiliari. Ora si torna a casa dicendo sono felice perchè l'ho vista volare, come se si parlasse di un fantasma che abbiamo avuto la fortuna di vedersi materializzare davanti a nostri occhi. Domani ci attende una nuova alba foriera di tante speranze o meglio direi illusioni ma poco importa io sono un cacciatore.
            Homo homini lupus.

            Claudio.

            Commenta

            • parsifal69
              ⭐⭐⭐⭐
              • Jul 2011
              • 10479
              • cittanova rc

              #7
              A caccia, il nostro primo pensiero dovrebbe essere il rispetto per il selvatico che cacciamo. Lo uccidiamo, certo, ma prima lo si studia, lo si cerca, lo si segue, non gli si spara se è fuori tiro. Ucciderlo è l'ultima cosa, spareremo solo quando saremo certi di averlo davanti, e quando la nostra esperienza ci dirà che con quel tiro, abbiamo concrete speranze di lasciarlo sul posto, dandogli la morte immediata. E quando nel palmo della nostra mano sentiremo fuggir via gli ultimi aneliti della sua vita, in cuor nostro ringrazieremo Dio e reciteremo una preghiera per quell'essere che Egli ci ha donato, scevri da ogni pensiero di onnipotenza. Questa è la caccia, questo è ciò che ci è stato insegnato e che noi tramandiamo, e tutto questo vale per ogni selvatico, ma più di tutti, permettetemi di dirlo, io che beccacciaio non lo sono mai stato, vale per sua maestà la regina.
              Parsifal? So nannte traümend mich einst die Mutter..

              Commenta

              • piggino
                • Sep 2009
                • 136
                • Roma/Grosseto GR7

                #8
                "Per il vero Beccacciaio la regina e' un fiore che non andrebbe mai raccolto tanto volte nello stesso giorno e quando raccoglie quella foglia morta che prese vita alzandosi da terra in un suo ultimo volo , si commuove . E' morta , pensa , ma volera' per sempre nel suo cuore ....."

                "Volete sapere come la penso : la mia speranza è che questo selvatico venga smitizzato e che tutto l'interesse si sposti verso un'altra preda, indirizzando la massa degli pseudo cacciatori/cicciai/bracconieri verso altri lidi. "
                 
                Mi permetto di dire la mia SENZA POLEMICA: in questi due passi c'è tutto e il contrario di tutto

                Da una parte chi dichiara CHI E’ il vero beccacciao (mi sembra un po’ presuntuoso) il quale se non venera religiosamente questo animale e non ne coglie la poesia non può considerarsi un cacciatore, dall'altra si spera che venga smitizzata

                Ma a me sembra che siete proprio voi specialisti "beccaciai" che avete creato il mito della beccaccia o ho frainteso qualcosa? senza polemica, solo per capire

                C’è anche una apposita sezione sul forum, quando non ne esiste per gli anatidi, colombi o tordi

                Per me è un animale da cacciare come un altro: parto dal presupposto che vado a caccia per il piacere della caccia e caccio ciò che la natura mi offre in quel momento.

                Quindi a novembre, finiti i passi, ogni tanto mi dedico alla becca (perchè a tavola un paio di volte l’anno non la disdegno) come ai pochi colombi stanziali o qualche tordo rimasto.

                Però quando ne ammazzo una è una gioia alla stregua di una lepre o di una buona cacciata a tordi o colombi, non per questo non credo non mi debba sentire un cacciatore o non essendo uno specialista non debba cacciarla nei limiti del regolamento

                Che poi si fanno mattanze all’estero o alla posta non si discute ma allora vale pure per le allodole in romania o i tordi in spagna

                Penso che il problema è generale della caccia e non solo della beccaccia

                Ripeto, se ho frainteso o disegnato un quadro falsato sulle vostre parole, illuminatemi
                 

                Commenta

                • Il Lupo di Gubbio
                  ⭐⭐⭐
                  • Dec 2008
                  • 4456
                  • Gubbio
                  • Kurzhaar

                  #9
                  Hai detto bene mi hai completamente frainteso. Nessuno si è eretto sopra gli altri, io ho solo fatto una foto dell'attuale situazione. Poi ognuno la pensa come vuole ci mancherebbe. L'augurio che mi sono fatto è che si possa ritornare ai vecchi tempi ma già lo so che si tratta di una pia illusione. Saluti.
                  Homo homini lupus.

                  Claudio.

                  Commenta

                  • parsifal69
                    ⭐⭐⭐⭐
                    • Jul 2011
                    • 10479
                    • cittanova rc

                    #10
                    Originariamente inviato da piggino
                    "Per il vero Beccacciaio la regina e' un fiore che non andrebbe mai raccolto tanto volte nello stesso giorno e quando raccoglie quella foglia morta che prese vita alzandosi da terra in un suo ultimo volo , si commuove . E' morta , pensa , ma volera' per sempre nel suo cuore ....."

                    "Volete sapere come la penso : la mia speranza è che questo selvatico venga smitizzato e che tutto l'interesse si sposti verso un'altra preda, indirizzando la massa degli pseudo cacciatori/cicciai/bracconieri verso altri lidi. "
                     
                    Mi permetto di dire la mia SENZA POLEMICA: in questi due passi c'è tutto e il contrario di tutto

                    Da una parte chi dichiara CHI E’ il vero beccacciao (mi sembra un po’ presuntuoso) il quale se non venera religiosamente questo animale e non ne coglie la poesia non può considerarsi un cacciatore, dall'altra si spera che venga smitizzata

                    Ma a me sembra che siete proprio voi specialisti "beccaciai" che avete creato il mito della beccaccia o ho frainteso qualcosa? senza polemica, solo per capire

                    C’è anche una apposita sezione sul forum, quando non ne esiste per gli anatidi, colombi o tordi

                    Per me è un animale da cacciare come un altro: parto dal presupposto che vado a caccia per il piacere della caccia e caccio ciò che la natura mi offre in quel momento.

                    Quindi a novembre, finiti i passi, ogni tanto mi dedico alla becca (perchè a tavola un paio di volte l’anno non la disdegno) come ai pochi colombi stanziali o qualche tordo rimasto.

                    Però quando ne ammazzo una è una gioia alla stregua di una lepre o di una buona cacciata a tordi o colombi, non per questo non credo non mi debba sentire un cacciatore o non essendo uno specialista non debba cacciarla nei limiti del regolamento

                    Che poi si fanno mattanze all’estero o alla posta non si discute ma allora vale pure per le allodole in romania o i tordi in spagna

                    Penso che il problema è generale della caccia e non solo della beccaccia

                    Ripeto, se ho frainteso o disegnato un quadro falsato sulle vostre parole, illuminatemi
                     
                    Piggino, secondo me non sei andato tanto lontano dalla realtà, in quanto conosco molti pseudo-beccacciai che si fanno regolarmente il passo. Come al solito penso che il problema stia tutto nell'etica venatoria di ognuno di noi, e quella, al di là delle leggi e delle norme, o c'è l'hai o non c'è l'hai. Praticamente, il saper distinguere tra un comportamento corretto e uno sbagliato.
                    Parsifal? So nannte traümend mich einst die Mutter..

                    Commenta

                    • ALFIO68

                      #11
                      roberto a parte che parlare di caccia raccontando situazioni come quelle dello scorso anno con ben 14 padelle,tantissime azioni,na becca addirittura vista dentro na macchia e pensavo fosse ferita la volevo pja con le mani e.....
                      quest'anno come sempre a becche ci vado ma attenzione che io la caccia la vedo dall'allodola,al colombaccio(aperture sempre a lui),tortore quaglie(quest'anno ci son andato tantissimo a discapito di qualche cacciata in meno a colombacci e conigli)tordi(questo insieme a becche e anatre e il perodo)quindi non andar a becche o non parlarne perche?
                      io non ivvo la caccia solo per la becca,perche se non ho cani che non riportano anche le anatre cadute nei laghi o che mi cacciano quaglie che faccio me devo buttar io a mollo o fermo io le quaglie.
                      ecco per me la caccia e tutto e i miei cani devono far cio' che faccio io,sia becche che anatre che beccaccini che quaglie che....
                      ovvio dirai e pensar te,lo stile scema,ma nella vita nun se po' aver tutto,magari un soggetto come la loba la cresco per far qualche prova.
                      sul fatto che la caccia era alla beccaccia na volta meno....
                      devo dirti che na volta qui era cacciata anche se meno d'oggi ma pero' chi era fermo ad aspettarla erano molto piu' d'oggi.
                      saluti a tutti

                      Commenta

                      • piggino
                        • Sep 2009
                        • 136
                        • Roma/Grosseto GR7

                        #12
                        Originariamente inviato da Il Lupo di Gubbio
                        Hai detto bene mi hai completamente frainteso. Nessuno si è eretto sopra gli altri, io ho solo fatto una foto dell'attuale situazione. Poi ognuno la pensa come vuole ci mancherebbe. L'augurio che mi sono fatto è che si possa ritornare ai vecchi tempi ma già lo so che si tratta di una pia illusione. Saluti.
                        Come non detto ....[:-clown]

                        Spero che almeno si sia capito quello che volevo dire io

                        Commenta

                        • phalacrocorax
                          ⭐⭐⭐
                          • Apr 2009
                          • 5961
                          • Veneto, Verona
                          • Indy, epagneul breton femmina

                          #13
                          Ciao Inglese, che dire, se non che condivido il tuo pensiero?
                          Io non sono un beccacciaio, e a dir la verità non ho nessuna intenzione di diventarlo.
                          Il fatto è che proprio negli anni in cui tu hai preso la licenza è cominciata la manfrina della specializzazione, che è stata propagandata come la soluzione a tutti i problemi della caccia (o forse a tutti gli attacchi degli anticaccia).
                          Il messaggio che si è cominciato allora a lanciare è stato quello che il vero cacciatore è il cacciatore specializzato, quello che si dedica ad una sola forma di caccia. Poi il concetto è stato radicalizzato e lo specialista doveva essere il cacciatore che si dedicava ad un solo selvatico.
                          Così all'inizio c'è stata una lotta tra cacciatori col cane e migratoristi, sprezzantemente definiti dai primi "bruciasiepi". Poi la lotta è diventata interna agli amanti della caccia col cane, che ha portato dei distinguo sulla base del tipo di selvaggina insidiata: il cacciatore con la C maiuscola non era quello che insidiava un povero fagiano di gabbia o una lepre venuta dall'Argentina, ma quello che si dedicava all'unico selvatico vero, la beccaccia.
                          E così, pian piano, la lente si è concentrata sulla beccaccia come unico selvatico degno di questo nome e, pertanto, degno di essere insidiato da colui che si professa un vero cacciatore.
                          E come negli anni 60 tutti si scoprivano cacciatori sparando ai passeri attorno alle siepi, negli anni 90 tutti si riscoprivano cacciatori veri inseguendo non la beccaccia, ma il mito della beccaccia.
                          La mitizzazione della beccaccia ha contribuito a farne l'oggetto del desiderio di tutti o di gran parte dei cacciatori, fino a far nascere una specializzazione esasperata aumentando la pressione venatoria su di un selvatico che prima, a parte pochi estimatori, veniva abbattuto prevalentemente in via occasionale, quando trovato nell'esercizio di altre cacce.
                          A mio avviso la sciocchezza della specializzazione propagandata negli anni 80 e 90 è stata di danno alla beccaccia perché ha aumentato la pressione venatoria conseguente al radicalizzato interesse per questa specie.
                          E la moda è stata sapientemente cavalcata e rinforzata da tutto l'indotto venatorio: dalle riviste che con articoli ad hoc vendevano di più, dagli allevamenti che sfornavano cani specialisti, dalle aziende dell'abbigliamento che pubblicizzavano capi dedicati, dalle industrie armiere che producevano armi apposite.
                          Chi si sarebbe sognato, vent'anni fa, di comprare schioppetti del 12 da due chili e mezzo con canne da pistola da salotto, per di più raggiate? O di fare largo impiego di cartucce disperdenti da 40 gr. per avere a 10 mt. una rosata di dieci metriquadri sufficientemente densa da non lasciar passare un moscerino?
                          Chi si sarebbe sognato fino a venti, trent'anni fa di sborsare fior di quattrini per fare un viaggio all'estero dedicato esclusivamente alla beccaccia?
                          Ai tempi di mio nonno, quando cani non ce n'erano o ce n'erano pochi, la beccaccia si cacciava esclusivamente alla posta mattutina o serale. Quella settimana che passavano ci si appostava nei punti buoni sperando di riuscire a tirargli una fucilata. Ma una caccia specifica tutto l'anno non la faceva quasi nessuno.
                          E non è strano che i problemi di consistenza numerica di questa specie abbiano cominciato a manifestarsi proprio quando la beccaccia è diventata roba da specialisti?
                          Io credo che, nella volontà di attribuire responsabilità ad altri per la scarsità d'incontri che si lamentano oggi, si perda di vista la realtà, e cioè che il primo nemico della beccaccia è stata la specializzazione distorta che si è propagandata nel passato ventennio, che altro non ha prodotto se non una pressione sulla specie che in precedenza, nonostante i postaroli, non ha mai avuto uguali.
                          Questo non è per dire che la beccaccia potrebbe essere cacciata alla posta, capiamoci bene. E' per dire che la beccaccia soffre dei troppi che dicono di rispettare il sacro rito della caccia col cane dedicandosi esclusivamente ad essa.
                          Questa è la mia opinione.

                          Commenta

                          • Il Lupo di Gubbio
                            ⭐⭐⭐
                            • Dec 2008
                            • 4456
                            • Gubbio
                            • Kurzhaar

                            #14
                            Originariamente inviato da phalacrocorax
                            Ciao Inglese, che dire, se non che condivido il tuo pensiero?
                            Io non sono un beccacciaio, e a dir la verità non ho nessuna intenzione di diventarlo.
                            Il fatto è che proprio negli anni in cui tu hai preso la licenza è cominciata la manfrina della specializzazione, che è stata propagandata come la soluzione a tutti i problemi della caccia (o forse a tutti gli attacchi degli anticaccia).
                            Il messaggio che si è cominciato allora a lanciare è stato quello che il vero cacciatore è il cacciatore specializzato, quello che si dedica ad una sola forma di caccia. Poi il concetto è stato radicalizzato e lo specialista doveva essere il cacciatore che si dedicava ad un solo selvatico.
                            Così all'inizio c'è stata una lotta tra cacciatori col cane e migratoristi, sprezzantemente definiti dai primi "bruciasiepi". Poi la lotta è diventata interna agli amanti della caccia col cane, che ha portato dei distinguo sulla base del tipo di selvaggina insidiata: il cacciatore con la C maiuscola non era quello che insidiava un povero fagiano di gabbia o una lepre venuta dall'Argentina, ma quello che si dedicava all'unico selvatico vero, la beccaccia.
                            E così, pian piano, la lente si è concentrata sulla beccaccia come unico selvatico degno di questo nome e, pertanto, degno di essere insidiato da colui che si professa un vero cacciatore.
                            E come negli anni 60 tutti si scoprivano cacciatori sparando ai passeri attorno alle siepi, negli anni 90 tutti si riscoprivano cacciatori veri inseguendo non la beccaccia, ma il mito della beccaccia.
                            La mitizzazione della beccaccia ha contribuito a farne l'oggetto del desiderio di tutti o di gran parte dei cacciatori, fino a far nascere una specializzazione esasperata aumentando la pressione venatoria su di un selvatico che prima, a parte pochi estimatori, veniva abbattuto prevalentemente in via occasionale, quando trovato nell'esercizio di altre cacce.
                            A mio avviso la sciocchezza della specializzazione propagandata negli anni 80 e 90 è stata di danno alla beccaccia perché ha aumentato la pressione venatoria conseguente al radicalizzato interesse per questa specie.
                            E la moda è stata sapientemente cavalcata e rinforzata da tutto l'indotto venatorio: dalle riviste che con articoli ad hoc vendevano di più, dagli allevamenti che sfornavano cani specialisti, dalle aziende dell'abbigliamento che pubblicizzavano capi dedicati, dalle industrie armiere che producevano armi apposite.
                            Chi si sarebbe sognato, vent'anni fa, di comprare schioppetti del 12 da due chili e mezzo con canne da pistola da salotto, per di più raggiate? O di fare largo impiego di cartucce disperdenti da 40 gr. per avere a 10 mt. una rosata di dieci metriquadri sufficientemente densa da non lasciar passare un moscerino?
                            Chi si sarebbe sognato fino a venti, trent'anni fa di sborsare fior di quattrini per fare un viaggio all'estero dedicato esclusivamente alla beccaccia?
                            Ai tempi di mio nonno, quando cani non ce n'erano o ce n'erano pochi, la beccaccia si cacciava esclusivamente alla posta mattutina o serale. Quella settimana che passavano ci si appostava nei punti buoni sperando di riuscire a tirargli una fucilata. Ma una caccia specifica tutto l'anno non la faceva quasi nessuno.
                            E non è strano che i problemi di consistenza numerica di questa specie abbiano cominciato a manifestarsi proprio quando la beccaccia è diventata roba da specialisti?
                            Io credo che, nella volontà di attribuire responsabilità ad altri per la scarsità d'incontri che si lamentano oggi, si perda di vista la realtà, e cioè che il primo nemico della beccaccia è stata la specializzazione distorta che si è propagandata nel passato ventennio, che altro non ha prodotto se non una pressione sulla specie che in precedenza, nonostante i postaroli, non ha mai avuto uguali.
                            Questo non è per dire che la beccaccia potrebbe essere cacciata alla posta, capiamoci bene. E' per dire che la beccaccia soffre dei troppi che dicono di rispettare il sacro rito della caccia col cane dedicandosi esclusivamente ad essa.
                            Questa è la mia opinione.
                            [vinci][vinci][vinci] Stavo rispondendo a Piggino, e come è successo già altre volte mi hai con le tue parole anticipato. Hai centrato in pieno il problema.
                            Homo homini lupus.

                            Claudio.

                            Commenta

                            • phalacrocorax
                              ⭐⭐⭐
                              • Apr 2009
                              • 5961
                              • Veneto, Verona
                              • Indy, epagneul breton femmina

                              #15
                              Originariamente inviato da Il Lupo di Gubbio
                              [vinci][vinci][vinci] Stavo rispondendo a Piggino, e come è successo già altre volte mi hai con le tue parole anticipato. Hai centrato in pieno il problema.

                              Grazie...sai com'è, ho scritto di stoccata...[:D]

                              Commenta

                              Argomenti correlati

                              Comprimi

                              Attendere..