DIREZIONE NAZIONALE
Comunicato stampa del 4 settembre 2007
Ciarafoni: “Definire in tempi brevi le norme operative senza demagogia”
“Ordinanza incendi: giusto promuovere la concertazione”
“Ci sembra giusta, ragionevole ed equilibrata la decisione assunta dalla Conferenza Stato Regioni di affidare ad un successivo confronto tra i Ministeri delle Politiche agricole e dell’Ambiente, dopo aver consultato le associazioni venatorie e le istituzioni territoriali, la definizione di una ordinanza per rendere operativo il divieto dei caccia nelle zone colpite dagli incendi come peraltro prevede già la legge nazionale”. Marco Ciarafoni, presidente del Consiglio nazionale Arci Caccia commenta con soddisfazione l’esito dell’incontro odierno.
“Scegliendo il metodo della concertazione si afferma il principio della democrazia partecipativa e consapevole rispetto alle decisioni unilaterali che prima della riunione erano state demagogicamente avanzate e sostenute da una visione comunicativa propagandistica che non dovrebbe appartenere coloro che sono chiamati a governare il nostro Paese e che nel passato, su altre problematiche, hanno creato solo impotenza e incertezze”.
“Chiediamo pertanto – continua Marco Ciarafoni – la convocazione urgente dei tavoli di concertazione in modo tale da garantire certezza di diritto ai cacciatori in vista dell’apertura generale dell’attività venatoria; ci auguriamo che su quei tavoli non vengano riesumate proposte estensive di chiusura della caccia o posticipo dell’apertura che non hanno nessun significato tecnico scientifico come peraltro affermato da Linda Lanzillotta. Lo stesso ministro al temine della Conferenza da lei convocata ha infatti tenuto a precisare che la caccia non accentua l’emergenza incendi e che i cacciatori sono interessati alla tutela del territorio”.
“Sono parole significative e di gratitudine che giriamo alle centinaia di volontari della nostra associazione, a cominciare dalle guardie venatorie e dai gruppi di protezione civile che in questi mesi hanno dato il loro prezioso contributo per la prevenzione, l’avvistamento e lo spegnimento degli incendi. I nemici dell’ambiente e della fauna non sono i cacciatori – conclude Marco Ciarafoni - e la speranza è che pure il ministro dell’Ambiente finalmente se ne accorga”.
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