Amarcord...

Comprimi

Riguardo all'autore

Comprimi

l'inglese Scopri di più su l'inglese
X
 
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi
  • l'inglese
    Moderatore Setter & Pointer
    • Mar 2008
    • 4241
    • Arzignano, Vicenza

    #1

    Amarcord...

    Ho visto una bella immagine, di un mazzo variopinto di uccelli, ad opera del grande Roberto Lemmi. Noto ed abile pittore che tante volte rese uniche le copertine di Diana degli anni 50-60. Quel mazzo mi ha fatto tornare in mente le mie prime giornate di Caccia agli uccelletti...
    Dalla varietà delle prede e dal numero esiguo per specie, mi vien da pensare che questo carniere sia il frutto delle fatiche di un Bruciasiepi, ovvero di chi cacciava alla scaccia tutto quello che partiva, senza l' ausilio del cane! Questo era considerato poco nobile ed ancor meno elegante, dai Cacciatori con il Cane da Ferma, non tanto per un fattore ambientale per gli uccellini che cadevano, ma proprio per un discorso di ceto sociale, un tempo avere uno, o piu' Cani era segno di una certa agiatezza economica, speriamo che questo non torni... Ho fatto questa Caccia nei miei primissimi anni di Licenza, riconosco senza metodo, ne un proficuo sistema che, come in tutte le Cacce, anche in questa disciplina occorre. Ad esempio su come prendere una siepe, od un gerbido, dove vi erano impasturati degli uccelli, da che parte, a che ora, dove si puo' spingere gli uccelli e dove allargarsi dal folto per poter sparare meglio... Sempre con il confronto si puo' vedere i propri limiti, come capire il motivo dei successi di altri. Avevo degli amici, parenti di chi poi sarebbe divenuta mia moglie, ma che, al tempo, non conoscevo. Loro erano particolarmente accaniti quando scendevano armati nei campi, conoscevano benissimo ogni siepe, pianta, arbusto e macchia dove poteva celarsi un Tordo, un Merlo, o altro... Veniva fatto un vero e proprio piano di battaglia, dove io partivo da una parte, con un compagno aldilà della siepe, altri da altre direzioni, ma con un preciso tragitto e dove e come incontrarsi per stringere i malcapitati volatili tra di noi... Davvero ogni tanto un bel Fagiano decideva di partire davanti a noi, od un' Anatra, un Beccaccino, o, molto piu' raramente, una Lepre! Che immensa soddisfazione, che gioia stringere tra le mani quella gloriosa preda, cosi' grossa! Prede che solitamente andavano prese grazie all' aiuto dei cani e non al nostro gran camminare di buon passo ed alle nostre presunte astuzie di Cacciatore. Ecco, con questi amici si partiva alle prime luci dell' alba e si camminava fino alle 14, ma con un passo veloce, in modo da poter ispezionare piu' posti possibili... Grandi sparatori, molto veloci , come imbracciavano, Tum e l' uccello cadeva. Non sempre consentito... Dato che molti, se non tutti i variopinti volatili di questo quadro, vennero protetti gia' nel 1978 ed io mi riferisco ad un lustro esatto dopo . Alle 14 circa i 18 anni, la maratona fatta, ed il fatto che non avevamo messo in bocca nulla fino ad ora, ci faceva venire una fame tremenda, tenuta a freno dalla gran voglia di sparare e di, se non vincere, stare un po' al passo con quei grandi colpitori! Nella loro vecchia fattoria ci attendeva una grossa pignatta in terracotta che da ore pipava sopra ala stufa. Mi venne detto solo alla fine del pranzo come era composto il Menù, quando la vecchia pentola era vuota, anche di quelle strane, ma gustose chiazze oleose nere, che, dopo le carni, gustosissime, asciugammo con la polenta appena fatta... Un paio di Cornacchie giovani, alcuni Piccioni Torraioli, un Fagiano ed un Falco, ma che doveva per forza avere le zampe gialle, dato che mi venne insegnato che solo quelli erano grassi e buoni! Da allora, nei vari libri, osservai quali fossero i Falchi con le zampe gialle, praticamente tutti! Come, secondo una ricetta Abruzzese per la Volpe, quella buona da mangiare, detta " Porcina" , ovvero quella che alla fine della coda ha una parte bianca, ovvero tutte! Poi magari era solo qualche capo del loro pollame nella pentola e certe fiabe servono solo a tenere cari dei ricordi di quasi 40 anni fa'......

    Sono passati solo 40 anni da quel mio primo giorno di Licenza... Non pensiamo al fatto che quei campi e quelle siepi ora sono state conquistate da palazzi e strade... In una siepe, i miei amici avevano scavato un capanno tra i rovi, lavorando per ore ed ore con la cesoia, non si vedeva nulla da fuori e con il chioccolo si attirava Merli e quant' altro nei rami vicini e con la doppiettina Falco calibro 8 si sparava agli ignari uccelletti che capitavano. Nelle due piccole canne, due cartuccine caricate appositamente, nella prima canna una misura scarsa di polvere e di pallini, per i tiri a pochi metri, mentre, nella seconda, quasi doppia carica di polvere! Un giorno mi cimentai anche io in tale Caccia! Dopo una buona mezz' ora che chioccolavo, grazie ad un richiamo fatto come una specie di imbuto in ottone, sento alle mie spalle: Attento che ora tiro un sasso! Due Bruciasiepi, come ero io, erano ai lati della siepe e, sentendo un Merlo che chiamava, si erano avvicinati in silenzio ed erano pronti a sparare! Quel capanno non era affatto visibile... Io, con voce lenta: Ragazzi state fermi che ci sono io qui! Un altro giorno, grazie a dei "Ciuppi" , ovvero dei richiami che imitavano lo Zirlo del Tordo Bottaccio girando una vite inserita in un cilindro di noce, due Tordi da Uva si erano calati in quella campagna, che confinava con il paese. Eravamo 6, 7, giovani armati, anche se solo due, con Licenza di Caccia e maggiorenni... Iniziò una corsa campestre per inseguire i poveri Tordi, che, affatto ingenui, volavano via prima che la comitiva arrivasse a tiro. Era un pò che ci provavamo, quando un uccellino, ad un metro da terra, saltava di ramo in ramo, attirando la mia attenzione. Sparai un colpo e subito delle grida! Uno del gruppo, contando di colpire al volo i Tordi che continuavano a volare da un lato all' altro del contado, si era nascosto tra le frasche e la mia fucilata lo aveva colto! Terribile per me, ma solo un pallino si impiantò e proprio appena sopra al setto nasale in mezzo agli occhi... Non scorderò mai più quell'incidente, che solo per una fortuitissima fatalità non ebbe conseguenze serie!!! Si era poco più che ragazzi e non si badava tanto a regolamenti ed a leggi, la campagna, a differenza d'ora, non aveva occhi cattivi di spie di telefonini pronti a riprenderti in fallo! Tanti uccelli di ogni specie si vedevano nei campi, con noi, pronti a sparare, ma si doveva essere molto veloci nel farlo se si voleva cogliere qualche preda... I miei amici, di cui uno senza Licenza, lo erano davvero tanto... Ginetto stava ammirando la mia doppietta Bernardelli San Uberto nuova, quando una povera Merla fuggì via tra le fila di un vigneto. Mettere una cartuccia nella doppietta, chiuderla, inginocchiarsi a terra e sparare quel solo colpo, fù un secondo! La Merla cadde... Il tempo di mettere il fucile alla spalla, ma anche prima ed il colpo partiva, quasi sempre ne bastava uno! Ecco chi mi iniziò a Caccia, loro vedevano dove andavano le rosate e mi dicevano se ero sotto, sopra, dietro, o troppo avanti... Io non sono mai riuscito a vedere dove finiva il piombo dei mie colpi! Per cacciare Merli, Tordi e quant' altro che trovava riparo nelle tante siepi di allora, ora sparite, avevano un piano preciso d' attacco. studiato in tanti anni di pratica e di conoscenza delle abitudini di questi volatili. Un Merlo, vecchia conoscenza che tante volte ci aveva beffato, si era celato nella chioma di un albero lungo una riga di vigne. Come due Giaguari ci avvicinammo alla ambita preda e, sempre con gli occhi sulle verdi fronde, arrivammo sul posto: Il Merlo non poteva avere scampo! Con il fucile pronto in una mano e strattonando l' albero con l' altra, non partì nulla! Riprovammo più volte, ma niente... Mestamente partimmo per altri lidi, convinti che il Merlo, fosse in qualche modo volato via basso , senza che lo avessimo scorto, ma, quando fummo a cento metri dalla pianta, il Merlo, verseggiando, volò via... Ci aveva fregato anche stavolta.... Dopo qualche anno e tanti mazzi di uccelli, un po' troppo variopinti, i miei amici vennero beccati e pagarono a caro prezzo il loro eccedere, io, già l' anno successivo, venni folgorato dal lavoro di due Setter Inglesi del mio caro amico Bepi ed abbandonai la carriera del Bruciasiepi, appena in tempo, per seguire la coda della mia prima Setter, Dora! Smisero di cacciare, la multa, le rogne ed il calo degli uccelli, permessi e non, stroncarono la loro passione...
    File allegati
    Ultima modifica l'inglese; 04-05-22, 11:59.
    Roberto

    Con affetto e simpatia [:-golf]

    un saluto

    l' inglese
  • fabryboc
    Moderatore Setter & Pointer
    • Dec 2009
    • 7999
    • piemonte
    • setter inglese e griffone Korthals

    #2
    Ecco quello che fa di un raffinato ed esigente cinofilo una persona aperta e tollerante verso tutti i tipi di caccia e di cacciatori, e non uno spocchioso e altezzoso "specialista", che spara ad una sola specie, e vorrebbe farlo solo lui, guardando gli altri dall'alto in basso.....

    Bravo, bel brano e bei contenuti...e, per inciso...la mia storia venatoria è molto simile, fino a quando decisi che la mia vita venatoria doveva prendere altre strade, e fino a quando mi fu possibile tenere un cane. E alcune mie azioni giovanili, a pensarci adesso...mi fanno venire la pelle d'oca...ma quel senso di libertà e immortalità, è ormai un ricordo sbiadito [:D][:D][:D]
    Mala tempora currunt

    Commenta

    • Er Mericano
      ⭐⭐⭐
      • Feb 2022
      • 2024
      • Alabama
      • Labrador

      #3
      Io, alla mia eta', vivo di "amarcord" mio e anche degli altri, specialmente se espresso cosi' bene come ha fatto Roberto, "L'Inglese." Presi la mia prima licenza a sedici anni, nel 1964, ma di siepi ne avevo bruciate tante anche molto prima della licenza, col mio tronchino cal. 24. Bruciasepi, Pezzettaro, Pistamentuccia--questi erano gli epiteti derogatori rivolti a gente come me e Papa' che per forza di cose non potevano o volevano ospitare un cane nel loro appartamento. I mazzi colorati di uccellesimi li ho fatti anch'io: lodole, pispole, fringuelli, ballerine, verdoni, cardellini, cincie, pettirossi, culbianchi, sterpazzole, fanelli, frosoni--tutto cio' che volava era preda. E naturalmente tordi e merli, storni, qualche beccaccino, qualche torraiolo, le tortore all'apertura... Tutto senza cane. Il cane venne, anni dopo, negli anni '70 inoltrati, prima di emigrare. Ma uccellinaio accanito, io usavo la mia pointerina quasi sempre (digrignate pure i denti e fate smorfie di disgusto, ve lo permetto) per trovare gli uccelletti abbattuti, e soltanto raramente a beccacce ed altra selvaggina che certi considerano e consideravano a quei tempi "nobile," mentre io sono convinto che tutta la selvaggina e' nobile, mentre a volte il modo di cacciarla puo' essere ignobile (fonofil, trappole, lacci, ecc.). Non potevo piu' (problemi economici seri) permettermi di andare lontano da casa per cacciare selvaggina "nobile." Percio' cacciavo quasi sempre da un capannolo di frasche a quindici minuti di cammino da casa, tra Frascati e Grottaferrata. E cacciavo uccelletti con la mia pointerina seduta o accucciata al mio fianco pronta a trovarli quando cadevano nel folto. Non li riportava, li trovava soltanto, e se capiva che non potevo raggiungerla sul corpicino inerte, soltanto allora me lo riportava, ma mai che me lo depositasse in mano. Lo portava al pulito, ci si sedeva accanto, e mi guardava come per dirmi: "Ecco, da qui te lo puoi raccogliere da te!"

      Ogni tanto un invito in riserva, ed i cani degli altri. La pointerina la lasciavo a casa perche' non interferisse con cani esperti. Ad anatre a Fogliano, in botte, invitato da un amico socio della riserva, il cane non serviva. Il barcaiolo raccoglieva le prede.

      Poi emigrazione. California. Caccia a folaghe ed anatre dalla barca a noleggio nel delta del Sacramento River. Niente cane. Remata e guadino per raccogliere le prede.

      Poi Montana. Tante di quelle starne, non imbirbite perche' nessuno le cacciava. Girovagando fra le stoppie di grano rimediavo quasi sempre un limite di carniere di sei capi, dopo averli levati--senza cane. Anche qualche fagiano, tante lepri e minillepri. Sempre senza cane. Poi un cane lo presi ed avevo quasi finito di addestrarlo quando fu investito da una motoslitta. Dovetti farlo sopprimere.

      Poi Alaska, Kodiak. Anatre senza cane. Le raccoglievo con stivaloni a scafandro, o se l'acqua era troppo profonda usavo una canna da pesca telescopica con mulinello. Alla fine della lenza legavo un grosso e pesante galleggiante, ad al di sopra di questo, lungo i primi 40 cm di lenza, diversi ancorotti affilati bene. Lanciavo oltre l'anatra abbattuta, dirigevo galleggiante ed ami verso di essa, e gli ancorotti si impigliavano nelle ali, o nelle zampe, o nelle penne, ed io recuperavo la preda. Cosi' per diversi anni. Ma poi un amico mi regalo' una cucciola di Labrador Retriever color cioccolato, ed il mio mondo cambio'. La addestrai quanto meglio potessi, ma in realta' lei addestro' me a fidarmi del suo istinto e del suo naso implacabile. Divenimmo compagni di caccia inseparabili, ad anatre e beccaccini. Mi stupi' sempre con la sua abilita', il suo coraggio, la sua abnegazione. In dodici anni perse soltanto due capi, uno ancora da cucciolona, e l'altro caduto a distanza eccessiva efuori vista dopo aver incassato la fucilata. Non mi ci volle molto prima che incominciassi a godere il lavoro del cane quasi piu' del resto. Piu' di una volta mi fece sentire stupido quando insistevo che cercasse in un punto dove avevo visto cadere un beccaccino, e lei si rifiutava di cercare li' ma si allontanava... per trovarlo dove aveva pedinato dopo essere caduto.

      Scout era ormai vecchia, tredicenne, quando arrivammo in Alabama. Niente anatre, qui, ma tortore. Poveretta, odiava il caldo e le piume delle tortore che le si attaccavano sul palato, sulle labbra, sulla lingua. Ma me le riportava uguamente. Mori' tre anni dopo, di cancro e di vecchiaia, e con lei se ne e' andata una gran parte del mio cuore. Ma i ricordi sono cosi' belli che a volte me li rivedo come un film gia' visto decine di volte e sempre bello ed avvincente come la prima volta.
      Cacciare con un cane non e' piu' nobile o piu' raffinato, o piu' etico di essere un uccellinaio senza cane dove e' ancora permesso cacciare uccelletti piu' o meno variopinti. Ma la dimensione che aggiunge alla caccia, lo confesso, la rende non solo piu' proficua (prima di Scout mi dovevo limitare a sparare ad un solo capo alla volta per non perdere quello caduto prima per badare al secondo), ma piu' appassionante. Il lavoro del cane, la soddisfazione di una ferma statuaria o di un riporto perfetto sono il cacio sui maccheroni, la panna sul maritozzo, la ciliegina sulla torta.
      Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

      Commenta

      • walge
        ⭐⭐
        • Dec 2008
        • 623
        • roma
        • setter inglese

        #4
        x Er Mericano


        Secondo me tu sei un cercatore d'oro!


        :)




        Walter

        Commenta

        • Er Mericano
          ⭐⭐⭐
          • Feb 2022
          • 2024
          • Alabama
          • Labrador

          #5
          Originariamente inviato da walge
          x Er Mericano


          Secondo me tu sei un cercatore d'oro!


          :)




          Walter
          Si', ma ancora non l'ho trovato...
          Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

          Commenta

          • Cristian
            ⭐⭐⭐
            • Feb 2012
            • 4739
            • Lombardia
            • Setter Inglesi

            #6
            Bruciasiepi [:D][:D][:D][:D]
            Nel mio dialetto..brusasces[:D][:D][:D][:D]
            Pensavo fosse un termine in uso solo a livello locale...
            Le mie prime esperienze venatorie furono le domeniche pomeriggio al seguito di mio papà e i suoi amici che si dilettavano a fare i bruciasiepi [:D]
            Il mio compito era fare il battitore ma sopratutto recuperare gli uccellini...il problema era che spesso erano ancora vivi e ogni volta nasceva una disputa con mio papà perché io non volevo ucciderli Drool]
            Ricordo bene che, in quei tempi, i tordi con la polenta era molto più buoni che ora [:D]d’altra parte non c’è più la polenta di una volta [;)]
            Dio salvi la Regina.
            Smell the flowers while you can.

            Commenta

            • pointer56
              ⭐⭐⭐
              • Sep 2013
              • 5185
              • Pordenone
              • pointer femmina Aura - bassotto tedesco a pelo duro femmina Frida

              #7
              Ad allodole in capanno con la civetta e qualche giretto "al salto", che magari ci scappava di tirare la lepre (ma svelto, di stoccata, col pallino del 10!): questa la mia prima caccia, con papà, dagli 11-12 anni in poi. Ero un ragazzino fortunato: primi tiri (a 6 anni...) con il monocanna 32 del nonno, poi una Zanoletti 28, che come nuova sta ancora in rastrelliera, poi un Franchi Falconet 20, licenza a 16 anni e infine il 12. Grazie, Papà.

              Commenta

              • l'inglese
                Moderatore Setter & Pointer
                • Mar 2008
                • 4241
                • Arzignano, Vicenza

                #8
                Originariamente inviato da Bayliss
                Bruciasiepi [:D][:D][:D][:D]
                Nel mio dialetto..brusasces[:D][:D][:D][:D]
                Pensavo fosse un termine in uso solo a livello locale...
                Le mie prime esperienze venatorie furono le domeniche pomeriggio al seguito di mio papà e i suoi amici che si dilettavano a fare i bruciasiepi [:D]
                Il mio compito era fare il battitore ma sopratutto recuperare gli uccellini...il problema era che spesso erano ancora vivi e ogni volta nasceva una disputa con mio papà perché io non volevo ucciderli Drool]
                Ricordo bene che, in quei tempi, i tordi con la polenta era molto più buoni che ora [:D]d’altra parte non c’è più la polenta di una volta [;)]
                Tra i miei tanti vizi ho anche quello del Bibliofilo di tutto ciò che riguarda Caccia, Cani, Ornitologia e Natura. Tra i miei tanti libri antichi di Caccia, si legge spesso questo termine, che non era proprio lusinghiero.... Ma le Cacce sono belle tutte, tutte ti danno la sensazione di Libertà, ovvero quella di evadere da ciò che ci imprigiona...[brindisi]
                Roberto

                Con affetto e simpatia [:-golf]

                un saluto

                l' inglese

                Commenta

                • matteo1966
                  ⭐⭐⭐
                  • Apr 2010
                  • 2034
                  • Liguria
                  • setter inglese segugio bavarese da montagna (Bayerischer Gebirgsschweisshund )

                  #9
                  Bravissimo l'inglese, descritto in maniera entusiasmante l'inizio della carriera venatoria di alcuni di noi fortunati.
                  Er Mericano, che te lo dico a fa? Quando non ci metti dentro la politica sei fantastico :))))
                  La mia presentazione https://www.ilbraccoitaliano.net/for...giorno-a-tutti

                  Commenta

                  • Max54
                    ⭐⭐⭐
                    • Oct 2020
                    • 1682
                    • sora
                    • Spinone Italiano

                    #10
                    Nato cacciatore in quello che restava delle paludi pontine, da me quelli che voi chiamate bruciasiepi erano chiamati ,in modo dispregiativo , pistamentuccia ma era un ambiente in cui si valutava e pesava ogni colpo sparato.

                    Commenta

                    • Seagate
                      ⭐⭐⭐
                      • Feb 2018
                      • 1305
                      • La Spezia

                      #11
                      Ci chiediamo perché oggi i giovani non si appassionano alla caccia...li hanno messi in gabbia...altro che libertà...li arrestano da piccoli se ci provano...

                      Commenta

                      • Er Mericano
                        ⭐⭐⭐
                        • Feb 2022
                        • 2024
                        • Alabama
                        • Labrador

                        #12
                        Originariamente inviato da Seagate
                        Ci chiediamo perché oggi i giovani non si appassionano alla caccia...li hanno messi in gabbia...altro che libertà...li arrestano da piccoli se ci provano...
                        E la prima licenza si poteva ottenere a 16 anni, col permesso paterno.

                        ---------- Messaggio inserito alle 09:08 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 08:12 AM ----------

                        Originariamente inviato da matteo1966
                        Bravissimo l'inglese, descritto in maniera entusiasmante l'inizio della carriera venatoria di alcuni di noi fortunati.
                        Er Mericano, che te lo dico a fa? Quando non ci metti dentro la politica sei fantastico :))))
                        La politica ce l'ho nel sangue. Ero "coinvolto" attivamente nella politica quando ero in Italia. Qui negli U.S. ho fatto il lobbyist (volontario, non pagato) per la NRA e per il diritto alle armi, sono stato chairman del Republican Party di Kodiak, attivista del Right to Life, attivista di tante altre cause (alcune perse, altre vinte), ho partecipato a dibattiti vari al Borough di Kodiak, e a teleconferenze con la legislatura dell'Alaska per ottenere il PdA per pistola nascosta per tutti i cittadini dell'Alaska senza che ne dovessero dimostrare un bisogno particolare--come se il bisogno di difendersi appartenesse soltanto ai ricchi e potenti, agli attori famosi, ai politicanti! Ho bombardato il giornale locale di Kodiak con lettere al direttore (sempre politiche). Sono stato tre volte presidente della Kodiak Island Sportsmen's Association, proprietaria di due poligoni, promotrice di attivita' agonistiche oplofile e attivissima nella protezione di caccia ed armi e nell'istruzione di giovani e non giovani nell'uso giusto e sicuro di armi da fuoco. Ho fatto salti mortali per convincere la scuola dove lavoravo ad istituire un Rifle Team (a.c.) ed a permettergli di allenarsi nella caffetteria della scuola dopo le ore scolastiche, team del quale io ero istruttore certificato dalla NRA. Ho speso Dio solo sa (e che mia moglie mai lo sappia) quanti dollari per aiutare candidati di elezioni a tutti i livelli, per aiutare la NRA e tre o quattro altre organizzazioni pro-armi e pro-caccia. Ho iniziato petizioni, e ho firmato petizioni iniziate da altri e li ho aiutati a raccogliere firme. Ho combattuto (e vinto, insieme ad altri) una feroce guerra contro la Citta' di Kodiak quando voleva annettere territori circostanti (che poi sarebbero stati off-limits a caccia e tiro a segno informale, "barattoling," ed altre attivita' oplofile). Mi sono fatto moltssimi nemici, anche potenti (un senatore Democrat sconfitto anche grazie a me mi aveva promesso velatamente che mi avrebbe fatto licenziare--illuso!). E ti pare che un pazzo testardo e rivoluzionario come me si farebbe imbavagliare su qualsiasi forum italiano, americano, o della Marpionia Nord-Meridionale? Io dico quello che voglio. Se vado oltre il consentito, che ci pensino i moderatori a dirmelo esplicitamente. Ma le mie opinioni, anche quelle sballate (di queste ne abbiamo tutti) le continuero' ad esprimere in maniera educata. E quelli ai quali non piacciono hanno altrettanto diritto o di non leggermi affatto, o di controbatterle, senza pero' ricorrere a meschini attacchi ad hominem come certi hanno fatto e--ne sono sicuro--continueranno a farlo, perche' non hanno la capacita' di controbattere idee, ma solo quella di insultare. Questi ultimi pero' li perdono, perche' la mia religione mi chiede di essere tollerante dei poveri di spirito.

                        Ciao, e grazie del complimento, anche se non meritato. In fondo io attingo soltanto da ricordi di cose avvenute e purtroppo perdute nella notte nebbiosa dei tempi. Nulla di creato o immaginato (marchio del vero scrittore), ma soltanto messe nero su bianco perche' non spariscano con me, e donino ai piu' giovani vignette di un tempo purtroppo passato, con la sua liberta' ed innocenza che il mondo di oggi ha soffocato.
                        Chi se fa' pecora, la lupa arabbiata se lo magna!

                        Commenta

                        • matteo1966
                          ⭐⭐⭐
                          • Apr 2010
                          • 2034
                          • Liguria
                          • setter inglese segugio bavarese da montagna (Bayerischer Gebirgsschweisshund )

                          #13
                          Idee sacrosante.
                          Semplicemente, in un forum di caccia, non mi interessa leggerle.
                          Buona giornata, matteo
                          La mia presentazione https://www.ilbraccoitaliano.net/for...giorno-a-tutti

                          Commenta

                          • Skeetshooter
                            ⭐⭐
                            • Jul 2019
                            • 309
                            • Conversano
                            • Setter Eba

                            #14
                            Davvero un racconto interessante, toccante e ricco di umanità e di passione.
                            Grazie per questa condivisione.
                            “Non si mente mai così tanto come prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia.”

                            Commenta

                            Argomenti correlati

                            Comprimi

                            Attendere..