Dalle Valli del Mezzano, alle terre di Umago-Varazdin-Cakovec SPLENDIDO ITINERARIO.

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aurelio
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    #1

    Dalle Valli del Mezzano, alle terre di Umago-Varazdin-Cakovec SPLENDIDO ITINERARIO.

    Scrissi l'articolo: "Prove invernali ad Umago Ju" su (Diana n° 5 del 1982).Perchè ritengo giusto, di chi ha la fortuna di vivere in prima persona, certi momenti magici di cinofilia-venatoria, li esterni con immediatezza a chi per vari motivi non era presente. La cattiva informazione del "sentito dire", crea infatti sovente malumori e confusione e dati i numerosi consensi ricevuti, ritengo forse di aver contribuito
    ad ovviare, in piccola parte, a questo vuoto informativo e desidero, per quanto possibile di proseguire su questa linea.
    Il giorno 14 marzo 1982, partecipo con il mio Griffone Korthal, all'esposizione di Torino, ottengo il 1° Ecc. C.A.C.; ho soltanto il tempo di complimentarmi con i coniugi Falletti per la perfetta organizzazione, nella cornice del capolavoro di architettura moderna che è il "palazzo del lavoro", sede della manifestazione, poi saluto alcuni amici e, alle ore 13 consumo un frugale pasto, quindi con Lino Kodela che a sua volta ha appena terminato di giudicare i pointers. Saliamo sulla mia macchina per arrivare sui terreni di Umago Ju. in ora decente. Arriviamo alle ore 23,30, si cena e poi subito a letto, per recuperare le forze.
    Lunedì 15, in mattinata, ottenuto il permesso di Kodela e Juriscevic, vado a farmi un turno con il cane, ho appena sganciato quando sento la voce alterrata della guardia Emilio Pozzecco, che mi domanda cosa sto facendo...mi viene il sospetto che gli amici burloni mi abbiano dato il permesso per poi mandarmi la guardia alle calcagna...poi il buon Emilio mi riconosce, ci abbracciamo e ci salutiamo calorosamente; sganciamo i nostri cani, io osservo il suo setter inglese, niente male, proprio niente male, nel breve turno di 10 minuti, 5 coppie di starne vengono fermate dal suo setter e 4 dal mio griffone. Ci facciamo i complimenti, e tesso le lodi del suo setter inglese, Emilio mi dice:"Non dire niente del mio cane a quei due marpioni"...
    Alle ore 14,00, mangiamo qualcosa e poi si mette alla guida della mia macchina Lino Kodela, io ed Erminio ci spaparanziamo e riposiamo, osserviamo il paesaggio che velocemente sfila davanti a nostri occhi: lasciamo l'Istria con il suo limpido mare che la forte bora increspa in riccioli di bianca spuma e sospinge le nubi nelle strette insenature
    rocciose. Si entra in Slovenia da Portoroz sino Senozece dove si prende l'autostrada: 68 Km. di altopiano con immense pianure immensi verdi boschi di pino.
    Vicino a Postumia, celebre per le sue grotte, osserviamo il Monte Nanos incappucciato di neve. Si giunge a Lubiana, ricca di storia, la attraversiamo ammirando i suoi monumenti ed arriviamo velocemente a Grosuplye da cui ci inseriamo sulla superstrada lunga 125 Km. , che ci porta in Croazia, dove raggiungiamo la splendida Zagabria e di lì
    verso Varazdin, osservo molte piccole case ordinate con i loro giardini, sui comignoli delle piccole villette, le cicogne hanno costruito il loro nido: tutti gli anni, gli abitanti le attendono e si rinnova il rito dell'emigrazione.
    Finalmente arriviamo alla meta: L'Hotel Turist di Varazdin, dove saremo ospitati per il periodo delle prove, queste ultime sono state organizzate dalla società venatoria "Medimurie" Sezione "Trcka Varazdin, l'ente cinofilo della Croazia Zagreb" Il programma consegnatoci, prevede l'inaugurazione all'Hotel Park di Cakovec alle oere 19.
    La troviamo tutti i concorrenti vecchi e nuovi, i saluti si sprecano. Dopo il discorso inaugurale dei Presidenti di tutte le Società organizzatrici, si passa al rinfresco a base di grappa e salatini, tanto basta a metterci tutti di buonumore e euforici. Vengono quindi sorteggiati i turni, i terreni gli accompagnatori e le giurie.
    Il giorno 16.3.1982, iniziano le prove e, per tutta la settimana si sente parlare di lunghe classsifiche e di alte qualifiche.
    I Giudici che si alternano da un terreno all'altro sono: G, Radice, D. Attimonelli, A. Garelli, L. Kodela, E. Juriscevic, G. Gregorini, E. Vecchi, L. Horvat.
    Tre particolari, mi sono rimasti impressi: in una prova, nella quale giudicavo le razze continentali, con 37 cani iscriti, per una mia personale statistica, ebbi occasione di contare 31 coppie di starne, 2 fagiani, 19 lepri e 11 caprioli. L'altro particolare, anche questo piacevolissimo, alla fine della prova mista inglesi, quando E. Vecchi, G. Gregorini ed io ci appartammo per ripassare le note sul carnet, ci trovammo con 26 soggetti classificati su 84 iscritti, di cui 12 Ecc. 10 M.B. e 4 C.Q.N.
    Sembrerà strano, ma se avessimo avuto a disposizione sei cartellini di C.a.c. che di C.a.c.i.t., oggi sarebbero con onore stati consegnati tutti e senza ombra di dubbio con pieno merito. Il 3° particolare, fu visto la gioia del nostro Presidente Avv. Giovanni Radice, quando relazionando la seconda batteria della mista inglesi, composta 39 cani, in classifica vi era un Cacit e una riserva di Cacit, 7 Ecc. e 5 M.B.. Con comosse parole si rivolse ai Presidenti delle Società organizzatrici dicendo loro:"Noi tutti vi ringraziamo per averci accolti così cordialmente e per averci dato l'opportunità di conoscere questi terreni e questa selvaggina. A nome di tutti i proffessionisti italiani vi dico che questi terreni e questo selvatico, sono i più idonei che noi tutti abbiamo mai trovato.
    Il Presidente Petric, Jgnac,Hajdiniak,Stjepan,calorosamente ci ringraziano e dichiarono:"Saremo sempre a disposizione di questa cinofilia d'elite che fino a ieri ci era sconosciuta, ma che ci ha subito conquistati. A lei Avv. Giovanni Radice che è il Presidente dell'Enci Italiano, diciamo: venga presto a trovarci sarà nostro gradito ospite, se lei è d'accordo, organizzeremo altre prove ed allenamenti per i cani italiani, a voi Giudici altamente validi e capaci, che con la vostra abnegazione, avete giudicato tantissimi cani, senza mai avere un commento sfavorevole, diciamo lasciate che insieme a voi noi possiamo abinare dei nostri giovani e che questi imparino presto il non facile mestiere.
    A voi grandi proffesionisti, diciamo grazie per la vostra massiccia adesione alle nostre prove. Il lungo caloroso applauso che ne seguì ci commosse tutti, consci che qualcosa di nuovo, di bello era scaturito, quel dialogo tra persone schiette e capaci che andrà tutto a vantaggio della cinofilia Internazionale.
    Chi a condotto i cani, chi era presente e chi ha giudicato,
    potrà dire un giorno io c'ero quando i cani italiani, (ieri hanno corso per la prima volta ad Umago nelle prove invernali,) (io c'ero quando oggi i cani italiani hanno corso per la prima volta sui terreni di Varazdin,) sui terreni della società Trcka, splendido palcoscenico dove i nostri soggetti
    si sono cimentati con quel capolavoro della natura che si chiama appunto Trcka e che noi chiamiamo starna. Alla persona italiana che tanto ha fatto per tutto questo e che vuol restare nell'anonimato, noi tutti diciamo un sentito GRAZIE! (Testo di Aurelio Garelli.)


    Classifiche e qualifiche.

    20/3. Continentai. Giudici: L.Kodela - A. Gareli - E.Juriscevic.
    Giovani: 1° Ecc. Perla e.b. Bachini.
    Libera: 1° Ecc. Aro D.D. Lunardon - 2° Ecc. Lemon k.Bortolan.
    Inglesi: Giudici: Attimonelli - Vecchi - Pasquino.
    Giovani: nessun iscritto.
    Libera, 1° Ecc. Peter pt. Grassi.
    20/3 - Varazdina - Inglesi Giudici, Radice - Gregorino - Horvat.
    Giovani: 1° M.B. Nord S. Ing. Cippiciani - C.Q.N. Gold S. Ing. Cippiciani.
    Libera: 1° Ecc. C.A.C. - C.A.C.i.T Peg S. Ing. Taccon. - 2° Ecc. Ris. di C.A.C - C.A.C.I.T. Napoleone Pt. Taccon. - 3° Ecc. Linda Pt. Giachino -
    Ecc. Vanni S. Ing. Francini - Topsy Pt. Taccon - Flay S. Ing. Giachino - Akim Pt. Giachino.
    17/3 - Cakovec - Pointer Giuria , Radice - Attimoneli - Vecchi. giovani, 1°
    Ecc. C.A.C. Boss Girandola - 2° M.B. Astrp Taccon -
    Libera: 1° Ecc, C.A.C. - C.A.C.I.T. Jaga Botto - 2° Ecc. Flitz Arata - 3° Ecc.
    Topsy Taccon - Ecc. Kim Grassi - Ecc. Jula Botto.
    18/19/3 - Varazdin, Inglesi Giuria, Vecchi - Garelli - Gregorini.
    Giovani: 1° M.N. Nord S. Ing. Cippiciani.
    Libera: 1° Ecc. C.A.C. - C.A.C.I.T.Peg St. Ing. Taccon - 2° Ecc. 1^ Ris.
    C.A.C. - C.A.C.I.T. Tobia S. Ing. Francini - 3° Ecc. 2^ Ris C.A.C. Peter
    Pt. Grassi- Eccellenti: Kempes Pt. Grassi - Vanni S. Ing. Francini - Topsy Pt.Taccon - Jaga Pt. Botto - Bob Pt. Broglio - Flaj S. Ing. Giachino - Dik S. Ing. Francini - Full Pt. Zaccaria.
    17/3 - Varazdin, continentali Giuria: Juriscevic - Garelli - Pasquino.
    Giovani: 1° Ecc. Govi D.D. Bachini - 2° M.B. Robin K. Lunardon.
    Libera: 1° Ecc. Ork e.b. Bachini - 2° Ecc. Fer b.i. Bottani . 3° Ecc. Galanton b.i. Puttini - Ecc- Aro D.D. Lunardon.Ecc. Fer b.i. Bottani.
    Libera: Continentali Italiani: 1° Ecc. Trebbio Sp. It. Puttini - 2° Ecc. Tea Sp. It. Puttini - 3° Ecc.Fer b.i. Bottani.
    File allegati
    Ultima modifica Ospite; 27-09-09, 09:43.
  • aurelio

    #2
    Foto n° 1 -Setter inglese in ferma.
    Foto n° 2 -la giuria, da sinistra:E. Vecchi, G. Botto, A. Garelli. F. Grassi. Il pointer bianco era il mio Drakes della Maddalena,che lo avevo ceduto a Gilberto Masscci: in prova lo portava G. Botto, già da 8 mesii lo aveva in dressaggio e lo portava nelle prove, ma quando mi vide mi saltò addosso e non voleva partire, uscii dal campo, ma lui non era più concentrato e sbagliò.
    Foto n° 3 -Erminio Juriscevic e Lino Kodela com due accompagnatori.
    Foto n° 4 -al centro io, con due accompagnatori: a sinistra con la barba, Zoran Kordic di Soko Banja, sulla mia destra, dr. Mladen-Mlada Madlenovic di Sabac, giudice internazionale di prove di bellezza e scrittore di un libro sui pointer.
    Foto n° 5 -Si mangia all'aperto. La mia signora si è già accomodata.
    Foto n° 6 -Paesaggio Jugoslavo.
    Foto n° 7 -Il monte Nanos incappuciato di neve.
    Foto n° 8 -Molti illustri premiati in queste prove, da sinistra: Toscan, F. Grassi, F.Giachino, G.Botto, e A.Rovini.
    Foto n° 9 -Le prove del Mezzano. da sinistra, B. F. Trecate, G. Radice, Zivic ed A. Garelli.
    Ultima modifica Ospite; 27-09-09, 10:40.

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    • lietuva
      ⭐⭐⭐
      • Dec 2007
      • 1946
      • vilnius

      #3
      bel racconto, ma come mai tutto e' finito?
      quanto erano sincere e sentite le parole dei rappresentanti locali?
      Nessuna polemica, solo per sapere,
      grazie
      Dalla Lituania un saluto a tutti!

      fabio garanzini

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      • hadzi
        ⭐⭐
        • Feb 2009
        • 883
        • Serbia
        • Bassotto tedesco a pelo forte

        #4
        Originariamente inviato da aurelio
        Foto n° 1 -Giuria, da sinistra, B. F. Trecate, G. Radice, Zivic ed A. Garelli.
        Foto n° 2 -Setter inglese in ferma.
        Foto n° 3 -La giuria, da sinistra:E. Vecchi, G. Botto, A. Garelli. F. Grassi.
        Foto n° 4 -Erminio Juriscevic, Lino Kodela.
        Foto n° 5 -al centro io, con due accompagnatori.
        Foto n° 6 -Si mangia all'aperto. La mia signora si è già accomodata.
        Foto n° 7 - Paesaggio Jugoslavo.
        Foto n° 8 -Un fagiano in volo.
        Foto no 5) a sinistra Zoran Kordić di Soko Banja (con la barba assomiglia Pedrazzeti), a destra dr Mladen-Mlađa Mladenović di Šabac,giudice internazionale di gara e di bellezza e scritore di un libro sul Pointer
        Saluti cordiali!

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        • aurelio

          #5
          Originariamente inviato da lietuva
          bel racconto, ma come mai tutto e' finito?
          quanto erano sincere e sentite le parole dei rappresentanti locali?
          Nessuna polemica, solo per sapere,
          grazie
          Sinceramente non lo sò e non mi permetto di dare pareri e giudizi, bisognerebbe chiederlo a loro e anche a noi stessi. Forse il nostro socio hadzi che mi da sempre delle giuste dritte sui nomi ne saprà qualcosa in più, apri un dibattito" Chi sà lo dica" a scopo informativo.

          ---------- Messaggio inserito alle 11:12 AM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 10:06 AM ----------

          Originariamente inviato da hadzi
          Foto no 4) a sinistra Zoran Kordić di Soko Banja (con la barba assomiglia Pedrazzeti), a destra dr Mladen-Mlađa Mladenović di Šabac,giudice internazionale di gara e di bellezza e scritore di un libro sul Pointer
          Saluti cordiali!
          Grazie pe i tuoi precisi interventi.

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          • ancorfi
            • Jun 2009
            • 101
            • Firenze
            • bassotto tedesco a pelo duro

            #6
            Originariamente inviata da lietuva
            .............ma come mai tutto e' finito?

            Cari Fabio e Aurelio, tutto è finito oppure volendo si può sperare in qualcosa ?
            Tu Aurelio parti dal Mezzano, in quei posti le zanzare mi hanno mangiato per una decina di anni, poi ho abbandonato la cinofilia...da tre anni ho ripreso a frequentarla con i miei bassotti,in Giugno sono stato ad Argenta ad un expo, nel mezzo del pubblico vedo un anziano col capello bianco riccioluto, non mi è faccia nuova. Sta di fronte al ring degli inglesi, un espositore gli fa vedere un pointer, vado a cercarlo ma è sparito trovo il tizio con il pointer e lo interrogo su chi era il tipo,mi dice che era William Bezzi, il padre degli Air King, l'uomo che durante le prove estive vedevi arrivare sul mezzo del giorno e aspettare la prova del Green. Mi sono reso conto che sono passati 30 anni...finiti i giudizi carico la mia compagna e i cani in macchina e mi fiondo nel Mezzano....arrivando dalla parte di Argenta comincio a dirigermi verso Ostellato, le colture sono cambiate si vedono campi chilometrici di pomodori e Asparagi, ma ci sono ancora molti grani, mediche e mais, molti fagiani qualche lepre e le starne. ad un incrocio ci sono due guardie sulla sessantina, questa volta le fermo io, mi presento e chiedo notizie, le starne dove sono ? mi dicono che qualche coppia c'è ancora. E le migliaia degli anni 80' chi le ha mangiate ? Mi dicono l'agricoltura, gli assegnatari dei terreni hanno industrializzato tutto, mi dicono che Nandino il capo delle guardie è ancora vivo....riparto e vado a giro in auto, domenica sera non c'è un cane a giro, qualche catena e lucchetto, gli alberi dei frangivento sono altissimi che nascondigli ci sarebbero ora..........Ritorno indietro nel tempo, anno '80, con Franco Francini si andavano a preparare i cani per la Grande Cerca estiva, erano i primi di Luglio, niente permessi, di contrabbando partenza alle 1 di notte da Firenze, in Appennino si becca un temporale pazzesco, Franco guida con il naso incollato al vetro, il "Transit" che a quel tempo era stravecchio "bolle" a salire si fanno accodare i camion, finalmente si arriva a Ferrara, si prende la superstrada per Comacchio, smette di piovere, il temporale estivo è spostato in mare, si arriva quasi a mezzifari, al ponte di Ostellato, si guarda un pò se c'è traffico e quindi si entra in Valle. La Venatoria di solito era all'ingresso, si trovano degli autotreni che vanno a caricar le barbabietole, ci si accoda e si procede si opta per una zona e si aspetta che faccia giorno. Le stoppie erano bagnate e fuori tirava un vento di mare tesissimo, abbiamo aspettato giorno in silenzio, nel furgone nascosto tra i filari avevamo approntato le coppie dei cani. Ricordo due turni spettacolari, Frank con Gunner e Vanni con suo figlio Tobia, nemmeno uno sfrullo, qualcosa con sei-sette branchi presi a distanze pazzesche e conclusi alla grande da cani superaddestrati, la quantità di starne, il vento perfetto, l'assenza di zanzare, mi par di rivedere ancora Franco con la faccia sorridente rientrare al furgone. Dopo avere fatto 5-6 turni non ci rimaneva che spostarsi verso Porto Garibaldi alla ricerca di un albereta dove infilare il furgone, c'erano da passare 12 ore a sonnecchiare e lottare con le zanzare, quindi verso sera ancora un turno e poi ritorno a casa, i viaggi quell'anno furono diversi, ogni volta c'erano branchi di starne per tutti i cani, l'estate nel Mezzano era diventata un appuntamento che ti serviva per sistemare i cuccioloni, vedere le gare a grande cerca, isolarsi dal resto del mondo....Parlavi del Mezzano ai cacciatori e ti dicevano che non esisteva,c'erano dei posti che le lepri si scontravano tra loro da come erano fitte, i fagiani lungo i canali non gli guardava nessuno perchè erano più fitti delle canne, a marzo in un quadro che era di 400 metri x 400 , ossia 16 ha, ti trovavi a incontrare anche 3-4 coppie.......Oggi a pensare a questo ti viene la rabbia, dove sono finite quelle centinaia di starne, quanto gasolio e quanti soldi si sono spesi per andare all'estero....perchè non siamo riusciti a far capire agli agricoltori e ai cacciatori che la cinofilia è una risorsa

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            • lietuva
              ⭐⭐⭐
              • Dec 2007
              • 1946
              • vilnius

              #7
              Originariamente inviato da ancorfi
              Originariamente inviata da lietuva
              .............ma come mai tutto e' finito?

              Cari Fabio e Aurelio, tutto è finito oppure volendo si può sperare in qualcosa ?
              Tu Aurelio parti dal Mezzano, in quei posti le zanzare mi hanno mangiato per una decina di anni, poi ho abbandonato la cinofilia...da tre anni ho ripreso a frequentarla con i miei bassotti,in Giugno sono stato ad Argenta ad un expo, nel mezzo del pubblico vedo un anziano col capello bianco riccioluto, non mi è faccia nuova. Sta di fronte al ring degli inglesi, un espositore gli fa vedere un pointer, vado a cercarlo ma è sparito trovo il tizio con il pointer e lo interrogo su chi era il tipo,mi dice che era William Bezzi, il padre degli Air King, l'uomo che durante le prove estive vedevi arrivare sul mezzo del giorno e aspettare la prova del Green. Mi sono reso conto che sono passati 30 anni...finiti i giudizi carico la mia compagna e i cani in macchina e mi fiondo nel Mezzano....arrivando dalla parte di Argenta comincio a dirigermi verso Ostellato, le colture sono cambiate si vedono campi chilometrici di pomodori e Asparagi, ma ci sono ancora molti grani, mediche e mais, molti fagiani qualche lepre e le starne. ad un incrocio ci sono due guardie sulla sessantina, questa volta le fermo io, mi presento e chiedo notizie, le starne dove sono ? mi dicono che qualche coppia c'è ancora. E le migliaia degli anni 80' chi le ha mangiate ? Mi dicono l'agricoltura, gli assegnatari dei terreni hanno industrializzato tutto, mi dicono che Nandino il capo delle guardie è ancora vivo....riparto e vado a giro in auto, domenica sera non c'è un cane a giro, qualche catena e lucchetto, gli alberi dei frangivento sono altissimi che nascondigli ci sarebbero ora..........Ritorno indietro nel tempo, anno '80, con Franco Francini si andavano a preparare i cani per la Grande Cerca estiva, erano i primi di Luglio, niente permessi, di contrabbando partenza alle 1 di notte da Firenze, in Appennino si becca un temporale pazzesco, Franco guida con il naso incollato al vetro, il "Transit" che a quel tempo era stravecchio "bolle" a salire si fanno accodare i camion, finalmente si arriva a Ferrara, si prende la superstrada per Comacchio, smette di piovere, il temporale estivo è spostato in mare, si arriva quasi a mezzifari, al ponte di Ostellato, si guarda un pò se c'è traffico e quindi si entra in Valle. La Venatoria di solito era all'ingresso, si trovano degli autotreni che vanno a caricar le barbabietole, ci si accoda e si procede si opta per una zona e si aspetta che faccia giorno. Le stoppie erano bagnate e fuori tirava un vento di mare tesissimo, abbiamo aspettato giorno in silenzio, nel furgone nascosto tra i filari avevamo approntato le coppie dei cani. Ricordo due turni spettacolari, Frank con Gunner e Vanni con suo figlio Tobia, nemmeno uno sfrullo, qualcosa con sei-sette branchi presi a distanze pazzesche e conclusi alla grande da cani superaddestrati, la quantità di starne, il vento perfetto, l'assenza di zanzare, mi par di rivedere ancora Franco con la faccia sorridente rientrare al furgone. Dopo avere fatto 5-6 turni non ci rimaneva che spostarsi verso Porto Garibaldi alla ricerca di un albereta dove infilare il furgone, c'erano da passare 12 ore a sonnecchiare e lottare con le zanzare, quindi verso sera ancora un turno e poi ritorno a casa, i viaggi quell'anno furono diversi, ogni volta c'erano branchi di starne per tutti i cani, l'estate nel Mezzano era diventata un appuntamento che ti serviva per sistemare i cuccioloni, vedere le gare a grande cerca, isolarsi dal resto del mondo....Parlavi del Mezzano ai cacciatori e ti dicevano che non esisteva,c'erano dei posti che le lepri si scontravano tra loro da come erano fitte, i fagiani lungo i canali non gli guardava nessuno perchè erano più fitti delle canne, a marzo in un quadro che era di 400 metri x 400 , ossia 16 ha, ti trovavi a incontrare anche 3-4 coppie.......Oggi a pensare a questo ti viene la rabbia, dove sono finite quelle centinaia di starne, quanto gasolio e quanti soldi si sono spesi per andare all'estero....perchè non siamo riusciti a far capire agli agricoltori e ai cacciatori che la cinofilia è una risorsa
              Caro Ancorfi,
              bellissimo racconto. Io il Mezzano lo vidi una sola volta, in occasione di un campionato europeo setter, se lo aggiudico' dopo un barrage il Gufo con il Clement. C'era un bel clima allora. So che qualcuno sta insistento affinche possano tornare quei momenti, ma se non c'e' progettualita', un fine comune portato avanti da tutti, non so'!
              Certo, l'urbanizazzione, l'agrucoltura intensiva, i diserbi e concimi chimici! Ma Umago, l'ex Jugoslavia perche' si e' ridotta cosi. Forse la colpa e' di tutti, quando abbiamo in mano qualcosa d'irreale, non pensiamo che il domani puo' riservarci brutte sorprese e cosi, noi con il resto detto sopra, contribuiamo a distruggere tutto. Poi ci sono i nostalgici, i ricordi, ma forse e' troppo tardi. Io vivo in un pase che tutto questo ancora non succede e faro' il possibile per far si che non succeda. Ho due zone distinte, una da destinare alla caccia e li ovviamente el starne te el deve sudare, non e' il supermercato e un'altra ottima per addestare, distante 70 km dall'altra, e li alla starna sara' vietato sparare!!!
              Non voglio peccare di presunzione sapendo che il denaro rende l'uomo ingordo, ma per tutelare questa zona ne ho predisposta un'altra. Non solo, nel caso in cui, qualcuno intende venire il prelievo e' limitato.
              Questo forse e' anche un piccolo segnale.
              Dalla Lituania un saluto a tutti!

              fabio garanzini

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              • giuseppe75
                ⭐⭐⭐
                • Jun 2009
                • 7253
                • cagliari
                • pointer setter bassotto breton beagle

                #8
                Originariamente inviato da aurelio
                Foto n° 1 -Setter inglese in ferma.
                Foto n° 2 -la giuria, da sinistra:E. Vecchi, G. Botto, A. Garelli. F. Grassi. Il pointer bianco era il mio Drakes della Maddalena,che lo avevo ceduto a Gilberto Masscci: in prova lo portava G. Botto, già da 8 mesii lo aveva in dressaggio e lo portava nelle prove, ma quando mi vide mi saltò addosso e non voleva partire, uscii dal campo, ma lui non era più concentrato e sbagliò.
                Foto n° 3 -Erminio Juriscevic e Lino Kodela com due accompagnatori.
                Foto n° 4 -al centro io, con due accompagnatori: a sinistra con la barba, Zoran Kordic di Soko Banja, sulla mia destra, dr. Mladen-Mlada Madlenovic di Sabac, giudice internazionale di prove di bellezza e scrittore di un libro sui pointer.
                Foto n° 5 -Si mangia all'aperto. La mia signora si è già accomodata.
                Foto n° 6 -Paesaggio Jugoslavo.
                Foto n° 7 -Il monte Nanos incappuciato di neve.
                Foto n° 8 -Molti illustri premiati in queste prove, da sinistra: Toscan, F. Grassi, F.Giachino, G.Botto, e A.Rovini.
                Foto n° 9 -Le prove del Mezzano. da sinistra, B. F. Trecate, G. Radice, Zivic ed A. Garelli.
                grande aurelio.. grande rovini... che setter...
                ciao ....
                giuseppe...[vinci][vinci]

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                • aurelio

                  #9
                  Caro Ancorfi e Lietuva. Sinceramente, quello che hai fatto con Franco Francini nel Mezzano, erano sacrifici che però venivano premiati con turni veri e ferme irripetibili.
                  Noi gente cinofila della mia età, conoscevamo bene il Mezzano sia per andarci ad allenare che per averci molto giudicato, PERO' attenzione perchè le starne del Mezzano erano venute tramite massicci lanci ed in seguito per le colture intense, i concimi agricoli sparsi indiscriminatamente, ec. ecc. con il tempo sono sparite, ma, in jugoslavia, nel paradiso delle starne, dove gli indigeni guadagnavano di più su quelle vive che quelle morte (Allenamenti, prove di lavoro,ecc. ecc. ) Come hanno fatto a sparire. Poi non è detto che queste non ci siano più, io non lo sò, ormai sono anni e anni che non frequento più quelle magnifiche zone: Varazdin, Cakovek e tantissime altre zone, zone dove è morto incidentalmente G.M. Anelli, zone dove il grande cinofilo Di Stadio di Reggio Emilia, quello che non ha voluto i ringraziamenti per le prove del mio articolo, ma che io sò. che da sempre aveva una sua riserva su quei terreni e in quella riserva dove abbiamo trovato tante starne, in quei giorni abbiamo gridato al miracolo. Forse che uomini così si sono stufati di prestarsi alla cinofilia? ricordo che Di Stadio è stato per un periodo Pres. dell'Enci. Tutti noi invecchiamo e pure lui ha fatto il suo periodo; la mia opinione e che il ricambio di persone giuste non c'è stato. Ieri il Mezzano, Luigi Consonni era il deus macchina, per le prove dell'Enci e per i rapporti che teneva con la gente del posto, insomma molte supposizioni ma, di certezze poche. ma il Mezzano era nato perchè voluto da tanti, Ma la Jugoslavia c'è sempre stata con i suoi terreni e con il suo selvatico di immenso valore, ancora vi saranno zone e selvaggina idonea, ma non come prima. In un mio articolo su Soko Banja scrissi:"La starna, vive e prolifica, dove c'è povertà" proprio a Soko Banja, vidi ancora l'arato trainato dai buoi, spargere il concime naturale preso su un carro e sparso sui campi, mai ho visto trattori che lavorassero il terreno, un giorno che eravamo a Cakovec, mia moglie guardando dalla finestra dell' albergo, mi fece notare, che mentre nevicava, donne e uomini che in bicicletta e con la zappa in spalla si recavano a lavorare.
                  Allora io continuo a sostenere:" che le starne, vivono e prolificano dove c'è povertà".
                  La mia opinione vale quanto la vostra, quindi quale è la vostra?
                  Caro Hadzi tu ne sai più di tutti, dicci la tua opinione.

                  Commenta

                  • marcomarchesi

                    #10
                    ringrazio sempre il sig Aurelio in quel periodo ero molto giovane e seguivo un giovane dresser che oggi e un grande dresser ho vissuto tutti quel periodo intenso e lo considero la vera cinofilia ho seguito batterie dove Francini Botto Rovini e tutto il contorno della cinofilia giovani dresser non conosciuti che oggi sono molto famosi sono stati momenti magnifici che anno segnato la storia dei cani COMPLIMENTI ANCORA!!!!

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                    • Forcello

                      #11
                      per Lietuva
                      Porti quale esempio un campionato europeo setter al Mezzano vinto da Gufo quale esempio di bella cinofilia, forse non sai o non ricordi che proprio in quella occasione ci fu uno spiacevole ( sgradevole) incidente. Ma oramai il tempo è passato......
                      forcello

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                      • hadzi
                        ⭐⭐
                        • Feb 2009
                        • 883
                        • Serbia
                        • Bassotto tedesco a pelo forte

                        #12
                        Originariamente inviato da aurelio
                        Caro Ancorfi e Lietuva. Sinceramente, quello che hai fatto con Franco Francini nel Mezzano, erano sacrifici che però venivano premiati con turni veri e ferme irripetibili.
                        Noi gente cinofila della mia età, conoscevamo bene il Mezzano sia per andarci ad allenare che per averci molto giudicato, PERO' attenzione perchè le starne del Mezzano erano venute tramite massicci lanci ed in seguito per le colture intense, i concimi agricoli sparsi indiscriminatamente, ec. ecc. con il tempo sono sparite, ma, in jugoslavia, nel paradiso delle starne, dove gli indigeni guadagnavano di più su quelle vive che quelle morte (Allenamenti, prove di lavoro,ecc. ecc. ) Come hanno fatto a sparire. Poi non è detto che queste non ci siano più, io non lo sò, ormai sono anni e anni che non frequento più quelle magnifiche zone: Varazdin, Cakovek e tantissime altre zone, zone dove è morto incidentalmente G.M. Anelli, zone dove il grande cinofilo Di Stadio di Reggio Emilia, quello che non ha voluto i ringraziamenti per le prove del mio articolo, ma che io sò. che da sempre aveva una sua riserva su quei terreni e in quella riserva dove abbiamo trovato tante starne, in quei giorni abbiamo gridato al miracolo. Forse che uomini così si sono stufati di prestarsi alla cinofilia? ricordo che Di Stadio è stato per un periodo Pres. dell'Enci. Tutti noi invecchiamo e pure lui ha fatto il suo periodo; la mia opinione e che il ricambio di persone giuste non c'è stato. Ieri il Mezzano, Luigi Consonni era il deus macchina, per le prove dell'Enci e per i rapporti che teneva con la gente del posto, insomma molte supposizioni ma, di certezze poche. ma il Mezzano era nato perchè voluto da tanti, Ma la Jugoslavia c'è sempre stata con i suoi terreni e con il suo selvatico di immenso valore, ancora vi saranno zone e selvaggina idonea, ma non come prima. In un mio articolo su Soko Banja scrissi:"La starna, vive e prolifica, dove c'è povertà" proprio a Soko Banja, vidi ancora l'arato trainato dai buoi, spargere il concime naturale preso su un carro e sparso sui campi, mai ho visto trattori che lavorassero il terreno, un giorno che eravamo a Cakovec, mia moglie guardando dalla finestra dell' albergo, mi fece notare, che mentre nevicava, donne e uomini che in bicicletta e con la zappa in spalla si recavano a lavorare.
                        Allora io continuo a sostenere:" che le starne, vivono e prolificano dove c'è povertà".
                        La mia opinione vale quanto la vostra, quindi quale è la vostra?
                        Caro Hadzi tu ne sai più di tutti, dicci la tua opinione.
                        Caro Aurelio, da quello che ho letto,mi sembra che non avete la conoscenza del fatto che a Varaždin e Čakovec c'era il piu grande (se non anche l'unico) allevamento di starne della ex Jugoslavija dove c'era una produzzione di piu di 10.000 starne al anno, quasi tutte lasciate e cacciate sul posto. Nessuno in Jugoslavija non ha mai compratto alla grande le starne allevate perche erano tante naturali da per tutto. Il paradiso della starna nel ex Jugoslavija e sempre stato in Serbia (sopra tutto da Aleksinac, Soko Banja e Niš al sud intorno a Leskovac, Prokuplje, Bojnik, Vranje, Bujanovac etc.) e in Makedonija (Macedonia) dove ci sono solo starne naturali. In Istria (Umag etc.) hanno gestito bene la starna naturale ma anche aiutato con un po di allevamento. La starne non e sempre e per forza sinonimo della poverta. L'esempio della Istria, alcune zone in Serbia (Natalinci per esempio) Mezzano in Italia per un periodo, ma sopra tutto dalla Francia (dove sono stato per vedere le gare in Normandia in 1973) e dal Danemarco (ho visto il derby in 1979 e comprato un pointer) sono la prova che e sopra tutto la RESPONSABILITA del uomo nel modo di coltivare che decide del mantenamento opure della scomparsa della starna naturale.
                        Ultima modifica hadzi; 29-09-09, 13:38.

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                        • ancorfi
                          • Jun 2009
                          • 101
                          • Firenze
                          • bassotto tedesco a pelo duro

                          #13
                          Caro Aurelio, credo che Hadzi,che da ora sarà bene chiamare Mihailo o meglio Michele, abbia ragione, la Responsabilità dell'uomo nel coltivare e mantenere la starna è la chiave di volta. Al Mezzano dopo gli anni dell'abbondanza arrivò l'inverno dell'85 con venti giorni di gelo e zero mangiare, le starne passarono da 16000 a 2500..........sempre in quegli anni mentre eravamo alle gare spesso si discuteva delle zone di addestramento all'estero, ricordo che due addestratori parlavano spesso con un mio amico fiorentino e gli chiedevano notizie di Pristina nel Kosovo, questi rispondeva sempre in maniera vaga, una sera a cena chiesi io, la risposta fu semplice dopo 3 anni di caccia le starne nel Kosovo erano state azzerate, erano state vendute più starne di quelle c'erano, pertanto la gente aveva sparato anche ai futuri riproduttori. Michele Hadzi, ha detto che la starna non è sinonimo di povertà, io sono d'accordo, anzi dico che la presenza della starna oggi è sinonimo di gente che ha una grande passione per questa o di conseguenza per i cani. Di Stadio io l'ho visto una volta, ma i suoi cani erano sui furgoni di 2-3 addestratori, i cani diventavano campioni e venivano regalati agli amici per far posto ad altri giovani, le riserve in Istria e a Varazdin erano le migliori, tutto questo andava avanti per interesse o forse era la passione per la cinofilia. La PASSIONE che in alcune sfaccettature la potresti chiamare anche amore per la natura, ma si anche noi siamo gente che amiamo la natura, quante volte sono stato nel Senese a sentir cantar le starne, andavo nelle Zrc e sapevo che non le avrei mai uccise, ma sicuramente ci avrei sciolto i cani. Quella stessa passione che spingeva i vecchi guardiacaccia di Strozzavolpe o Staggia, a far covare le uova di starna alle mugellesi (bantam), a liberarle nelle stoppie e a seguirle fino a che il branchetto non si era acclimatato, a catturare la gallina per tagliarli le ali, a seguire i movimenti degli starnotti una volta soli. Oggi chi le fa più queste cose, oggi si liberano i fagiani a più riprese dopo l'apertura, le starne non si prova più nemmeno a lanciarle anche se sicuramente ci sarà da qualche parte l'appassionato che, tanto di cappello, coltiva i suoi branchetti di starne. La PASSIONE era la molla che ti spingeva a rischiare il verbale ogni volta che uscivi ad allenare i cani da gare su selvaggina, a scappare quando vedevi arrivare il guardia, ad alzarti a notte fonda per fare un turno sulla selvaggina vera, a fare centinaia di Km per avere alla fine della stagione 2 eccellenti ed un molto buono. Le Amarezze le hai avute dal mondo della caccia, dove si è sempre pensato all'uovo e non alla gallina, tu se oggi vorresti partire ed addestrare un cane per presentarlo alle gare ti fermi a ciò che fai nel quagliodromo, di selvaggina naturale non se ne parla, il cane del cinofilo viene considerato come un nocivo, se vieni beccato ad allenare un cane paghi fogli da 100 €uro anche se sicuramente non arrechi danno. Io ho smesso con la caccia nel'90, da dieci anni ho dei bassotti che in campagna mi rincorrono le lepri, sono in una zona di ripopolamento, anno scorso uno dei responsabili dell'ATC che non mi conosceva mi piomba addosso e ,mi chiede il porto d'armi, era furioso perchè c'era una bassotta in canizza ai leprotti!!
                          Tale dirigente venatorio, dell'ATC, per cui pagato con denaro pubblico, sosteneva che la bassotta scagnava un leprotto grande come un *****tto, io gli chiesi se lui andava a caccia, mi rispose affermativamente, gli feci notare che il cane in canizza non faceva alcun danno perchè il leprotto piccolo non puzza e lui probabilmente non aveva visto bene e in fatto di caccia era un pò ignorante. "Anni fa avevo proposto ad un dirigente regionale, il quale stava riscrivendo la legge sulla caccia, di mettere una norma per cui nelle Zone di Ripopolamento si potesse allenare i cani a caccia chiusa. Il mio ragionamento era semplice, queste strutture sono sempre a corto di soldi, i cinofili sono disposti a pagare ed hanno bisogno di selvaggina "buona", cosa costerebbe 2-3 giorni a settimana rilasciare dei permessi nominali per una zona xx di ettari tot x 2-3 cani. Si spenderebbe meno benzina, si potrebbero avvicinare tanti cacciatori alla cinofilia, si punterebbe all'incremento anche qualitativo della selvaggina nelle ZRC. Tornando all'articolo iniziale, partendo dal Mezzano, ho lanciato su google "starne del mezzano" mi è apparso un articolo di Valerio Ronchi che dai Nostri Cani rilanciava "Riprendiamoci il mezzano", era datato 2007, parlava di un censimento di 27 branchi di starne, tu in altra parte parlavi di Luigi Consonni immaginiamolo ancora alla guida delle batterie, che signore d'animo, che educazione, che gentilezza, mi ritornano in mente le serate passate alle gare estive, a volte si andava avanti fino a buio, perchè con la brezza marina aumentava l'emanazione e diminuivano le zanzare.......Credo che l'ultima grande cerca nel Mezzano che ho visto sia stata quella della Coppa Europa dell'82 quanti spettatori c'erano quel giorno sulle strade del Mezzano??
                          Per Aurelio devi telefonare a questo numero 338-2122257 è

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                          • lietuva
                            ⭐⭐⭐
                            • Dec 2007
                            • 1946
                            • vilnius

                            #14
                            Originariamente inviato da Forcello
                            per Lietuva
                            Porti quale esempio un campionato europeo setter al Mezzano vinto da Gufo quale esempio di bella cinofilia, forse non sai o non ricordi che proprio in quella occasione ci fu uno spiacevole ( sgradevole) incidente. Ma oramai il tempo è passato......
                            forcello
                            Ti riferisci alle premiazioni nel Palazzo municipale?
                            O ti riferisci al verdetto dei giudici?
                            Dalla Lituania un saluto a tutti!

                            fabio garanzini

                            Commenta

                            • aurelio

                              #15
                              Mi piacerebbe che le mie parole scritte venissero interpretate in maniera giusta, quando io dico che le starne vivono e prolificano nella povertà, io vi parlo ai tempi in cui il fucile non amazzava anche i riproduttori, parlo di quando a moltissimi cacciatori la cartuccia non valeva la preda, quando le colture erano poco intensificate e la loro concimazione era fatta con i concimi naturali, io insisto in quello che ho scritto perchè ho vissuto quei momenti, sulle langhe nelle zone di Alba, si lasciava il branchetto di starne per la riproduzione e cosi in tante altre zone, poi molti fattori diversi tra cui:"Il fagiano, i trattori, il concime chimico ma, sopratutto l'uomo che è l'animale più rapace sulla terra e tanti altri fattori" Allo stato brado, le starne erano sempre presenti e spesso le trovavi nel tuo orto, perche esse si cibano in terra,ma se in terra vi sono dei semi avvelenati, addio starne. Ecco perche e lo ribadisco:"La starna e la figlia della povertà" Se poi il più grande allevamento di starne era in Jugoslavia, sui terreni dove hadzi ci ha indicato, io lo sapevo, sapevo che quando l'inverno arrivava loro erano tenute in grandi capannoni e poi in primavera lasciate andare sui terreni dove erano state catturate, ma pur sempre erano starne idonee, in Istria sono stati sempre bravi ha lavorare con le starne ma, loro hanno sempre avuto un clima dolce che gli permetteva un buon lavoro. Ma se mi dite che basta avere tanti soldi per comprare e rilanciare le starne, io vi dico che non mi avete capito? Al Mezzano, nel periodo delle prove e dell'addestramento, gli appezzamenti dei terreni avevano dei numeri, in certi vi erano le starne e in altri nò. Diamoci una svegliata, oggi le starne ci sono dove i signori le mettono; poi a caccia chiusa pochi individui si salvano e sicuramente non sono i riproduttori, il prossimo anno vi saranno di nuovo tante starne. MIRACOLO!
                              A mè interessa sapere e già qualche risposta l'ho avuta, il perchè oggi quelle starne sono sparite? Ho giudicato a Leskovac, io curioso per natura ni sono rivolto al capo delle guardie venatorie dicedogli:" Che fortuna che avete con tanta bella e buona selvaggina" Ma lui mi rispose che la selvaggina bella e buona per averla bisogna meritarsela e quindi mi raccontò, di quando in una stagione invernale, nevicò e poi di notte venne un gran gelo, del loro paradiso di starne ne rimasero poche. Chi governava, proibì per cinque anni la caccia e oggi quel paradiso di starne che lei dice e questo dove oggi si sono svolte le prove" Insomma le starne quelle vere non il surrogato che può essere anche buono, ma è pur sempre un sorrugato.
                              Questo intendo, sarà cambiato tutto sulla selvaggina, sui terreni, ma gli uomini nò, se non fanno carniere si incativiscono e allora sono guai.
                              Erminio Juriscevic e Lino Kodela ma hanno sempre insegnato, che è meglio prendere i soldi vendendo le starne vive che quelle morte, le prime incasssi lo stesso e ti rimangano, le seconde....Poi mi sbaglierò e mi inchino a chi ne sapra più di me e mi convincera serenamente. Come dice Hadzi più RESPONSABILITA' da parte di tutti.

                              ---------- Messaggio inserito alle 02:31 PM ---------- il messaggio prcedente inserito alle 01:47 PM ----------

                              Originariamente inviato da ancorfi
                              Caro Aurelio, credo che Hadzi,che da ora sarà bene chiamare Mihailo o meglio Michele, abbia ragione, la Responsabilità dell'uomo nel coltivare e mantenere la starna è la chiave di volta. Al Mezzano dopo gli anni dell'abbondanza arrivò l'inverno dell'85 con venti giorni di gelo e zero mangiare, le starne passarono da 16000 a 2500..........sempre in quegli anni mentre eravamo alle gare spesso si discuteva delle zone di addestramento all'estero, ricordo che due addestratori parlavano spesso con un mio amico fiorentino e gli chiedevano notizie di Pristina nel Kosovo, questi rispondeva sempre in maniera vaga, una sera a cena chiesi io, la risposta fu semplice dopo 3 anni di caccia le starne nel Kosovo erano state azzerate, erano state vendute più starne di quelle c'erano, pertanto la gente aveva sparato anche ai futuri riproduttori. Michele Hadzi, ha detto che la starna non è sinonimo di povertà, io sono d'accordo, anzi dico che la presenza della starna oggi è sinonimo di gente che ha una grande passione per questa o di conseguenza per i cani. Di Stadio io l'ho visto una volta, ma i suoi cani erano sui furgoni di 2-3 addestratori, i cani diventavano campioni e venivano regalati agli amici per far posto ad altri giovani, le riserve in Istria e a Varazdin erano le migliori, tutto questo andava avanti per interesse o forse era la passione per la cinofilia. La PASSIONE che in alcune sfaccettature la potresti chiamare anche amore per la natura, ma si anche noi siamo gente che amiamo la natura, quante volte sono stato nel Senese a sentir cantar le starne, andavo nelle Zrc e sapevo che non le avrei mai uccise, ma sicuramente ci avrei sciolto i cani. Quella stessa passione che spingeva i vecchi guardiacaccia di Strozzavolpe o Staggia, a far covare le uova di starna alle mugellesi (bantam), a liberarle nelle stoppie e a seguirle fino a che il branchetto non si era acclimatato, a catturare la gallina per tagliarli le ali, a seguire i movimenti degli starnotti una volta soli. Oggi chi le fa più queste cose, oggi si liberano i fagiani a più riprese dopo l'apertura, le starne non si prova più nemmeno a lanciarle anche se sicuramente ci sarà da qualche parte l'appassionato che, tanto di cappello, coltiva i suoi branchetti di starne. La PASSIONE era la molla che ti spingeva a rischiare il verbale ogni volta che uscivi ad allenare i cani da gare su selvaggina, a scappare quando vedevi arrivare il guardia, ad alzarti a notte fonda per fare un turno sulla selvaggina vera, a fare centinaia di Km per avere alla fine della stagione 2 eccellenti ed un molto buono. Le Amarezze le hai avute dal mondo della caccia, dove si è sempre pensato all'uovo e non alla gallina, tu se oggi vorresti partire ed addestrare un cane per presentarlo alle gare ti fermi a ciò che fai nel quagliodromo, di selvaggina naturale non se ne parla, il cane del cinofilo viene considerato come un nocivo, se vieni beccato ad allenare un cane paghi fogli da 100 €uro anche se sicuramente non arrechi danno. Io ho smesso con la caccia nel'90, da dieci anni ho dei bassotti che in campagna mi rincorrono le lepri, sono in una zona di ripopolamento, anno scorso uno dei responsabili dell'ATC che non mi conosceva mi piomba addosso e ,mi chiede il porto d'armi, era furioso perchè c'era una bassotta in canizza ai leprotti!!
                              Tale dirigente venatorio, dell'ATC, per cui pagato con denaro pubblico, sosteneva che la bassotta scagnava un leprotto grande come un *****tto, io gli chiesi se lui andava a caccia, mi rispose affermativamente, gli feci notare che il cane in canizza non faceva alcun danno perchè il leprotto piccolo non puzza e lui probabilmente non aveva visto bene e in fatto di caccia era un pò ignorante. "Anni fa avevo proposto ad un dirigente regionale, il quale stava riscrivendo la legge sulla caccia, di mettere una norma per cui nelle Zone di Ripopolamento si potesse allenare i cani a caccia chiusa. Il mio ragionamento era semplice, queste strutture sono sempre a corto di soldi, i cinofili sono disposti a pagare ed hanno bisogno di selvaggina "buona", cosa costerebbe 2-3 giorni a settimana rilasciare dei permessi nominali per una zona xx di ettari tot x 2-3 cani. Si spenderebbe meno benzina, si potrebbero avvicinare tanti cacciatori alla cinofilia, si punterebbe all'incremento anche qualitativo della selvaggina nelle ZRC. Tornando all'articolo iniziale, partendo dal Mezzano, ho lanciato su google "starne del mezzano" mi è apparso un articolo di Valerio Ronchi che dai Nostri Cani rilanciava "Riprendiamoci il mezzano", era datato 2007, parlava di un censimento di 27 branchi di starne, tu in altra parte parlavi di Luigi Consonni immaginiamolo ancora alla guida delle batterie, che signore d'animo, che educazione, che gentilezza, mi ritornano in mente le serate passate alle gare estive, a volte si andava avanti fino a buio, perchè con la brezza marina aumentava l'emanazione e diminuivano le zanzare.......Credo che l'ultima grande cerca nel Mezzano che ho visto sia stata quella della Coppa Europa dell'82 quanti spettatori c'erano quel giorno sulle strade del Mezzano??
                              Per Aurelio devi telefonare a questo numero 338-2122257 è
                              Caro Ancorfi VUOI parlare della Coppa Europa del 1986? Dve il nostro socio del Forum Roberto Pedrazzetti (Forcello) faceva parte del collegio giudicante? Dove il sottoscritto era l'operatore ufficiale della prova? va bene parliamone. Io feci l'articolo che poi la rivista "Diana" pubblico con il titolo "LA VITTORIA E ITALIANA" e che presto inserirò nel Forum-
                              Ultima modifica Ospite; 30-09-09, 12:57.

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