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..ma poi la domanda finale è (domanda che mi gira in testa da un po') l'intelligenza logica nel cane può essere utile a caccia?
Per me è basilare. Con l'intelligenza un cane sopperisce anche a un olfatto non di prim'ordine. Un cane stupido con un gran naso non sarebbe mai la mia prima scelta.
Poi guarda che il DK, cosi' come lo conosciamo in Italia, è solo una parte del tutto. Parte eccellentissima, ma c'e' dell'altro.
Piccolo aneddoto sull'uso del cervello: la mia DK aveva un fratello che ogni tanto incontrava. Una volta dovendo recuperare un'anatra caduta in un canneto e dovendo fare una lunga nuotata, il fratello, per la maggior prestanza fisica, arrivò per primo ad abboccare l'anatra. Sulla via, o meglio la nuotata, del ritorno il fratello si gongolava scodinzolando del bel recupero che aveva fatto e rallentò la velocità della nuotata, quando la sorella, che lo seguiva da dietro, che andava invece a tutta velocita possibile, lo affiancò e gli tolse con destrezza l'anatra di bocca, e l'anatra la riportò lei. Tiè!
Ars venandi est collectio documentorum, quibus scient homines ad opus suum deprehendere animalia non domestica cuiuscumque generis vi vel ingenio. (Fridericus II Imperator 1194-1250)
Credo che non tutti intendano la stessa cosa per intelligenza, magari confondendo comportamenti legati più a condizionamento o addestramento, piuttosto che generati da un “ ragionamento” proprio, finalizzato a risolvere una situazione , magari in un modo un po’ fuori dal comune ma efficace.
Ciao Ciccio58,
speravo che raccontassi qualcosa di interessante su Ombra, se ti va di scavare un po' nei ricordi, non ti nascondo che mi incuriosisce molto e magari il prossimo cane....
Il cane intelligente sa giudicare, valutare e decidere cosa per lui è meglio fare. Il comportamento del cane non è solo istinto. Per non rovinare il discernimento del cane non bisogna farlo smettere di pensare. Non bisogna valutare l'intelligenza del cane da come il cane guarda il padrone, il cane che mi guarda mentre sta cacciando mi fa girare le 00 Il cane collegato, il padrone lo guarda solo con un occhio, con l'altro caccia, chi ha occhi lo vede, chi non li ha scambia l'autonomia per indipendenza. Quando il cucciolone incomincia a guardare il padrone mentre sta cacciando l'addestramento va sospeso e cambiato. L'addestramento fatto a sproposito rende il cane dipendente, non lo fa pensare, il cane diventa bravo solo a eseguire. Come ho sempre detto, il cane addestrato nell'essenziale, al cane super addestrato, a caccia gli fa il c.lo come un secchio.
Cosa c'entrano le capacità venatorie con l'addestramento?
L'addestramento facilità al proprietario / conduttore, la gestione del cane sul terreno... nulla di più...
Che non centra nulla con la capacità naturale di saper cacciare..
Se il cane è incapace, lo è a priori che sia addestrato nell'essenziale o super addestrato.
L'addestramento inibisce, se un cane ha poco materiale nel suo bagaglio genetico quel poco che ha lo perde, Meglio un cane con addestramento incompleto che un cane rincoglionito da un addestramento spropositato. Per portare un cane a caccia di necessario c'è solo la chiamata, quando il cane alla chiamata risponde a tempo zero, può essere portato a caccia su qualsiasi terreno e su qualsiasi selvaggina. La conduzione viene aiutata da una buona socializzazione, da questa dipende il collegamento, non certamente dall'addestramento.
Se il cane viene rincoglionito dall'addestramento l'addestratore è un incapace ,l'addestramento , anche il piu' lungo e impegnativo ,fatto nella dovuta maniera stimola le capacita' del cane e sviluppa carattere e fisico e non solo nei cani da caccia ma in tutte le razze. Tutto dipende da come viene concepito il concetto di addestramento , deve essere impostato come un amalgama di intenti ,una piena e duratura collaborazione tra uomo e cane e sfociera' in un legame unico , indissolubile ed efficiente oltre ogni immaginazione.
L'addestramento inibisce, se un cane ha poco materiale nel suo bagaglio genetico quel poco che ha lo perde, Meglio un cane con addestramento incompleto che un cane rincoglionito da un addestramento spropositato. Per portare un cane a caccia di necessario c'è solo la chiamata, quando il cane alla chiamata risponde a tempo zero, può essere portato a caccia su qualsiasi terreno e su qualsiasi selvaggina. La conduzione viene aiutata da una buona socializzazione, da questa dipende il collegamento, non certamente dall'addestramento.
E tutto questo cosa centra con le capacità naturali di saper cacciare... Nulla!!!
Ho cani kurzhaar, parson e pastori tedeschi neri.
Tutti cani da lavoro, impegnati in prove o operativi in ricerca. Sono cani che si guadagnano la pagnotta.
I kurzhaar sono devoti al padrone, addestrabili finchè vuoi e rappresentano l'essenza della caccia a mio parere, non toccatemi i miei kurzhaar; il parson cane estremamente intelligente ed opportunista; il pastore tedesco nero invece: una razza eccezionale.
Cane devoto al padrone e alla proprietà, cane riflessivo e pacato ma che quando si convince che quello che gli è richiesto lo deve fare, dà tutto sè stesso, sia che si tratti di lavorare che di attaccare un estraneo e lo fa fino alla morte. Razza che non conoscevo ma che grazie alla mia compagna che sono anni che li addestra ho imparato ad apprezzare.
“Perché a vent’anni, con due passioni nel cuore, la caccia e la libertà, e un grande disprezzo di tutti i beni per cui l’umanità merciaiola si arrovella e soffre, un buon cane davanti e un fucile in mano, come non può essere bella la vita ?”
Il cane non ha bisogno di maestri che gli insegnano a cacciare. Al cane in materia di caccia non gli possiamo insegnare niente, è lui il predatore, però gli possiamo procurare buone occasioni per fargli fare esperienza, il compito del padrone è controllare senza intromettersi fra il cane e la selvaggina. Quello che stimola lo sviluppo mentale del cane è il gioco, il cane impara giocando. La cosa importante è che cane e padrone siano entrambi coinvolti nello stesso interesse, è questa interazione che fa apprendere al cane in modo veloce e duraturo.
Il cane impara ad interagire tramite la socializzazione, non tramite l'addestramento. Il collegamento è la collaborazione spontanea concessa dal cane al padrone, è socializzazione, l'addestramento convenzionale non c'entra niente con la caccia. L'addestramento bastone e carota denominato da cortile dove da una parte c'è chi addestra e dall'altra chi esegue, toglie al cane la possibilità di pensare, il cane esegue senza collaborare. Se oltre a rinforzare il cane col suo stesso interesse lo ricompensiamo con il bocconcino è ancora meglio. Quando sbaglia se non gli diamo la ricompensa, incentiviamo il pensiero del cane, il cane penserà a come fare per ottenere la ricompensa. Quindi il cane lo possiamo controllare premiandolo non premiandolo o punendolo. La risposta del cane che dopo la sgridata è stato punito è automatica, il cane non riesce più a controllarla, smette di pensare. Quando ho parlato di addestramento fatto a sproposito mi riferivo a questo.
I problemi che hanno i padroni dei cani, con i cani, riguardano di più i padroni e molto ma molto meno i cani. Un cacciatore che tratta il cane da cane, rende il cane felice. Deve saper condurre il cane a caccia e deve conoscere le abitudini della selvaggina che sta cacciando. Da poche cose fondamentali, si ottengono dai cani poco addestrati cose che difficilmente si potrebbero ottenere dai cani super addestrati. Per portare il cane a caccia senza paura di sfigurare in qualsiasi circostanza è avere un cane che risponde immediatamente alla chiamata. Tutto il resto è fuffa, siamo fortunati perchè tutte quelle onzate che gli vengono insegnate al cane, quando il cane caccia le ha belle e dimenticate, il cane pensa con la sua testa e non con la testa di chi lo ha addestrato. La caccia per il cane non è un gioco è sopravvivenza.
Ciao Sly,
a volte mi colpisce come tu ti esprimi attraverso assiomi quando alla fine sono solo tue opinioni.
Non sono d'accordo con le tue idee, io credo a caccia l'intervento del padrone serva, eccome a volte.
Poi ognuno ha il suo modo di cacciare ed è giusto così, come c'è anche chi non gli interessa di come figura o sfigura con gli altri, c'è chi va per piacere.
Non penso che alla fine ogni volta devo scrive opinione personale. Tante volte ho detto che quando si fanno discussioni sul cane tutti possono dire tutto senza aver paura di sbagliare. Le mie opinioni sono discutibilissime da tutti. Non pretendo da nessuno di essere d'accordo con le mie idee, chiusa questa discussione se ne riapre un'altra con altre opinioni. Si, ci sono quelli che se ne fregano se a disturbare sono loro o i loro cani, qui entriamo nel campo dell'educazione.
Scusatemi ma penso che tutto questo prescinda dal senso originale del post.
Un cane può essere addestrabilissimo ma non per questo intelligente nel senso che intendeva il post, come può essere molto meno intelligente nel senso inteso dalla discussione ma bravissimo a caccia.
Premesso che il cane solitamente non è in grado di fare ragionamenti complessi, motivo per cui i cani non fanno dispetti o cose per ripicca, sicuramente ci sono soggetti e razze che dimostrano più di altri di saper trovare una soluzione a piccoli problemi in tempi rapidi per la convenienza propria o del proprio gruppo sociale.
Fra le altre cose questi “problemi” posti al cane, penso a qualche gioco con le bottigliette stappate sospese su un bastoncino che, se rovesciate, lasciano cadere i bocconcini oppure al tappeto sotto una cassetta rovesciata con sopra delle crocchette che il cane deve “tirare” per riuscire a mangiare, aumentano l’autostima del cane, ne stimolano l’attività mentale che è importante quanto quella fisica e lo rendono indubbiamente più ricettivo e collaborativo nel rapporto col proprietario/conduttore.
Ma questo con l’addestramento propriamente detto non c’entra nulla.
E non c'entrano nulla neanche con le doti di cacciatore...
Perché il cane può essere un vero ignorante ma un grandissimo cacciatore...
Per mio parere, l'intelligenza, le doti venatorie, e il tasso di addestrabilita sono tutte cose separate e presenti in misura diversa non secondo la razza, ma secondo al soggetto singolo...
Se poi nel corso della sua vita, queste cose si miscelano con un giusto rapporto, creano un cane di un certo spessore e livello.
Per me, ripeto per me...
Un cane seppur fortissimo a caccia ma che non presenta addestramento, quindi non è al servizio del suo padrone, rimane un cane inutile ai fini venatori.
Sarà perché amo vedere lavorare e NON GIOCARE il mio cane...
E NON sopporto cani che sul terreno fanno ciò che vogliono, che è diverso dal lasciarli prendere iniziative...
Perché io l'iniziativa te la faccio prendere e tu mi dimostri che sei libero di decidere e di pensare....
Ma se intervengo e blocco liniziativa per un giusto motivo...
Il cane deve immediatamente rispondere perché in questo caso mi dimostra che sa usare il cervello e dosare la foga, ma sopratutto mi dimostra che caccia con me e per me.... E non per lui....
Il resto le ritengo sfumature sentimentali umane.... non utili ai fini del risultato venatorio.
Se ho un cane da caccia e sono a caccia...
Il cane deve lavorare e rendere per me....
Non devo vagare con pensieri astratti, devo avere concretezza.
La concretezza porta un risultato, il resto sono parole che il vento porta via.
Avevo letto che i korthals erano particolarmente intelligenti, quel particolarmente mi ha colpito ed insieme ad altri fattori mi ha poi portato a desiderarne uno , adesso non so se è davvero così , o è stato l’esemplare che il destino mi affidò ad esserlo.
ma da subito dimostro doti non comuni e non mi riferisco solo al contesto venatorio , ma ad aspetti del vivere quotidiano.
Magari vi ri racconto qualche aneddoto
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